Recensioni per
Völuspá - La profezia della Völva
di Sophja99

Questa storia ha ottenuto 194 recensioni.
Positive : 194
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/03/17, ore 17:58

Adesso che Silye si sente più in armonia spirituale con la Natura non riesce più a rapportarsi ad essa come faceva prima. E' emblematico quanto accade nell'azione di caccia: la giovane veggente dà la caccia al cerbiatto, costretta a farlo per sfamarsi, ma prova dolore e rimorso nell'uccidere una creatura vivente.
Ho trovato commovente questo passaggio, da amante degli animali ho capito il dispiacere della giovane, anche se comprendo la sua necessità di sopravvivenza legata alla caccia.
Il processo di maturazione continua con la nitida visione della divinità degli Inferi, che si vela di mistero agli occhi della nostra ragazza. Hel è indubbiamente pericolosa ma anche affascinante, oltre che a sua volta anch'essa in armonia con i contesto dell'Oltretomba: la scena della bella ed inquietante Hel che accarezza il capo della Viverna ha una sua indiscutibile bellezza.
Mi pregusto il momento in cui Silye e Vidar cercheranno di incontrarla, per arrivare alla Viverna.
Come sempre sono deliziata dalla nitidezza delle immagini mentali che sai regalarci, cara Sophy: continua così, sei davvero brrava!
 

Nuovo recensore
02/03/17, ore 11:58

Interessante, le visioni davvero utili compaiono quasi casualmente, e non quando cercate. Ma naturalmente crescono per importanza ed intensità seguendo la maturazione della consapevolezza e delle capacità di Silye.

Quasi sempre introduci una visione descrivendone la percezione dal punto di vista della protagonista (Es. "(...) consueto torpore ed annebbiamento"... ma potrebbero essere anche improvvise ed inaspettate. Confondersi con la realtà. Divenirne parte.

P.S. Sono finalmente riuscito a rimettermi in pari. Seguo.

Recensore Master
28/02/17, ore 12:37

Ommamma, adesso succede qualcosa di davvero interessante e ne sono felice. Addirittura da Hel, la regina degli Inferi! Non vedo l'ora che questo incontro avvenga, mi chiedo come si comporterà Sylie e se si farà guidare da Vidar per incontrare la dea, se sceglierà con cura le parole da dirle o si lascerà trasportare dall'impulsività giovanile. Voglio sapere tutto, e non vedo l'ora di sapere qualcosa di più sugli Inferi. Sarebbe lecito in effetti che ancora il regno di Hel non sia stato toccato dalla distruzione. Tra le altre cose, qualcosa sta cambiando in Sylie, e lo si è visto quando la ragazza si è trovata a cacciare davanti al cerbiatto. Sylie sta mutando, più velocemente di quando si possa rendere conto, magari?
Hel comunque è pur sempre la figlia di Loki e mi chiedo se in fin dei conti il dio tessitore d'inganni c'entri qualcosa con la faccenda della viverna. Viverna che, da non dimenticare, Sylie ha visto in compagnia di Hel stessa!
Aspetto con ansia il seguito, complimenti per questo capitolo mia cara!
_morgengabe

Recensore Master
27/02/17, ore 21:35

La signora degli inferi giustamente non è cattiva, è indecifrabile. Non si sa mai chi chiama a sè, e perchè. Il serpente malefico subisce il suo fascino, ecco perchè è così mansueto.
E Silye, dal canto suo, comincia ad essere troppo legata alla natura e alla vita per uccidere senza rimorsi come faceva prima. Adesso che la sua empatia per la natura si è risvegliata, anche la morte di un cerbiatto, che prima avrebbe significato "arrosto" adesso significa "dolore", perchè lei stessa è la natura.
Molto bello, sono curioso di leggere il resto!
A prestissimo!^^

Recensore Master
23/02/17, ore 14:40

Ho trovato molta triste bellezza nel quadro che ora ci rappresenti.
L'immagine che hai evocato di un cambiamento radicale in Silye, con la nascita di un timido fiorellino grazie ai suoi neo-poteri di veggente è molto malinconica e struggente. Silye prende coscienza, in un modo ora completo ed inequivocabile, di essere altra cosa rispetto a quanto abbia sinora creduto. Già non è mai facile capire chi siamo, in questa vita, e pure da adulti. Figuriamoci quando la crisi di identità ti coglie in gioventù, come sta ora accadendo alla nostra ragazza.
Mi piace molto come hai descritto sensazioni e stati d'animo: hai un tocco molto delicato ed efficace nel tuo modo di scrivere, e di questo ti faccio i miei migliori complimenti, cara, perché ciò è una rara dote, assai preziosa.
Un bacione,
Lou

Recensore Master
21/02/17, ore 18:42

Ogni cambiamento porta con sè una certa dose di sofferenza, questo è nella natura delle cose. Per assumere una nuova forma bisogna abbandonare la precedente, bisogna simbolicamente morire per rinascere.
Tutto questo fa parte della sggezza antica che Vidar sta cercando di trasmetterle. Silye scappa, ovviamente, non è preparata a tutto questo, ma nel suo intimo sa che comunque nessuno può sfuggire al proprio destino e che lei, volente o nolente, sarà una völva.
Un capitolo molto intenso, complimenti^^

