Recensioni per
Horror vacui.
di EuphemiaMorrigan

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/10/20, ore 20:43

Ho aspettato di finire di leggerla prima di commentare e devo dire che questa storia mi ha piacevolmente stupita. Sono una fan di questa coppia ma molte volte si leggono storie scontate o banali. Questa è semplicemente meravigliosa; una buona idea di base, sviluppata nel modo giusto e in un italiano corretto (grazie al cielo).
Complimenti!

Nuovo recensore
24/04/19, ore 14:50

E dopo un po' di tempo riesco a recensire questo capitolo. Sono arrivata al penultimo finora ma sarebbe impossibile per me un commento sommario tanti sono gli aspetti che mi hanno colpito di questa fic.
I sentimenti dei personaggi sono nitidi seppur spesse volte al limite del delirio, la psicologia complessa come del resto la situazione richiede non essendo delle più semplici - tutt'altro - e soprattutto certi aspetti non vengono edulcorati mostrando sfacciatamente la crudezza, la ferocia e la perversione fanno da padrone specialmente nella prima parte della storia.

In questo terzo atto tali peculiarità trovano incarnazione tutte nella figura di Madara. E' triste sapere che per lui l'amore e la vita s'intreccino più che in ogni altro essere umano con l'odio e la morte; è vero, ha vissuto in un'epoca difficile come del resto Hashirama, tuttavia lui ha una sensibilità propria e a sè stante che lo ha reso quello che è: magnifico, visionario ma anche estremamente crudele e soprattutto solo. Quei sentimenti usualmente positivi si scontrano con la consapevolezza disillusa maturata negli anni e in lui richiamano le ombre d'un passato che l'ha corrotto, ritorto e distorto nel mostro che ora è e che è splendidamente e coerentemente descritto.
E' stata dura leggere i suoi pensieri su Sakura, non lo nascondo: in lui l'impulso erotico assume inevitabilmente connotati distruttivi, tutti protesi alla polverizzazione e all'annullamento del suo oggetto del desiderio - come fosse un nemico.
Madara non è il classico cattivo ragazzo, ma un uomo dalla psicologia complessa incrinato dalle sofferenze e le ingiustizie del proprio vissuto. Certo non capitolerà dinanzi al primo atteggiamento da crocerossina; e infatti ho apprezzato lo scambio d'opinioni con Sakura, che osserva dall'alto della propria esperienza e dello scetticismo. Le sue parole non fanno altro che irritarlo, non lo ammorbidiscono per niente e la giovane kunoichi neanche si è resa conto di aver sancito la propria rovina con le sue stesse mani.
Ulteriore tristezza addosso me l'ha messa la scena in cui i due si stanno dirigendo verso la casa dell'Uchiha, messo dinanzi al dubbio che potrebbe persino non esserci per lui la sua casa, e quando la ritrova, beh... è quasi vuota e con pochi dettagli impensati e sgraditi. Bella metafora che ricalca un concetto caro allo shinobi: nessuno alla fine può conoscere davvero in profondità i pensieri e le intenzioni dell'altro (anche perchè spesso di certe cose si è del tutto inconsapevoli a propria volta, aggiungo) , e difatti nel suo caso tutto ciò che hanno visto era la facciata. Null'altro.
E ovviamente la prima volta di Sakura nell'illusione non può che essere brutale.

Venendo a Sakura, qui è la ragazzina che serba ancora qualche insicurezza e chissà perchè ma ce la vedo proprio a gloriarsi in simil modo delle lusinghe altrui; rivela però anche un pugno fermo che le fa ottenere la breve e illusoria vittoria di non essere presa lì nella radura, col rischio che potessero sopraggiungere i suoi amici e/o familiari, oltre che alla determinazione con cui difende le proprie idee.

Ti dirò, secondo me i personaggi sono IC: Kishimoto non ci ha mai mostrato i suoi personaggi nell'intimità ma, dovendo giudicare dal loro modo di comportarsi normalmente, credo che il tuo modo di descrivere le loro percezioni in simil ambito siano andate molto vicine alla realtà.
E mi riferisco in particolar modo a Madara che, con tutta la buona volontà, non riesco a vederlo invischiato in una relazione di tipo amoroso e/o sessuale in maniera normale (o meglio, regolare) senza accostarsi a determinati tipi di eccessi.
Questo, oltre al suo carattere particolare, è dovuto proprio alla concezione che lui ha dell'amore che si sfaccetta inevitabilmente in violenza, dolore, odio e morte. Quindi con premesse così cosa aspettarsi?
Poi forse sarò fuori di testa pure io a pensare certe cose, eheh.

A ogni modo anche questo capitolo è promosso <3

Nuovo recensore
23/03/19, ore 00:36

Confesso di aver letto il capitolo da un po' ma mi sono presa un po' di tempo prima di recensirlo.
Come già affermavo nel precedente commento, la storia è indubbiamente pesante e nella prima parte di questo primo capitolo l'atrocità della situazione si manifesta in tutta la sua crudezza, spogliata delle atmosfere ovattate dell'illusione che sta divorando il cervello e l'anima della povera Sakura.
Tra tutte quelle che Madara poteva puntare, lei sicuramente è una delle più fragili e, a causa del suo vissuto, quella che più ne risente di una simile situazione che la porta a rivivere le sensazioni angoscianti di sentirsi debole e inutile, sempre un passo indietro rispetto ai suoi compagni nonostante tutto. Nonostante tutti gli sforzi compiuti negli anni per cambiare, per lasciarsi alle spalle il passato e trovare il coraggio di precedere i compagni nell'offensiva contro quello che ora è il suo carceriere.
A cosa è servito?
È dunque un crescendo di drammaticità e se nel leggere la supplica della ragazza di ucciderla pensavo che peggio di così non potesse andare, ho dovuto ricredermi nel leggere il resto.
Perchè la tragedia per me è proprio nell'implorare da lui un qualcosa, qualsiasi cosa che la rendesse un essere umano, o forse no: perchè l'illusione perpetua, ho compreso, ha gradualmente eroso la mente di Sakura iniettandole di volta in volta le dosi di un virus che già si percepisce, la consumerà dall'interno.
Un sogno, un'idea: un amore .
Perchè Sakura con lui è stata bene, in quella realtà ingannevole lo ha amato; ed è qualcosa di difficile da scrollarsi di dosso, è difficile scacciare la memoria di determinate immagini e sensazioni anche da svegli.

