Ciao! Che dire... Questa one-shot è angosciante, simile ad uno schiaffo in faccia al pensiero di quanti bambini e bambine sono nella medesima o simil-situazione, vittime di abusi magari non fisici ma che comunque condizionano la vita futura. Tu sei stata molto brava a rendere il tutto molto "vivo", il lettore si trova immediatamente coinvolto e proiettato nell'incubo ad occhi aperti del povero Andrea. Ti faccio i miei più vivi complimenti, anche per lo stile, molto scorrevole e coinvolgente. Brava!

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Questa storia è un pugno nello storico.
Conosciamo sin troppo bene la mistificazione della maternità, sempre e comunque. Le mamme sono sante, sono belle, sono buone.
Tutte. 
Purtroppo non è così. Io ho avuto una mamma meravigliosa, persa troppo presto e per sempre rimpianta.
La mia migliore amica, invece, ha conosciuto l'inferno sulla terra per una "madre" come quella che hai rappresentato nel tuo racconto.
Il primo amore della nostra vita, se mal riposto in una donna indegna, può condizionarti tutta la vita.
Il bimbo piangente che soffoca di notte i singhiozzi contro il cuscino un giorno sarà un uomo fortemente problematico, soprattutto nel rapporto con le donne.
Ho provato un forte senso di angoscia, nel leggere la tua storia. Il ritmo ossessivo della domanda della "madre" rivolta al figlio sull'essersi o meno lavato le mani è come un'eco fastidiosa che ti ronza nelle orecchie.
Da fuori avrei voluto tanto urlarle "Sì, se le è lavate le mani, chiudi quella fogna!"
Ma il bimbo non può farlo in questi toni... per ora.
Magari lo farà un giorno, e magari sarà un gran brutto giorno.
Complimenti per aver scritto un racconto così ruvido, ma così vero.
E basta con la mistificazione della maternità a tutti i costi: certe donne non sono degne di essere chiamate "mamme".
(Recensione modificata il 19/10/2016 - 09:03 pm)

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Questo racconto è angosciante, te lo dico in senso positivo. Riesci a rendere benissimo da una parte la patologia della madre, fobica al limite della psicosi, e dall'altra l'angoscia e la disperazione del figlio, il quale sa perfettamente che per quanto possa lavarsi le mani, non sarà mai abbastanza.
Una sconcertante istantanea che apre uno scorcio su un mondo di angoscia e terrore.
Complimenti, scrivi molto bene.

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Buona sera, o meglio, ciao!
Mi sono imbattuta nella tua one-shot per sbaglio e sono rimasta senza parole. Mi hai trasmesso quasi un senso di angoscia, io che purtroppo conosco determinate situazioni familiari mi sono rivista nei panni di Andrea. Mi hai fatto sentire il suo dolore. E trovo che sia davvero una cosa sbalorditiva. Ho visto che hai pubblicato davvero tante storie, e nonostante non abbia avuto (purtroppo) la possibilità di leggerle voglio dirti che scrivi bene, adoro come scegli le parole, e come descrivi le emozioni dei pergonaggi.
E' proprio vero che la lunghezza della storia non ne determina la bellezza. Tu in poche righe hai espresso un piccolo evento magnificamente.
Complimenti ancora,
Ann Marie.
(Recensione modificata il 16/10/2016 - 11:32 pm)

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