Recensioni per
chariots and thoughts
di DelilahAndTheUnderdogs

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
24/07/20, ore 23:34
Cap. 7:

Carina, ma troppo poco contesto per essere pienamente apprezzata. Un paragrafo in più e in teoria sarebbe diventata un bell'haiku, però così c'è poco su cui commentare. E' la poesia più breve che abbia mai letto fino ad ora, ma ha comunque un suo fascino. Ripeto però, che la sua brevità non lascia molto spazio ad una più ampia analisi.

Un saluto,

AP.

Nuovo recensore
21/03/20, ore 10:39
Cap. 7:

Ho in fatto di cucina libri molto ricercati di anni lontani.Ma mi sono ritrovato addosso il diabete due.Quindi faro' come Pilato...Ma tu piuttosto perche' non allunghi il metro delle tue poesie?.Con simpatia.
Pasta 21/3/2020

Nuovo recensore
20/03/20, ore 10:40
Cap. 6:

Ora le sciarpe girano per proprio conto?C'e' il soffio del divino perverso in quelle poche rime ? e' questa la tua poesia? Non credo.Ti aspetto.
Pasta 20/3/2020

Recensore Junior
15/09/16, ore 22:41
Cap. 4:

Ciao!
Sono entrata su Efp, sezione introspettivo e sono capitata qui da te e... rullo di tamburi... mi piace, mi piace moltissimo!
Forse perché ho cominciato ad avvicinarmi alla scrittura con la poesia e queste tue piccole riflessioni, brevi, incisive, mi ricordano tanto delle poesie ermetiche. Sta di fatto che l'idea mi piace, perché suggerisci spunti di riflessione davvero interessanti, pur utilizzando pochissime parole e per fare ciò ci vuole talento, oltre ad una sviluppata capacità riassuntiva. Perdersi in pagine e pagine senza mai arrivare al concetto è troppo semplice, il difficile è utilizzare poche parole (quelle giuste) per arrivare al cuore del lettore, cosa che tu riesci a fare davvero molto bene.
Compimenti sul serio, la storia va nelle seguite, alla prossima!

-Cass.

Nuovo recensore
03/09/16, ore 16:32
Cap. 1:

È difficile riuscire a capire l'argomento o i diversi temi che affronterai in questa storia. A questo contribuisce ovviamente la brevità della prima parte che hai appena pubblicato. D'altronde, anche tu precisi che si tratterà di un'esposizione di pensieri e che col tempo si vedrà cosa ne verrà fuori. Questo tuo progetto potrebbe farsi interessante man mano che comincerai a scrivere il flusso di pensieri che credo tu abbia intenzione di sottoporre all'attenzione del lettore, in quanto ci si potrebbe riconoscere, ritrovandosi perfettamente in quel mondo oscuro che è la nostra mente, un luogo in cui le emozioni provocano un vero e proprio caos al quale tentiamo sempre di mettere ordine... ma se per una volta cercassimo di ascoltare quel caos e non di sistemare il tutto (tentativo molto spesso vano che porta a ciò che comunemente viene definito "ansia" -e chi ne è esente?-) magari avremmo veramente la possibilità di scoprire ciò che siamo senza preoccuparci di chiederci il PERCHÉ. Buona fortuna per questo progetto
Stefan
P.s.: sono curioso di scoprire nel dettaglio le ragione per cui "lasciare il Paese". Sono convinto dunque che non si tratterà di un semplice resoconto di sentimenti provati durante un certo periodo, ma anche un racconto (?) di ciò che li provoca. E sottolineo ancora, quel "lasciare il Paese" desta dubbio e interesse a venire a conoscenza delle ragioni di tale desiderio :)