Recensioni per
Il mostro senza nome
di Bens_S

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/10/18, ore 14:26

ciao !
ho letto la tua storia fino a questo capitolo e per ora mi piace molto !
la continuerai ?
nancyiry

Recensore Veterano
20/03/17, ore 21:44

Ciaooouoyoyoouyouo!
Beh, ho recensito credo quasi tutte le tue storie ormai, non potevo certo farmi mancare qualcosa di nuovo xD

Come al solito adoro il tuo contesto di creatura braccata-denigrata-abbandonata a se stessa, e ammetto che appena ho letto del mezzo Barghest, ovviamente Fuinur... mi è uscito un "ah! Ok, geniale" hahahah sul serio.
Qui il ruolo pare invertito, sembra il protagonista il cacciatore... anzi lo è, senza dubbio. Come hai descritto perfettamente, si trova in un limbo a metà tra due distinte realtà, incompatibili ma entrambi più che vivide.

Questo rispetto agli altri tuoi personaggi è molto caratteristico, considerando che si tratta di un capitolo soltanto; almeno intavola una conversazione con qualcuno, il segno perfetto dell'umanità di chi è venuto al mondo per essere odiato.
Ho tuttavia delle piccole osservazioni da farti, con cui vorrei sottolineare semplicemente l'attaccamento alle altre storie:
conoscendo il tuo stile e il tuo "modus operandi" nella scrittura, sono riuscito a cogliere ogni sfaccettatura di Ekbanok. Il fatto è che, probabilmente, se l'avessi letta come tua prima storia l'avrei trovata un po'... come dire, scarna?
Non hai approfondito diversi dettagli che in una honeshot-longfic-quelchevuoi... potrebbero tranquillamente starci.
Bellissimo ad esempio il contrasto tra l'arco e gli artigli/zanne/forza bruta, ma poco approfondito il suo stato d'animo nel momento in cui si trova di fronte alla preda da cacciare; figo il passato vissuto come "un cane da tenere fuori", ma anch'esso non troppo delineato (come invece hai fatto in molte altre tue storie, per questo mi vien di sottolinearlo); l'allusione alla "magia subdola e basta**a" è passata molto forte per chi ha letto Il cane nero, ma buttata un po' a random su questa storia presa singolarmente... stessa cosa per il mercenario, il personaggio è sì decisamente chiaro e con una caratterizzazione ben definita, ma forse non abbastanza da renderlo quello schifo di persona che è ed è stata.

In definitiva... come al solito ti faccio i miei complimenti perché adoro sempre ogni tua storia e questa non è da meno, però penso che potesse essere resa un po' meglio da determinati punti di vista.

A presto,
-Tsuki!
(Recensione modificata il 22/03/2017 - 12:34 am)

Recensore Veterano
04/01/17, ore 14:53

Grammatica e Sintassi 8/20 (Sufficiente):
Errori piuttosto grossolani ("in fondo", quando è locuzione avverbiale, si scrive staccato oppure può essere scambiato con il verbo), punteggiatura strana (perché dopo il punto e virgola c'erano delle maiuscole?) e ripetizioni (Ma voi, povere anime perse, non avete altro che il vostro villaggio e il più delle volte vi comportate come ti stai comportando tu ora. Anche nel mio villaggio c’era un ibrido come te, un piccolo mezzo barghest, e anche lui si comportava più o meno come ti stai comportando tu ora) hanno rovinato l'insieme, rendendo la lettura molto difficile.
Sintassi semplice ma, appunto, resa più complicata da un uso incomprensibile della punteggiatura che divideva frasi dove dovevano essere continue e rendeva il discorso spezzato e singhiozzante.

Stile e Lessico 8/20 (Sufficiente):
Stile semplice ed elementare, con qualche sprazzo di parola ricercata che non è stato capace di elevarlo.
Secondo me devi ancora trovare un tuo stile, o quantomeno, qualcosa che ti soddisfi appieno, quello che ho visto io è basilare, acerbo e povero di qualche scintilla che lo distingua e lo renda personale.
Anche il lessico era piuttosto semplice e quasi banale, ora non chiedo vocaboli arzigogolati usati a sproposito, ma una decina di parole che ti piacciono particolarmente, siano poco usate e che diventino il tuo tratto distintivo. Non ci sono strafalcioni linguistici o costruzioni di frasi impossibile, ma nemmeno nulla che mi abbia conquistato appieno

