Recensione premio relativa al contest “A Swift Contest”
Buongiorno e buona domenica **
Come promesso, eccomi qui a recensire questa storia su cui mi hai gentilmente concesso il via libera, nonostante la pubblicazione un po’ arretrata.
Il primo motivo che mi ha spinto in questa direzione è stata sicuramente l’ambientazione; i miei scenari preferiti infatti sono tutti quelli che permettono di esplorare il rapporto tra Kidou e Kageyama lontano da sguardi esterni, come il confronto post-Football Frontier o, come in questo caso, gli avvenimenti che precedono il canon.
Ho sempre trovato la loro dinamica “pubblica” molto teatrale ed esagerata, quasi come se stessero mettendo in scena uno spettacolo per tutti coloro che hanno intorno, e che – almeno nella mia mente – sarebbe ben diversa dal modo in cui si relazionano in privato. Qui hai descritto esattamente questo: vari momenti della vita dei due protagonisti in cui si lasciano andare a considerazioni personali e che agiscono più liberamente di quanto non farebbero in presenza di altri, pur con le dovute limitazioni.
Da questo punto di vista è stato interessante anche il fatto che la storia sia focalizzata sui pensieri e sentimenti di Kageyama, quando molto spesso – sia nelle tue fic, sia in generale – è molto più comune vedere l’opposto, principalmente perché quello che prova Yuuto è più esplicito e palese. Questa peculiarità, se così vogliamo chiamarla, mi è piaciuta moltissimo, dona originalità al tutto ed esplora terreni più oscuri, risultando in qualcosa di veramente intrigante.
Altro aspetto che ho amato moltissimo sono stati i dialoghi e quella tensione palpabile che si percepisce fin dalla prima riga; è uno sfondo così tipicamente loro che non si può non apprezzare. L’atmosfera che trasuda peccaminoso e proibito è qualcosa che mi attrae particolarmente in qualsiasi tipo di storia, e anche questa non fa eccezione; un racconto veramente suggestivo!
Non sono mancati nemmeno i momenti asdfghjkl – perdonami, non riesco a trovare un termine più azzeccato – come Reiji che chiede a Kidou di controllare gli schemi di gioco che utilizza sì come scusa per averlo accanto a sé ma che mostra anche come si fidi effettivamente del suo prediletto e tenga in considerazione la sua opinione.
Poi mi ha fatto troppa tenerezza quando Yuuto si rifiuta di lasciarlo solo durante la gita/ritiro/non ho capito bene cosa sia nel dettaglio (?) a Monaco; ha una sorta di infantilità che non si vede molto spesso e che ritorna in maniera funesta nel momento di rottura definitivo. Ammetto di preferire i risvolti delle tue storie più recenti, dove anche Kidou ricambia Kageyama, ma anche questa è una conclusione più che valida e forse anche più in linea con l’anime.
Mi permetto infine di segnalarti un paio di errorini, non per tediarti ma perché so quanto sia fastidioso avere sbavature nelle proprie storie e non accorgersene:
- “Un’eco” dovrebbe essere scritto con l’apostrofo
- “Avrei piacere che fossi tu a controllare questi schemi di gioco: so che per te è un’inezia, inoltre immagino che ci metterai poco più di qualche minuto per farlo, perciò se vuoi che minuto per farlo, perciò se vuoi puoi anche rimanere qui, nel frattempo.” -> qui c’è stata una ripetizione di parte della frase (“perciò se vuoi che minuto per farlo”)
Il resto dello scritto è immacolato, con uno stile molto riflessivo e introspettivo che ben si adatta a quello che hai voluto comunicare e che crea un’opera che mi ha fatto super piacere poter leggere e commentare in maniera approfondita.
Ti rinnovo dunque i miei complimenti, e noi ci sentiremo sicuramente molto presto!
Un bacio,
Federica ♛ |