Non capisco com'è possibile che non ci sia alcuna recensione, qui. È assurdo.
Capisco che il fandom di Gotham – al quale ho approcciato da poco, giusto oggi con una mia flash – con mio stupore, sia un po' abbandonato a se stesso ma... questa fanfiction, oh, è splendida. E anzi, splendida è dire poco. È perfetta. La scelta delle parole, la caratterizzazione, il lessico, la grammatica; è perfetta sotto qualsiasi punto di vista. Non si potrebbe far notare una nota negativa neanche se lo volessi: non c'è.
La trovo perfettamente chiara e nello stesso momento vagamente nonsense, e il motivo è semplice: siamo nella testa di Jervis; una testa malata, ma pur sempre geniale, a suo modo. È perverso il modo in cui ha trasfigurato sua sorella, Alice, nell'Alice compagna del Cappellaio Matto – per quanto negli episodi non sia stato effettivamente menzionato come Mad Hatter, ma i tavoli da tea e il suo modo di parlare in rima sono particolarmente evocativi – ma è anche elegante, aggraziato, il modo in cui tu hai reso quasi pulita quest'ossessione; razionale, geometrica. Ti invidio molto. Vorrei avere questa padronanza delle parole, vorrei saperle modellare e giocarci come hai fatto tu in questa flash, rendendo materiale, attraverso metafore suggestive, il processo mentale e morboso e perverso di astrazione di Tetch. Splendido, davvero splendido. Ho amato tutto di questa fanfiction ed è per questo che finirà nelle ricordate, e tu nei miei autori preferiti. Spero di leggere ancora qualcosa del genere, sono rimasta del tutto rapita.
A rileggerti,
Aoi ~ |
