Recensioni per
Le cronache di Aveiron: Miriadi di battaglie
di Emmastory

Questa storia ha ottenuto 145 recensioni.
Positive : 144
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
07/05/18, ore 13:41

Il dolore dei personaggi è qualcosa che, da persone estremamente sensibile ed emotiva quale sono, mi dilania l'anima e il cuore. Davvero, stanno soffrendo in modo indicibile. E anche se si sono abituati a vedere quelle strade deserte, tutte uguali e piene di povertà, io non l'ho fatto, almeno non ancora, anche se non le posso vedere ovviamente ma solo immaginarle. Infatti, mentre leggevo, mi dicevo che il dolore dei personaggi poteva essere paragonato al vuoto delle strade, deserte sì, ma piene anch'esse di sofferenza. L'improvvisa debolezza di Soren e il fatto che stesse pensando di arrendersi mi ha fatta sentire male. Ma ancora una volta Terra, con la sua dolcezza infinita e la sua maturitò che non fa che stupirmi ogni volta, è riuscita a fargli tornare un po' di fiducia. Bello che Soren abbia preso la mano di Stefan e che Rain abbia detto che l'ha stretta così forte che sembrava fosse per lui un'ancora di salvezza. Non so, è una bella immagine.
Io adoro i gatti, e il paragonetra Terra e una gattina, dolce ma pronta a combattere, è molto carino e azzeccato. L'impresa dei protagonisti è ardua, e il tempo scorre lento, ma io spero con tutta me stessa che ce la faranno.
Bel capitolo, e come sempre riesci a farmi riflettere ed emozionare.
Giulia

Recensore Master
07/05/18, ore 13:33

Pur essendo ancora sconvolta da quanto accaduto nel capitolo precedente (anche se, come hai detto tu, è stata la cosa migliore) eccomi di ritorno. Non ho idea del perché sono tornata così presto. Una parte di me è ancora troppo addolorata e non è pronta. Ma non riuscendo a scrivere, e dato che oggi pomeriggio dovrò fare ripetizioni a mia cugina, ho pensato di passare adesso. Nonostante ciò che provo, la tua saga mi mancava già.
E così, il viaggio dei nostri (o meglio dei tuoi) protagonisti prosegue.
"Siamo tutti nervosi, ed io più di tutti. Come se questo non bastasse, la tristezza mi dilania. So bene che la mia piccola Rose è al sicuro con la Leader, ma nonostante tutto, non riesco a togliermi il suo pensiero dalla mente. In fin dei conti, è la mia bambina, ed essendo appena nata, non può certamente sopravvivere a questo scempio. “Mi prenderò cura io di lei, sta tranquilla.” Mi ha rassicurato la stessa Leader, poco prima che tutti partissimo lasciando il suo castello. Muta come un pesce, non ho fatto altro che annuire e abbracciare la mia piccola un ultima volta, sentendo in risposta un suo dolce vagito."
Tutti camminano in silenzio, con il dolore nel cuore e la determinazione sempre lì accanto. Ma quella che soffre di più è sicuramente Rain, come lei stessa dice. E' una madre, e separarsi dal proprio figlio per una mamma penso sia una delle cose più difficili e dolorose, anche se l'ha fatto per il suo bene. Rose è ancora così piccola e fragile, avrebbe bisogno delle cure materne, ma sono sicura che Lady Fatima si occuperà di lei e troverà una balia che potrà allattarla. E poi sarà la stessa Lady a dare alla bambina affetto. In fondo anche lei è capace di amare, e per quanto l'amore di una madre sia insuperabile, sono sicura che la donna farà del suo meglio. Sperando con tutto il cuore che mamma e figlia si rivedano presto, continuo io stessa questo pericoloso viaggio con gli altri. Terra è molto determinata, anche se ha i suoi dubbi. Dubbi legittimi, e stupisce anche me il fatto che non abbia paura. Voglio dire, è piccola anche lei eppure non dimostra timore, solo incertezza, e cerca conferme ponendo domande alla mamma. Lei ovviamente nasconde il suo dolore e le sue paure e la rassicura, anche se vorrebbe piangere un po' perché non sa come andrano le cose, un po' perché Rose le manca come l'aria.
Mi ha colpita molto la descrizione di Rain che no riesce a dormire perché ha mille pensieri. Si porrà un sacco di domande: ce la faremo? Usciremo vivi da tutto questo? Riusciremo a salvare Rachel e Samira? Ma soprattutto: rivedrò mai la mia piccola Rose? Potrò abbracciarla, baciarla, amarla ancora? Queste credo siano le domande che si pone, anche se non le dice ma le pensa solamente. Grazie alla stretta di mano di Stefan si sente più forte e sicura e questo mi fa piacere. Tutti tanno riuscendo ad andare avanti nonostante i loro grandissimi dolori, e li ammiro per questo. So quanto la sofferenza possa essere devastante, e quanto è difficile continuare a camminare in questa vita fatta di troppi ostacoli.
Bel capitolo come sempre!
Giulia