Madara dal canto suo se ne sbatte bellamente delle conseguenze del suo operato distruttivo, che persegue.
Intuisco un certo che di masochista in lui nel sentirsi vivo sotto le unghie di Sakura che prova a fargli male e a ciò potrebbero esserci diverse spiegazioni: la noia di essere praticamente intoccabile e imbattibile ma forse anche il rivedere nell'aggressività della ragazza uno sfocato riflesso di sè, che lui si diverte a contemplare come Narciso in tempi mitici col proprio in uno specchio d'acqua.
Il paragone è decisamente azzardato ma non posso fare a meno di reputarlo un narcisista.

Comunque i ricordi di Madara su come tutto è cominciato, con un'escursione nell'illusione collettiva dettata dal tedio, sono emblematici per cominciare a inquadrarlo: colpiscono le sue riflessioni su Hashirama, sulla vita che avrebbe potuto vivere incarnata ( si fa per dire ) nei desideri del suo ex amico, ma soprattutto colpisce il sollievo nel vedere suo fratello Izuna sano e salvo - nonostante sappia che quello non è davvero Izuna.
Credo che suo fratello fosse la sua ancora all'umanità, irrimediabilmente perduta dopo la sua scomparsa.
Ho trovato perfettamente IC i sogni di Naruto e devo dire di aver sogghignato nel vedere uno dei primi e l'ultimo degli Uchiha che si scorgono appena e si malsopportano.
D'altro canto Madara non è davvero soddisfatto della sua creazione perchè fondamentalmente odia troppo quelle persone per desiderarne davvero la felicità; tuttavia la testarda ostinazione nei propri ideali e un'altissima considerazione di sè fanno sì che si addossi il peso dei suoi burattini con la condiscendenza superba d'un dio arrogante e feroce.
Significativa anche la presenza d'un negozio d'armi: tuttavia non ha cancellato loro i ricordi e, in questo caso, il confine tra ipocrisia e istinto di autoconservazione si assottiglia pericolosamente nella reale motivazione per cui una simile attività abbia ancora ragione di esistere persino lì.
Ed è qui che ha modo di notare Sakura, questa volta in modo fatale.
È dannatamente lei quando si ritrova a balbettare e poi fuggire al suo cospetto, o almeno quella è la Sakura dei primi tempi, il che fa concordare con Madara nel definire la situazione ironica.
La sua concezione delle donne non mi stupisce, come non mi stupirebbe quella d'un vecchio: Madara potrebbe essere definito un male antico e in quanto tale, persino nel mondo dei ninja, certe cose ci hanno messo un pò a cambiare.

Ti rinnovo dunque i complimenti per il capitolo e la sapienza con cui ti stai destreggiando con simili tematiche.

Al prossimo capitolo 😄

Nuovo recensore
17/03/19, ore 18:14

Horror vacui è uno dei miei detti latini preferiti forse perchè, al di là del significato, il solo suono delle parole riesce a evocare qualcosa di sinistro; è una sensazione epidermica che sfugge alla logica e anche per questo credo sia un titolo estremamente adatto alla storia e alle tematiche che affronta. E'una storia difficile e lo si intuisce fin dall'introduzione; è difficile trovarne di simili in giro scritte bene e con un minimo di coscienza; è difficile soprattutto scriverne per una serie di motivi che potrebbero spaziare dal lessico, dalla veridicità e a una più generale constatazione che certe cose sono un pugno nello stomaco ma masochisticamente ci si accanisce a trattarne.
Personalmente sono attratta da simili racconti o non sarei qui d'altronde; e devo dire che sono stata fortunata a capitarci.

La storia è scritta bene, nulla da dire: lo stile è scorrevole e a tratti elegante e decisamente piacevole da leggere, rendi bene le descrizioni senza appesantirle. Ciò che mi ha colpita e decisamente convinta a proseguire nella lettura è però il tatto e la maturità con cui sono descritte le emozioni e sensazioni dei personaggi; nello specifico il POV è principalmente di Sakura in questo Prologo e, vista la situazione, il rischio di far risultare il tutto sgradevolmente confuso o, peggio, sprofondare nei deliri grotteschi proprie a molte fangirl quando trattano (ahinoi) certi avvenimenti era davvero altissimo ma direi che hai superato lo scoglio con estrema disinvoltura considerando come ho divorato il capitolo nonostante collassassi dal sonno stanotte, coff - in tema di disturbi del sonno... ma non sono qui per parlare di me, lolz.
Si capisce fin da subito che c'è qualcosa che non va nell'angoscia che affligge la ragazza durante quello che dovrebbe essere un atto d'amore, a maggior ragione perchè la situazione sembrava razionalmente tranquilla. Sembrava, appunto: perchè qui illusione e realtà hanno un peso specifico importante. Sulle prime ho pensato che magari quella paura poteva essere dovuta a violenze subite da Madara quando era incosciente o magari sotto droghe e me li immaginavo già invischiati in una relazione difficile ma quando poi ho compreso cosa stava davvero accadendo per poco i miei bulbi oculari non sono rotolati giù. E se in parte mi sono sentita sollevata all'idea che quel dannato Sharingan ipnotico non ha suscitato solo in me determinati pensieri sul suo utilizzo (COFF) dall'altra ho avuto una morsa allo stomaco nel constatare qual è la vera realtà della storia e come stanno davvero le cose.
Madara mi è parso molto IC anche nella leggerezza e gli zero scrupoli che si fa nell'adoperare il potere dei suoi occhi come nulla fosse e non oso immaginare in che razza di mondo ha precipitato tutti nella sua illusione collettiva. A Sakura poi ha riservato un trattamento speciale, poveretta, che ormai si schifa da sola quando torna in sè.
Per quanto io stessa sia fangirl di Madara, posso comprenderla benissimo: la situazione è raccapricciante, odiosa e porterebbe alla pazzia chiunque; paradossalmente lo stesso uomo che l'ha rovinata ora la sta preservando con quell'ipnosi continua anche se dubito che lo scopo per cui continua a usarla su di lei sia questo. Lo fa per distrarsi dalla noia senza avere ulteriori grattacapi e io ci credo. Non potrebbe essere altrimenti per un narcisista di quel calibro.
Tuttavia ho notato un certo suo disorientamento quando, nuovamente sotto controllo (suo) Sakura gli si è accoccolata così accanto cercando di consolarlo e nel leggere quelle righe ho provato sincera compassione per lei: non amo molto quel personaggio ma più volte ha dimostrato di saper essere estremamente dolce se si affeziona davvero a qualcuno. E in quest'illusione la giovane ama effettivamente Madara.
Ho trovato molto tenera e malinconica la parte in cui Sakura comincia a cantare riportandogli alla mente una donna che ora mi chiedo chi sia.
L'ultima frase con cui chiudi questo prologo è pura poesia: è vero, condividono soltanto un'illusione ma in questo contesto più che mai il concetto di realtà è estremamente labile.
Personalmente in merito sono dello stesso parere di Itachi, che pure tra realtà e illusione ci sguazzava benissimo - per inciso faccio riferimento a una celebre citazione del fratello di Sasuke.

