Recensioni per
Hallelujah
di Elizabeth_2206

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
14/07/23, ore 10:31

Ho letto tutto d'un fiato questa storia ed è diventata una delle mie preferite su Roy e Riza! Il passato che li lega mi ha sempre incuriosita, tanto che anch'io ho provato a farne una piccola ricostruzione, ma la tua mi ha veramente soddisfatta: ora me lo immagino un po' così anch'io!
Complimenti ancora e grazie per averla scritta!
Un abbraccio,
Ori_Hime

Nuovo recensore
29/01/19, ore 17:22

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia mi ha veramente colpita, sia per quel che riguarda la sua trama, sia per la scelta stilistica di utilizzare le strofe di una canzone e sia per lo stile fluido, corretto scorrevole e pregno di significato. L'analisi della canzone, andando a pari passo con il racconto, ha reso il tutto ancora più piacevole, facendomi scoprire lati che non conoscevo del testo di Leonard Cohen. Ho letto poche storie belle come questa, e perciò la ritengo degna di essere inserita tra le scelte del sito.
Moon

Recensore Junior
23/08/18, ore 10:20

Avevo da un po' intenzione di leggere questa long fic, ma puntualmente, tra una cosa e l'altra, rimandavo. Ieri sera invece a letto, in attesa di essere abbracciata dalle braccia di Morfeo, l'ho iniziata.. e finita. Ebbene, grazie a te sono andata a dormire alle 2 hahahah
Mi ha preso totalmente e ad ogni nuovo capitolo mi ripetevo "solo questo e poi chiudo".. ma poi la storia è finita.
Vabbè basta, probabilmente non ti interessa e ti sto parlando di cose futili. Passiamo alle cose serie.
Ho trovato davvero molto, molto bella questa storia. Mi sono sempre chiesta come fosse stato il periodo di studio di Roy e mi sono molto affezionata a questa versione che tu ci hai dato e al rapporto tra i due così confidenziale e fraterno.
Ho apprezzato molto i vari scorci durante l'infanzia: la scena in cui si addormentano abbracciati sotto al tavolo, Roy che va a vedere Riza allo spettacolo, vendicandola, Riza che taglia i capelli a Roy e poi fugge a piangere.
E soprattuto ho apprezzato l'evoluzione caratteriale dei personaggi, di come siano passati dall'essere due ragazzini al diventare dei militari.
La scena del tatuaggio di Riza è stata molto toccante, così come quando lo mostra a Roy e lui si sente in colpa per averlo permesso.
L'ambizione di Roy credo sia sempre stata un punto di forza del ragazzo che, agli occhi di Riza, lo raffigurava come perfetto. Magari all'inizio non poteva comprenderlo o giustificarlo, ma con il passare del tempo e delle scelte che anche lei ha compiuto per seguirlo nel suo folle ideale, sono sicura che lei alla fin fine non si potesse aspettare scelte diverse da lui.
La scena finale poi è una tra le mie preferite ed è simbolo di una tale lealtà tra loro e, aggiungerei, anche un pizzico di possessione. In quell'esatto momento Roy si è assunto la responsabilità di Riza di tenerla al sicuro e rispettare quella che era la richiesta del padre.
Un'idea piuttosto romantica, forse.
In ogni caso la smetto di dire altro se non rinnovarti i complimenti.
Un bacio, spero a presto
Miione

Recensore Junior
03/04/18, ore 11:49

Ciao, sono qui per lo scambio, scusa il ritardo.
Allora, capitolo breve si ma d'impatto, ci vengono presentati una Riza e un Roy in modo diverso da come siamo abituati a vederlo e questa cosa la adoro alla follia e sopratutto adoro quando si scrivono storie che " fanno da prologo " per cosi dire.
Il linguaggio e lo stile sono semplici ma ad effetto... Forse un po' stereotipato il fatto della figlia che odia il lavoro del padre ma se non ricordo male questa cosa viene detta anche nel manga quindi va beh, scelte narrative.
I personaggi in se acquistano subito... Non spessore ma caratterizzazione ben delineata e che fa sorridere come se ci trovassimo davanti a dei veri bambini.
Per ora non vado oltre, mi fermo qui perché curiosa di leggere il resto. Attendo la tua opinione, alla prossima XD