Recensore Master
05/05/18, ore 18:58

Sto male. Sto male per il rapimento di Rachel, ma soprattutto per la separazione di Rain dalla sua adorata bambina. Sapevo già che sarebbe successo, ma leggendo meglio il capitolo, ho sofferto ancora di più e mi serve un po' di tempo per... Dio, non lo so. Per far fronte al fatto che questa cosa mi colpisce tanto, credo. Cioè, lo so che è solo una storia e che i problemi veri sono altri, ma questa loro separazione mi fa soffrire tantissimo. Sono consapevole del fatto che Lady Fatima proteggerà Rose e che la piccola starà bene con lei, che probabilmente la bimba non sarebbe sopravvissuta viaggiando con i genitori tra pericoli e Ladri in agguato, ma... ma mi fa soffrire tantissimo, questa cosa. Credo che Rain abbia fatto la cosa giusta a lasciarla al sicuro, io credo che avrei fatto lo stesso, ma a differenza sua avrei lasciato anche Terra. In fondo anche lei è piccola, per quanto coraggiosa. E... niente, Lady Fatima mi è sembrata incredibilmente debole e addolorata e mi dispiace infinitamente per lei. Forse prendersi cura di Rose le darà forza, la aiuterà a non arrendersi. Ma adesso mi devo fermare, davvero. Questaseparazione mi ha spezzato il cuore.
Riprenderò la lettura, te lo prometto. Lo farò presto, non so quando ma presto. Forse già domani se starò meglio.
Per ora complimenti come sempre. E questo capitolo è stato, in assoluto, il più emozionante e al contempo il più triste che io abbia letto fino ad ora.
Giulia

Recensore Master
05/05/18, ore 18:43
Cap. 22:

Okay, io... io... io mi sto trasformando in una fontana umana. Cioè, tu mi vuoi far piangere, vero? Perché ci sei riuscita. Ma per ora sto piangendo di gioia. :)
Ho sofferto con Rain mentre stava tanto male e sono stata felice nel sapere che due persone l'hanno aiutata. Grazie al cielo Terra ha visto quella casa e i suoi abitanti hanno offerto loro rifugio. Volevo anche dire che ammiro tantissimo Rain per aver resistito nonostante il dolore. Non dev'esere stato facile, soprattutto rimanere in silenzio quando le sarebbe sicuramente venuto da lamentarsi o da gridare. Eppure non poteva farlo dato che erano in strada e che i pericoli erano ovunque, quindi è riuscita a farcela finché ha potuto. Grazzie al cielo, Stefan si è reso conto che ad un certo punto non ce la faceva più.
"Gli attimi si susseguirono veloci, e poco prima di perdere conoscenza a causa dell’immane sforzo, la vidi. La mia bella bambina, sana e perfetta. Appena nata, così piccola e fragile da somigliare ad una bambola. Sorridendo, feci un gesto con la mano chiedendo che mi venisse posata in braccio, e nello spazio di un momento, eccola. Fragile ma bellissima, la mia nuova bambina. Avvicinandosi, Terra le afferrò una manina, e abbracciandomi, sussurrò qualcosa. “Sei stata bravissima, mamma.” Mi disse, complimentandosi per il gesto che la natura stessa mi aveva permesso di compiere. Con muta ammirazione, il signor Caleb ci guardò tutti, e un attimo prima di cadere preda del sonno, potei vedere un sorriso spuntargli in volto, e accompagnare un’affatto amara lacrima di gioia. Stefan mi era accanto, e guardandolo, lottai contro i richiami del sonno stesso solo per poco, ma prima di soccombere e arrendermi, tornai a guardare la mia bambina, pronunciando quindi una singola frase. “Benvenuta in questo mondo, piccola Rose Gardner."
Aww ma che piccina! *-* Già la amo! Come nel capitolo in cui è nata Terra, anche qui mi sono immaginata tutto, compreso il pianto di questa nuova piccolina che è appena venuta alla luce. E poi Rose è un nome stupendo che mi è sempre piaciuto. E' dolcissimo, come lei.
Per un momento, i personaggi hanno finalmente un po' di gioia e di serenità. Se la meritano tutta, davvero. Felice con e per loro, vado avanti nella lettura. E omplimenti per il capitolo meraviglioso e per le emozioni che mi fai provare attraverso il tuo magnifico modo di scrivere!
Giulia
P.S.: avendo un fratello minore posso dire che vederlo e prenderlo in braccio è stata un'emozione unica. Non l'ho visto nascere, ma posso capire l'emozione che, sicuramente, Terra sta provando in questo momento.

