Ciao ^^
Questa One Shot mi è piaciuta davvero tanto. Se non erro, è la primissima rating verde che leggo scritta da te – penso di aver letto solo le rosse, almeno prima di questa storia – e devo dire che ti destreggi bene anche con storie a stampo più introspettivo, dove prevalgono ancora di più i pensieri, le emozioni e i sentimenti dei personaggi – non che in quelle erotiche questo non sia emerso, anzi.
E giusto nella recensione precedente ti avevo scritto che ormai potrei tranquillamente leggere di Yugo e Yuri in tutte le salse senza problema alcuno, cosa che effettivamente è proprio successa perché in questa One Shot ho avuto modo di leggere di loro sotto un punto di vista molto più emotivo e sentimentale, dove sì, è sempre presente il contatto fisico, ma in quella maniera dolce e lieve che esula, quantomeno per la circostanza descritta, quello che è il rapporto carnale.
Ti dirò, inizialmente credevo che il prompt “incubo” fosse metaforico, nel senso che Yuri stesse effettivamente vivendo per davvero tutto quello che hai raccontato nella prima parte della storia – un incubo a occhi aperti, in sostanza.
Questo perché hai descritto tutto in maniera così nitida e dettagliata da sembrare vero, senza alcuna percezione del sogno. Non a caso, anche Yuri stesso se ne rende conto non appena si sveglia: per lui è stato tutto così concreto e vero che in un primo momento fatica a realizzare di averlo solo sognato, che si è trattato solo di un orribile incubo.
E che incubo, mamma mia… ho percepito tutta l'angoscia provata da Yuri dall'inizio alla fine. Un'angoscia che si trasforma in disperazione vera e propria nel momento in cui realizza che Yugo non c'è più, che un incendio e il crollo della sua stessa casa glielo ha portato via per sempre.
All'inizio cera “solo” la paura, ma quantomeno anche un lievissimo barlume di speranza persisteva; perché Yuri non si era ancora accertato delle reali condizioni di Yugo e anche se si fossero rivelate critiche, poteva comunque essere ancora vivo. Nel momento in cui però realizza che Yugo non ce l'ha fatta, il mondo intero gli crolla addosso. Hai descritto molto bene le condizioni nelle quali era ridotto Yugo dopo il brutto incidente, motivo per il quale fino alla fine io ho seriamente creduto che non fosse un incubo nel senso onirico del termine, bensì un vero e proprio incubo a occhi aperti, una tragedia che purtroppo può capitare per davvero anche nella vita reale.
E ho tirato un bel sospiro di sollievo nel constatare che invece era “solo” un incubo, che Yugo è ancora vivo e che è ancora lì, accanto a Yuri.
(Comunque, prima di arrivare all'ultima parte della storia, vorrei soffermarmi un attimo sul modo in cui hai descritto tutta la scena iniziale, che personalmente ho trovato molto evocativa e d'effetto, in particolare per il modo in cui hai descritto della pioggia che si abbatte sulla terra e che contrasta il fuoco che lentamente sta divorando la casa di Yugo – e Yugo stesso, mamma mia povera stella –, così come tutte le sensazioni di Yuri a riguardo e per il modo in cui interagisce coi pompieri).
Tornando all'ultima parte, l'ho trovata di una dolcezza disarmante. Il modo in cui Yugo è presente e lo è proprio in tutti i sensi, mi ha davvero scaldato il cuore. Il modo in cui rassicura Yuri, il modo in cui gli fa sentire tutta la sua presenza e tutta la sua vicinanza, così come tutto il suo amore, mi è davvero piaciuto.
Un'altra cosa che ho particolarmente apprezzato è sicuramente l'accenno a quella che è la “vera natura” di Yuri, alla corazza che lo avvolge e che nasconde il suo vero io, perché mette ancora più in luce quanto Yugo desideri stargli accanto nonostante tutto e di quanto lo ami, sempre nonostante tutto.
È stata davvero una bellissima lettura, complimenti ^^

Ame