Recensore Master
03/04/18, ore 10:52

Qua vediamo due lati di Riza che nell'anime lei non ha mai mostrato, essendosi fatta una donna molto forte. Questo ci aiuta a capire quanto sia cambiata d quando era una ragazzina.
Nella prima parte la vediamo come una ragazzina normale, forse alle prese con la sua prima cotta che nemmeno lei riconosce.
Il comportamento non proprio impeccabile di Roy è riuscito a far colpo.
Si capisce anche quanto sia in contrasto con il padre essendo infastidita dal fatto di essere d'accorda con lui su qualcosa di banale come la sua idea su Mustang.
Nella seconda parte la vediamo terrorizzata, non credo di aver mai visto Riza terrorizzata in qualsiasi situazione, quindi questa è un assoluta novità che contribuisce a renderla più umana.
Facendola vergognare per un attimo di se stessa, quando si accorge della presenza di Roy. Visto la sua reazione, mi chiedo se abbai subito abusi dal padre.
Tenera la scena finale con lui che abbraccia lei, sotto quel tavolo che lei ha eletto a suo rifugio. Ma un rifugio solitario, un ripiegarsi sull'unica che almeno in parte poteva quel senso di sicurezza che lei avrebbe ricercato in un'altra persona se fosse stata presente.
Adesso mi chiedo come reagirà lei, al ricordo di quelle braccia che la stringevano. Credo che sarà divertente.

Recensore Master
02/04/18, ore 21:29

Mi è piaciuto questo spaccato di vita quotidiana.
Direi che i due hanno proprio un bel rapporto, non c'è dubbio che tra i due sia Riza quella più matura e intelligente.
Basta anche solo vedere quanto facilmente impara quel testo che Roy proprio non riesce a ricordarsi. Però lo capisco e mi sento solidale con lui, mi fa tornare i miei anni da studente.
Oltre a questo si dimostra anche piuttosto paziente, considerando tutto il lavoro extra che gli da.
Sono d'accordo con te che Riza che obbliga Roy a studiare sia una cosa più che probabile, che ben si inserisce nella trama.
Come Roy dimostra più volte, se gli dai l'occasione di fare il pigro lui la coglierà al volo.
Riza dimostra anche una buona dose di pazienza, accontentandolo sulla questione dei pomodori. Qualcuno meno accomodante avrebbe potuto dire semplicemente di no.
Carina la parte finale con lei che arrossisce,

Recensore Veterano
22/03/18, ore 16:10

Eccomi qua a recensire... è un secolo che non lo faccio, l'ultima volta mi sa che è stato per il tuo aggiornamento a questa long, quindi immagina. Meno male che ho visto la tua recensione a Maturità, altrimenti non avrei nemmeno notato che avevi finito la long ^^'

Bene, eccoci alla fine del percorso di Riza e Roy: hai scelto una delle scene più significative, nonostante nella storia sia sotto forma di flashback (ma del resto la storia di questi due si intuisce in tutta la sua profondità grazie a queste digressioni sul loro passato): il momento in cui, finita la guerra, questi due decidono di lavorare assieme.
A ben pensarci è una scelta molto difficile: dopo tutto quello che è successo avrebbero tutte le ragioni per non volersi mai più rivedere. Per quanto continuino a ripetersi che non è colpa dell'altro, in qualche modo vedersi ogni giorno, lavorare fianco a fianco è sempre come toccare un dente malato.
Però loro questo dolore riescono a farlo diventare in qualche modo uno stimolo per andare avanti, per garantire al paese un futuro migliore, portando da soli il peso di quella guerra, in modo che le nuove generazioni non vengano scalfite. Quindi questa scena è sì un punto d'arrivo, ma anche quello di un nuovo inizio. Il punto di arrivo di due persone che, per forza di cose, hanno dovuto intraprendere due percorsi diversi marchiati dal dolore, nonostante le loro vite si siano già intrecciate. Il punto d'inizio di due persone che finalmente hanno deciso di unire le forze, finalmente maturi, consapevoli, in parte liberi da tutte quelle catene che li hanno tenuti prigionieri per anni... prima il padre di Riza, poi il tatuaggio, poi la guerra.
E sappiamo bene che Riza farà di tutto per mantenere la promessa... a modo suo.