Recensore Master
05/05/18, ore 18:28

Rain sente la tensione, ma caspita, la sento anch'io ora. E cresce, cresce sempre di più sia in me, che in lei, che negli altri personaggi. Adesso inizio ad avere paura. Davvero tanta, tanta paura, perché come dice la stessa protagonista, nulla è certo.
Ci sono rimasta malissimo quando il dottor Patrick ha detto di non poterli aiutare. Non capisco perché non può andare con loro. Insomma, è vero che sono insieme e che, come dice lui, questa è l0unica cosa che conta, ma qual è il motivo per cui non può unirsi a loro e dar loro una mano?
"Con fare sconsolato, mi voltai fino a dargli le spalle, e con una sottile vena di rabbia nello sguardo, Stefan lo fissò. Sapevo bene che non lo odiava essendo suo figlio, ma in quell’istante, i suoi occhi parlavano chiaro. Si sentiva tradito, pugnalato alle spalle dal suo stesso padre, e per tale ragione, iroso."
Eh, ma lo credo bene! Anch'io mi sentirei in questo modo, credo tutti proverebbero ciò in una situazione come quella.
"In quel momento, una voce ruppe il silenzio creatosi nella stanza, interferendo con il flusso dei nostri pensieri. “Ti prego, nonno, aiutaci.” Voltandomi, la vidi. Era Terra. Una bimba di soli quattro anni d’età, che nonostante tutto sembrava aver ormai compreso la gravità dell’intera situazione. Anche se con termini blandi e a lei comprensibili, sia Stefan che suo zio Drake avevano cercato di spiegarle tutto, e ascoltando come un’attenta scolara, aveva capito ogni cosa. A quelle parole, il dottor Patrick non rispose, e chiudendo gli occhi, parve mosso a compassione."
E come al solito, Terra riesce a sorprendermi e a colpirmi. Ha ascoltato i discorsi del padre ed è riuscita a capire la situazione e quanto le cose siano difficili, e immagino sia molto tesa anche lei. Ma nonostante tutto, riesce a chiedere aiuto al nonno e il dottor Patrick riesce a dare loro dei consigli. E' incredibile che Terra sia riuscita dove i suoi genitori non ce l'avevano fatta. Voglio dire, prima il dottore non voleva aiutarli ma, grazie alle parole della piccola, almeno ha detto loro cosa fare. Brava Terra!
Spero anch'io che la bambina starà bene, e ammiro moltissimo Rain che riesce a mantenere l'ottimismo. Non so come faccia, ma ha una forza incredibile.
Giulia

Recensore Master
05/05/18, ore 18:15

E' stato un capitolo molto intenso e tristissimo, ma resta comunque una speranza, seppur debole, di ritrovare viva la povera Samira.
"In fondo, ciò che importa è restare vivi in questa catastrofe. Più triste di prima, Soren non fa che rimanere muto e immobile, mentre ad occhi aperti fissa il panorama. A quanto sembra, le foglie sono mosse dal vento, e benché non sia autunno, si staccano dai rami degli alberi, cadendo poi in terra e danzando come abili e leggiadre ballerine. Improvvisamente, la sua concentrazione si spezza, e il suo sguardo cade sul pavimento. Un suo lugubre sospiro rompe il silenzio, e voltandomi a guardarlo, mi avvicino per offrirgli conforto."
Mi è piaciuta tantissimo questa parte. Descrivi la tristezzza dei personaggi e in particolare di Soren, tristezza che sembra farsi sentire anche nelle cose materiali (la polvere sul davanzale che nessuno pulisce, le foglie che si staccano dai rami anche se non è autunno). E poi una frase emotivamente molto forte è stata quella che riguarda il fatto di restare vivi in quella catastrofe. I personaggi della tua storia combattono ogni giorno per questo: per la vita, e nonostante tutte le difficoltà non si arrendono mai.
Mi dispiace per tutto quello che è successo a Samira, mi dispiace che a uanto ho capito abbia subito una violenza sessuale, che non ricordi niente e che quindi non sia riuscita a superare quel trauma, e che abbia dimenticato molto di quello che aveva vissuto con il suo ragazzo. E' davvero triste come cosa. Chissà, forse la prigionia la aiuterà a ricordare, o forse ricorderà quando e se uscirà da quell'inferno, non lo so. Comunque sono dell'iudea che un giorno Soren dovrebbe parlarle e raccontarle ciò che lei non rammenta. Questa storia mi ha colpita tantissimo, e mentre scrivo e penso a quello che le è accaduto, piango.
"ma ancora una volta, fu Terra a parlare. Ergendosi sulle graziose punte, chiese di essere presa in braccio, e una volta ottenuto tale risultato, sussurrò una frase nell’orecchio del mio amico. “Noi li batteremo, d’accordo?” gli disse, ponendogli quella domanda con fare convinto. “D’accordo.” Rispose semplicemente, ritrovando la calma ormai persa e sentendosi finalmente pronto ad agire. In quel momento, il mio orgoglio di madre prese il sopravvento, e guardando la mia bambina, sorrisi. Per l’ennesima volta, si era dimostrata forte e tenera al tempo stesso, riuscendo a infondere coraggio a tutti noi, impegnati a riportare a galla ricordi in noi presenti, ma tristemente coperti dalla polvere."
Terra si dimostra sempre più matura e fantastica. E' dolcissima e la adoro!
Giulia

