Recensioni per
Sincretismo (La storia)
di Deliquium

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
07/10/16, ore 14:30

Rieccomi qua, contenta di aver fatto un altro passo tuo universo! Vedo, con sorpresa, che sono presenti i personaggi della saga di Asgard. Fa piacere immaginare che il Santuario affronterà il problema compatto, con la guida del Grande Sacerdote e la collaborazione dei Gold Saints, a cui viene chiesto di fare qualcosa in più che stare a guardare il panorama sorseggiando il tè.
Ti comunico che ho iniziato a leggere anche Dies Irae. Magari mi aiuterà a cogliere qualche dettaglio in più nei prossimi capitoli, soprattutto sul legame tra Pegaso e Ofiuco, che a me di base non appassiona, ma che qui sembra accompagnato da qualche elemento in più che, potenzialmente, potrebbe destare il mio interesse.
Devo dire che mi affascina la cronologia degli scontri con Hades: non sono molti e così è facile memorizzarli e associarli ad una particolare incarnazione di Athena... soprattutto per la sottoscritta che in storia non è mai stata una cima XD Mi ha colpito molto Elisabeth, la dea che hanno servito Sage e Hakurei. Anche in Lost Canvas appare diversa da Saori e Sasha, col suo fisico giunonico (se mi si permette l'uso del termine), e tu la rendi diversa anche nel modo di sentire e di amministrare le leggi del Santuario. OK parliamo di un personaggio che qui farà solo da sfondo... però devo dire che ai miei occhi di lettrice ha già assunto l'aspetto di un gioiellino!
Al prossimo capitolo ^_^

Recensore Master
02/10/16, ore 18:51

C'è qualcosa di piacevolmente straniante nel leggere questa storia. La presenza di Aiolos come pontefice e quella di tutti i gold saint al combattimento per l'assegnazione dell'armatura di Pegasus offre un "universo possibile" parallelo alla storia che ben conosciamo e che tu riprendi fedelmente nello svolgimento della lotta. Athena c'è, è presente, quindi immagino che nel tuo headcanon non ci siano guerre galattiche o cavolate simili. Ho riguardato gli episodi dell'anime in cui un colosseo posticcio si richiudeva per mandare in onda i combattimenti fra bronze in mondovisione e ho provato una certa tristezza: la Dea Atena che mercifica e spettacolarizza il suo stesso esistere. Mah. Confesso di preferire questa tua strana e particolare versione dei fatti. Anche perché non so dove mi condurrà, e sono molto curiosa di scoprirlo.
A presto!
s.

Recensore Master
17/09/16, ore 12:49
Cap. 1:

Finalmente. Aspettavo la storia che facesse da chiave di volta di tutto il mondo di "Sincretismo". Io che seguo anche Dies Irae (pur essendo rimasta un po' indetro) ritrovo spunti interessanti che qui si arricchiscono grazie all'ambientazione quasi contemporanea. La presenza dei personaggi del XX secoolo avvicina maggiormente il lettore, lo fa sentire più coinvolto. Perché conosce già i personaggi, li ama o li odia da prima del tuo racconto. Io che amo Deathy non vedo l'ora di ritrovarlo contro il tuo Ares, un personaggio estremamente affascinante. Ho gradito molto la tua idea di proporre, attraverso la personificazione della guerra, un'evoluzione del conflitto fra Dei. Si direbbe quasi che Athena sia rimasta ferma, ancorata al suo chitone immacolato, mentre tutto il resto del mondo (ciò che lei si immola a cadenza regolare per difendere) si è trasformato. Mi è piaciuta anche l'immagine finale. La stella di luce che include (suppongo in potenza, visto che i buchi neri si sviluppano solo alla morte di una supergigante) il buio e il nulla. Tecnicamente le due cose non possono coesistere, ma è molto evocativo pensare a come un oggetto luminoso possa trasformarsi nel suo esatto opposto. Come Death Mask, che ha il buio dentro e l'oro fuori.
Mi hai incuriosito molto. Con i miei ritmi, ti seguirò senza dubbio.
A presto!
S. 