Bene, eccoci qua. Non posso che rinnovarti i complimenti: prendere spunto da una canzone come Halleluja non è semplice, specie andando strofa per strofa. Invece tu sei riuscita a creare un bell'intreccio su due personaggi molto complessi, spaziando da scene quotidiane ad altre più cruciali nelle loro vite. Ho apprezzato molto i tuoi approfondimenti sulla canzone e su quello che Cohen voleva indicare di volta in volta, segno che è stato un lavoro molto studiato.
Che soddisfazione che finalmente sei riuscita a finirlo.

Brava.

Se ce la faccio stasera rispondo alla recensione che hai lasciato.

un bacio!

Recensore Master
03/01/18, ore 07:00

Questo primo capitolo e incontro tra Roy e Riza mi ha davvero divertito, non so se era questa la reazione che desideravi ma ho trovato che tutta la storia aveva un tono allegro che ho molto apprezzato.
I sentimenti di Riza verso Roy sono pienamente giustificati, arriva un tizio qualsiasi e improvvisamente ottiene da suo padre molti di più di quello che otteneva lei. La sua frustrazione è comprensibile.
Pensa che lei alla fine sia riuscita a prendersi una piccola rivincita, me la immagino benissimo sotto il tavolo, con uno sguardo soddisfatto in volta che sembra dire " Te lo avevo detto. "

Nuovo recensore
18/12/17, ore 01:19
Cap. 13:

Ciao! Ho appena finito di leggere tutti i capitoli e ho preferito scrivere una recensione unica piuttosto che commentarti ogni singolo capitolo. Complimenti davvero per la storia! E' bellissima e scritta molto bene! La lettura è fluente e riesce a coinvolgerti facendoti provare le stesse emozioni dei protagonisti. (che poi ho letto i capitoli accompagnati da sottofondi musicali e la cosa ha reso il tutto più emotivo XD). Mi è piaciuta moltissimo la convivenza di Roy e Riza e lo sviluppo del loro rapporto, sono così belli insieme, piango ç_ç <3 Invece sono rimasta malissimo per Berthol, sapevo che era uno s*****o ma come lo hai descritto tu è davvero perfido e da manicomio! Anche se, probabilmente, era davvero così. Ad ogni modo, mi spiace che il prossimo capitolo sarà l'ultimo, mi ero davvero presa bene ma sono comunque curiosa di leggerlo **. Complimenti ancora per tutto, davvero, mi hai emozionata tantissimo! Perdona la recensione chilometrica, ma avevo tante cose da dire ahahah. Al prossima capitolo ;) -RizaGino

Recensore Master
18/10/17, ore 17:51
Cap. 13:

Ciao e bentornata.
Spero davvero che il periodo che hai passato sia alle tue spalle e che vada meglio.
Mi ha molto colpita questo capitolo (naturalmente in positivo).
Il periodo della guerra è senza dubbio il periodo di vita più duro per Riza, dove le appare netta e chiara la differenza tra il sogno di volere un mondo migliore e fare parte di questo sogno e la dura realtà.
Adesso che è un soldato è una portatrice di morte, aggiunta al senso di colpa che ha nell'avere "creato" Roy, l'Alchimista di fuoco.
Molto interessante anche il passaggio con Kimbly.
Riza non può negare a se stessa il sottile compiacimento che prova quando uccide un nemico (nello specifico ancora di più salvando la vita a Roy).
Davvero complimenti e a presto.
Narclinghe

Recensore Veterano
13/10/17, ore 16:13
Cap. 13:

Eccomi qua a recensire :D
Intanto mi auguro che il tuo periodo difficile sia passato ;)

Veniamo a uno dei momenti più difficili dell'esistenza di Riza, quello della guerra di Ishval.
Mi sono sempre chiesta come dev'essere stato per una ragazza cresciuta in un ambiente solitario e desolante trovarsi immersa in una realtà "collettiva" come quella dell'Accademia e poi, immediatamente dopo, in quella surreale della guerra. Ci sarebbero tutti i motivi per uscirne matti, considerando soprattutto il peso che porta la ragazza sulle sue spalle.

