Recensioni per
Noli me tangere
di Shiroyomi

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/07/17, ore 15:21

Ciao :)
Sono passato qui perché un'amica mi ha parlato molto bene di te, come autrice, e sono venuto a curiosare; visto che ho letto il capitolo, lascio anche una recensione ^^
Dunque, quando mi ha detto che hai un modo di scrivere davvero eccellente non sbagliavano: le frasi si susseguono con una fluidità che poche volte sono riuscito a vedere; nel mio caso, solo per aperta fortuna xD Riesci a mischiare il modo di scrivere contemporaneo con parole che, se non sono antiche, di certo non si sentono spesso, e il risultato è davvero strabiliante. Non si sente minimamente la pesantezza che, devo confessare, si percepisce quando si legge l'alto italiano, e questo è decisamente un punto a tuo favore.
Quanto alla storia, i soprusi della Chiesa sono ben noti; anche al giorno d'oggi, che siamo nel duemila diciassette, se ne sentono di cotte e di crude. Devo però ammettere che questi istituti di progionia, roba che i gulag russi son case vacanza, non mi erano noti. 
La vita è pregna di dogmatismo d'altri tempi, praticamente quelli dell'Inquisizione, e ogni cosa che esula dall'ordinario principio del pregare e lavorare è vista come un male assoluto da estirpare. La bellezza è il male, genere compiacenza e peccato, la bruttezza genera avvilimento, ed è male visto che la gloria di Dio e la sua benevolenza devono essere celebrare ed esaltate costantemente; praticamente qualsiasi cosa si distacchi da una vita in stile dittatura comunista ma religiosa è il male in terra, come se fosse stato Satana stesso a creare la diversità, a scapito dell'ordinarietà di Dio. 
E tutto questo si ripercuote su queste giovani vittime, che ogni giorno vengo riportate sulla retta via attraverso il dolore, la penitenza e ogni altro atto volto a sopraffare ed estinguere la scintilla di vitalità che la vita le ha dato, relegando il loro vivere all'essere meri automi che vivono nell'attesa che la morte siprqggiunga. 
Nadine, una delle tante svunturate, ha un fuoco che le brucia dentro. Per lei la vita in quel posto demoniaco sarà ancora più difficile, perché la vita le ha fatto molti doni: bellezza, intelligenza, l'orgoglio di potersi definire fiera di sé stessa. E sebbene nella sua esistenza fosse sempre mancato qualcosa, come lei stessa afferma, l'esser completamente svuotata sarà qualcosa di ancor più atroce; perché lei aveva tutto, per raggiungere la felicità non le bastava altro che tendere la mano e raccoglierla, adesso niente, o quasi.
Attraverso i flashback non si può non empatizzare per lei, maggiormente, perché già i soprusi non l'hanno fatta di certo voler male. Eppure, è sapere che ciò che ha sperimentato non è che un goccia di ciò che le accadrà a farmi sentire ancor più dispiaciuto per lei; segretamente spero possa essere salvata da quel delirio, ma so già che per lei, e per tutte le ragazze che storicamente sono state nella sua stessa situazione, non c'è speranza. 
Un capitolo davvero ben scritto e intropettivo. Complimenti!
Spettro94

Recensore Master
22/05/17, ore 12:23

Intanto ti ringrazio per avermi fatto scoprire l'esistenza di queste Case di cui non avevo minimamente conoscenza. Il modo in cui rappresenti ciò che succede in questi istituti è così crudo e realistico da far rabbrividire. E se questo è il tuo modo di scrivere spero che al liceo tu abbia ricevuto ottimi voti nei temi di italiano.
Sono curiosa di sapere come hai conosciuto l'esistenza di queste case: professori bravi o sete di conoscenza personale? Comunque sia sono contenta tu l'abbia fatto e ne stia scrivendo.
Aspetterò con trepidazione il nuovo capitolo, nel frattempo credo inizierò l'altra tua storia.
Sappi che il tuo profilo è stato pubblicizzato nella pagina "La matita sanguigna" e devo ringraziarli o non avrei mai trovato questa meravigliosa storia.
Alla prossima,
Koala.

Recensore Veterano
23/12/16, ore 09:38

Hey ciao, sai pensavo di aver già messo la storia tra le preferite, per fortuna non ho perso due capitoli !
Trovo molto bella la poesia all'inizio, allora in questo capitolo si conosce meglio un altro personaggio : Helene, devo dire che non me l'aspettavo fosse lesbica, perchè hai messo solo il tag per le coppie etero, forse tu intendi solo i protagonisti, ma credo che comunque dovresti aggiungerlo.
Mi dispiace tanto per Nadine, spero che la zia non creda a suo fratello e si renda conto che Nadine non l'avrebbe mai fatto.
Forse è solo una mia sensazione, ma credo che Nadine cercherà di scappare, probabilmente si fingerà pazza per andare nella parte dell'istituto che dà sulla strada credo.
Un bacio by Candy !