A ogni modo sono curiosissima di leggere come continuerà e appena possibile mi addentrerò nel primo capitolo effettivo. Dopo il prologo non posso che aspettarmi un bel po' di patimenti all'orizzonte e un'altissima dose di angoscia ma essendo una sociopatica altalenante tra sadismo e masochismo (olè) la cosa non può che intrigarmi.
Ciò implica che sicuramente arriveranno altri miei commenti, ihih.

Ho dimenticato qualcosa? Dubito. E se anche fosse ho già scritto un papiro quindi è meglio che mi fermi, mpf.
Alla prossima <3
(Recensione modificata il 17/03/2019 - 06:20 pm)

Recensore Veterano
29/01/19, ore 01:23

Ok, so che la storia è di un po' di tempo fa, e amnetto che inizialmente come coppia non mi convinceva per nulla. Ma poi mi sono imbattuta nelle tue shot AU e ho iniziato ad amarla come ship.
Di seguito alle altre ho deciso di leggere questa tutta d'un fiato e che dire: BELLISSIMA.
Il rapporto dei protagonisti che è cambiato e si è sviluppato nei vari capitoli, la sofferenza di Sakura.
Non so, mi piace leggere questo genere di storie con Sindrome di Stoccolma? Chiamiamola così ahah
Bellissima, complimenti. Avrei dovuto seguirla in tempo reale forse.
Spero che pubblicherai altro su di loro in futuro.

