Recensione premio contest “Portami via da qui”
Io faccio schifo, perché sto passando a lasciare queste recensioni premio dopo un’infinità di tempo, but, however—
Ehilà, Seth! Ci si risente, a quanto pare ~
Inizio chiedendoti scusa per il ritardo osceno con cui arrivo qui (d’altronde però se non chiedessi scusa almeno una volta al giorno non sarei io, no?) ma… fondamentalmente, non ho scusanti. Sarà che in questo periodo sono piena di cose da fare, ho due contest condivisi in corso e uno in solitaria che dovrei finire di valutare e sono ancora in alto mare, mettici in mezzo pure il lavoro et voilà, avrai così ottenuto un quadro più o meno ordinato di quanto sia un casino ultimamente la mia vita. Ma a noi di questo non ce ne importa niente, per cui andiamo avanti.
Non riesco a comprendere come sia possibile che questa fanfiction abbia solo una recensione. A questo punto ho ragione io, quando dico che ormai il fandom di Inazuma Eleven è un posto dimenticato da Dio e dal resto del mondo. Perché sì, questa è una bella fanfiction, che tratta temi importanti, delicati ma soprattutto attuali, per cui questo ostracismo verso chi cerca di portare contenuti nuovi e intelligenti, oltre che una fresca e salutare boccata d’aria, mi dispiace ma non l’accetto, non riesco a mandarla giù in nessun modo, sul serio. Per cui capisco quello che mi hai scritto nell’ultima recensione che mi hai lasciato (sì, l’ho letta, peccato non aver avuto tempo per rispondere, sia a quella che a tutte le altre çwç): un tempo ti avrei detto che forse avremmo fatto meglio a restare, continuando a pubblicare storie per tener alto – o quantomeno vivo – il livello del fandom… col senno di poi, tuttavia, mi sono resa conto che questa è una vera e propria battaglia contro i mulini a vento, persa in partenza. Così sono approdata a mia volta su altri lidi (per inciso Haikyu!!) e ho scoperto di avere lì molta più considerazione di quanta ne abbia avuta nell’ultimo anno sul fandom di Inazuma Eleven: in meno di ventiquattr’ore ho ricevuto più di cento visualizzazioni e due recensioni alla prima storia che ho pubblicato lì, roba che non mi succedeva dai tempi delle prime fanfiction che ho pubblicato su Efp. È una cosa che mi fa abbastanza strano, in effetti; però mi ha anche fatto ragionare: forse non sono io, o le mie fanfiction o il mio stile di scrittura a non andare bene, bensì la gente che milita in determinati ambienti. Non è neanche un problema di monotonia di personaggi, perché alla centesima storia su Iwaizumi e Oikawa stai pur certa che avrai comunque delle recensioni, mentre a quella su Kidou e Kageyama… mhh, ne dubito. Morale della favola, sono felice del luogo in cui mi trovo adesso e non so se tornerò tanto facilmente a pubblicare su IE.
Tornando a noi: ho adorato il fatto che le due coppie protagoniste di questo racconto siano yuri – o shoujo-ai che si voglia. In generale, le relazioni tra due ragazze sono sempre poco (o niente) considerate e questo secondo me è davvero un peccato, non tanto perché io sia una fan di queste ultime quanto perché le trovo interessanti alla stessa stregua di quelle composte da due ragazzi. Qui, in particolare, abbiamo due ship che io adoro, ossia la Aki/Natsumi e la Rika/Touko. Oddio, io Aki la shippo anche con Ichinose e Touko con Tsunami, ma questa è un’altra storia – i problemi delle autrici multishipper.