Originalità 10/15 (Buono):
Ho apprezzato il fatto che sia una storia principalmente introspettiva e il fluido cambio di panoramica a metà del testo (dalla ragazza al vecchio, adattando anche il lessico alla persona parlante); anche il finale inaspettato ha contribuito a renderla più originale e non scontata: fai presagire che, forse, la ragazza si comporterà come i suoi simili e venderà le proprie capacità per essere accettata e invece, prende consapevolezza di quello che è, si accetta per ciò che è e decide che non deve assecondare nessuno o cercare di compiacerlo.

Caratterizzazione personaggi 6/10 (Sufficiente):
Il carattere dei personaggi si intuisce ma, a parte la frustrazione della ragazza, la sua disperazione e i suoi sentimenti discordanti di lei non si dice molto altro, pertanto non si capisce se questa povera ragazza sia fatta solo di questo o ci sia anche dell'altro, non si sa se aveva un'indole gentile resa selvaggia dalla vita che ha vissuto oppure, essendo un ibrido, una parte di violenza era sempre stata in lei.
Lo stesso vale per il vecchio: appare per un fugace attimo assieme a quei due o tre pensieri che lo tratteggiano come un uomo subdolo e amante del guadagno, ma nel contempo anche premuroso e generoso nei confronti della figlia; ma anche in questo caso avrei preferito qualcosa di più approfondito, a maggior ragione che si tratta solo di due personaggi veramente principali.

Titolo 4/5:
Il titolo mi piace molto, descrive bene di cosa parla la storia e lascia intuire tutta la gamma di sentimenti che sconvolgono la povera ragazza e la sua voglia di trovare un posto nel mondo e di essere accettata per quello che è.

Gradimento personale 2/5:
Per quanto il lavoro di introspezione mi sia piaciuto tantissimo, il finale non sia scontato e tantomeno un happy ending, lo sfondo di violenza e sospetto è un un'ambientazione che andrebbe ampliata e approfondita e sebbene accenni a temi sempre attuali (la discriminazione e la concezione di mostro e umano), il racconto sembra più un abbozzo di una storia più grande e vasta (che ti consiglio di prendere in considerazione, perché vale la pena di approfondire meglio la storia del venditore di mostri, davvero affascinante; e di rendere più particolareggiata quella della ragazza, soprattutto della sua infanzia, accennata ma non approfondita e che sarebbe servita a spiegare meglio anche il suo carattere e a renderlo più complesso e contradditorio). L'arrivo improvviso dei demoni non ha una ragione apparente, da come ne parli sembra che siano davvero venuti a vendicare la ragazza, ma non si capisce in base a cosa lo facciano, non accenni ad una sua richiesta o a qualche successivo tornaconto, pertanto sembra messa a caso. Anche la figura del vecchio, appare improvvisamente e apre nuovi scenari che, però, vengono interrotti bruscamente quando dovrebbero essere approfonditi; la storia stessa dell'infanzia della ragazza, lascia intuire i terrori che deve aver vissuto ma non ne parli in maniera più ampia e specifica, lasciando il lettore a bocca asciutta.
Insomma, questo racconto ha le basi per una storia complessa, affascinante e terribile che permette al lettore di ragionare e di domandarsi chi siano, davvero, i mostri.
Pensaci.

