Recensioni per
Sirene nella nebbia
di Mary_la scrivistorie

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
06/01/17, ore 21:05

Ciao Mary! È passato un bel po' di tempo ma finalmente sono riuscita a tornare. Mi ricordo che quando hai pubblicato questa storia l'avevo letta per metà. Poco fa però l'ho riletta fin dall'inizio e l'ho trovata ancora più dolce e straziante di quanto mi ricordassi. Hai rappresentato quel genere di malinconia che mi piace tanto, e l'hai fatto benissimo. Davvero, se invece di una storia fosse stato, per fare una battuta, un bagnoschiuma, non sarei più voluta uscire :))
Vedo comunque che è da un po' che non aggiorni, spero che sia tutto ok e ti mando un saluto!!

Recensore Master
05/10/16, ore 18:58

Sirene nella nebbia - MaryScrivistorie

Grammatica: 9.50/10
-“il mondo aldilà delle palpebre” qui hai sbagliato a scrivere al di là, la locuzione avverbiale si scrive straccata, mentre il luogo l’aldilà (inteso come paradiso, inferno, dopo la morte insomma) attaccato. -0.20
- “La pioggia ormai aveva inzuppano loro corpi” (i loro corpi) // “adesso come te la strighi?” (sbighi) // “era stata lei, di fatti, a suggerirgli di provarci con Andromeda,” (difatti) // “Edward soderò invece un sorrisetto” (sfoderò) -0.10 complessivo perché la storia è molto lunga, di solito tolgo 0.05 ad ogni errore di distrazione, ma capisco anche che 15000 parole sono troppe.
-“il ché, stranamente, non la ripugnava .” Il che va accentato quando indica poiché, perché, in questo caso assume significato di la qual cosa e quindi non è causale e non va accentato. -0.20
Stai attenta anche ai doppi spazi, ne ho trovati alcuni durante la lettura.
Stile: 10/10
A me il tuo stile è piaciuto molto, davvero evocativo e per nulla scontato. È partito piano, devo essere sincera, lento, ma è stato un progressivo crescere con la storia, si è fatto più accattivante man mano che la lettura continuava. Il lessico usato rispecchia in toto la trama e i temi forti e delicati trattati durante la narrazione. Hai esaltato la psicologia della protagonista anche attraverso uno stile originale e ben concepito, complimenti. Inoltre ho apprezzato moltissimo i riferimenti continui e costanti alle sirene, che richiamavano il titolo e facevano da filo conduttore un po’ a tutta la storia.
Caratterizzazione e coerenza trama: 9.5/10
Per l’introspezione mi inchino a te. Hai fatto un lavoro davvero curato, perfetto, marcato nei giusti punti, hai descritto la depressione in modo impeccabile (anche se poi depressione effettiva proprio non era, ma un’ impronta nel carattere di lei c’era sicuramente, sennò il veleno non avrebbe attecchito così bene). Leggendo l’opera originale non mi sarei mai aspettata una Andromeda del genere (e credo che non sia realmente così), ma poi nel concreto non se ne parla, quindi hai potuto inventare il carattere di questo personaggio e lo hai fatto in modo sublime è in pratica un tuo personale OC. Teddy, Edward, perdono, anche è ben delineato e lui secondo me si avvicina di molto a quello che secondo me è Ted anche nell’opera originale. Il loro rapporto è così originale e ben costruito, ho quasi pianto quando finalmente si baciano e quando si sfiorano, oddio, ho avuto i brividi, sei riuscita a rendere una coppia inventata reale per me, hai reso vividi e veri due personaggi di un romanzo.
La cosa che mi ha lasciato con punto di domanda è la fine: ma il piccolo Teddy, dove sta? Non è neanche nominato eppure Andromeda lo cresce, la parte finale dove si colloca temporalmente parlando rispetto al nipote? Queste due domande ti hanno fatto perdere mezzo punto, non ho oso togliere di più perché la tua introspezione è una delle migliori nelle fan-finction che ho letto fino ad ora (di tutte quelle che ho letto, s’intende, anche non di Harry Potter).
Utilizzo poesia: 5/5
Bellissimo lavoro. Il bello è che non sembra neanche che la poesia si adatti completamente alla trama che racconti (o almeno è questo che ho pensato inizialmente), ma invece poi è tutto armonioso e amalgamato che ti dimentichi anche che stai leggendo xD.
Gradimento personale: 4.25/5
Io ho amato la parte iniziale, stupenda. Parte un po’ lenta, eh, mi sono chiesta per un po’ dove andassi a parare, ma poi l’ho trovata di un’introspezione unica. La parte finale si perde un pochino nel gradimento personale, e poi che il nipotino non siamo nominato mi ha lasciato perplessa (come ti ho detto), il suicidio me lo aspettavo e anche se non immaginavo Andromeda in questo modo leggendo la saga, è coerente con il personaggio che tu hai creato. Si vede l’impegno che hai messo nello scrivere la storia, davvero molto brava! Poi devo assolutamente dirti che ho adorato le altre citazioni che hai inserito, che ovviamente ho riconosciuto al volo perchè il libro è uno dei miei preferiti in assoluto e il film l’ho visto almeno trenta volte, sono così simile a Cat! Ahhahah

