Hei, R e d_V a m p i r e! (^・ェ・^)ノ” ❀
Ti saluto con un micio per il piacere di rimanere fedelmente in linea con l’attitudine di Yuri, ahahaha!
Ma insomma– di base ti scrivo per dirti che questo pomeriggio sono piacevolmente incappata sulla tua storia, la quale ammetto essere effettivamente la prima Yutabek (Otario? Yurabek? Oturi? Ancora non ho capito neanche io con che appellativo rivolgermi alla coppia, sinceramente parlando) che leggo appartenente al fandom italiano.
… Non saprei il perché non ci abbia bazzicato prima in effetti, forse nella remota autoconvinzione che ancora non fossero presenti delle fanfiction riguardo a questo pairing? Chissà. (…)
Comunque non me ne dispiaccio affatto, in quanto la tua storia è stata veramente un validissimo punto di partenza per convincermi a frequentare più assiduamente questo tag ed ovviamente, spero in cuor mio, per contribuire a garantire a Yuri e Otabek una maggiore visibilità e consistenza sia a livello individuale dei personaggi, sia come strutturazione del rapporto (e probabilmente della eventuale futura relazione, insomma) che intercorre tra di loro.
In primo luogo, vorrei rivolgerti i miei più sinceri complimenti circa la questione formale della scrittura: credo che il punto di forza di questa storia, accantonando per qualche istante il contesto e il contenuto, sia senza dubbio la tua sintassi estremamente elegante ma non per questo meno fluida o scorrevole agli occhi.
Ho trovato molto sapiente la scelta dei termini lessicali utilizzati, le parole inserite nella giusta armonia e nella perfetta posizione così da ottenere delle frasi gradevolmente fini e melodiche sia circa il susseguirsi del racconto, sia nel soffermarsi nelle descrizioni più delicate e minuziose. Insomma, uno stile di scrittura che difficilmente (e purtroppo, aggiungerei) incontro nelle letture che affronto nel quotidiano ma che, parlando con sincera franchezza, rispecchia accuratamente le mie preferenze personali. Non so se sia una parentesi su cui ci si soffermi solitamente, ma sono convinta sia l’opinione comune graduare la qualità di una fanfiction anche in base alla piacevolezza risultante dal modo in cui viene scritta, che nel tuo caso particolare immagino risulti oggettiva– pertanto, davvero, non potevo non spendere almeno due paroline di apprezzamento anche su questo frangente che a mio avviso è fondamentale.
Per quanto riguarda la contestualizzazione, ho apprezzato immensamente la scelta di dedicare il tuo impegno nel curare un episodio passato della loro vita, in particolar modo prezioso per il giovane Otabek che nell’osservare l’altro durante i suoi allenamenti, nella premura e nella nascente professionalità con le quali li affrontava (nonostante il carattere peperino fin da quando era un piccetto, ah!), ha riscoperto la scintilla mancante per alimentare la sua determinazione nel raggiungere gli obbiettivi che si era prefissato nonostante le svariate difficoltà pratiche e/o psicologiche, siano queste di tipo economico o semplicemente di integrazione all’interno di un Paese che non si è dimostrato sufficientemente ospitale nei confronti di un bambino che non merita di trasportare né colpe né fardelli sopra le sue esili spalle.
Hai accennato a tematiche alquanto delicate e per questo ti sono grata, ma è anche vero che i bambini sono creature tanto limpide e innocenti che il più delle volte basta il giusto input per permettere ai loro occhi di osservare nuovamente il mondo circostante con la loro peculiare curiosità e positività– un input che è arrivato proprio grazie alla spiccante personalità e impetuosità di Yuri, con il quale Otabek già nei tempi addietro non poteva che percepire le affinità.
Affinità che ancora dopo cinque anni delineano il sorgente rapporto di cui sono protagonisti uno Yuri che nel frattempo non ha perduto né la determinazione né il temperamento a cui risulta oltremodo difficoltoso approcciarsi ed un Otabek che, forse sospinto da un poco di titubanza in meno rispetto a quando gli aveva flebilmente afferrato il braccino per complimentarsi con lui, ancora osserva il minore con la stessa ammirazione di quando erano bambini.
In ‘’ un singolo istante perfetto ‘’, così come esplica perfettamente il titolo della tua storia, riuscendo in tal modo a sugellare un legame che si prospetta assai solido e duraturo con una persona che, incondizionatamente o meno, si è rivelata un punto di riferimento psicologico molto più speciale e fondamentale di quanto lo stesso Otabek avrebbe potenzialmente immaginato.
In sintesi ti ringrazio infinitamente per questa splendida lettura e ti rinnovo i miei complimenti, ovviamente nell’auspicio di avere l’impareggiabile opportunità di leggere qualche altro tuo lavoro riguardo questi due motopatati–ahhaha! Ed ovviamente, dal momento che ho sbirciato l’angolo dell’autrice, tanto di cappello anche a quel raggio di sole di Phichit, che ghermisce inevitabilmente i cuori di chiunque incappi nel suo luminosissimo sorriso asiatico. ✿
Un forte abbraccio e a presto!
Black_Sun97 |