Recensioni per
Just a little late (you found me).
di Alchimista

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
06/12/19, ore 14:50
Cap. 3:

Ahhhhh, ho dovuto leggerla tutta prima di poter commentare. Non sono solitamente fan delle fan fiction ambientate nei soulverse. Eppure questa mi ha conquistata subito dalle prime righe, per quanto é scritta bene e per quanto indaga in maniera eccelsa nei sentimenti dei personaggi. Amo Nishinoya, anche se non con Asahi, in genere. Eppure sei riuscita a farmeli shippare come coppia e anche a sentire un colpo al cuore quando sembra che Asahi abbia spezzato il legame. Mi sono piaciuti anche i legami complementari, danno una completezza all’opera! Kenma e Hinata, Oikawa con Suga (ammirevole), Tanaka con Noya. Adorabili.
Quindi i miei più vivi complimenti!

Recensore Junior
14/11/16, ore 15:14
Cap. 3:

Eccomi qui, Alch, a recensire l’ultimo capitolo di questa mini long con molto dispiacere. Come può essere già finita? Voglio dire, l’angst fa male e fa piangere una quantità incommensurabile di lacrime, ma questa storia mi aveva veramente catturata (rimedierà andando a leggere la precedente soulmate ;))!
Prima cosa da dire su questo ultimo capitolo: ho apprezzato TANTISSIMO il richiamo ad alcune situazioni del manga/anime. Ho apprezzato che fosse menzionata la faccenda degli esami, la guida spericolata di Saeko (una delle mie scene preferite), la settimana di allenamenti con la Nekoma e, in generale la pallavolo. Sono una grande appassionata di AU, ma ogni tanto mi piace leggere storie ambientate nei soliti posti e nei soliti contesti in cui si sviluppa la storia originale. Ho un debole per i missing moments! <3
Ma passiamo alle due coppie cardine della vicenda. Il primo tentativo di chiarimento tra Asahi e Nishinoya è stato straziante. Il fiume di parole che Yuu vomita su Asahi, troppo debilitato e avvolto dai sensi di colpa per commentare in modo intelligente, è incontrollabile e doloroso, terribilmente vero e terribilmente accusatorio nei confronti di Asahi. Noya avrebbe preferito provare mille volte il dolore dell’incidente che una sola volta quello causato dall’abbandono di Asahi. Da quando Noya gli volta le spalle tutto inizia a crollare. Il più piccolo, che si è sempre dimostrato grande in ogni circostanza, diventa realmente indifeso, piange e si dispera per il compagno che l’ha tradito, che per lui non c’era, ed è talmente sconvolto da rifiutare inizialmente anche l’aiuto del suo migliore amico, l’unico con cui può piangere senza sentirsi uno stupido. Le ragioni per cui Asahi lascia Noya sono inaccettabili, ma conoscendo il suo carattere si rivelano addirittura magnanime: separarsi per evitare un ipotetico dolore, che, tuttavia, viene provocato dalla separazione. Tanaka che si scaglia contro Asahi mi ha spaventato, ho temuto che all’Asso venisse un collasso! Che effettivamente gli viene poco dopo. XD Tutto diventa sfumato e i ricordi e le prime esperienze passate con Noya gli tornano alla mente: il primo incontro, il primo appuntamento, il primo bacio, il primo dolore. Quanto ho pianto! T.T Ma Nishinoya, sebbene si stia sforzando di odiarlo, non riesce ad accettare che il suo Asahi si stia consumando in questo modo, accetta il dolore per l’amore che prova per lui, e al risveglio in ospedale si fa trovare al suo fianco. Inutile dire che ho adorato il good ending della storia, e ho amato il fatto che finalmente Asahi riuscisse a dire a Noya la verità e che cosa aveva provato nel momento in cui Yuu aveva avuto l’incidente. Il bacio mi ha riscaldato <3
Adesso, dedichiamoci un attimo a Daichi e Suga: il fatto che Daichi si sforzi in tutti i modi di ricordare è veramente dolcissimo. Il fatto che Daichi si sforzi di ricordare provando ad assaporare le labbra di Koushi lo è ancora di più. Il rapporto di tensione tra i due è molto diverso rispetto a quello tra Asahi e Nishinoya; non sono arrabbiati, ma sfiduciati e terrorizzati, timorosi di dovere ricominciare tutto da capo a causa di una cosa più grande di loro. Il momento in cui Daichi inizia a ricordare è stato davvero inaspettato. Avrei pensato che avrebbe iniziato a ricordare in un frangente diverso, e invece! Amo i colpi di scena, quindi brava bravissima. I ricordi di loro due insieme sprigionano forza e voglia di andare avanti, voglia di abbattere gli ostacoli, voglia di riuscire finalmente a vedere tutti quei colori di cui entrambi hanno bisogno. L’ultimo incontro tra i due mi ha fatto immedesimare in Suga in una maniera indescrivibile. Sapevo che Daichi gli stava per dire qualcosa di bello, ma non ci volevo sperare, non credevo che sarebbe potuto accadere. Sospettavo che per comunicare i ricordi Daichi sarebbe partito dal loro primo bacio e sono stata felicissima che sia stato così!
“In un modo o nell’altro, sarebbero sempre ritornati a quel loro primo bacio tra la neve”. FINALE CHE MI FA PIANGERE E BOLLIRE, QUANTO E’ BELLA QUESTA FRASE.
Grandi apprezzamenti per tutti i personaggi secondari: per Hinata che non vuole perdere e far perdere la passione per la pallavolo, per  Kenma che lo incoraggia e lo fa riflettere, per Kageyama che ci crede fino in fondo e avvolge la mano di Shouyou sebbene non siano legati, per Kyoko e Yachi, che sono di una tenerezza unica.
Tanti tanti complimenti donnina, hai fatto un egregio lavoro e non vedo l’ora di leggere qualche altra tua soulmate in futuro! * Abbraccia stritolando * <3
_Noodle