Recensore Junior
21/12/16, ore 03:36

Amo i temi trattati nei tuoi scritti, e la crudezza, il realismo caravaggico con la quale li esprimi.
Mi son sentito nel confessatoio per un secondo. Mi sono venuti i brividi.
Amo l'introspezione psicologica che concedi ai tuoi personaggi, e mi soffermerei un attimo su un pezzo vhe mi ha colpito particolarmente.
La descrizione fisica e, parallelamente, psicologica della priora.
'Sta poveretta l'hai descritta di una bruttezza siderale. È inquietante.
Capitolo meraviglioso.
Saluti.


Arte o Morte.

Recensore Junior
21/12/16, ore 03:20

Ho letto il capitolo d'un fiato.
Caratterizzazione fisica e psicologica di Nadine davvero eccellente, ho amato tutto di questo scritto, anche i riferimenti che non ho capito.
Ti basta pensare che recensioni segnalo solitamente tutto, qui l'unico "errore" che ho trovato è stato uno di battitura, due parole scritte unite e ho anche il sospetto che sia stato fatto apposta.
Saluti.

Arte o Morte.

Recensore Master
19/12/16, ore 10:43

Terribili punizioni... la povera Helene punita perchè omosessuale, e la povera Nadine accusata di cose infamanti... e queste ragazze non potevano difendersi da questi orrori dovuti all'ignoranza e a un falso perbenismo religioso (prova ne è l'orribile prete).

E' un racconto molto crudo, ma serve a far capire cosa ha combinato (e forse combina ancora) la Chiesa nei secoli... brava che ce lo hai mostrato!

alla prossima
Micia

Recensore Veterano
16/12/16, ore 19:46

Ciao! Anche in questo capitolo, veniamo a conoscenza di altre inaudite violenze che venivano perpetuate ai danni di queste povere donne, come l'area per le ammattite, che, però, ancora non è stata presentata.
La parte di Helene è stata veramente straziante, per l'angoscia, pari quasi a follia, della ragazza, che è costretta a rimanere per ore in un luogo e a delle condizioni inaudibili solo per una futile colpa, ma, soprattutto, per la tristezza con cui questa ripensa ai dolci momenti del passato, quando era felice e quasi libera di poter amare chi voleva, senza distinzione di sesso.
La scena di Nadine e della lettera inviatale dalla zia Elizabeth, l'unica che riuscisse a comprenderla e che le volevesse davvero bene, mi ha straziato il cuore. Hai delineato con grande maestria la sofferenza della ragazza nell'appurare di aver perso una persona a lei cara, per colpa di un inganno compiuto dai genitori, e di essere rimasta ormai sola, senza possibilità di chiarire le cose e di spiegare ciò che era realmente successo, perché, sebbene questo lei ancora non lo sapesse, non c'era modo perché la sua lettera raggiungesse il suo destinatario e, qualunque cosa avesse scritto, sarebbe stata corretta e cambiata dalle suore della casa.
Come sempre, stile impeccabile, senza alcun tipo di errore, cosa che mi fa molto piacevole, perché rende la lettura più fluida, permettendo al lettore di entrare letteralmente in queste case dell'orrore.
Attendo il prossimo capitolo. ;)
(Recensione modificata il 21/12/2016 - 09:54 am)

