Ciao, eccomi per lo scambio dell'ABC recensioni.
Come hai chiesto nel gruppo, ho letto direttamente questa qui.
Allora, cercherò di attenermi a una scaletta, così da non dimenticare nulla e lasciare una recensione completa.
TITOLO
Direi che è attinente al contesto della os e soprattutto con ciò che posso definire il tarlo della protagonista. Lily non è umana, prima di tutto, non appartiene più a quel mondo fatto di vita e dolcezza (e anche cattiveria, è giusto chiarirlo, perché mi sembra un punto fondamentale di questa storia); e poi Lily non è una creatura "fantastica", dove con questo termine voglio intendere qualcuno di bello, e buono, e sensibile, e felice, perché l'esistenza di Lily è terribile, una maledizione, e lei odia vedere rappresentazioni fantasiose e stereotipata del male che la affligge.
GRAMMATICA e STILE
A parte lo stacco delle caporali, non ho visto errori. Trovo però più corretto usare "beh" per le esclamazioni, perché quella che utilizzi tu io la intendo più come la forma contratta di "bene".
Ci sono alcune frasi che mi hanno poco convinto, forse perché non ho saputo cogliere il messaggio. Per esempio: i genitori di Lily sono ancora vivi? Perché tu utilizzi il presente nella frase e quindi deduco che sì, e che la sua paura sia per il fututo; ma te lo chiedo per averne la certezza.
Tendi a utilizzare molto spesso il soggetto, ovvero il nome di Lily: credo che molto dipenda dal gusto personale, però preferisco quando un autore riesce a sottintendere il soggetto, anche perché tu utilizzi un narratore con POV e quindi il punto di vista è solo quello di lei. Ciò che voglio dire è che si intuisce lo stesso chi "chiuse gli occhi e sospirò" o "riaprì gli occhi". Ho preso frasi a caso, ma trovo che, soprattutto nel caso della seconda frase, omettere il soggetto renda l'impatto della frase più incisivo e forte. Non so spiegarmi meglio di così, spero si sia capito qualcosa.
Allo stesso modo dovresti sfruttare di più le particelle pronominali, per evitare di ripetere "ripeté la bambina" o "rispose la bambina". Almeno in uno dei due casi potevi, di nuovo, omettere il soggetto, perché l'interlocutore di Lily che presenti fino a quel momento è sempre e solo uno.
Per il resto, il testo è molto scorrevole e immediato, di facile comprensione.
TRAMA e CARATTERIZZAZIONE
Qui mi viene un po' difficile esprimermi al momento, perché a quanto ho capito questo è solo un estratto e quindi molto è ancora da scoprire.
Posso considerare questa os come una sorta di prologo di una storia, e in quanto tale ho apprezzato molto il fatto che tu ti sia concentrato su un'unica scena, in modo da presentare il personaggio e la sua natura, oltre ad aver già dato un assaggio del contesto (paladina degli innocenti) in cui si muoverà. Interessante l'idea della vasca con l'acqua calda invece che una bara, mi ha dato la sensazione che Lily cercasse in qualche modo di lasciarsi dietro la temperatura della morte, come se l'acqua calda le infondesse un po' di calore e quindi un senso molto labile di umanità.
Mi ha incuriosito non poco il fatto che il nome del tuo romanzo sia lo stesso del titolo del film che la bambina voleva andare a vedere e il cui cartello pubblicitario Lily ha imbrattato con tanta rabbia e ripicca.
Passando alla protagonista, credo che si divida molto tra il risentimento per questa vita e, perché no?, anche per chi è ancora umano e fa errori sbagliati e il desiderio di fare del bene, quasi volesse in qualche modo riscattare una parte di lei, guadagnarsi quella morte che la maledizione le ha tolto. C'era sarcasmo e un po' di accusa nel tono in cui si è rivolta alla madre della bambina; cinismo nelle parole rivolte a quest'ultima. Solitudine nel suo modo di attaccarsi al mondo attraverso uno schermo ma anche voglia di sentirsene parte, quasi cerchi davvero di fare atti eclatanti per far sapere agli altri che lei esiste. Un conflitto interno, insomma.
Credo che per il momento mi fermerò qui.
A presto! |