Ciao! Il racconto è molto carino e leggero, anche se non originalissimo. Tratta della tipica battaglia tra il bene e il male, tra la luce e l'oscurità, ma resa più dolorosa e drammatica dal fatto che i cavalieri che stanno combattendo sono fratelli. Non vengono specificate le ragioni che hanno portato questi a scegliere l'una e l'altra parte e a lottare, ma devono essere molto serie, a giudicare dalla freddezza e dalla collera che entrambi lasciamo trasparire mentre parlano.
Mi permetto di farti qualche piccolo appunto su alcuni errori che ho riscontrato durante la lettura.
Innanzitutto, nelle frasi "[...] il loro equipaggiamento era identico: Un'armatura, un elmo, uno spadone a una mano e mezza" e "Solo un particolare li divideva: Uno dei due era completamente nero [...]" dopo i due punti non va la maiuscola. "Le due spade stridono" qui andrebbe uno "stridettero", perché il testo è tutto al passato. "Il nero sogghignò i muscoli che pulsavano": hai dimenticato una virgola, altrimenti le due frasi appaiono tutte attaccate. "Il nero rispose: "Lo sai il perché fratello" Rispose, l'ironia tangibile [...]": qua c'è la ripetizione di "rispose". Ti consiglio di togliere il secondo e di aggiungere anche un punto alla fine del dialogo. Un'ultima cosa: "Si gettò di nuovo all'attacco, quello non fu un attacco controllato, ma uno potente [...]". Qui dovresti sostituire la prima virgola con un punto ed evitare la ripetizione del termine "attacco".
Insomma, ti consiglio di fare un po' attenzione a queste piccolezze. Naturalmente, puoi anche decidere di non seguire le mie direttive, come meglio credi. I miei sono solo dei consigli, che puoi anche ignorare se vuoi. Ad ogni modo, il racconto è davvero carino e, in particolare, mi sono piaciute le metafore sul sole e sulla notte riferite ai due cavalieri. A presto. :) |