Totale: 38.25/40

Recensore Veterano
04/10/16, ore 17:10

Ciao perdona il ritardo sono riuscita a liberarmi solo ora ahimè. La storia é scritta benissimo c'è una ricerca del linguaggio sorprendente che ho apprezzato davvero molto. I personaggi sono descritti in maniera perfetta e l'intreccio con la poesia é una cosa fantastica é come se i pensieri di Andromeda la rispecchiassero in pieno come se sapessero di pioggia e di quel momento di pace che invano cerca e che trova solo grazie a un ragazzo che per essere MezzoSangue dovrebbe odiare,ma per beffa del destino é l'unico che la riesce a salvare dall'inferno in cui si trova. Ti faccio i miei complimenti e scusa ancora per il ritardo :).

Un Bacio e alla prossima :3

Recensore Master
03/09/16, ore 13:23

Ciao, Mary!
Come ti avevo anticipato, sarei sicuramente passata a leggere la tua storia. Inizio col dirti che mi ha colpita molto e mi ha lasciato sensazioni contrastanti, un insieme di amo e odio che ha fatto sì che ne restassi in qualche modo affascinata eppur turbata. Non so dirti, infatti, se questo racconto mi sia piaciuto o meno, perché mi ha destabilizzata - da un lato avevo bisogno di sapere come sarebbe andata, come Andromeda sarebbe sopravvissuta ai demoni, dall'altro sentivo la voglia di chiudere e non proseguire con la lettura. Alla fine, ha prevalso quel bisogno di continuare a leggere, di entrare ancora di più nelle spire tormentate e buie dell'animo della tua protagonista, ed eccomi qui a commentare senza saperti dire se mi sia piaciuta o meno, se sia una storia bella o brutta. So solo dirti che non la dimentichi, una storia così, e che ti colpisce, che tu lo voglia o no.
La tua Andromeda mi ha turbata. La immagino molto diversa, più forte, più Black, non straziata da una maledizione materna che le ha ingabbiato l'anima negli incubi. Malgrado questo, la tua Andromeda mi ha convinta, anche se arrendevole, anche se succube, mi ha convinta perché l'ho trovata tremendamente umana, così spaventata e fuori controllo e vogliosa di vivere nonostante tutto. Ho vissuto assieme a lei ogni momento, e mi sembrava di vederla tremante tra le mani di Ted - felice e in colpa per esserlo, e allora di nuovo tormentata, così convinta che il tormento sia il suo Fato, che non vi sia altro oltre quello per lei. Ammetto che nel finale mi sarebbe piaciuta una Andromeda più temprata dalla vita, condizionata dagli anni, e che quel ritrovarla di nuovo sperduta e in un certo senso adolescente è stata l'unica nota della caratterizzazione sua che mi ha convinta meno. Ho compreso la sua tragedia, ma non sono riuscita a immedesimarmi, perché mi è parsa troppo piccola in confronto a tutto ciò che ha vissuto negli anni, un insieme che avrebbe dovuto renderla grande, o quantomeno più pronta.
Ted è stato un interrogativo lungo tutta la storia, un punto di domanda cui non ha seguito risposta, mai. Ammetto che non mi è piaciuta la scelta di assegnarlo a Grifondoro e dargli questo nome così fiero, così poco umile, perché in un certo senso è come se lo spirito del personaggio originale fosse volato via, se il contrasto tra l'austerità Serpeverde e la semplicità Tassorosso fosse svanito. Sarà che sono molto legata al canon e che questa coppia mi ha sempre intrigata molto, ma avrei preferito che Ted restasse Ted. Però, detto questo - che è una considerazione personale -, trovo il tuo Edward molto affascinante e comprendo Andromeda soggiogata da lui. Non sono riuscita a capirlo, però, non sono riuscita a capire la sua irruenza improvvisa e poi la sua dolcezza