Il tema del coming out in effetti non è molto trattato, sono felice che tu abbia voluto prenderlo in esame, è una cosa che ti fa molto onore! Il fatto che io sia qui a recensire nella giornata contro l’omofobia è totalmente trascurabile
In effetti avrei voluto poter passar prima ma… l’ho già detto che sono stata impegnata? Sigh, detesto dovermi sempre giustificare così, ogni volta…
L’aria generale che si respira in questa fanfiction – o quantomeno nella prima parte – è molto tenera, per cui ti ringrazio di averla inserita. Se devo farti notare gli errori (e mi sento un po’ uno schifo per questo, tu hai detto che per la fretta di postare la storia entro i limiti della ricorrenza non hai potuto ricontrollare al meglio la storia, che però trovo comunque perfetta e dolcissima così, invece il mio animo da precisina m’impone di fartele notare… grr, mi odio) nelle prime tre frasi secondo me hai ecceduto con i “sempre”, mentre la frase “Non avrebbe mai immaginato che gli avrebbe nascosto nulla” credo che avresti fatto meglio a sostituirla con “Non avrebbe mai immaginato di nascondergli nulla”. Detto questo, ho adorato il clima che hai creato attorno a questa flashfic. È delicata, dolce, inoltre il fatto di averla ambientata tra le lenzuola del letto delle due ragazze le dà quel tocco d’intimità che non guasta affatto, anzi, non ha potuto che incantarmi ancor di più. Ho adorato quest’incertezza di Natsumi nel confidare al padre i suoi sentimenti verso Aki, così come trovo adorabile il fatto che, solo guardando la Kino, la nostra cara manager dai capelli ramati trovi il coraggio di farlo. È tutto così tenero, dovrei leggere fanfiction del genere più spesso. Credevo che mi avrebbero fatto cariare i denti, invece… aww.
La flash su Rika e Touko, invece, l’ho trovata più dinamica. Forse perché ha un minor numero di parole rispetto all’altra, non saprei. Ad ogni modo, amo come Rika difenda Touko. È vero, a volte le persone attorno a noi sanno essere cattive: un rifiuto, come quello della madre di Aki, può fare male, così tanto da indurre gli altri ad indugiare, ecco perché Natsumi tentenna nel dire la verità al padre, perché teme che possa succederle quel che è accaduto alla sua amata. Sono due situazioni diverse, fondamentalmente però trovo che sia lo stesso motivo per cui Touko preferisce tacere, davanti alle insinuazioni dei suoi compagni: perché ha paura, teme quello che le potrebbero dire. Per questo amo ancor di più il modo in cui Rika si espone per difenderla: è vero, forse ha ragione Touko e non dovrebbe andare in giro a dorlo così, tuttavia il cuore mi scoppia di gioia al pensiero che lo faccia per difendere l’altra: d’altronde, che male c’è a voler gridare a tutto il mondo il proprio amore, indipendentemente da verso chi sia rivolto.
E niente, grazie mille per aver scritto questa storia, Seth. È originale nella forma in cui l’hai proposta, la double-flashfic (ultimamente mi sto sempre più avvicinando a questo genere di composizioni, per cui forse potrai immaginare la mia gioia nel leggere la tua pubblicazione), nel suo contenuto, dedicato al coming out day, nelle coppie, l’Aki/Natsumi e la Rika/Touko, e soprattutto nel modo in cui l’hai sviluppata. Stile fresco ed elegante, non ti perdi in inutile perifrasi e mi piace il modo in cui ti esprimi: se c’è da dire una cosa la dici, senza troppi giri di parole. In particolare, mi riferisco all’amplesso tra Aki e Natsumi: io m’imbarazzo troppo nel parlare di certe cose, per cui di solito preferisco lasciarli intuire, tuttavia apprezzo davvero molto chi riesce a parlarne in maniera così diretta, sul serio.
E niente, credo di aver detto tutto. Pensavo che sarebbe venuta una cosa più corta, invece a quanto pare il mio essere prolissa ha preso il sopravvento come al solito. Scusa se ho scritto troppo, scusa se ci ho messo tanto a lasciarti questa recensione, scusa se buona parte di quello che c’è al suo interno è demenziale e non rispecchia per niente il valore che invece questa storia possiede – solo che ormai dovresti sapere che, quando si ha a che fare con me, l’ordinario è sempre messo da parte.
Aria |