Recensore Master
05/05/18, ore 18:03

Ehi. :)
Eccomi tornata.
Wow, che capitolo!
E così è passato un mese, e immagino che sia stato lunghissimo. Sia per Rain, che è molto amica di Samira e deve soffrire moltissimo nel sapere che è stata rapita (io impazzirei se a te o ad un'altra mia amica accadesse qualcosa del genere) sia per Soren che, dato che la ama con tutto il cuore, è ovviamente distrutto. Hai descritto molto bene il dolore di entrambi. Onuno dei due va avanti come può: Soren aiutato da Rain e da Stefan, e la ragazza si fa forza dato che ha anche una famiglia da mantenere.
Le parole di Soren mi hanno colpita moltissimo. E' consapevole che Samira è in pericolo, ma non si perde d'animo, non si lascia andare completamente alla disperazione ed è convinto che ce la farà perché è coraggiosa. Anche lui lo è visto come sta affrontando la situazione e lo ammiro molto per questo.
Hai ragione: un bambino che nasce al settimo mese di gravidanza ha possibilità molto buone di sopravvivere, ma comunque è troppo presto; e, essendo io nata al sesto mese, e immaginando la paura e il dolore dei miei genitori, posso cercare di comprendere quello di Rain. Mi sono agitata molto leggendo quel passaggio, mi sono immedesimata nella protagonista e nella sua preoccupazione ed è stata davvero brutta la sensazione che ho avuto.
"A quanto sembrava, la mia piccola continuava a scalciare. Forse aveva fretta di nascere, venire al mondo e conoscerci lasciandosi amare dalla sua intera famiglia, o forse tentava semplicemente di comunicare la sua presenza al mio interno."
Aww, questo passaggio è davvero bellissimo, e non dico altro perché si commenta da solo. Sono parole molto dolci quelle che hai usato.
Curiosa, proseguo nella lettura.
Giulia

Recensore Master
17/04/18, ore 19:40
Cap. 18:

