Scrivere questa recensione è un po' una sfida.
Ma una sola battuta mi illumina " Vedete la poesia dipende da voi " perciò non cercherò un senso né proverò a immaginarmi che cosa tu volessi dire, semplicemente, trarrò le mie conclusioni e basta.
E' un po' come durante una mostra d'arte con i critici e compagnia bella, dopotutto. Spesso mi domando se davvero il pittore intendesse tutte quelle pagine e pagine di saggistica, mentre se ne stava a dipingere.
Spesso, quando si scrive, un recensore arriva a toccar lidi che uno scrittore manco pensava d'aver sfiorato. La poesia non fa eccezione, perciò, appunto, si torna lì: " Vedete la poesia dipende da voi "
Soprattutto i caratteri dell'ultimo pezzo " e tu che leggi grrvv " et " ciao bau bau " quasi suonano aggressivi e provocatori. Forse prendi in giro noi lettori? Forse parli di te e di sensazioni che in prima persona hai percepito e provato?
La "poesia dipende da noi" a prescindere dalla sedia che occupiamo. Siamo comodamente disposti fra il pubblico, oppure siamo rigidi, a un tavolo, messi lì a spremerci le meningi per compicciar qualcosa di buono?
Oppure siamo uno scrittore spavaldo che va fino in fondo, incurante del suo prodotto.
Queste tue parole, a mio avviso, sono tutto e niente allo stesso tempo.
Si prestano a mille significati, eppure non sono più che la luna. Un astro che gode della luce riflessa del sole, e che senza di esso, neanche si vedrebbe.
Queste parole hanno luce finché un lettore decide di farne loro dono.
Io, almeno, ho compreso questo messaggio, leggendole.
Un componimento assolutamente fuori dal comune far poesia.
L'ho apprezzato.
Oshi-chan |