Un saluto.
Principessa Oscura 30 🌸

Recensore Veterano
21/02/17, ore 00:29

Sto piangendo come una scema. 
Lo sapevo che sarebbe stata tosta leggere questo capitolo, e ovviamente per farlo non ho saputo scegliere momento migliore di una notte prima di un esame. Ma non avrei resistito un altro giorno, una volta visto l’aggiornamento. Caspita, che posso dire? Questo secondo me è il capitolo più bello che tu abbia scritto nella storia. Ma forse non sono obiettiva, perché sicuramente l’ultimo capitolo di una storia che hai amato ha sempre una carica emotiva particolare. Perché dopo non ce ne saranno più. E in questo…non lo so; ho riso, mi sono commossa, ho ricollegato tutti i tasselli che avevi lasciato sparsi nelle puntate precedenti e ho dato loro un senso. è stato come vedere, finalmente, dall’alto, un disegno di cui avevi intuito la forma ma non del tutto. Le cose che hai sancito qui erano state accennate, alcune dette…ma in questa fine hanno trovato un suggello. Veniamo al capitolo. 
La famiglia Haruno in “vacanza” è uno spasso come mi aspettavo. Sei riuscita a rendere estremamente fluido e naturale questo loro ingresso a Konoha, e immagino non sia stato semplice. Mi ha fatta ridere l’atteggiamento iperprotettivo di Sakura che addirittura vieta i jutsu di fuoco (come se li sapessero usare solo gli Uchiha!), è stata una dolce sorpresa trovare Madara così accondiscendente e paziente con la moglie, proprio perché si accorge di come lei tema per loro. Le scene che li coinvolgono sono sempre intense come le prime, anche se hanno cambiato sapore l’essenza rimane la stessa. Come i loro tocchi che si sono fatti rispettosi, ma non hanno perso quella punta di rudezza. Si erano persi, si sono trovati, si sono persi ancora di più per poi ritrovarsi una volta ancora. E rispecchiano perfettamente l’essere in bilico di ogni uomo, e il trovare equilibri precari costruiti sui compromessi. In Sakura io vedo ancora una punta di insanità, perfino adesso che tutto è tranquillo. Le sue reazioni esagerate e al limite della paranoia per la paura di venire separata da Madara. A volte il suo amore per l’uomo sembra ancora più viscerale di quello che nutre per i suoi figli. Non maggiore o minore, ma… diverso. Resta un aspetto leggermente e inquietante e morboso nell’attaccamento che nutre verso l’uomo. Ho apprezzato questo aspetto anche nel confronto con Ino, che ho trovato di per sé delicato e profondo. L’amica di una vita, che ha paura di sondare le reali intenzioni di Sakura perché percepisce la minaccia, l’oscurità… ma si rasserena quando la vede stringere la mano del marito e tranquillizzarsi, perché anche se questa Sakura ha le sue ombre sembra aver trovato anche una fonte di luce sicura. E Ino non lo sa, che in questo caso le cose coincidono, che lui è ombra e luce insieme. Lei invece per lui è un bagliore accecante -tanto che alla fine l’ha accettato sul serio-. Lo prende per mano e lo porta a ripercorrere quel luogo di sogno e di incubo, il memento della sua innocenza e dei suoi errori irreparabili. E lo ha curato, così tanto da poter ridere agli aneddoti che i figli raccontano sui pazzi che popolano Konoha…aneddoti che sono stati carinissimi, dolceamari, divertenti ma intrisi del sapore della nostalgia. è un sentimento che si respira per tutto il capitolo. Nostalgia per la fine che è anche un inizio, per il cambiamento, per le cose che nascono e per quelle che non tornano, per tutte le relazioni che si intrecciano come fili. A volte si allentano, a volte si sciolgono, a volte si legano in un nodo soffocante e indissolubile. Io li vedevo, Naruto e Sasuke sulle teste di pietra, a scrutare la compagna e a chiedersi che fare, a ingoiare un boccone amaro. Ho amato la loro verità interiore, il risentimento che cova anche nel cuore di Naruto, che però resta abbastanza lui da permettere di diplomarsi ai figli che non hanno colpe, la pragmaticità di Sasuke, tedio apparente che in realtà è desiderio di proteggere la felicità di quell’amica a cui deve tanto. Non è stato un incontro felice quello tra Sakura e Naruto, ma non avrebbe potuto essere più giusto di così. Non sarebbe stato credibile un abbraccio caloroso con tanto di stretta di mano al vecchio nemico e una festa collettiva dove levavano i calici brindando a quel bel matrimonio. Naruto si è presentato arrabbiato, ferito, per il tradimento e per quegli di abbandono e bugie; Sakura ha le sue debolezze e non sempre fa la cosa giusta, ha provato il desiderio di scappare e di seppellire tutto nuovamente. Ma Naruto sviscera la questione, offre protezione con tutte le buone intenzioni del mondo ma addolorando Sakura e umiliandola. E lei, eccola, risponde come la Sakura che io ricordo dai suoi momenti migliori della serie. Te lo giuro, mentre descrivevi la sua espressione e i suoi occhi, mi si è stampata davanti la sua immagine in Shippuden che spacca tutto con un pugno, e mi è partita in testa la OST “Himetarou Toshi” -o qualcosa del genere, non sono sicura si scriva così-. Comunque il succo è che era lei, cavolo se era lei! Dotata di volontà e desiderio di