Il capitolo inizia benissimo, sembra pieno di gioia e serenità. Mi ero preparata ad una bellissima cerimonia con tanto di festeggiamenti; e invece... Diciamo che la descrizione del matrimonio in sé l'ho trovata un po' troppo veloce, sbrigativa, come se avessi per forza subito voluto passare alla scena seguente, senza aggiungere magari qualche parola del Prete o cose del genere. Insomma, questo è un piccolo difetto del capitolo, ma ehi, è solo una mia ocnsiderazione personale, non una critica. Non starci male, okay?
Poi un'altra cosa: forse l'hai fatto più specificamente in futuro, ma io fossi stata in te avrei descritto meglio i Ladri in questo capitolo. Insomma, entrano in chiesa improvvisamente spaventando tutti e facendoli fuggire, e uno si avvicina a Rain, E okay, la cosa mi ha messo un'ansia assurda, e va benissimo perché insomma era una scena di grande tensione e paura. Ma avrei voluto sapere come sono questi Ladri. Come sono fisicamente? Come sono vestiti? Hanno delle armi? Come sono le loro voci? Cose del genere insomma. Dettagli che avrebbero reso la scena ancora più realistica. Ovvio, se Rain ha chiuso gli occhi per un po' di tempo non ha più potuto vedere niente e quindi tu hai descritto la scena dal suo punto di vista, ma prima ha sicuramente visto qualcosa, ha notato quelle figure, quindi perché non descriverle un momento? Sarebbero bastate anche poche parole. Capisco che lei fosse nel panico più totale, e non solo per lei stessa ma anche per la sua famiglia e per i propri amici, però anche qui, qualche parolina in più ci sarebbe stata bene secondo me. Ma sicuramente c'è una ragione se hai deciso di non farlo, ed io la rispetto e sarò felice di ascoltare le tue argomentazioni.
Detto questo, hai descritto benissimo le emozioni di Rain, in particolare l'ansia e la paura e l'istinto che l'ha portata a fuggire e poi a fingersi morta. Il contrasto tra la gioia di poco prima e il terrore che inizia qualche minuto dopo è evidentissimo e anche il titolo del capitolo ne è una prova. Infatti, in realtà, pensandoci bene avrei dovuto immaginare ce "nero" significasse qualcosa di brutto, che qualcosa sarebbe accaduto e che non sarebbe stato piacevole. Per fortuna Terra non è ferita e anche i suoi genitori e la piccola stanno bene, fisicamente almeno. Psicologicamnete ovviamente no. Sono terrorizzati e preoccupati per Samira e Soren. Saranno stati catturati dai Ladri? Qualcosa mi dice di sì...
A parte le osservazioni che ti ho fatto (che, ripeto, non sono critiche ma solo opinioni personali e consigli), il capitolo è scritto come al solito benissimo ed è stato stupendo leggerlo.
Penso che per oggi mi fermerò qui, ma spero di tornare presto.
Intanto, complimenti perché sei una scrittrice di talento.
Giulia

Recensore Master
17/04/18, ore 19:17

Questo capitolo è stato super dolcissimo. Non so se quando un bambino scalcia si sente dolore, ma sicuramente è una sensazione molto strana. Mia mamma dice che non riuscirebbe a spiegarla, che la capirò solo quando la proverò. Ad ogni modo, il fatto che la piccola si faccia sentire è sicuramente un buon segno. Ma Rain va qualche volta a farsi visitare dal dottore, vero?
Comunque, carinissima Terra che chiede alla mamma come sta e come sta sua sorella. Dopo la domanda "Come stai?" della bambina mi pare manchino le virgolette. E bellissimo il momento in cui la bambina si muove. Cioè, sul momento non per Rain visto che sente male, ma per Terra sicuramente. Ricordo quant'era emozionante per me sentire mio fratello che si muoveva.
Wow, Samira si sposa! Sono davvero contenta per lei, e le auguro tutta la felicità del mondo. Se la merita. Tutti se la meritano.
Giulia

Recensore Master
17/04/18, ore 18:57

Molto in ritardo rispetto a quanto mi ero prefissata, ma alla fine sono tornata a recensire. Ho notato qualche piccolo errore in questo capitolo. Quando all'inizio Stefan parla, c'è scritto: "Siamo a casa" ecc., ma le virgolette aperte non servono perché lui stava già parlando nella frase precedente. Oppure, ad un certo punto hai scritto: "ma che alla fine del quale, parlai a mia volta". Il "che" non ci va, stona proprio con la frase. Per il resto è tutto perfetto.
Ti confesso che mi aspettavo che la prima parte del capitolo sarebbe stata dedicata al ritrovo di Rain con i suoi amici, ad una piccola festa che avrebbero fatto tutti insieme, con un po' di chiacchiere tra lei, Basil, Samira e gli altri e il fatto di non aver visto questo mi ha leggermente delusa, ma non importa in fondo. Mi ero immaginata tutto io e ho sbagliato, quindi vabbè, pazienza.
Dunque sono passati tre mesi, e Rain sente ancora dolore fisico oltreché psicologico. Sicuramente il dolore alle gambe è dato anche dall'ormai avanzata gravidanza, comunque, ma di certo il fatto di aver camminato moltissimo nella sua vita la indebolisce ancora di più. La ragazza non riesce a godersi il momento, il presente, ma pensa sempre al futuro e a quello che accadrà, temendo che come lei stessa dice, la felicità che ora vive con la sua famiglia non durerà a lungo. Io penso che sia osì abituata al dolore, che quando vive dei bei momenti è sempre in allerta perché teme che, appunto, finiranno presto. La vita le ha riservato troppa sofferenza. Mi ritrovo molto in questo, nei suoi pensieri e in ciò che ho appena scritto. Anch'io sono così.
Ha fatto benissimo a sfogarsi con Stefan, a dirgli come si sentiva. Almeno non si è tenuta tutto dentro come invece spesso fa. Le parole che il suo amato le ha detto sono state bellissime e molto dolci, e mi è dispiaciuto moltissimo vederlo stare male e piangere a causa del fatto che sapeva che lei era triste. Ma anch'io al posto di Stefan mi sarei comportata allo stesso modo. In ogni caso ciò che le ha detto riguardo il suo cuore è stato fantastico. Io credo che siano state parole nmolto romantiche e anche profonde e vere. Rain dovrebbe essere forte anche per le sue figlie, ma questo lo sa sicuramente benissimo; e dovrebbe esserlo anche per se stessa, ma questa è la cosa più difficile al mondo, quindi comprendo che non ce la faccia (o che ci riesca a fatica) perché non ce la faccio nemmeno io.
Bellissimo capitolo anche questo!
Giulia