Mi ricordo che quando scrissi la long su Riza, durante la parte relativa alla guerra le misi davanti un cecchino come lei, Dante (non so se ti ricordi). Una frase che mi colpì molto in una recensione che ricevetti, fu qualcosa tipo "Dante non è un soldato, è il soldato... interpreta alla perfezione il detto mors tua vita mea" . Più o meno era questo il senso.
La maggior parte dei soldati si cala in questa parte, nel sopravvivere e nel considerare una guerra come una bolla a sé stante che una volta finita non avrà più conseguenze nella propria vita o comunque non ne avrà più per il resto del mondo. Per la famiglia che subisce la fame per le privazioni e la crisi economica, per la miseria e così via. Si crea un noi contro loro che va ben oltre le mere cause politiche (o degli homunculus in questo caso).
Riza è uno di quei casi che ha scelto di non rifugiarsi in questa comoda realtà (comoda, insomma... niente è comodo in un simile frangente. Trovo che tutti in questo caso abbiano agito più o meno giustamente di fronte all'immensità della situazione: sarebbe molto facile dire chi ha agito bene e chi no dietro una tastiera. Basta pensare a Hughes che ha semplicemente detto "combatto perché voglio sopravvivere")... soprattutto perché su di lei pesa l'aver creato l'Alchimista di Fuoco.

Ho trovato molto interessante quel breve passaggio in cui vede la distruzione provocata da Roy: con tutta probabilità è in quel momento che capisce veramente il peso di quello che ha fatto concedendogli di vedere la sua schiena.
E ovviamente ci si chiede perché gli ideali così belli condivisi poco più di due anni prima, davanti alla tomba di Berthold, siano stati storpiati in questo modo. Adesso sembra così ovvio che i soldati siano destinati ad uccidere: perché non averci pensato prima?
Certo per la giovane Riza, così chiusa e ignorante del mondo, è stato in qualche modo scontato lasciarsi traviare da Roy. Ma lui non poteva immaginare che indossando la divisa e diventando alchimista sarebbe stato costretto ad usare la sua arte in guerra? Forse all'epoca non ci pensava, pensava che la guerra sarebbe finita prima che ci fosse quest'eventualità. Semplicemente riteneva che la divisa desse potere e come tale una possibilità maggiore per creare un mondo migliore, del resto stiamo parlando di un paese che è praticamente una dittatura militare.

Insomma, sogni ed illusioni che poi si scontrano con la realtà dei fatti e con la natura umana che Kimbley mette a nudo... perché per quanto siano personaggi positivi è inutile negare che Riza provi quel frammento di compiacimento ogni volta che un suo tiro colpisce il bersaglio. A maggior ragione nel caso che quel tiro salvi la vita a Roy.
A proposito di questo, davvero bello il collegamento con la canzone :D

Bene, mi sembra di aver detto tutto anche qui.
Rimango in attesa del capitolo conclusivo. Mi chiedo se comparirà anche il resto della squadra, chissà xD

A presto ^^

Recensore Master
08/06/17, ore 18:35

Ed ecco che finalmente Roy torna a casa.
Sicuramente il ragazzo si sarebbe aspettato un ritorno molto diverso.
Trovo azzeccata la descrizione che hai fatto degli stati d'animo di Riza e di Roy nel momento in cui la ragazza gli mostra il tatuaggio.
Ora tra i due si è creato un legame inscindibile.
E' interessante notare che Berthold, anche da morto, continua ad incidere sulla vita dei ragazzi, e lo farà per sempre.
A presto.
Narclinghe