indipendenza, determinata, forte, orgogliosa, dignitosa. Fa un lungo discorso -finalmente dicendo ad alta voce che suo marito è Madara-, mandando poeticamente a quel paese i suoi amici e la loro presunzione di doverla ancora salvare da qualcosa da cui non sarebbe in grado di proteggersi… ed ammettendo con tutta la semplicità di questo mondo che lo sa, che Madara è stato un mostro, ma che lo ama e che non ha più paura di lui. Dovrà ringraziare Naruto, perché affrontando l’amico è come se finalmente avesse affrontato se stessa e i suoi fantasmi, i suoi sensi di colpa, il giudizio che rivolgeva per prima a se stessa. Il passato è ancora lì, ma non fa più paura. Come il passato delle guerre civili, dopo la loro conclusione: un monito per non ripetere i propri errori ma una base su cui costruire la riconciliazione. Ed è proprio qui che lei si è finalmente riconciliata, per prima, con se stessa, capendo che ha accanto un uomo di cui può fidarsi. Che può credere in loro, e in tutto quello che hanno lottato per costruire in quegli anni. Tanto da poter varcare adesso le soglie della città con calma, godendosi il momento, senza correre con la sensazione di essere braccata. Il congedo con Naruto mi ha spaccata. Niente vezzeggiativi, niente abbracci, niente scuse. Tutto spogliato di ogni orpello, resta solo l’anima che ci mettono in quel saluto. E la consapevolezza che non cambierà quello che sono. E poi così, con semplicità, Sakura e Madara lasciano il villaggio. Con candore lui ammette di averla spiata, con questa sua gelosia che mi scalda il cuore, che a volte è solo desiderio di proteggerla da tutto il male del mondo, visto che sente di avergliene già inflitto troppo lui. E si sforza di essere una persona migliore, non sapendo che lui ormai lo è diventato una persona migliore, per lei. Le dice che è felice di non farle più paura. Lei risponde con leggerezza, con la serenità di chi ha delle garanzie, con l’affetto spontaneo di chi sa di non poter essere respinto. E Madara infine ammette che quell’uccellino ce l’ha fatta a scalfire la sua montagna di diamante -è una delle metafore più suggestive che io abbia mai letto, la citazione a inizio capitolo è stata a dir poco mistica-, e a riempire ogni piega del suo cuore. 
E infine la storia si conclude così, con la citazione del piccolo principe, che torna a chiudere gli avvenimenti e a ricordarmi quanto fosse perfetto l'averlo inserito in tutto questo. 
E quell’ultima frase, che mi ha dato il colpo di grazia, perché non esisteva una conclusione migliore: non ha ostentato intensità o pathos da chiusura, ma semplicemente è arrivata dritta al cuore… l’essenziale è invisibile agli occhi. Per Sakura, che ha raggiunto tutto ciò che desiderava senza preoccuparsi di come possa sembrare al mondo esterno, mai. Per Madara, che ha passato più vite a dannarsi l’anima per cercare qualcosa che non sapeva nemmeno lui cos’era, e infine l’ha trovato. E davvero era invisibile agli occhi, perché lui è riuscito a raggiungerlo adesso che è cieco, adesso che ha barattato il suo più grande potere per raggiungere la felicità. Eccolo l’essenziale. 
Ho parlato abbastanza, potrei andare avanti per ore ma comunque non riuscirei a esprimerti tutto quello che mi ha comunicato questo racconto. E non posso che ringraziarti per questa storia, che è stata bella da leggere e da recensire, da seguire, da attendere con trepidazione ad ogni aggiornamento. Che è stata così vera. 
Lo so che non si dovrebbe confondere l’autore con la persona e di solito non lo faccio, ma Horror Vacui mi ha colpita così nel profondo che mi ha fatto affezionare anche a te, e mi ha fatto venire una grande curiosità di conoscerti come persona. Perché leggendo a volte ho pensato di poter ritrovare nelle parole anche qualche tua verità, e nelle note finali mi hai confermato l’idea che mi ero fatta: che in Madara tu ci abbia messo qualcosa di te. Certo, non sei uno shinobi e non sei un procione, e si presume tu sia almeno un po’ più amichevole e paziente (Non troppo, basta solo non voler distruggere il mondo). Ma quando Madara cercava qualcosa di indefinito che andasse a riempire un vuoto, quando era irrequieto, quando combatteva con la sua chiusura e la sua diffidenza… ho avuto l’impressione che tu cercassi di fargli dire qualcosa al posto tuo. Però non ho la presunzione di conoscerti, era solo l’impressione latente che avevo avuto. E adesso che la storia è conclusa te la volevo dire, non sapendo se sia gradita o meno, ma pensando che ti sarebbe interessata ogni impressione che un lettore poteva trarre da quello che hai creato.
Con affetto,
Giulia.
(Recensione modificata il 21/02/2017 - 12:39 am)

Recensore Master
20/02/17, ore 01:15

Ho amato questa storia dal primo all'ultimo capitolo.
Sono stata felicissima che tu l'abbia finita, ancora una volta, durante uno dei miei turni notturni (hai scacciato un bel po' di noia) e sono stata davvero contenta di poterla leggere! Perciò, grazie a te per averla scritta!

Recensore Master
16/02/17, ore 22:08

*^*
Mi piacciono i quadretti famigliari, mi piace Madara Uchiha, anche se lo preferivo "cattivo" , è figo lo stesso!!!
😉