Recensore Master
21/02/17, ore 11:56

Un nuovo capitolo, tutto da recensire: non posso che esserne contenta. Uff, perché fai capitoli così brevi, tu sei una delle poche persone su Efp che leggerei per pagine e pagine <3

Ad ogni modo:
- Vidar: si sta inasprendo il suo rapporto con Sylie, ipotizzo che il giovane ("Giovane" xD) dio si stia comportando così da ragazzo acidello perché crede che sia un buon metodo per spronare Sylie. Credo che abbia ragione, ma Sylie soffrirà di questo trattamento perché, in fin dei conti, è una malinconica timidona.
- Sylie: riuscirà a superare sè stessa, ne sono sicura. Sta prendendo lentamente consapevolezza di sè, e il fatto che continuassa a ripetersi ciò che fosse e il fatto che non avesse nessuna possibilità di cambiare le cose ne è la testimonianza. L'ho vista un po' come l'accettazione di Sylie del dato di fatto: lei è una völva e non potrà mai tornare indietro a come stava prima.
- Nessuno mi toglie dalla testa che in realtà il padre di Sylie fosse qualcos'altro, e che magari, che so, non è nemmeno morto e potrebbe saltare fuori da un momento all'altro a pretendere chissà cosa. Un altro dio, forse? Uno di cui Vidar non sapeva l'esistenza, o che non pensava fosse sopravvissuto al Ragnarok?
Bel capitolo, complimenti. Mi ha fatto sorgere tantissimi quesiti!
_morgengabe

Recensore Master
15/02/17, ore 18:09

Il contatto che possiamo avere noi comuni mortali con la Natura può essere, purtroppo, molto limitato e limitativo, laddove, per "contatto", sia da intendersi qualcosa di mediamente intelligibile. Eppure... eppure gli alberi e le piante hanno qualcosa di trascendentale, di magico. E' quasi come se comunicasero con noi e con gli altri esseri viventi pur con un linguaggio silenzioso. Io, personalmente, quando sono stressata o triste amo rifugiarmi in campagna: "sento" il bisogno, quasi atavico, di stare a contatto con il verde: mi bastano pure poche ore in mezzo alla Natura per sentirmi rigenerata. Colette diceva, infatti, che "gli alberi placano".
Per questo riesco a capire quello che prova Silye, neo-veggente (o meglio... "apprentista-veggente"), una volta che inizi a "sentire" gli alberi e le piante. Sta imparando a comunicare in un altro linguaggio con altre creature della Natura.
Il suo percorso non è facile. Non ha nessuno che la aiuti in un questo delicato momento. Nessuna anziana e saggia profetessa la tiene sotto le sue ali protettive, insegnandole ad essere a sua volta una veggente.
Che cos'ha, Silye? un vecchio libro ed il suo Dono...oltre ad un indesiderato ed indisponente ospite.
Ma la nostra ragazza non è il tipo che si arrende, giusto? 
Ecco un altro bel capitolo, che si "beve" tutto d'un fiato: aspetto con piacere il tuo prossimo aggiornamento!
Un bacione,
Lou

Recensore Master
14/02/17, ore 09:28

Silye sta prendendo confidenza con la sua nuova condizione, e farlo con il solo ausilio di un vecchio libro, per di più così stringato, di certo non aiuta.
Ha però un contatto fugace con l'energia della natura, anche se poi non sa come mantenerlo. Immagino che imparare queste cose senza una guida non sia molto facile.
Come sempre, baruffa con Vidar, che in questo capitolo ci dipingi come particolarmente dispettoso. Un'unica cosa: va be' che è un dio, ma a quei tempi non so se esistesse il sapone alla lavanda^^
Comunque bravissima come sempre!

Recensore Master
13/02/17, ore 18:27

Che lo voglia o meno, Sylie sta prendendo davvero a pensare e parlare come una völva, e a breve sono sicura che i progressi ci saranno e si faranno sentire. Ciò che penso però è che, per esserci davvero miglioramenti repentini dovrà accadere qualcosa, un tipico momento di "crisi" - così si chiama in narrativa l'alzamento del climax - che aiuti la mente di Sylie e i suoi poteri a sbloccarsi e liberarsi davvero dalle catene. Da quel momento in poi, immagino che per lei sarà tutto in discesa e Vidar potrà sfoderare la spada e andarsene allegramente all'attacco. Il passato di Vidar affascina non poco, ma è comprensibile che il dio non ne voglia parlare. Tra le altre cose, per Sylie è difficile da comprendere perché vede Vidar fisicamente come un ragazzo di al massimo un paio d'anni più di lei, ma in realtà il dio è molto più vecchio di quanto appaia, lei lo sa ma un conto è saperlo, un altro rendersene davvero conto. Sylie è giovane e non riesce ovviamente a percepire la differenza reale che c'è tra lei e Vidar. Presto però sono sicura che le cose cambieranno.
Tra l'altro, Sylie dovrà anche crescere per affrontare le prove, e per adesso Vidar certo non la aiuta con il suo atteggiamento. Ma ecco, è più facile che cambi lei piuttosto che un granitico dio. Per fortuna Vidar non è nemmeno il peggio che le poteva capitare!
Come al solito capitolo interessante, anche se di preparazione, come già avevi annunciato. Aspetto l'azione, trepidante!
_morgengabe