mansueta, non sono riuscita a capire perché la amasse, perché avesse scelto di maledirsi assieme a lei. È sfocato il tuo Edward, e non so se sia io a non averlo compreso o se il tuo scopo fosse proprio quello di caratterizzarlo in maniera evanscente e misteriosa, quasi come se facesse anche lui parte di questa dimensione onirica - ecco, questo l'ho apprezzato molto, ossia il fatto che Edward, anche se imprendibile, è certamente parte di quella dimensione, la comprende e la vive e non l'abbandona: lui prende tutto, incubi e Andromeda, lui cattura le Sirene.
Credo che il loro sia un amore contorto, basato su uno stato di bisogno - se indotto o spontaneo, non so dirlo. Li ho sempre immaginati tormentati in maniera diversa: dalla società, dagli obblighi, dalle sfide, ma mai da loro stessi; e questa tua visione mi affascina e mi disturba a un tempo. Incredibile!
In ultimo, lo stile della tua storia è molto, molto particolare. Se posso permettermi, l'ho trovato contorto quanto la trama stessa - alle volte sfugge, altre volte ha sembianze immediate. Forse, in alcuni punto l'ho trovato un pochino eccessivo nel suo essere criptico e complesso, perché quel sottile confine tra sintassi e struttura complessa e ricercata e sintassi e struttura non chiare e confuse è stato, a mio modesto avviso, travalicato in varie occasioni - e quando ciò accadeva avevo la sensazione di perdere il filo conduttore della narrazione, di dover rileggere. Se dovessi darti un consiglio, sicuramente ti direi di fare attenzione a quel confine, di rileggere sempre a voce alta e più volte e di chiederti se, senza avere in mente la tua trama e il tuo ritmo narrativo, la lettura scorra senza intoppi (il che non significa "in maniera immediata", ma "in maniera chiara circa il significato e il filo conduttore"). Dettagli a parte, scrivi davvero molto bene, hai uno stile che resta avvolgente, un registro linguistico vario e ricercato - leggerti, al di là di ogni cosa, è bello e piacevole.
Credo di aver detto tutto, almeno lo spero! E spero anche di averti comunicato tutto ciò che mi ha lasciato la tua storia, che non è bella, non è brutta, ma si vive.
Complimenti e in bocca al lupo per il contest!

Rosmary

(Non so come abbia fatto a dimenticare di commentare anche la poesia come filo conduttore e il profumo di Edward, entrambi dettagli che ho amato. Partendo dall'odore mascolino di lui, mi ha colpita molto, e in positivo, che tu abbia utilizzato anche un odore notoriamente sgradevole come il sudore, perché ha conferito intimità, attrazione, amore - a lei non disturba quel vago odore di sudore mescolato ad altro, perché appartiene a lui. Un'immagine bellissima!
Arrivando a La pioggia nel pineto, ho amato il modo in cui hai amalgamato poesia e storia, hai in qualche modo dato vita alla poesia che più amo di D'Annunzio e di cui conosco a memoria ogni verso. Ho visto la pioggia che illude, che sporca, che purifica, che schiude l'anima e la ingabbia in quella silva fatta di odori e suoni, fatta non per essere calpestata, ma vissuta, percepita con ogni senso. Ho adorato il contrasto creato tra il paesaggio bucolico, seppur piangente, creato da D'Annunzio, che rimanda per forza di cose a contesti di pace e salvifici, e l'animo tormentato della tua protagonista, che proprio in quel contesto cerca la salvezza eppur cede, condannata, ai tomenti. Un insieme stupendo, e una scelta meravigliosa. Bravissima, davvero! E scusami se avevo dimenticato di commentare questi due importanti dettagli!)
(Recensione modificata il 03/09/2016 - 03:56 pm)