Recensore Veterano
13/02/17, ore 23:28

No dai, no, questo è l'inizio della fine, e se questa frase suona sempre così apocalittica quando qualcuno la dice un motivo ci sarà. Non ce la faccio a pensare che il prossimo capitolo sarà l'ultimo. Spero che un giorno avrai pietà di me e scriverai uno spin-off di HV. Guarda, va bene anche "Sakura e Maddy vanno a pesca", o "la festa indetta per la completa ricrescita dei capelli di Madara". Va bene anche "Mamoru che è cosi un figo che imbrocca mezza Konoha in occasione degli esami". Vabbè, la smetto di delirare. Però davvero, ho sempre letto con piacere quello che scrivevi, ma solo adesso che siamo a fine mi rendo conto quanto io mi sia affezionata visceralmente a questa storia. Quest'atmosfera che stai facendo respirare adesso che siamo in chiusura è perfetta, hai trovato l'esatto punto di equilibrio tra la dolcezza che meritano e la punta di amaro che non se ne andrà mai e non se ne deve andare. Perchè ripeto, questa storia è così credibile proprio perchè prende in considerazione anche i sentimenti più scomodi dei personaggi e non butta nel dimenticatoio tutto il dolore che c'è stato. Rimango sempre delusa quando una storia bella e intensa, e drammatica, poi scende a dei compromessi per smorzare la tensione chiudendo con un semplice "e vissero tutti felici e contenti";per quanto bene possa essere scritta. Invece tu non mi hai mai delusa nell'evolversi delle vicende, anche quando nei primi capitoli - sinceramente - pensavo saresti scivolata qualche volta sui punti critici, visto che ci sono stati alcuni svolgimenti che io non avrei mai saputo come affrontare. Invece hai sempre impresso una sbalorditiva naturalezza nelle reazioni dei tuoi personaggi e li hai compresi e umanizzati fino in fondo. Oh, Gesù, devo smetterla di essere così sentimentale e fare questi spoloqui introduttivi. Veniamo al capitolo. Prima di tutto, ho pensato solo che ti amo quando ho letto la frase sui capelli corvini che ormai arrivano alle spalle, e mi sono sentita un lettore coccolato e tenuto di conto ahah. L'ho apprezzato dal profondo del mio friabile cuore. Il rapporto di Madara e Sakura mi fa sempre più sognare. Di solito nelle storie amorose sono più coinvolta quando i personaggi si stuzzicano/si violentano/si fanno del male, perchè in quella parte della relazione si prospettano più colpi di scena e più psicodrammi che di solito mi coinvolgono molto più del rapporto ormai stabilizzatosi. Invece questa è una delle poche volte in cui il mio gradimento cresce sempre più per la coppia, anche quando ormai conduce una normale routine familiare. Credo sia perchè è affascinante vederli muovere adesso nel loro ambiente, per come li descrivi, sembra di spiare nella camera di una coppia di tuoi amici a cui sei molto affezionata. In particolare mi fa impazzire il loro modo di punzecchiarsi continuamente, di scherzare. Sakura accentua sempre la sua ironia nei confronti del marito, adesso che è completamente tranquilla in sua presenza, e lui ormai ride quando viene preso in giro. La tocca ( e mi ha colpito che lui le faccia il solletico, mentre sono nudi, la tocchi sulle cosce per provocarla ma poi non cerchi di concludere nulla: ormai per lui avere sempre vicino il corpo di Sakura non è legato al sesso in sè, ma unicamente alla sua presenza). Non le risponde in modo romantico quando lei gli chiede se ricorda la prima volta che hanno fatto l'amore, ma poi la tratta con devozione attraverso i gesti. Riesce a capire quando è turbata senza neanche vederla in viso. Sakura è splendidamente ritornata completamente IC: emotiva, prorompente, passionale, saggia e pacata ma con la modalità Erinne facile. Ed è tornata gradualmente su questo binario, capitolo dopo capitolo. Però alcune ombre sono rimaste in lei... non credo sia legato a un motivo od evento particolare, penso sia il vado senso d'inquietudine che le si è appiccato addosso dopo quello che ha passato. E Madara le ha fatto del male, ma forse la cosa che l'ha danneggiata maggiormente è stato il periodo in cui aveva perso completamente fiducia in se stessa e nella sua stabilità. Insomma, è difficile poi tornare nei propri panni. In ogni caso sono riusciti a costruire una famiglia. Ed è meravigliosa. I loro figli sono uno spettacolo, e loro come genitori sono uno spettacolo. Bellissimo il fatto che non volessero dei figli, e che quando Sakura aveva scoperto di essere incinta Madara si fosse un po' tirato indietro, e lei avesse valutato di abortire. Hai fatto un'ottima scelta, perchè era la cosa più sensata: due fuggiaschi tendenzialmente non vogliono dei bambini, che possano smascherarli, e a cui non poter dare una vita serena. Invece poi Sakura, piena d'amore come donna e dunque anche come madre, decide di provarci. E Madara arriva sempre in ritardo. Nel capitolo che ho letto è un bravo padre, ma si capisce che è occorso del tempo perchè capisse cosa volesse dire essere genitore. Mi ha spaccato il cuore leggere dei suoi pensieri, che sono quasi riluttanti ad ammettere quanto ormai i figli e la moglie siano tutto il suo mondo, ma riluttante più per abitudine che per altro. È orgoglioso di loro, li ama, esprime loro l'affetto con gesti e piccole attenzioni anche se non si sbottona a parole. Va a vivere nella grotta per tre settimane per lasciare che vengano dei jonin in casa propria, scappando e nascondendosi come un ladro... e tutto per i figli, a cui non vuole dare una vita da reietti. Perchè è per questo che accetta che vadano a Konoha, vero? Credo che anche lui sia preoccupato e in difficoltà all'idea degli esami dei Chunin, ma penso anche che, meno emotivo di Sakura, capisca anche che non è giusto che loro paghino gli errori dei genitori e debbano sempre vivere braccati e nella paranoia costante di poter essere scoperti. Lui vuole il meglio per loro, e per questo è disposto a rischiare. Sakura è stata ingiusta con lui, ma come detto prima è una donna ferita. è naturale che dopo le premesse adesso avere questa serenità le sembri utopico e transitorio, a volte, e che si chieda come possa essere tutto vero. Crede nel marito e in quello che hanno costruito, ma nei momenti di crisi ha delle incertezze. Ma adesso non è da sola, lui le sta a fianco e non la lascia smarrirsi, capisce i suoi bisogni - in realtà, come il più premuroso dei mariti... quello che sento quando leggo dei loro momenti più intimi è il senso di devozione e profondo rispetto che lui ha sviluppato per lei, che si combina alla passione in un mix esplosivo -. E riescono a proseguire insieme, dunque, e ad affrontare le loro difficoltà. Toccante e intenso il momento di Madara con la figlia. E un plauso tutto speciale va a Mamoru. Mi ha stregata. Lo trovo fantastico. Il temperamento e l'aspetto di Madara, il peso che ha sentito dell'incapacità che ancora affliggeva il padre di comunicare il proprio affetto, lo stesso amore incondizionato nei confronti della famiglia. Smaliziato, arguto, pungente. Incredibilmente affascinante. 
Non mi resta che ringraziarti per questo penultimo meraviglioso scorcio della vita dei miei nipoti e bisnipoti. E attendo con ansia il prossimo - ma anche con un bel magone -. 
Mi illudo di averti ispirata con la storia degli spin-off e che presto vedrò uscire una OS con Madara e Sakura che si sfidano in una gara di pesca del merluzzo - e Madara pesca infilandosi gli ami nei capelli che ormai toccano i piedi - mentre Mamoru gestisce un'agenzia di incontri sulla sponda opposta.
Un abbraccio <3
(Recensione modificata il 13/02/2017 - 11:34 pm)

