Quarta Classificata: Birthday di Kia_do87
Grammatica(5): 4
Non ci sono errori gravi, anzi: virgole messe nei punti giusti, che rendono lo scritto scorrevole. Abbiamo un “finché” male accentato (che penso sia un errore di distrazione) e un “lei” invece di un “le”. Come detto prima credo siano errori di distrazione.
Sintassi(5):5
Ottima. Non ho riscontrato nessun errore, i periodi lunghi ma non asfissianti, che catturano l’attenzione e sono facili da leggere senza cadere nel troppo semplice ed esiguo. Non ho molto da dire, mi è risultato corretto al cento per cento.
Stile(10): 8
Molto, molto buono. Scorrevole, lessico adeguato e ben scelto che delle volte, durante la lettura, mi ha fatto venire i brividi con la sua efficacia. Similitudini molto belle, come quella della foglia, che rende perfettamente l’idea della tortura; si sente la differenza, magnifica, tra la Jane di un tempo: sincera, infantile (nel senso positivo), e “pura” con il suo linguaggio semplice, da bambina; e tra la Jane adulta, quella che ha dietro le spalle secoli, quindi più elaborato e ricercato, arricchito da anni di cultura tra le mura di Volterra. Anche i ripetuti flash back, che approfondiscono e spiegano passo passo al lettore il perché di certe azioni, come mai Jane sia così perfida e malvagia.
Avrei preferito un po’ più di descrizioni, ma in fin dei conti sono gusti. Unica pecca due ripetizioni sparse nel brano che mi hanno fatto storcere il naso, ma come ho detto: veramente uno stile magnifico!
IC(5): 5
La vera Jane, la vera Jane senza scrupoli, la maschera di indifferenza che porta ogni giorno, la battuta da recitare con Aro, come in uno spettacolo di cui lui è regista e attore, che rappresenta tutta Volterra, in fin dei conti. Alec non lo considero come personaggio, dato che è più una comparsa, ma rende comunque l’idea del fratello, con la frase dove Jane dice che perfino una sua parola l’avrebbe fatta esplodere. Jane è anche la bambina di cinque anni spaventata, confusa, che di colpo si ritrova sulla forca. Insomma, ottima la tua Jane! Il pieno punteggio è tutto tuo! E ho gradito molto anche l’Aro che, con la sua solita perfidia sottile, regala a Jane una vittima, considerandola, in fin dei conti, nient’altro che una macchina da guerra.
Originalità(10):7
Come espresso prima l’idea del flash back è stata ottima, grazie a questo sei riuscita a narrare delle sfaccettature della storia di Jane più nascoste, nate dalla tua fantasia. L’idea dell’orfanatrofio buona, quella della tortura psicologica di Madison, pure; ma quel voto te lo sei meritata con la frase finale, pensando al rapporto padre(molto più padrino mafioso, direi)-figlia tra Aro e Jane. O meglio quel “buon compleanno figlia” mi ha veramente fatto alzare il punteggio!
Gradimento personale (5): 4
Mi è piaciuta veramente molto, solitamente Jane non mi eccita nelle storie, mi lascia sempre un po’ di amaro in bocca, invece qua, complimenti! Mi hai veramente stupito! Una Jane che riflette sul suo passato, in modo quasi metodico, passo per passo, ripercorrendo tutte le tappe che l’hanno portata a quella che è: un’assassina senza ritegno, considerata così anche da chi, tecnicamente, dovrebbe tenere a lei: Aro. Ed il tuo Aro, per quanto possa essere una figura di fumo nella storia, mi ha gradevolmente stupito: la sua ultima battuta mi ha incantato, ammaliato! Complimenti! Veramente complimenti!
33/40
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