Recensore Veterano
02/09/16, ore 00:54

Wow!!
​Cercavo qualche parola che rappresentasse al meglio la espressione ora e...non mi vi è venuta che questa! (Colpa sicuramente del mio ristretto vocabolario...ahahah xD). Voglio dire ... sono senza parole!! Che stile meraviglioso hai, e non lo dico tanto per! Ricorda molto, come ti hanno già detto prima, quello di Cime Tempestose (non a caso uno dei miei romanzi preferiti). L'atmosfera è pienamente dark, ma, sebbene non sia proprio il mio genere preferito, nella tua storia calza a pennello. E a proposito di stile e poesia, dici di aver inserito la poesia come antitesi della storia, e lo hai fatto divinamente, ma io aggiungerei che anche nello stile. Mi spiego meglio: hai un modo di scrivere 'aulico', con un registro alto, molte assonanze e suoni duri che riprendono l'atmosfera della storia, un linguaggio antico, quasi arcaico oserei dire, con parole desuete. Ecco, tutto questo riprende molto D'Annunzio, non so se ti è capitato di leggere qualche suo romanzo. Anche le descrizioni sono crude, dirette, tanto che per un momento non mi sembrava si parlasse più di ragazzi (nella prima parte) ma di adulti veri e propri.
E la tua Andromeda...è sublime! Ricca di sfaccettature, di emozioni contrastanti...non so come hai fatto a rendere un personaggio, appena citato in due righe in croce nella saga, in maniera così verosimile e completa. Io l'ho sempre immaginata come molto simile a Sirius, per quanto molto meno esuberante; insomma, un tipo allegro e cordiale, alla Ninfadora Tonks, per intenderci (non a caso, sua figlia!). Ma tu ne hai fatto molto, molto di più. E' pur sempre una Black, dopotutto!
Davvero non ho più parole, (e scusami se la recensione ti sembra un pò incoerente, sono molto confusionaria) è una storia che ti entra dentro, che rapisce, sembra quasi ti porti in un mondo lontano, quasi fiabesco, ma fiabesco nello stile fantasy e dark. Non so come abbia fatto a non convincerti, io la trovo davvero meravigliosa!
Ti rinnovo l'in bocca al lupo per il contest! Leggerò sicuramente qualche altra tua storia, adoro il tuo modo di scrivere!
P.S. : Edward mi piace moltissimo come nome, in effetti ho pensato che Ted/Teddy fosse un nome troppo da...orsacchiotto!!
Alla prossima!
Un abbraccio
 