Nuovo recensore
11/02/17, ore 15:47

Buon Pomeriggio.
Inizio col dire che ho letto un po' tutto ciò che hai pubblicato, e adoro moltissimo il tuo modo di rappresentare questi due personaggi.
Ottima grammatica, pensieri ben resi, metafore a dir poco interessanti e trame geniali.
Mi è piaciuto molto quest'ultimo capitolo, per la scenette impostata da Sakura, forse non troppo attenta alle motivazioni della presenza dei suoi due compagni, ma ho una sola "critica" da fare.
La storia è ben costruita, si, ma mi chiedevo se forse non sarebbe stato più opportuno sviluppare le fasi iniziali in più capitoli. Mi spiego meglio: sento la mancanza (parere personale, eh) di capitoli che rappresentino l'odio profondo di Madara verso Konoha, la diffidenza nei confronti della ragazza, Sakura che magari pensa ancora a Sasuke-papera ecc... Scene di intermezzo, ecco. So che ci sono, e mi sono piaciute, ma penso che sarebbe stato ancora meglio aggiungere più scene di crescita e cambiamento, anche perché penso che fra due nemici ci sia bisogno di molto tempo per mettere da parte l'ascia di guerra.
Ma penso questa sia una visione personale, anche perché questa storia va già benissimo di suo!

Recensore Veterano
08/02/17, ore 15:43

Sono sempre in (non) elegante ritardo. Mi devi scusare, ma detesto fare in fretta le cose che mi stanno a cuore ( e recensire la tua storia bellissima è una di quelle). Non che adesso io non lo sia, ma almeno posso prendermi qualcosa di più di qualche minuto. 
Allora, veniamo al capitolo: fluff, ma con stile (e che stile!). 
Rispetto a quello precedente non è un capitolo "centrale", ma riesce ad essere ugualmente coinvolgente perché hai "buttato lì" dei punti di svolta essenziali per lo sviluppo della storia. 
Ho adorato l' apertura del capitolo, la calma ovattata che li avvolge al risveglio, l' aria distesa che adesso Sakura respira a fianco dell' uomo che ama. E non è una sequela di romanticherie gratuite... Perché cavolo, lei questi momenti se li è meritati! Ce li hai fatti annusare per tutta la storia, ma è giusto che siano solo adesso: senza aver seguito prima il percorso di Madara, il risultato sarebbe stato un terribile OOC. E invece sei stata bravissima, è incredibile come Madara sia contemporaneamente "sempre lui" e qualcuno di totalmente diverso dalla creatura congelata del prologo. È stato un disgelo graduale, e vero, e umano e profondo: credibile. E sono solo le storie credibili che riescono a farmi commuovere così tanto, perché sono le uniche in cui riesco ad immergermi davvero. Ormai la mia simpatia per Sakura è spiccata: profondamente femminile e allo stesso tempo tosta e pragmatica, che si pizzica la coscia per non perdersi in fantasticherie, che lascia riposare il suo amore (che, se sa di averla accanto, è abbastanza fiducioso da dormire sereno) ammirandolo, piangendo lacrime amare per il suo lutto (I CAPELLI! Io lo so che era necessario, però ti prego, fallo per me, se alla fine si sistemeranno in un luogo ameno e non dovranno più nascondersi, regalami una frase in cui puntualizzi che gli sono ricresciuti... Poi che c' entra, è sempre bellissimo, ma non dare al Club AntiMadara forza 5 altri spunti per prenderlo in giro anche sulle sue orecchie rosse). Comunque, nonostante anche io soffra per questa perdita, non posso che apprezzare la tua cura per i dettagli, anche quelli meno romantici o poetici: la necessità di tagliare i capelli, le orecchie rosse quando si imbarazza, il fatto che cerchino di vivere una vita dignitosa seppur in una grotta (e mi ha fatto tanto riflettere, il fatto che lui abbia deciso di ritornare nella grotta in cui era morto da solo, perché significa che con Sakura al suo fianco si sente forte abbastanza da sconfiggere i propri demoni antichi di secoli), con lei che apparecchia e lui che lucida le armi. Mi sembra sempre di essere lì con loro. E mi commuove sapere che queste due anime smarrite stanno trovando insieme un loro equilibrio. La scena del loro confronto è stata secondo me bellissima, e iimmagino per te molto difficile da gestire. Potevi farne a meno, ormai si erano detti che si amavano, e non eri costretta a ritornare su questo nervo scoperto. Ma lo hai fatto ed è un valore aggiunto a tutta la storia, perché tu per prima rispetti i tuoi personaggi e il loro modo di sentire (cielo, sto iniziando a parlare come se i tuoi Madara e Sakura fossero i miei nipotini). Madara che ormai si è così abituato a quelle presenza nella sua vita, si è così innamorato, che va in paranoia per la minima cosa, anche perché lui Sa di non meritarsi Sakura per ciò che le ha fatto. Non riesce a chiederle scusa, non è riuscito in 5 anni a parlarne, ma può solo imporsi fisicamente, stringerla come per rassicurarsi che quello basti a tenerla sempre con sè. È stato bellissimo il fatto che poi sia stato lui a pretendere un chiarimento (quanto è maturato come uomo...), mentre lei forse lì per lì avrebbe preferito non aprire quel vaso di Pandora. Magari ne sentiva il bisogno, in fondo, ma era troppa la paura, e la capisco: adesso che il loro rapporto è così cambiato forse quello che è stato le sembra quasi un brutto sogno, e non sa quanto male potrebbe farle ripetere quelle cose ad alta voce, confessargli quanto lui abbia avuto potere su di lei e quanto l' abbia distrutta. Ammettere ad alta voce di essere stata un giocattolo tra le sue mani e di non averlo neanche rimpianto (lei, che odiava il soprannome "bambolina", ma temeva il suo distacco quando lui non la chiamava più così...). Insomma, per Sakura parlarne vuol dire ammettere davanti all' uomo che adesso la rispetta quanto lei abbia toccato il fondo come donna, abbia perso la propria dignità (e Sakura teme in modo così irrazionale il giudizio dell' uomo, proprio perché lei per prima non si è mai perdonata per la propria debolezza). E lui ha lo stesso problema, una coda di paglia grossa come una casa: e se tutto svanisse? Chissà quanto deve essere doloroso per lui sentire dalle labbra della donna che ama quanto male le abbia fatto... 
Ma infine le carte vengono scoperte, e Sakura é stata incredibile: ha capito che lui non voleva sconti di pena ma aveva bisogno di espiare le sue colpe, e gli ha inflitto tutta la sofferenza che meritava, non indorandogli la pillola, non concedendogli il perdono (che tocco di stile...), perchè certe cose semplicemente non si possono perdonare: resteranno lì tra di loro, fanno parte di ciò che nel bene o nel male li ha portati a stare insieme adesso, saranno la prova di quanto loro siano cresciuti e la base per ricostruire sopra le macerie qualcosa di migliore. È solo dopo questo dialogo, che sono veramente alla pari: ecco la prova per Sakura che lui la rispetta e la stima (la chiama Tsuma!!!!!! Tsuma!!!!!!! È come dire che le è devoto!!!), e attraverso questo anche lei riesce a fare pace con se stessa, curata dall' amore di Madara, dalla sua comprensione. Insomma, grazie per essere stata così profonda anche in questo momento. E poi vabbè, continuiamo con la sequela di "bellissimo bellissimo è tutto bellissimo e io sono scontata quanto una replica di Beautiful quando ti recensisco). Sasuke e Naruto: ho amato questo momento! La gelosia di Madara, ancora, nei confronti di Sasuke (un se stesso migliore, che secondo lui forse a Sakara avrebbe potuto dare una vita diversa, più facile), la protezione istintiva di Sakura nei confronti di Madara, che sente l' impulso di tenersi pronta ad attaccare anche i suoi amici, ancora terrorizzata dall' idea che qualcuno possa dividerla dall' uomo che ama. E poi Naruto e Sasuke, che hanno preso strade diverse dall' amica, che non si incontreranno più, ma alla fine sono ancora "sotto lo stesso cielo" (qui mi sono profondamente commossa, ero proprio sull'orlo delle lacrime... Nella tua storia anche il loro rapporto di squadra è bellissimo, seppure non sia neanche una delle tematiche centrali) e la aiutano con tutto quello che possono, SI FIDANO a tal punto da lasciarla andare via con Madara pur sapendo tutto. E anche lui non reagisce alle provocazioni. Qui Sakura è il tramite di qualcosa di grande: tutti, per amor suo (o amicizia) chiudono un occhio su quello che è stato e fanno scelte, fanno prendere alle loro vite delle direzioni. Sapendo che è tutto così definitivo. Sasuke che le da quell' ordine spicciolo, di tenersi in contatto, quando sanno tutti che non lo farà... Lei che si volta e riprende la sua strada al fianco del marito... Una scena malinconica, commuovente, importante. Grazie anche per questa. 
Ah, mi scordavo: Madara che si immagina che non hanno ricostruito la sua statua, e Sakura che lo prende in giro... A parte che Madara riesce ad essere davvero tenero a modo suo,e poi è dolcissimo che loro ormai riescano a scherzare e non abbiano più tabù. Addirittura lui fa una battuta sul fatto che Naruto sia diventato Hokage, probabilmente uno dei tasti più dolenti per Madara, che porta tanti ricordi spiacevoli... Ma dei ricordi ormai non se ne fa più niente, e non gli serve crogiolarsi nel passato, perché con Sakura ha imparato a guardare al futuro (uno che non sia di distruzione e morte, si intende). 
Cara, sono in ritardissimo e scappo, ma poco male, avevo preventivato il "contrattempo recensione-tema". 
Aspetto il prossimo capitolo (anche se sono un po' triste all' idea che sarà uno degli ultimi, almeno mi sembra di aver capito... Questa storia mi mancherà). 
Che ho amato anche questo capitolo e che sei stata bravissima è implicito, abbiamo detto. 
Un abbraccio <3

