Recensioni per
Who will sing for the Nightingale
di _Orlando_

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
23/12/16, ore 19:53
Cap. 1:

Buongiorno Orlando,

Innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui giungo a recensire la tua storia, avrei davvero voluto farlo prima.

Due motivi mi hanno portato a leggerla. Il primo è che trovo molto interessante l’idea di partenza, cioè l’ipotesi che che Orcrist sia stata la spada di Echtelion, e il secondo, forse ancora più importante, è la curiosità di vedere come verrà trattato il pairing Echtelion/Glorfindel, al quale sono molto affezionata perché è stato uno dei primi in cui mi sono imbattuta quando ho cominciato a leggere fanfiction nel fandom del Silmarillion.

Per quanto riguarda la coppia Thorin/Thranduil, invece, sono completamente digiuna, e sebbene così “sulla carta” non riesca a sentirla mia, la cosa non mi disturba particolarmente quando le venga dato un senso di esistere.

Ecco, già da questa premessa avrai capito che sono una che rischia di andare per le lunghe, quindi procedo cercando di essere più sintetica possibile.

Ti dico subito che la storia si presenta molto bene. Perfetta dal punto di vista grammaticale (ho riscontrato solo un paio di errori di battitura che se vuoi ti segnalo), con uno stile ricercato nella dose giusta per non stridere con quello dell'opera originale, senza però risultare troppo arcaico a un orecchio moderno.
Gli sbalzi tra presente e passato (o meglio, tra il presente e i passati) sono ben gestiti, per nulla confusi, e a questo contribuisce anche la scelta del passaggio all'Italic.

Per scendere un po' di più nel dettaglio, anche se come ti dicevo la Thorin/Thranduil non è nelle mie corde, ho apprezzato come hai introdotto la cosa. Ho trovato ben descritto sia l'apparire di Thranduil agli occhi del giovane Thorin (come un gioiello prezioso che mai potrà appartenergli), sia il desiderio del Nano di rivederlo, mascherato anche a sé stesso con la scusa di recuperare le trattative.

Ma veniamo a Glorfindel, che è il motivo per cui sono qui. Ho apprezzato davvero molto il Glorfindel di Imladris. Mi piace come possa provare empatia per il desiderio del Nano di tornare alla sua città. Ma soprattutto mi piace che tutta la potenza di Glorfindel si percepisca anche quando questo si approccia a Thorin con gentilezza ("Glorfindel sorrise, ma un’ombra passò sul suo volto, e Thorin, suo malgrado, si sentì scuotere da un brivido freddo.")
Per non parlare della sua determinazione, quando dice: "Non è mia intenzione toglierti la spada, ma accertarmi che tu la usi per come merita. In caso contrario, non esiterò a riprendermela, e né tu né Elrond potreste impedirmelo”, l'ho trovato davvero grandioso!

Per quanto riguarda il Glorfindel di Gondolin, e il suo rapporto con Echtelion, devo ancora formulare un giudizio definitivo. Ti dico però che mi è piaciuta la sensazione di disastro imminente che i due percepiscono, il primo esplicitandola a parole, il secondo tenendola per sé ("Mormorò Ecthelion, la voce distante, per riscuotersi subito dopo.")

Da quello che ho capito, i due sono in una situazione, per così dire, di "stabilità di coppia", ma ecco che l'arrivo di Tuor porta alla luce delle incomprensioni che mostrano come il loro rapporto in realtà non sia (più?) così idilliaco. Per cominciare, Glorfindel, dietro parole ironiche, non nasconde la sua delusione nello scoprire che il suo amante gli ha tenuto nascosto il fatto che l'ha sostituito con un altro partner per l'allenamento con la spada, poi la scusa di Echtelion è un po' debolina: nessuno dice che non sia giusto il desiderio di vedere il tuo amato solo in contesti non legati alle armi (anche se questo va a snaturare un pochino la natura di guerriero e il concetto di profondissima amicizia, prima ancora che romantico, che c'è tra i due) ma, accidenti Ech! stai parlando al tuo migliore amico e unico amante… la sincerità prima di tutto!!
Insomma, è chiaro che il rapporto ha qualche problemino. E la cosa mi incuriosisce parecchio. Forse è solo la sensazione di disastro incombente che pesa sui loro cuori… forse no. Staremo a vedere!

Mi permetto di segnalarti una piccola incongruenza che si percepisce con l'arrivo di Tuor. In quel momento siamo in un flashback di Glorfindel (anzi, se non ho capito male, siamo proprio nel racconto che fa Glorfindel a Thorin), e veniamo improvvisamente portati nella testa di Tuor ("Non voleva incrociare lo sguardo del signore della Casa della Fonte. Era consapevole del tipo di relazione che legava i due guerrieri, ma  trovarlo tra le braccia del Signore del Fiore d’Oro"), e la cosa si ripete più tardi quando chiudi col punto di vista di Tuor dopo che Glorfindel ha già lasciato la sala.
Te lo segnalo solo perché noto che hai prestato molta attenzione nell’alternare presente e passato, e pov di Thorin e pov di Glorfindel, e con davvero ottimi risultati, indice del fatto che c’è un gran lavoro dietro.

Bene!
Ora sono davvero curiosa di sapere come immagini il destino abbia condotto Glorfindel di nuovo a Imladris e Echtelion… dove?
La tua storia è interessante e ben scritta, curata nei dettagli e per molti aspetti originale. Se vorrai aggiornare, sarò felice di leggerne il seguito.

Grazie per aver condiviso.
Losiliel

Recensore Veterano
03/11/16, ore 15:46
Cap. 1:

Ho accettato il consiglio del titolo, e prima di scrivere la recensione ho ascoltato la bellissima Nightingale di Deborah Henson-Conant…
E, se me lo concedi, la tua musica rivaleggia con la sua.
Da quando per la prima volta ho letto un tuo racconto, devo riconoscere che ogni lettura mi porta oltre. Un passo avanti, mi fa scoprire le cose da un’altra prospettiva.
E così, certo, la prima cosa che ho colto è stata quell’acquoreo bagliore di gemma. Il nostro Thranduil… Quanto m’era mancato. Com’è bella la sintesi che ne fai di Luce, Foresta, Fiera. E come mi emoziona lo spasmo inutile di quella mano di nano, che non può stringersi (non ancora) su un tale ineffabile tesoro.
Ma poi mi hai stupita ancora, portandomi in un’altra storia, in altri tempi.
E nomi che nella mia limitata conoscenza di Tolkien erano appunto solo nomi, affascinanti parole, sono diventati vivi.
Così, non solo ho ammirato l’orgoglioso splendore di Glorfindel e la tenue grazia di Ecthelion, ma li ho visti. Li ho sentiti e ne sono rimasta incantata, perché non sono eleganti ritratti, ma creature che respirano. Nei tuoi dialoghi non c’è solo l’algido contegno degli elfi, ma tutto il loro fascino. La loro natura volubile e irresistibile, la tragedia che sempre si portano dentro.

Non stupisce che Thorin rimanga stregato da loro. E io con lui. <3