Recensore Veterano
05/06/17, ore 18:57

Eccomi qua,

ed eccoci arrivati al momento del ritorno di Roy, a quelle scene di flashback che viviamo in quel volumetto del manga che è sicuramente tra i miei preferiti.
In questa recensione preferisco partire dalle tue note finali. Anche io sono del medesimo tuo parere: Berthold più che pensare al futuro di Riza pensa a quello dell'alchimia del fuoco e chiedendo a Roy di prendersi cura di sua figlia in realtà gli chiede di prendersi cura dell'alchimia del fuoco (nel caso ci voglia buttare un occhio, ho scritto una one shot in proposito: One last breath to survive) Certo i suoi progetti non sono andati come voleva: avrebbe voluto plasmare meglio il suo allievo, in modo da fargli condividere i suoi "ideali" che certo non vedono l'esercito di buon occhio. Ma alla fine Roy è l'unica possibilità che gli resta dato che senza di lui le formule dell'alchimia del fuoco sono destinate a "morire" nascoste per sempre nella schiena di Riza.

Da qui deriva il senso di imprigionamento che si sente per tutto il capitolo. E' come se Berthold creasse delle pesanti ed invisibili catene parola dopo parola, anche una volta morto, con i due ragazzi davanti alla sua tomba.
Riza e Roy non riescono più a "emanciparsi" da quella figura così pesante. Mentre da ragazzi riuscivano a ritagliarsi dei momenti personali che in qualche modo riuscivano ad escludere Berthold, adesso non è più possibile. E' una strana vittoria del nemico, una strana ammissione di sconfitta con Roy che non è riuscito a salvare Riza. Le catene sono state create e adesso li tengono stretti l'uno all'altra.
E fa rabbia perché se in qualche modo Roy era tornato anche per Riza, di certo non pensava che sarebbe finita in questo modo.

Scusa la recensione intrippata, ma è un periodo in cui non ci sto con la testa.

A presto :)

Nuovo recensore
12/05/17, ore 18:10

ciao!! Allora... io sono una lettrice silenziosa che ha ammirato tutti i tuoi capitoli di questa drammatica storia, e, trovato un po' di coraggio, volevo lasciare una recensione. Questa fic secondo me è davvero bella. Non mi riferisco solo a questo capitolo, ma alla storia in generale. È particolare anche perchè non molto facile da scrivere, soprattutto dev' essere un parto scrivere tutti i momenti tragici; per esenpio quello del tatuaggio. Da quello che ho visto nel manga è un taguaggio davvero complesso, e mi ha affascinayo molto. Per Riza è stato un duro colpo vederlo comparire sulla sua schiena, soprattutto vedendo l'indifferenza del padre alla sofferenza che ha sicuramente provato. Un' altra cosa che hai descritto davvero bene è appunto la sorpresa della ragazza, che si ritrova a invocare la madre e Roy. Effettivamente l'ultima frase la associo di più a lui, dato che ha stravolto l'esistenza della piccola (ormai non più tanto) Riza pochi mesi prima. Aggiorna presto con un altro capitolo per la felicità dei lettori come me! Scusa se ti ho stressato, io ci provo a fare recensioni utili, ma mi rendo conto che non sono proprio un asso... alla prossima!

Recensore Master
29/04/17, ore 21:04

Tutte le volte che leggo la parte del tatuaggio di Riza mi rendo conto di quanto sia difficile scrivere una cosa così tremenda.
E ti faccio tantissimi complimenti, perchè hai reso la drammaticità della cosa in maniera chiara.
La meticolosità e le "premure" di Berthold rivolta alla realizzazione dell'opera fanno davvero rabbrividire.
Curiosa la reazione di Riza che all'inizio vede anche la bellezza di un'opera così particolare.
Peccato che sia stata realizzata sulla sua schiena, ed in un momento per lei difficilissimo.
Completamente sola.
Davvero complimenti e a presto!
Narclinghe
 

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