Recensore Master
17/04/18, ore 10:46

Oh mio Dio, pensavo che il viaggio sarebbe andato male, che arebbe accaduto qualcosa di brutto. Per fortuna è andato tutto bene, ma andiamo con ordine.
Terra è dolcissima quando parla di Ned e del fatto che dice che andrà tutto bene. I bambini parlano sempre così dei loro giocattoli, come se avessero vita propria e penso che sia una cosa bellissima e allo stesso tempo molto tenera. Stupendo anche che lo definisca "il mio cavaliere", come se quel giocattolo fosse molto di più per lei. Averlo accanto le dà molta forza, è innegabile.
E così, alla fine, sono arrivati. Non ho ben capito perché Terra fosse ansiosa durante l'ultima parte del viaggio. Forse temeva che non sarebbero mai giunti a destinazione o che si sarebero persi? Il gesto di Rain di aprire la porta con la chiave è semplice ma, come dice lei, significativo e importante. Inoltre credo che la sorpresa che Stefan le ha fatto sia stata meravigliosa. Almeno ora, con la compagnia degli amici e del dottor Patrick, tutti potranno distrarsi un po' e non pensare ai problemi e alle preoccupazioni.
Per ora mi fermo. Sono stanca e non vorrei leggere e scrivere recensioni corte e senza sentimento, quindi preferisco riprendere quando mi sentirò meglio. Non so se oggi tornerò, vedremo. Forse nel pomeriggio. Ad ogni modo ti prometto che lo farò il prima possibile, appena me la sentirò, okay?
Intanto mi congratulo ancora una volta con te per l'ottimo lavoro e per come scrivi, sapendo trasmettere forti emozioni al lettore e facendomi appassionare sempre più, capitolo dopo capitolo, ai libri di questa saga.
Giulia

Recensore Master
17/04/18, ore 10:29
Cap. 14:

Beh... no. No, no, assolutamente no! No, ripeto, chiaro? A Rain serviva quello schiaffo? Okay, può anche essere. Ma non è comunque una reazione giustificabile. L'ha scossa, le ha dato una mano, l'ha spronata. Ma è stato troppo. Io non lo accetto. Ma scherziamo? Stefan, dare uno schiaffo a tua moglie? Ma 'sti cazzi! Non c'è alcuna, e ripeto alcuna giustificazione per questo comportamento. So che non voleva farle del male, che non voleva picchiarla, che si è pentito ecc. ecc. ecc. Ma il gesto l'ha comunque compiuto. E anche se non lo voleva davvero, a me in quel momento quel gesto ha fatto schifo. Non si alzano le mani su una persona, a me fa schifo solo l'idea. Quando mio fratello era piccolo e per sgridarlo, per insegnargli e fargli capire cos'aveva sagliato, gli ho dato qualche schiaffo, poi mi sono sentita sempre una merda. E i miei quando sono stata più grande mi hanno detto che anche loro si sentivano male quelle pochissime volte in cui l'hanno fatto con noi. Perdonami Emma davvero, ma non lo accetto. Posso provare a capire perché l'ha fatto, ma non lo posso in alcun modo giustificare. E forse scrivendolo non lo volevi nemmeno tu. Però il fatto che Rain l'abbia addirittura ringraziato mi pare lievemente esagerato. Non voglio criticarti, né sgridarti né niente. Semplicemente, se a me succedesse una cosa del genere io non ringrazierei mio marito per averlo fatto. Forse gli direi che mi erviva come ha fatto lei, ma ringraziarlo? No no. Ad ogni modo, so benissimo che Stefan ama Rain, che la ama moltissimo, che non avrebbe mai voluto darle quello schiaffo, quindi okay, lo perdono. Sono calma adesso...
Posso immaginare la paura di Rain, è comprensibile. Posso capire che sia stata presa dal panico all'idea di tornare ad Ascantha.
Ma comunque, alla fine partiranno al mattino. Spero non succederà niente di brutto.
Non so cos'altro dire, se non che sono sicura che affronteranno tutto quanto insieme, e che auguro a tutti e quattro tutta la fortuna del mondo. (Record di ripetizione di "tutto" e "tutta" XD).
Giulia