Recensore Master
06/02/17, ore 17:44

Aaaahhr!!!
Stavo andando in ebollizione per il nervosismo! Lo sapevo che sapevano... E anche Madara probabilmnete se n'è reso conto! Vero???
Adoro questa storia! E'...Scritta bene, si leggge volentieri, è interessante e ti coinvolge da morire!
Grande! *^*

Recensore Veterano
02/02/17, ore 23:02

Sto male, sto malissimo. Sono molto in ritardo nel recensire, e sinceramente avevo letto subito il tuo aggiornamento, ma volevo aspettare di essere una sera a casa con calma, per recensire e poter fare un' analisi decente: non ci riuscirò comunque, anche se adesso ho tempo, perché ho finito ora di rileggere il capitolo e sono più sconvolta della prima volta che l' ho letto; e allora ti scriverò farfugliamenti e tanti "!". Insomma, è una di quelle recensioni che dovrebbero essere fatte a voce ahah, ma data l' impossibilità cercherò di essere comprensibile. 
Questo capitolo mi avrebbe potuto fare più felice di così solo se fosse stato più lungo, o fosse stato seguito subito da un altro, o da tutto il resto della storia con sequel annesso... Davvero, non mi stancherei mai di leggere di questo Madara e di questa Sakura. Andrò per ordine, o almeno ci provo... Sono rimasta davvero 
emozionata ahah. 
Prima di tutto trovo molto importante sapere che sono passati GIORNI prima che ci sia stato un vero contatto tra di loro, e questa cosa mi ha profondamente colpito. Perché rende realistica la storia (insomma, sesso selvaggio subito? Madara è un prigioniero debilitato, è bene tenerne conto), e anche perché mi ha fatto capire quanto anche Madara sia cambiato in questi anni di solitudine. Rinchiuso in una piramide di sabbia, deve aver avuto molto tempo per pensare... E sembra sia arrivato a delle conclusioni ben precise. 
È orgoglioso come lo ricordavamo, uno shinobi d'élite, e troppo forte per vederlo strisciare implorando aiuto. Però è provato da quello che ha passato, e l' impressione che mi ha dato è quella di un uomo un po' spaventato. Non dalla situazione, dei suoi carcerieri ne farebbe un sol boccone, ma credo che ritrovarsi davanti Sakura sia allo stesso tempo la cosa più bella e terrificante della sua vita. Perché, una volta in viaggio e leggermente ristabilito, credo che il vecchio Madara avrebbe cercato di sfogare la sua rabbia e la sua frustrazione facendo sesso con lei. Invece non la tocca, resta schivo e distante. Quasi insicuro. Ha capito di amare quella donna, lo aveva capito già quando aveva deciso di sacrificare i suoi occhi per una remota possibilità di rivederla un giorno (e quando la butta lì, nei suoi pensieri, che ha dato i suoi occhi per lei... Che le ha dato la sua fiducia... Un colpo al cuore! Non lo dice a voce alta e riesce a pensarlo solo quando è preso dalla rabbia, non come se fosse una cosa dolce ma come se fosse l" ennesima colpa di Sakura, perché lui è fatto così... Ma comunque non può fare a meno di pensarlo. Vabbè, ora piango). E adesso non sa come comportarsi, e deve essere lei a addomesticarlo nuovamente, poco a poco (il piccolo principe!!!). Lei che, con infinita pazienza e l' ironia tenera di una donna che ama il suo intrattabile uomo, scherza sul fatto che lui sia tornato selvatico. Lui che si indispettisce, ma non aspetta altro che avere una scusa -il permesso che non chiederà mai - per tornare a toccare Sakura. Un altro momento che mi ha spezzato il cuore è stato quello in cui lui la tocca brusco, un po' violento -ma senza farle male, un grande cambiamento-; ma allo stesso tempo si ferma a pensare che lei è cresciuta -ha pensato così tanto a lei che anche solo toccandola è come se riuscisse a vederla e a visualizzare i suoi lineamenti -, la rassicura - SCHERZANDO SULLA SUA CECITÀ E SUL FATTO CHE NON SAREBBE IN GRADO DI CAVARSELA DA SOLO - rendendosi conto di quanto la ragazza soffra e tema per il suo abbandono. E, altra cosa importante, Madara è un maiale ma quando nota la spigliatezza di Sakura non è felice. È eccitato e vittima del suo fascino, ma si arrabbia. La sua gelosia. Ecco la chiave per capire quanto sia profondo il coinvolgimento di Madara, l' unico modo che ha per esprimere il suo amore. È molto bello e molto vero il modo in cui evolve il loro rapporto: Sakura è malata di Madara, ma anche Madara è malato di Sakura. Perde il controllo, pensa addirittura che potrebbe ucciderla quando la immagina con altri uomini. Si comporta da stupido! Madara, che è praticamente un genio del male e che ha una mente razionale ed analitica, non riesce a realizzare la situazione e ad essere oggettivo: se non fosse stato follemente innamorato, oltre a non avere quella reazione spropositata, si sarebbe fermato a considerare che Sakura aveva lasciato tutto per lui,aveva buttato alle ortiche la propria vita... Del tutto Improbabile che avesse avuto altri uomini, insomma! Ma lui è insicuro... È stato così bello immaginarmelo così umano. Arriva addirittura ad ammettere di avere esagerato, e forse neanche se ne rende conto lì per lì che Sakura lo ha cambiato così profondamente da renderlo capace di guardarsi dentro e di capire quando sbaglia. Sakura mi è piaciuta moltissimo. Un mix perfetto. Già immaginavo che sarebbe molto cambiata nei confronti di lui, ma ha reagito ancora meglio di quanto mi aspettassi. Pratica, non si perde in sentimentalismi ma pensa al modo migliore per mettere in salvo lei e il suo uomo. È forte e determinata, non si lascia spaventare e lo costringe ad accettare il suo aiuto, che orgoglioso com'è Madara avrebbe sicuramente rifiutato. Lo affronta e ha capito come prenderlo. Lo capisce. Lo accetta finalmente, e consapevolmente, per quello che è. È una donna e non si vergogna dei propri desideri, alterna dolcezza ed erotismo ( gli accarezza tenera le palpebre e poi gli chiede come preferisce scoparla!). Gli tiene testa e non cede. Ma, importantissimo, non diventa improvvisamente una super donna d'acciaio. Rimane in lei anche una componente fragile, insicura, succube di tutto quello che prova, disposta all' amore incondizionato. Ed è questo secondo il connubio perfetto. Reagisce con rabbia alla rabbia di Madara, lo combatte con le sue stesse armi, si mostra caparbia; ma al contempo soffre e ha ancora paura di un rifiuto. Finché non trova il coraggio di dirgli che lo ama, e di chiedergli una garanzia. E proprio mentre lei pensa che niente sia cambiato... Lui che fa? Lui è perfetto! Perché non si perde in romanticherie, non le si inginocchia davanti per baciare la terra dove cammina. Ma la incita a continuare a fare sesso, perché lui è Madara, perché vuole essere soddisfatto. E le dice spontaneo, naturale, che immagina adesso sia la sua donna. La butta lì, perché si rende conto che è la cosa più logica arrivati a quel punto. Ma cristo, equivale a una proposta di matrimonio per me!!!! Misogino, solitario, convinto che qualsiasi rapporto umano fosse vano e caduco... Era partito così! E adesso vuole una donna al suo fianco, accetta di condividere ogni momento della propria vita con un' altra persona. E questa volta trattandola non come un giocattolo, ma rispettandola come una compagna, trattandola come qualcuno che è al suo livello (rinuncia ad uccidere gli shinobi fuori dalla piramide, perché comprende che la strategia di Sakura è più saggia della propria). 
Ah, la parte erotica merita una menzione tutta sua. Mi piacciono davvero tanto tanto tanto tanto tanto le tue scene spinte. Sinceramente le trovo proprio eccitanti, e non è tanto per dire. Cioè, mi eccito davvero ahah. Tutta questa violanza mi fa impazzire, ed è ancora più destabilizzante visto che viene unita alla dolcezza e all' introspezione. Usi termini precisi, a tratti quasi scientifici (perilabio!), a tratti "grezzi", dimostrando di saper usare e mischiare bene entrambi i registri. E visivamente io riesco ad immaginare molto bene quello che succede, perché descrivi le sequenze di atti e le posizioni, i dettagli, le cose anche più prosaiche, riuscendo a dare un notevole tocco di realismo. 
Io non so più come esprimerti il mio gradimento, dopo questa recensione-tema mi sentirei un po' scema a dire che è stato un bel capitolo ahah. 
Attendo con trepidazione il prossimo aggiornamento.... 
Giulia <3

Recensore Master
02/02/17, ore 21:52

😍😍😍
Ho bisogno di un ventilatore e qualcos'altro di forte per riprendermi, tipo della vodka...
Non riesco nemmeno a commentare sensatamente, sto sbrodolando come una pazza!!!
...
Bel capitolo insomma... sì, bello davvero... profondo e riflessivo devo dire...
Ok... ora che ho sparato sufficienti ca...ate, me lo rileggo!!!
Ciaooo

Recensore Veterano
31/01/17, ore 15:57

Bellissimo questo capitolo...
Finalmente Sakura si dichiara anke se si era gia capito ma Madara k dice tu sei la mia donna? Mmm... sinceramente speravo che si sbilanciasse di piu ma alla fine si parla sempre di Madara...
Pero una cosa sul cap 9 finiva con Madara k domandava se c era Sakura e con quest' ultima che correv da lui ad abbracciarlo... ecco mi kiedevo cosa e accaduto da questo punto fino all' inizio dell cap 10 xk sn rimasta incuriosita...
Comunque non vedo l ora di leggere il prossimo cappy
Un bacione
Shera ;)

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