Recensore Master
09/02/17, ore 18:02

Rieccomi ^^ 
Direi che non sono in ritardo, né in anticipo, che arriverei precisamente quando intendo farlo... ma sarebbe una boiata, e non sono uno stregone xD; sì, dopo la recensione andrò a seppellire la testa sotto la sabbia.
Lo sconosciuto proprio non molla, tuttavia se appare all'improvviso tanto umano non è, quindi sarebbe strano il contrario, di molto. Non capisco nemmeno se la sua sia solo spavalderia, un baldanzoso flirt, o semplicemente le serve per le sue abilità profetiche; perché diciamocelo: non vai certo a cercare un ladra ritiratasi a vita solitaria, in una foresta labirintica, per giocarci a carte ;)
Qualcosa bolle in pentola, e questo tizio vuole mettere subito le cose in chiaro, ed è disposto ad aspettare di vincerla per sfinimento...
Chiedo ancora venia per il mio colpevole ritardo, sarà un periodo denso fino a fine febbraio :(
Al prossimo capitolo
Spettro94

Recensore Master
07/02/17, ore 12:02

Capitolo corto anche questo, però. Troppo corto, io non posso aspettare per settimane il tuo aggiornamento e leggere due righe che mi lasciano con un senso di aspettativa più grande ancora di quando lo dovevo iniziare! Uff.
Bando alle ciance, non posso che rinnovare le mie speranze che tra Vidar e Sylie scoppi qualcosa perchè questi due insieme mi piacciono davvero tanto. Secondariamente, ma non per "importanza globale", considerato che da questa cosa deriva la salvezza di Midgardr: la maledetta viverna. Sylie giustamente dopo aver tanto cercato non ha motivo di credere alle parole di Vidar, o almeno - meglio scrivere così - ha motivo di sospettare che si sia sbagliato. Che l'abbia ingannata? No, non credo proprio, non su questo. E tanto, ci sarebbe poco da preoccuparsi anche se fosse: Vidar è un dio, può fare più o meno quel che vuole e se la stesse ingannando, Sylie potrebbe solo subire la cosa in maniera passiva. Questo è il motivo per cui credo che Vidar sia nel giusto, o perlomeno convinto di ciò che ha raccontato alla Volva.

Vidar che si lava. Mmh. Ehe. Va bene basta. La smetto.
Alla prossima!
_morgengabe

Recensore Master
07/02/17, ore 09:44

I rapporti tra divinità e uomini sono sempre stati problematici, anche se Vidar è un dio molto "umano", come abbiamo sempre detto. Silye cerca in ogni modo di sottrarsi ad un destino che intuisce essere al momento più grande di lei, ma nel suo intimo sa anche che non è possibile e che appunto, soprattutto nella mitologia nordica, non si può sfuggire al proprio destino.
Sono molto curioso di leggere il seguito^^

Recensore Master
06/02/17, ore 22:23

I rapporti tra Vidar e Silye sono sempre difficili, complici la "rusticità" di lei e l'arroganza di lui. Non faccio fatica a comprendere le ragioni della ragazza, quando pretende di essere pagata per il suo contributo alla causa di Asgard e delle divinità. Sinora ha dovuto contare solo sulle proprie forze, con la compagnia di un cagnolino. La solitudine l'ha resa rustica, diffidente e...interessata.
D'altro canto, un dio giovane e bello sa essere, con tutta probabilità, molto arrogante, senza curarsi troppo dei bisogni e delle esigenze dei "poveri" esseri umani, considerati alla stregua di servetti.
Eppure... eppure ora possiamo assistere ad una sorta di avvicinamento tra questi due improbabili compagni di avventure, e questo accade perché il dio arrogante capisce di dover assumere un atteggiamento più umile: del resto, lui ha bisogno dell'aiuto della giovane veggente. E quest'ultima ha il bisogno, a sua volta, di essere trattata con maggior rispetto e considerazione.
E credo che questo avvicinmento amicale, cha ha saputo scalfire la dura corazza sia del dio che di Silye, sarà foriera di molti importanti sviluppi.
Sono davvero curiosa di scoprirci di più, cara la mia Sophy!!
Un bacione,
Lou

Recensore Master
31/01/17, ore 18:57

E dov'è andato il serpente?
Silye prosegue per la via che le è stata destinata. Impara sempre più rune, e attraverso la sofferenza affina sempre di più le sue capacità di divinazione, esattamente come a suo tempo fece Odino.
Vidar è sempre molto "umano" pur essendo un dio, e sono divertenti le schermaglie con Silye.
Molto bella la descrizione dell'ultima visione, in cui la ragazza coglie solo l'interno delle cose.
Aspetto il prossimo capitolo^^