Recensioni per
Picagette
di cenerella

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/06/17, ore 16:31
Cap. 1:

Mi piace molto questa storia, davvero molto bella, ricca di dettagli e sfumature. Ripercorre la vita di 3 o 4 generazioni fino ad arrivare ai giorni nostri, come se un filo invisibile tenesse tutto legato, i tempi antichi che stanno scomparendo e i tempi di oggi, perché tutto va via, ma in questo caso la cucina rimane nel suo antico splendore, come simbolo di unione tra antico e moderno, presente e passato, un raviolo lega tutte queste donne più di qualsiasi altra cosa. Brava, trovo questa storia meravigliosa e scritta benissimo!

Angelo.

Recensore Master
13/12/16, ore 18:05
Cap. 1:

Mia madre ha una cesta colma di gomitoli di lana e di cotone. Proprio in questi giorni ne ho pescato uno di cotone rosso molto sottile per lavorarlo all'uncinetto. Quando ho mostrato a mia madre il risultato delle mie fatiche, ha esclamato con nonchalance "Ah, ma questo gomitolo apparteneva alla mia prozia, risale all'inizio del secolo!".
Mi sei balenata subito in mente tu e il filo rosso lunghissimo che lega le donne di questa storia, della tua storia. Avevo i brividi la prima volta che l'ho letta e ho i brividi adesso che l'ho riletta. Sei un portento.
Complimenti.

Recensore Master
09/12/16, ore 01:49
Cap. 1:

Oddio, sono commossa.
Questa è una storia di donne, di donne ritratte con una potenza, una delicatezza, una vividezza e soprattutto un amore incredibile.
C'è tutta la forza e la profonda intimità della memoria nei ritratti di queste donne: potevo vederle, sentirle parlare, vedere le loro mani intente a ricamare e a impastare.
Davvero, era da tanto che non leggevo un racconto tanto intenso, decisamente ne avevo bisogno.
Ho rivisto la mia famiglia in questa cucina che si mescola e diventa punto d'incontro fra regioni tanto distanti e persone altrettanto diverse, nei termini "importati" da non si sa più quale luogo d'Italia, , nei ravioli (nel mio caso cappelletti) da contare e assolutamente non mangiare(quanti ne abbiamo mangiati crudi, io e i miei cugini, convinti di non venir beccati!)
Insomma, per me questa storia ha un sentore di casa e di nostalgia che non posso non apprezzare.
E non parliamo del bellissimo omaggio alle donne, del conffronto generazionale, per dirne solo una, di questa visione quasi "matriarcale" della famiglia che mi manda letteralmente in brodo di giuggiole.
Questa recensione è scarna, confusa e non è che dica gran che, ti chiedo scusa... Recensire in preda al sonno temo non sia propriamente indicato, maledetta la mia mania di non saper aspettare quando trovo qualcosa di bello!
Direi che chiudo qui questo sproloquio, e ti faccio i miei più vivi complimenti!

Mel

Recensore Master
08/12/16, ore 18:12
Cap. 1:

E io ho letto con le lacrime agli occhi e un brivido, perché ho lì a mezza strada un romanzo intero di storie di donne, con dentro tovaglie, ravioli che nel mio caso son cappelletti, agnolini e tortelli.
Bellissimo. Ma perché **** non mi avvisi quando pubblichi?

Recensore Junior
01/12/16, ore 20:14
Cap. 1:

non sono riuscita ad arrivare alla fine senza piangere... :*)

beh... a parte il mio cuore tenero, qui c'è la tua grande capacità di coniugare stile asciutto ed emozioni forti; attraverso le tue antenate, le loro ricette e le loro lenzuola ci racconti di una sapienza antica, attraverso tua figlia della sapienza che verrà... che bello! *:*

dimenticavo... la prossima volta che posti AVVISA! =P