Recensore Master
13/11/16, ore 20:40
Cap. 3:

va bene va bene va bene. Non so se ti rendi conto, io mi sono commossa. Mi si sono riempiti gli occhi di lacrime, mi stava tipo scoppiando il cuore, ero lì in metro e ho trattenuto il respiro fino alla conclusione della scena finale...
Niente, ti amo. Li amo. La amo.
Volevo offrirti una recensione un po' più circostanziata delle precedenti, dal momento che ho idea che fossero abbastanza senza capo né coda. Non sarebbe un problema, generalmente, ma dato che i commentatori latitano da questa parte mi sembra il caso di farti presente tutto, tutte le spiegazioni del perché ho amato alla follia questa storia come non mi succedeva davvero da un sacco di tempo.
Ora, in primis si vede che la storia era nata come pezzo unico, non c'è un minimo stacco tra i capitoli e come hai notato ho letto tutte le pagine del tuo racconto tra ieri e oggi, quindi proprio come fossero una cosa sola. Questo significa che anche il flusso di emozioni, sentimenti e dolori dei personaggi scorre e passa dall'uno all'altro senza momenti di difficoltà, senza interruzioni, senza che il lettore si senta disorientato o che non si ritrovi al punto giusto. Che poi è un po' questo quello che mi è rimasto di più di questa storia, l'intensità fisicamente dolorosa dei sentimenti di questi ragazzi che, anche se sanno di aver trovato il grande amore della loro vita si ritrovano costretti a soffrire tremendamente, forse proprio perché consapevoli della concretezza di quel legame, completamente consapevoli che la cosa che hanno è reale, è vera, è tangibile e sono troppo giovani e troppo incerti al mondo per poterne godere davvero con serenità.
Asahi e Noya in questo capitolo ci hanno fatto soffrire veramente; ad un certo punto ero convinta che fosse finita, che Noya non avesse pi
voglia di provare e che Asahi avesse davvero troppa paura per provarci ancora. L'apparizione di Tanaka ho temuto fosse il colpo di grazia a quella loro relazione che andava assottigliandosi di minuto in minuto, la piazzata che fa al maggiore è stata davvero... perfetta. Sì, è proprio così che dovrebbe comportarsi un migliore amico di fronte alla certezza della tua sofferenza, dovrebbe prendere la spada e lo scudo e andare a combattere contro il drago. Anche se il drago è l'unico motivo della tua felicità.
Estremamente calzante anche la descrizione del gioco che risente di tutto quel caos emotivo che sta sconvolgendo ben quattro pilastri della squadra, è preciso e così credibile che non ho trovato affatto strano immaginare il disagio di Hinata. Sappi che spero tipo troppo in un seguito KuroKen, la butto là. Perché sono bellissimi e meritano tanto amore anche loro, forse solo poco meno della DaiSuga.
MA torniamo a noi.
Tanaka, Hinata. Belli, perfetti, calzanti nella loro parte originale e perfettamente incastrati in questo contesto tutto nuovo. Oddio che tristezza. Però belli. Tanaka, sei il migliore, anche perché è vero che Asahi è un fifone e un vigliacco, ma se si incazza fa il culo a tutti e lo possiamo immaginare benissimo... ma per Noya farebbe di tutto. Peer Noya farebbero di tutto entrambi, e adesso veniamo proprio a lui, al piccolo Noya che desidera con tutto il cuore poter essere arrabbiato, e urlare, e probabilmente picchiare qualcuno... quello sfogo è qualcosa di sublime. E sto parlando di quando il libero si sfoga col suo migliore amico, il suo compagno in ospedale per chissà quale misterioso motivo... non copiaincollerò quella parte qui perché dovrei rileggere tutto il capitolo e troverei nuove cose da commentare, e il tempo stringe e ho un sacco di cose da dire ancora.