Recensore Junior
15/09/16, ore 18:05

Ciao Engel,
qualche giorno fa ho inserito questa storia nelle seguite e ci tenevo a farti sapere il perché ^^
Io di Saint Seiya sono "diversamente fan", nel senso che adoro l'immaginario e i personaggi ma non sono mai, ma proprio mai, venuta a patti con la sua storia. Così finisco per essere molto interessata ai lavori dei fan che provano a presentare le loro visioni alternative. Non intese come AU scolastici, per intenderci, ma proprio come storie ambientate in un universo classico insaporito di varianti più o meno significative.
Dopo aver aperto Sincretismo, ho scoperto che una di queste varianti era nientepopodimeno che Aiolos vivo e Grande Sacerdote. Risultato: Freccia di Cupido piantata nel mio cuore di fan, ancora prima di iniziare! :D
Comunque, proseguendo, ho potuto constatare che il mio ottimismo generale era fondato. I paragrafi mi sono risultati piacevoli da leggere, così mi sono lasciata coinvolgere dalla vicenda dell'aspirante Pegaso accusato di fuga.
Non sai quanto mi sia piaciuto rivivere l'inizio di Saint Seiya dal punto di vista di chi governa il Santuario. Secondo gli occhi di Seiya tutto s'ingigantiva, mentre dagli occhi di Aiolos tutto pare ridimensionarsi. Bella l'idea e bella l'esecuzione :)
Mi ha colpito molto il fatto che i personaggi siano consapevoli di esistenze precedenti: non si tratta di un'impressione negativa o positiva, è un punto che m'incuriosisce e basta.
Io amo Lost Canvas: è uno degli elementi che hanno contribuito a ricongiungermi a Saint Seiya, ma per il momento non ho una precisa posizione sul discorso che il Gold del Novecento siano o meno reincarnazioni dei Gold di epoche precedenti. Questa tua interpretazione mi aiuterà a rifletterci su meglio.
Su Episode G invece sono una perfetta ignorante, non sono mai riuscita a farmelo piacere: se in futuro dovessi uscirmente con domande sceme, questa potrebbe essere una delle ragioni ;)
Sono stata comunque contenta di ritrovare Aiolia, che è uno dei miei personaggi preferiti, e anche di trovare un Saint Seiya contestualizzato nel quadro storico degli anni Ottanta. Li ho vissuti tutti, quegli anni, per cui scoprire come avrebbero potuto viverli i nostri eroi del santuario è un ennesimo punto di interesse.
Direi che ho scritto abbastanza... Però devo ancora aggiungere una cosa: Zoe è bellissima ♥
Al prossimo aggiornamento!

Recensore Veterano
11/09/16, ore 01:48

Ciao. Era un po' che non tornavo da queste parti e nel farlo questa sera mi sono imbattuta nella tua storia. I primi due capitoli mi sono piaciuti. Che bella idea raccontare la storia che conosciamo partendo da altri presupposti e lasciandola sviluppare in modo diverso. Per una come me che ha sempre trovato affascinante la teori per cui esistono molte versioni dello stesso mondo nello stesso tempo è come andare ad una festa. Ho apprezzato anche il tuo modo di scrivere e raccontare ... I sentimenti che provano i personaggi sono così chiari, soprattutto il rapporto tra Saga e Aiolos nel corso dei secoli. Anche se mi ha sorpreso il fatto che i cavalieri d'oro ricordino sensazioni e situazioni delle loro vite precedenti. Capisco Aiolos perché è il Grande Sacerdote, ma gli altri come fanno? Ho capito male io? Ho letto sia Lost Canvas che Episode G per cui molti dei nomi e delle situazioni riportate le cose, per il resto le tue note finali mi hanno aiutato a comprendere meglio. Conto di ripassare per il prossimo capitolo ;-), intanto ancora complimenti.

Recensore Master
02/09/16, ore 09:17
Cap. 1:

Premesso che al posto di "Il Fato decida" ho letto "il Fato deicida" ( tanto per restare in tema stragi, uccisioni, morti ammazzati eccetera eccetera), mi piace molto il tuo Ares. E mi piace il taglio che hai dato alla guerra tout court. Sì, Roma è stata un'efficientissima macchina da guerra, una schiacciasassi mai vista prima, ma nel XX secolo la solfa è cambiata, e proprio a cominciare da quelle trincee del '15-'18 (anche se siamo solo noi italiani a chiamarla così, fregandocene che il balletto fosse iniziato l'anno prima; ma vabbé). È come un gioco al rialzo senza freno, e così appare il tuo Ares: un giocatore che si è seduto al tavolo e rilancia, senza limiti, tanto per costringere l'avversario - Athena, mica pizza e fichi - a seguirlo in quel valzer impazzito che lui ha deciso di ballare.
Io adoro Zoe. Il suo zampettare sul ramo, indecisa e nervosa, ci fa entrare nello spirito giusto per leggere questo primo capitolo. Un incontro. Un saluto tra fratelli/fratellastri. I convenevoli e le cortesie del caso, certo; ma anche quelle non poi così velate minacce che volano come coltelli - acuminati e taglienti.
E il fatto che ogni stella abbia in sé un buco nero è un'immagine bellissima e potente, una di quelle che spalancano scenari nuovi. Le stelle del Cancro guideranno Angelo. Già. Peccato che ci sarà Michele ad attenderlo al varco. A braccia aperte. Anzi, no. Spalancate.

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