Recensore Master
17/04/18, ore 10:07

Beh... questo capitolo in realtà paròa parecchio da solo, ma comunque qualcosa lo devo e soprattutto lo voglio scrivere.
Dunque, il tempo passa e Rain è sempre più in rwnsione, anche se cerca di andare avanti con la sua vita, con grande forza e coraggio aggiungo io. Mi ero dimenticata di dire nella recensione precedente che Terra è come sempre una bambina fortissima. Brava, nipotina mia! *-* :) Comunque, sicuramente questo temperamento l'ha preso da sua madre. Anche da Stefan ovviamente, ma secondo me più da Rain, anche se Terra è più ottimista della mamma, forse perché è una bambina, non so... Che dolce quando ripete "Andrà tutto bene" e che bello quando Rain si dice "Non avere paura." Sono tutte parole molto incoraggianti. In questo capitolo Rain mi sembra un po' più positiva rispetto ai precedenti.
Dolcissimo il momento in cui la bambina scalcia e dà, inconsapevolmente, forza alla sua mamma. Ha fatto sorridere Rain ed è una cosa meravigliosa. Chissà se un giorno avrò anch'io una famiglia. Questa tua storia mi fa tanto pensarequando ci sono Terra o questa piccola in arrivo... E' anche per questo che la adoro.
Quando la protagonista chiede al marito se ce la faranno e lui risponde "Non lo so" io mi sono sentita male. Sono tre parole che trasmettono insicurezza, un vago senso di speranza ma anche tanta, tantissima paura per il futuro che, come dice la stessa Rain, è impossibile da prevedere. Questa cosa sicuramente le fa rabbia: quando si vive una situazione complicata si vorrebbe sempre sapere cosa accadrà, cosa aspettarsi, io lo so bene e quindi capisco che lei pensi queste cose. Forse alcuni direbbero che è inutile pensarci (con "alcuni" intendo persone in generale), ma io penso che sia impossibile non farlo.
Ora vedremo come li aiuterà il dottor Patrick...
Bel capitolo davvero!
Giulia

Recensore Master
17/04/18, ore 09:36

Eccomi.
Un capitolo molto intenso e riflessivo, questo, con un'introspezione psicologica ancora più grande, profonda e forte di quella del precedente. Si comprendono meglio i sentimenti di Rain, le sue ansie, le sue paure. Mi ha colpita tantissimo la descrizione della condizione del regno e soprattutto la riflessione che fa Rain riguardo il fatto che, nonostante tutto, lei deve ritenersi molto fortunata. E' orribile, davvero orribile che molte donne ad Aveiron siano costrette a fare scelte così drastiche ed estreme pur di restare in vita nonostante la prigionia, oppure pur di toliersela, questa vita, per sfuggire ai Ladri e ad un dolore troppo grande per essere sopportato. Immagino che siano mogli, madri forse, o anche donne sole, ma non importa. Sono sempre persone strappate ad una vita normale, o proprio alla vita, anche se non lo vorrebbero. Ma i Ladri le portano allo stremo, quella minaccia le sfinisce a tal punto che non riescono più a sopportare la vita. Credo siano stanche, stanche di tutto; e arrivano ad un punto in cui non importa loro più di niente... Ed è allora che penso:
Ma se hanno dei figli, perché non pensano a loro?
E poi mi dico che probabilmente, anzi sicuramente ci pensano; solo che... la loro mente è talmente tanto avvolta dall'oscurità, dalla paura, dalla tristezza, che dicono "Basta!" E anche se questa è una storia, sai che per me è sempre stata molto di più. Quindi, pensare a queste cose mi fa piangere, anche per ovvie ragioni che tu sai, coonscendomi e sapendo quello che ho passato e sto passando. In parte capisco quelle donne... ma non so cosa farei al loro posto. Non lo so davvero. Per capire come si reagirebbe in una determinata situazione bisogna trovarcisi dentro, secondo me.
Comunque, Rain fa benissimo a volersi informare sulla situazione. Anche se le notizie sono terribili, è sempre meglio sapere che restare nell'ignoranza. E' sempre meglio conoscre la verità, anche se fa soffrire. Ammiro molto quella ragazza: il dolore che sta sopportando è incredibile, eppure va avani. Per suo marito, per Terra, e per la piccola che porta in grembo. La vita la sta abbandonando, o meglio lei sente che è così, ma in realtà non è vero. Ricordo un libro che ho letto all'università per il corso di italiano. Era di uno scrittore che si chiamava Ippolito Nievo e il titolo era... dannazione non lo ricordo! Comunque, la protagonista era incinta e a causa di alterne vicende si ritrovava a dover intraprendere da sola un viaggio a piedi. Ad un certo punto era così stanca e sconfortata che pensava che avrebbe oluto morire. Ma il pensiero della creatura che viveva dentro di lei le dava la forza di continuare. (Purtroppo poi il piccolo, dopo alcuni mesi dalla nascita, si ammalava e moriva. Ho pianto fiumi di lacrime in quel capitolo!) Comunque, questo per dire che ho mi è venuto in mente tutto ciò perché in fondo anche Rain va avanti per la sua famiglia e quindi anche per la bambina che aspetta e non lascia che il pensiero della morte la vinca. Scusa se ho un po' divagato ma volevo spiegarmi.
Le parole di Alisia mi sono piaciute moltissimo. E' vero, sono perle di saggezza come dice la stessa protagonista. Sono parole che dimostrano tutto l'affetto che Alisia prova per Rain e che le fanno capire che lei è molto più forte di quanto crede. Mi hanno commossa nel profondo.
Anche questo un capitolo stupendo!
Giulia