Quindi proseguendo, l'incontro tra i due compagni che hanno fatto di tutto per allontanarsi - bravi scemi, aggiungerei io, non lo vedete quanto siete belli insieme??? - in quella stanza d'ospedale; prima ancora la reazione del tutto istintiva del più giovane che vuole sì odiarlo, ma non può smettere di amarlo. Ecco, mi è venuta in mente una delle cose più belle di questo capitolo: i flash di Asahi che si susseguono abbastanza casuali davanti ai suoi occhi in quella frazione di secondo che dal salto lo costringe accasciato a terra - e cadde come corpo morto cade, ha detto qualcuno più bravo di me ad esprimersi - e che gli fanno capire davvero come stanno le cose e lo sconvolgono a tal punto da prosciugare ogni energia, ogni forza (ogni voglia di vivere, anche). Il più giovane lo stringe, lo chiama, lo accarezza, e con la sua angoscia saliva la mia che imprecavo contro la fermata che si avvicinava e il mio stupido impulso ad avere una vita sociale quando trovo storie come questa (tipo prima volta nel fandom, ricordiamolo che non guasta) e ancora non ho finito di leggerle.
Ora la cosa che più di tutte mi interessa e che come ho detto nell'incipit mi ha davvero commossa: la daisuga. Dovrebbe esserci più DaiSuga nel mondo, rendono felici le persone quando sono belle così e portano la pace e la gioia nei cuori di tutti. Perché ti riempie di speranza nei confronti del mondo sapere che da qualche parte potrebbero davvero esserci persone così, che queste sono solo in 2d fingiamo che non ci interessi. Daichi vuole recuperare la memoria. Vuole disperatamente ricordarsi di Suga, perché lo sa che è qualcosa di più rispetto al resto del mondo, lo sa che è importante e che ha bisogno di lui nella vita per essere felice... lo sa e basta. E allora ci prova, quel bacio impacciato mi ha spezzato il cuore perché ho pensato al povero Suga e a come doveva sentirsi, a quanto doveva intensamente desiderare abbandonarsi tra le sue braccia, tra le sue labbra. E quel discorso muto che fai fare loro subito dopo quel tentativo fallimentare è bellissimo, è intenso da morire e da veramente la sensazione che moriranno presto di dolore entrambi se la situazione non si sblocca. Suga, Suga, Suga, adorato e meraviglioso Suga che vuole sperare ma che non riesce ad abbandonarsi davvero alla certezza che prima e poi le cose torneranno come prima, che Daichi tornerà quello di sempre, che guardandolo negli occhi rivedrà la persona che era.
Il momento in cui il capitano comincia a ricordare mi ha spezzato il fiato. La scena è di una bellezza allucinante, è tutto così curato sia per quanto riguarda la parte dei ricordi, sia per quanto riguarda le azioni fisiche che svolge in quel corridoio. Eccola un'altra cosa che volevo farti notare, quanto sei stata brava nel corso di tutti questi lunghissimi (non abbastanza, ne volevo ancora) capitoli ad alternare con grande capacità le sensazioni, le emozioni, i ricordi e le azioni. Non sei pesante, non sei ripetitiva, non lasci indietro scene per via del fatto che ad esempio i ricordi catalizzano l'attenzione; no, riesci a stabilire un davvero ottimo equilibrio tra tutto, permettendo al lettore di sentirsi proprio lì, accanto a Daichi che barcolla perché ha sentito quello stralcio di conversazione, perché quella combinazione di parole non gli è nuova. Daichi che barcolla, che si allontana, che ha la mente invasa da immagini (dolcissime, tra l'altro) della vita di lui e Suga come coppia senza quel particolare legame. Eccoli che tornano. Eccolo che torna. Torna Suga, torna l'amore, e torna un po' anche Daichi stesso.
Sull'incontro finale dei due mi sono, come già detto, commossa.
Tu non hai idea di quanto sia bello tutto ciò, di quanto siano perfette le parole che si dicono, di quanto mi sia sentita coinvolta dalla scena, di quanto abbia desiderato insieme a loro che tutto tornasse come prima (meglio di prima, adesso lo sanno che sono compagni, adesso sono sicuri del loro legame) e quanto quella stretta, quel bacio mi abbiano resa una persona felice.
E basta, credo di dover chiudere anche questa recensione dal momento che devo di nuovo uscire di casa. Spero di aver detto tutto, spero che tu abbia capito che questa storia è bellissima e che penso che sia terrificante che abbia così poche recensioni. Chi non commenta è brutto. E questa storia è stupenda, e merita un sacco di amore e di visibilità in più. Va beh, sono felicissima di averla letta. Spero in altro di tuo in futuro, sinceramente manca roba di questo tipo in questa sezione.
Ancora complimenti.