Recensore Veterano
01/09/16, ore 15:24

Ciao!
Allora, credo sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo (anche perchè sono latitante dal sito da molti mesi) e non conosco il tuo stile abituale, ma la prima cosa che mi ha colpito di questa storia è appunto il tuo modo di scrivere. Io personalmente preferisco un linguaggio più diretto, a tratti anche crudo, diciamo più "moderno" (uno dei miei autori preferiti è Palahniuk, per intenderci), ma trovo che questo tuo lessico per così dire “ricercato”, infiorato di aggettivi e sostantivi anche inusuali, e la sintassi parimenti elaborata, contribuiscano moltissimo a creare l’atmosfera dark, “antica” e sontuosa nella quale il tuo racconto trova una perfetta ambientazione. E, a questo proposito, trovo molto appropriata la scelta della poesia di D’Annunzio– sia stilisticamente che come potere evocativo e visuale. E’ tutto un mondo quello che tu descrivi qui,  un mondo a cavallo tra realtà e immaginazione, tra terreno e sovrannaturale (molto incisivi i continui richiami ai demoni, all’Ade, a una sorta di mondo degli spiriti e dei trapassati; il tutto tra il gotico e l’horror come i più bei romanzi della letteratura vittoriana, come appunto Cime Tempestose); non manca un che di “vampiresco”, insomma è un fantasy ben giostrato che non cessa di avere la credibilità di una storia d’amore dai risvolti fin troppo reali (quante storie sono osteggiate perché uno dei due membri non è giudicato all’altezza dell’altro o perché le famiglie si oppongono per le ragioni più stupide e crudeli?). Torno un attimo a Cime Tempestose perché, oltre che per l’ambientazione, anche la stessa storia d’amore tra Edward e Andromeda mi ha un po’ ricordato quella tra Catherine e Heathcliff: tormentata e passionale, cupa e (auto)distruttiva, intensa come una fiamma ma piena di ombre – anche se nel caso dei personaggi potteriani c’è la parentesi felice del matrimonio e della famiglia, troncata purtroppo bruscamente dalla morte di Ted (non un lieto fine quindi, come ogni tragedia che si rispetti).
Volevo dire un’ultima cosa sul personaggio di Andromeda: ho trovato molto “umana” la sua incoerenza tra i precetti imposti dalla famiglia (il disprezzo contro i Babbani) di cui si fa comunque portatrice, e la potenza del sentimento che la spinge tra le braccia di Tonks; tra l’attrazione che prova per lui e i tentativi, anche piuttosto goffi, di nasconderla a Ted e a se stessa in primis (atteggiamento che in alcuni punti suscita irritazione, di gran lunga superata dalla tenerezza); inoltre se da un lato mi è piaciuto l’accenno non velato e non intessuto di vergogna ai suoi “impulsi ormonali” (del tutto legittimi e naturali per una ragazza, a mio parere), dall’altro mi ha un po’ fatta storcere il naso lo stereotipo un po’ trito del maschietto “salvatore” che strappa la ragazzetta ai suoi incubi nei quali, da sola, lei affonderebbe. Insomma, avrei preferito una tipa ferro e fuoco che se la cava da sé, ma questa è solo una mia blanda estremizzazione femminista; non farci troppo caso, non vuole assolutamente essere una critica.
Infine, mi è piaciuta l’immagine delle Sirene con il loro fascino primordiale e ambiguo (con la loro doppia natura di essere umano e di pesce, le trovo azzeccatissime per rappresentare i dilemmi in cui si dibatte Andromeda, tra la sua famiglia e il suo amore, tra l’indecisione di lasciarsi andare e il tentativo di resistere per orgoglio e dignità, quasi fosse lei stessa una sirena “metaforica”, costantemente divisa in due) e trovo veramente geniale che tu abbia escogitato un veleno (!), somministrato goccia a goccia per lunghi anni dalla madre Druella come tentativo di “proteggere” la sua bambina dal Male, finendo poi per fare più danni che altro alla sua psiche tormentata e cagionandole gli incubi più vari, quasi dei colpi apoplettici che rubandole la coscienza ogni volta le sottraggono parte della vita stessa (come delle piccole morti transitorie che si ripetono a intervalli)… davvero una grande trovata!  Ti rinnovo i miei complimenti, buona fortuna per i Contest! ;) 