Recensore Master
17/04/18, ore 09:13

Ciao Emma! Sono di nuovo qui, hai visto? Dato che con il computer nuovo devo ancora prendere mano e che ci sono comandi diversi sulla tastiera rispetto a quella che avevo prima, non posso fare niente prima di averli imparati bene. Non posso nemmeno scrivere perché non ho ancora tutti i documenti e non so come se ne apre uno nuovo, quindi ho pensato:
Perché non continuare quella saga così fantastica?
E' da molto, anzi troppo tempo che non venivo a dirti ciò che ne pensavo, per cui sono tornata. Perdonami per gli eventuali errori di battitura, ma io e questo PC ci stiamo ancora conoscendo XD.
Comunque, iniziamo.
Tu ti rendi conto di quanto fantastico è questo capitolo? Te ne rendi conto, vero? In caso contrario, ti dico io che è meraviglioso. C'è solo un piccolo errore, quando hai scritto "mia condizione" anziché "la mia condizione". Per il resto è tutto perfetto. Scusa ma non potevo non farti notare quel piccolissimo sbaglio.
Rain, Stefan e Terra sono davvero agitatissimi. Più il tempo passa più lo sono, ognuno però a suo modo: Rain è madre e si preoccupa per sua figlia con allarme e ansia, che si sfoga anche sul suo fisico; Stefan vuole proteggere tutte e tre e quindi fa il forte ma in realtà si capisce lontano un miglio che è estremamente preoccupato; e Terra reagisce come farebbe qualsiasi altro bambino di questo mondo, ovvero (e mi riferisco al capitolo precedente) piangendo e tremando. Ovvio che non capisce bene la situazione, non sa quel che sta accadendo, non completamente almeno, ma ha comunque paura e immagino che vedere la tensione dei genitori la spaventi ancora di più. Mi dispiace veramente tantissimo per loro: non si meritano di certo tutto questo. Maledetti Ladri! Ad ogni modo, so benissimo cosa si prova quando la tensione si sfoga sul fisico, sul corpo e non solo sulla mente. L'ho provato innumerevoli volte e penso che tu abbia descritto a meraviglia la condizione di Rain. Purtroppo non posso copiare i passaggi che mi sono piaciuti di più, non riesco a trovare il comando che in questo computer è diverso dal solito control C, e mi spiace un casino non poter citare ciò che mi ha colpita come invece amo fare. Comunque sappi che davvero molte frasi mi hanno lasciato un segno, e che credo che Stefan sappia essere molto rassicurante, anche se a volte un po' duro. Lo fa per spronare Rain, è chiaro, e in parte lo capisco. Io ritengo che l'amore non abbia età e che sia bellissimo che loro due si amino come il primo giorno in cui hanno capito di provare qualcosa l'uno per l'altra. Inoltre, stupendo che Rain abbia questo sesto senso che le dice che avrà una bambina. E' una cosa molto realistica, come pensiero intendo. Brava! Secondo me fanno bene a scappare vista la situazione. Ora però le cose si complicano ed io ho paura. E immagino che sia solo l'inizio. Mi auguro che il viaggio per Rain non sarà troppo faticoso visto che è incinta. E se dovesse sentirsi male? Già è tesissima e di certo questo alla piccola non fa bene...
Proseguo nella lettura, ma intanto complimenti.
Giulia