Ciao Nemainn!
Come ti avevo giù accennato ero interessata a questa storia e dopo aver letto il primo capitolo posso dirti che non ne sono rimasta per niente delusa.
L'ambientazione che hai creato è molto interessante. Si vede che in questo primo capitolo ci è stato dato solo un assaggio del contesto in cui le vicende si sviluppano, che si intravede essere complesso e ben strutturato.
L'idea della trasformazione in Hilm'een tramite il rituale che comprende il bere sangue di strega misto al 'succo dell'albero sacro' (cito testualmente perché non saprei come altro chiamarlo) mi è piaciuta moltissimo, come, tra l'altro, il cambio di atmosfera che si percepisce dall'inizio alla fine del capitolo.
Da una narrazione più realistica si passa piano piano ad un tipo di narrazione che ricorda più un sogno. Il viaggio dei ragazzi è quasi surreale (camminare per una settimana in quelle condizioni, sembra un'impresa titanica che i ragazzi riescono a superare solo grazie al loro istinto, oppure è la magia di Nut a guidarli?) così come la figura delle streghe, creature eteree ma potenti, che sicuramente sarebbero delle pericolose avversarie.
Il finale di capitolo sembra davvero la descrizione di un sogno del dormiveglia la cui dolcezza viene improvvisamente spezzata dalle grida di dolore di Aderyn e degli altri ragazzi.
Questa parte mi è piaciuta particolarmente:
«Dall'oscurità e dal sangue rinascerai, nuova vita tu avrai.
Aderyn sangue di strega, che la magia sia ciò che ti lega.
Bevi il succo dell'albero sacro, dissetati di sangue donato,
prendi la via di difficile risalita, alla sua fine troverai la vita.»
Quando viene detto che queste parole ‘ammaliano’ Aderyn s’intende che lo portano in uno stato confusionale? È una sorta di incantesimo?
In ogni caso la presenza di questa piccola canzone contribuisce alla costruzione di un’immagine ben delineata della scena finale e, contemporaneamente, riesce a comunicare una sensazione a metà tra il malinconico e l’ansiogeno.
Passando alle streghe *__* Sono bellissime! Mi sono piaciute tantissimo!
La riflessione di Aderyn sul fatto che siano in effetti semplici donne (quando le vede lavorare alle tinture) le ha rese figure più umane e, contemporaneamente, ha suscitato interesse per quello che riguarda i loro usi e costumi ed, in generale, verso la loro comunità.
Esteticamente poi sono bellissime, mi è piaciuto molto il modo in cui le hai descritte, in generale hai fatto delle descrizioni molto precise e ben studiate per canalizzare l’attenzione dei lettori su dettagli che creano atmosfera oppure che mi è sembrato possano essere rilevanti in futuro (come la questione dei famigli, per esempio).
L'intesa tra Nel'thi e Lunia è risultata essere molto tenera e malinconica, forse per via dell'età avanzata di quest'ultima, sembra piuttosto chiaro che sarà l'ultima volta che si vedranno, non ti nascondo che mi è dispiaciuto ç.ç
Aderyn sembra un ragazzo determinato ed è evidente che abbia delle capacità diverse rispetto agli altri (è più vicino a Nut, si potrebbe dire così?) che sicuramente gli danno una marcia in più. Non mi è sembrato essere particolarmente prodigo all’aiutare gli altri (non gli interessa molto della salute degli altri ragazzi, ma capisco che nell’eventualità che non sopravvivano preferisca non affezionarsi), mi è sembrato essere soprattutto estremamente preso dal suo obbiettivo. Che sia uno che mette il ‘dovere’ prima di qualunque sentimento?
Nonostante la giovane età non sembra attratto dalle belle donne che lo circondano, le ritiene bellissime e affascinati, ma non ne sembra sessualmente attratto (anche se sarebbe legittimo sia per via della giovane età, sia per il fatto che mi è sembrato che il ragazzo non avesse avuto nessuna esperienza in questo senso), mi chiedo se sia per via di una propensione caratteriale (come dicevo prima, il dovere e la fedeltà a Nut prima di tutto) oppure se semplicemente preferisca gli uomini alle donne.
Gli altri personaggi per ora sono troppo accennati perché possa provare a speculare su di loro, ma non vedo l’ora di conoscerli meglio. Sia di conoscere le streghe (come la nuovissima arrivata Mabd) sia gli amici di Aderyn. Oddio, sperando che sopravvivano tutti!
Spero che ne sopravviva almeno uno, per Aderyn immagino sarebbe dura perdere così delle persone per cui prova affetto (dopo atroci sofferenze, tra l’altro) e trovarsi da solo in questo posto nuovo di cui sembra essere l’unico uomo!
Oppure magari la trasformazione in Hilm'een lo cambierebbe al punto che non gli interesserebbe più? Forse sua madre aveva ragione al riguardo e non so se esserne felice o triste al riguardo.
Se da una parte non è bello dimenticarsi dei precedenti affetti dall’altra credo possa essere un meccanismo che scatti data l’immortalità deigli Hilm’een, è difficile vivere per sempre e vedere tutti i tuo cari morire senza impazzire, a questo punto tanto varrebbe mettere un ‘cuscinetto’ ai sentimenti per preservare la sanità mentale.
A proposito volevo farti i miei complimenti sia per i nomi che per la parola Hilm’een che mi è piaciuta molto, da dove viene? Hai usato qualche riferimento in particolare per la scelta dei nomi?
Sono sempre curiosa di conoscere come gli autori si approcciano alla scelta dei nomi, soprattutto quando si vede che c’è un’attenzione particolare al riguardo. Sono molto curiosa soprattutto per la scelta del nome Mabd e Nel'thi :)
Ovviamente mi sono rimasti degli interrogativi (come è giusto che sia dato che si tratta solo del primo capitolo) come per esempio cosa esattamente siano gli Hilm'een, ho capito che sono tutti uomini e che sono esseri umani trasformati da questo particolare rito, ma non avendone mai ‘letto’ nessuno restano figure ancora misteriose (il che mi affascina molto *-*). Mi chiedo se somiglino alle streghe o siano completamente diversi x3
Per quello che riguarda la questione stilistica e grammaticale personalmente non essendo né una professoressa di italiano, né tanto meno una critica letteraria, non mi sento in dovere di giudicare questi due punti (a meno che il testo non risulti completamente illeggibile, il che non è di certo il tuo caso) . Ogni autore si esprime nella sua personalissima maniera, alle volta piegando la lingua italiana alle proprie esigenze di scrittura, per quello che mi riguarda, se il testo resta scorrevole e comprensibile la cosa non è un problema.
Sicuramente le tue eventuali mancanze stilistiche verranno colmate con l’esercizio e dalla pratica che di certo non ti manca (ho visto che sei un’autrice molto prolifica, quindi sicuramente hai modo di esercitarti x3).
Alla prossima :)
~ Emme |