Recensore Veterano
31/08/16, ore 21:23

Dunque, io non so davvero COME FAI, come fai non solo a scrivere così bene, ma anche ad articolare personaggi e storie sempre originali, particolari e diverse. Qui parliamo, poi, di due personaggi che hai praticamente dovuto inventare e caratterizzare ex novo, visto che di loro non sappiamo praticamente nulla, tantomeno della loro giovinezza e del loro innamoramento. Ho adorato ogni singola frase, ogni singola parola di questa storia, ogni singola sfumatura di ogni singolo personaggio: anche Narcissa e Bellatrix, seppur non comparendo direttamente nella storia, sono state caratterizzate benissimo... in particolare la piccola spocchiosetta Cissy (brrr), che in poco più di due righe ho amato :)
Ma passando al fulcro della storia... loro... LORO, che io non ho nemmeno mai considerato leggendo la saga... sono spocchiosa come Narcissa: solo personaggi principali, per me! hahaha No, vabbè, diciamo che mi limito ai personaggi della generazione di Harry, anche per completezza di informazioni, oltre che per affetto :) Dicevo (già sto divagando -.-): Andromeda e Ted (anzi, EDWARD): non ci avrei scommesso una falce su questa coppia, sono sincera! Certo, ero sicura che avresti scritto una storia fantastica, ma mai avrei pensato che saresti riuscita a farmi adorare due personaggi così lontani dai miei standard ideali! :) Non so perché (forse influenzata da altre storie dove aveva parti marginali), io ho sempre immaginato Andromeda come la più timida e sempliciotta delle tre sorelle, quasi la più "insulsa"... non perché non potesse essere interessante, ma perché non la reputavo tale IN CONFRONTO alle altre due. E invece... direi che ora siamo pari: tu ami la mia Daphne, io la tua Andromeda. :D
Dicevo... Andromeda: cara ragazza, donna meschina, elegante, selvaggia, volubile, determinata, misteriosa, ingenua... la tua Andromeda ha talmente tante sfaccettature che non saprei definirla con una sola parola! Sa essere dolce e triste il momento prima, quanto impetuosa e tagliente l'attimo dopo. Ho apprezzato tantissimo questo fatto, arricchisce il personaggio in una maniera strabiliante e, soprattutto, mi è piaciuto questo suo essere tanto contraddittoria non solo caratterialmente, non solo riguardo i valori di famiglia, ma anche verso Ted: la sua insicurezza e, al contempo, la sua forza sono palesi ogni qualvolta cambia opinione nei suoi confronti e nei confronti dei propri sentimenti per il ragazzo, come se tutta la tiritera del "sei un sanguesporco, io una purosangue" fosse quasi una scusa per proteggerlo da sè stessa. E anche quando decide di sciogliersi e lasciarsi andare, di conquistare il suo happy ending, rimane comunque pervasa da un alone nefasto, come a voler prevedere con anni e anni di anticipo quale sarà il destino della sua appena assaporata felicità. A tal proposito, mi è piaciuto l'espediente e la motivazione con cui la madre decide di "avvelenarla": in pieno stile Black, anche nel fare bene, si finisce per fare male. E devo dire che mi hai stupita con questa trovata: io, all'inizio, mi ero fatta tutto un film in cui lei aveva questi sogni infernali, che poi si sarebbero rivelate premonizioni della morta del marito e della figlia, che lei aveva sangue di veggente etc etc... come al solito, faccio i conti senza l'oste! hahahah ma sono contenta che non sia andata a finire così! :)
Ti dirò: ho solo una cosina che mi perplime un po', e quasi mi vergogno a chiederti chiarimenti perché magari sono io tarda e non ci arrivo. Comunque, ho notato che utilizzi spesso il termine "pori": si bloccò sui suoi pori, i pallidi pori etc... sarebbe una sorta di Metonimia (o era Sineddoche? Faccio sempre confusione :S) per il termine "pelle"? Scusa la mia completa capraggine, ma ogni volta non facevo altro che immaginarmi Andromeda con i pori dilatati -.-" So che sono fuori luogo, ma questa domanda dovevo fartela! XD
PS: il nome "Edward" è attendibilissimo :) E' scritto anche su Pottermore... ci sono rimasta malissimo, anche perché sarebbe anche il vero nome del piccolo Teddy Lupin (hanno rinnovato il nonno)... io ero convinta si chiamasse Theodore :(
PPS: per sbaglio una delle strofe della poesia ti è venuta fuori allineata a sinistra! :)
PPPS: posso votare per te per il contest? Ora corrompo la giudicia xD
Alla prossima recensioneeeeee! :)
Giulia