Recensore Veterano
15/12/16, ore 23:30

Ciao! Grazie a questa storia, mi hai dato la possibilità di venire a conoscenza e documentarmi in modo più approfondito su queste terribili "Case Magdalene", di cui non avevo mai sentito parlare prima, quando, in realtà, leggendo sia il tuo racconto sia altre informazioni, bisognerebbe parlarne molto di più, per mantenere vive le esperienze, gli orrori e i soprusi vissuti da queste donne. La Chiesa ha sempre tenuto delle posizione molto discutibili su innumerevoli argomenti, come l'aborto, il divorzio e l'omosessualità, tanto per citarne alcuni, ma anche sulla moralità della donna, che doveva rimanere casta e pura, per non scadere nel peccato. Si è sempre posta come unico giudice universale in terra a poter condannare e punire gli uomini secondo il volere di Dio, quando in realtà questo spesso e volentieri nelle Sacre Scritture afferma totalmente l'opposto di ciò che poi, invece, la Chiesa va ad eseguire. Ci sarebbe molto da dire su questo argomento, ma ora mi focalizzerò su quello da te affrontato, cioè le "Case Magdalene". Qui venivano mandate donne ritenute immorali e depravate per riportarle sulla retta via, quando, tuttavia, non si faceva altro che caricarle di lavori, considerate pari ad animali non degni neanche di compassione, e arrivare a commettere veri e propri atti di violenza psicologica e fisica che, naturalmente, non venivano in alcun modo fermati o puniti, perché si riteneva che venissero eseguiti per un giusto motivo. Insomma, queste donne vivevano in condizioni disumane, vittime anche di veri e propri stupri dai preti, coloro che avrebbero dovuto, invece, rappresentare la religione e mostrare pietà verso il prossimo, anche verso un peccatore.
Nadine, come molte altre ragazze, viene mandata in una di queste case per il suo atteggiamento vanesio e libertino, che provoca subito il disprezzo dei genitori, che decidono di provare a riportarla sulla giusta via. Nonostante la sua grande vanità, mi è piaciuto molto questo personaggio, che hai caratterizzato in modo molto realistico, poiché non si lascia abbattere dagli orrori che vive nel riformatorio, nè il suo forte temperamento viene scalfito dalla crudeltà delle suore.
Mi sembra lodevole la tua volontà di riportare alcune delle testimonianze di queste donne e scriverne una storia, appunto, per non dimenticarle.
La tua scrittura mi è parsa molto appropiata per il secolo e l'ambientazione scelta; ho anche apprezzato l'uso di termini arcaici e ormai diventati inusuali.
Continuerò sicuramente a seguire la tua storia. :) A presto!

Recensore Veterano
15/12/16, ore 14:22

Ciao, quanto mi dispiace è davvero un peccato che abbia giá finito di leggere il capitolo, è scritto benissimo e anche il contenuto interessante, non avevo mai sentito parlare di questi istituti di correzione, fai bene a scrivere su questo argomento. Aspetto con ansia il prossimo capitolo ciao !
Un bacio da Candy !
(Recensione modificata il 23/12/2016 - 09:43 am)

Recensore Master
15/12/16, ore 10:43

Ciao!
Questo primo capitolo (due che tu hai accorpato) devo dire che è doloroso, nel più vero senso della parola.
Scritto benissimo e scorrevole. Sono contenta che qualcuno abbia cercato di esplorare e mostrare ai lettori qualcosa che si conosce poco.
Questa forma di torture e di supplizi mi hanno sempre inorridito, li ho sempre detestati, mi fanno proprio male all'anima e non so come faccia un essere umano, una suora, a commettere tali atti. Purtroppo so che molte di loro, in quanto essere umani, in quanto molte di loro possano essere malvagie, hanno commesso gli atti più brutti e più ipocriti della storia della chiesa cattolica.
Nadine e le altre mi hanno toccato particolarmente. Io ho sempre detestato questi tipi di istituti e le suore stesse (ovviamente parlo di tutte quelle che sono malvagie e mostruose) sarà anche perché io ho frequentato dall'asilo alle medie una scuola di suore salesiane, che certamente non facevano questo, ma mi sono bastati quegli anni per detestarle e farmi andare stretto l'ambiente.
Altro punto della storia secondo me da analizzare è quello dei parenti che, per dubbia e cieca fede, abbandonavano i propri figli senza farsi problemi, bastava una frase per risollevarsi l'anima, mentre le figlie morivano li dentro... perché annichilire l'anima di una persona è come ucciderla.
Bella storia, complimenti.
Alla prossima!

Nuovo recensore
15/12/16, ore 10:17

Grazie, sicuramente proseguirò con la lettura di ogni capitolo che posterai ... sarà dura e triste, ma non si può sempre nascondersi dietro alle apparenze.

Recensore Master
14/12/16, ore 21:33

Ciao, questa storia mi incuriosisce molto... avevo sentito parlare di queste terribili "case di recupero", dove sempre le donne vengono mortificate per colpe non loro, ma solo per presunte colpe dovute a motivi per lo più religiosi. E la Chiesa di guai ne ha combinati, e tanti (e anche adesso...).
Brava per l'originalità, è un tema scottante e spero che riuscirai a parlarcene bene come in questo primo capitolo.

Alla prossima!

MiciaSissi

p.s. scusami, ma il titolo cosa significa? Perdona l'ignoranza... grazie!
(Recensione modificata il 14/12/2016 - 09:34 pm)

Recensore Master
13/12/16, ore 19:23

Storia molto particolare ma interessante.. Tema delicato ma vedo che lo affronti con cura... A presto J aggiungo che hai fatto bene a ampliare il tema illustrando le sevizie e le vessazioni.. Pur semplificando le Madgalene erano il moderno tra virgolette certo equivalente dei conventi del 1500 e 1600 dove erano scaricate le diverse e le segnate da Dio. A presto 👌
(Recensione modificata il 14/12/2016 - 06:44 pm)