Utilizzo pacchetti 8/15 (Sufficiente):
Pacchetto creatura 9 (Demone)= 1/1
Descrizione accettabile, sia dei demoni originari sia dell'ibrido, sebbene avrei apprezzato un approfondimento del loro aspetto fisico (magari della forma degli artigli, della cosa o delle orecchie, anche un semplice "la coda di scorpione" o "le piccole orecchie che la facevano somigliare ad un gatto" e similari)
Pacchetto arma b (Arco)= 1.5/3
Buon uso dell'arma che è stata fondamentale per la storia e ha un valore e un'importanza particolari per la protagonista: è ciò che le ricorda che non è completamente un mostro, che la tiene legata alla sua umanità, ma avrei preferito una descrizione più particolareggiata, sarebbe bastato qualche piccolo accenno (tutto ciò che si dice è che è un arco vecchio, ma non si sa se sia lungo o corto, troppo pesante ma leggere per lei che è un mezzo demone, di legno chiaro o di legno scuro, malandato e con la corda consunta e simili)
Pacchetto elemento M (Catene)= 1/3
È un elemento che è stato solo accennato, così come l'uso che ne era stato fatto, ma avrei preferito un racconto più approfondito che spaziasse sull'infanzia della ragazza e sugli orrori che deve aver vissuto, in modo che anche la componente delle catene avesse più spazio.
Pacchetto luogo tau (Accampamento)= 1.5/3:
Originale l'idea di trasformare un vecchio accampamento abbandonato in un villaggio, ma anche qui manca una descrizione vera e propria: si intuisce che sia piccolo e, probabilmente, povero, ma sono solo supposizioni. Avrei apprezzato una descrizione più particolareggiata, nulla di troppo pesante ma bastante a farmelo immaginare.
Pacchetto citazione 7 (Ogni cosa ha la sua bellezza ma non tutti la vedono)= 3/3
La citazione è stata sia messa in bocca ad uno dei personaggi, facendo aprire gli occhi alla ragazza, sia ha permeato l'intero racconto, aleggiando su di esso: la storia si basa proprio sul fatto che la ragazza non riesca a vedere la propria bellezza, ma si concentra su come la vedono e la giudicano gli altri, appiattendosi su quelle visioni e quei giudizi, nei quali, però, non si ritrova.

Recensore Master
01/01/17, ore 16:56

Ciao Bens, eccomi con un po' di ritardo a leggere la OS che mi avevi consigliato <3

Prima di tutto non sai la gioia che ho provato nel rivedere questo mondo e le creature che lo popolano.
Stavolta l'ibrido di nostro interesse è una femmina e sembra avere una marcia in più rispetto al piccolo Fuinur, poiché il suo essere un mezzo demone la rende notevolmente più forte e più acuta. E la sua natura sembra essere meno "animale".
Ho avuto un tuffo al cuore quando il vecchio mercenario (che sì, volevo prendere a badilate tanto per cambiare) ha parlato di Bruvac e del mezzo Barghest che era stato "venduto bene". Mi si sono strette le viscere.
Ma almeno qui c'è stata un po' di giustizia, per quanto non sia la giustizia migliore che si possa sperare. Ma del resto, come dice la frase di una canzone, "è l'ignoranza che crea la violenza", ed è anche molto vero che, se per tutta la vita di dicono di essere un mostro, alla fine cominci a considerarti davvero un mostro.

Ci ho visto una potentissima parabola sociale in questa piccola storia, oltre ad aver amato il contesto e il tuo stile magistrale. Come con "Il cane nero", sto profondamente desiderando un seguito, o comunque una long ambientata in questo mondo per cui ormai ho una vera e propria fissazione.

A questo proposito volevo chiederti una cosa.
Onde evitare di continuare a romperti i coriglioni al riguardo, e dato che ho una smania che non finisce più (Emme mi odia, non parlo d'altro), volevo chiederti il permesso per scrivere qualcosa al riguardo. Una sorta di fanfiction, si potrebbe dire.
Non mi permetterei mai di farlo senza tuo esplicito consenso, ovviamente. Sappi che se non ti va non devi preoccuparti di mandarmi anche affanc*** XD, non farti problemi.

Ancora complimenti, mi rileggerò questa storia e Il cane nero come una matta perché andrò rapidamente in astinenza <3

~Sky

Recensore Junior
28/12/16, ore 19:07

Ciao! Partecipo anch'io al contest e sono passata a recensire la tua storia ^^ Piccola premessa, solo di carattere tecnico: sul cellulare, la storia appare tutta allineata a destra; probabilmente è solo il mio telefono che fa le bizze, però ho preferito dirtelo lo stesso. Detto questo, parto con la vera e propria recensione. Grammaticalmente ho trovato solo qualche errorino, come quando scrivi "Era un odore piacevole infondo, ...", dove dovresti invece scrivere "in fondo", oppure ho notato che metti sempre la maiuscola dopo il punto e virgola (cosa che io non ho mai fatto e che credo sia proprio sbagliato). Lo stile che usi è molto semplice, ma comunque efficace: riesci a descrivere bene e precisamente sia le ambientazioni che i personaggi senza perderti in giri di parole, cosa che personalmente apprezzo molto. La trama è anch'essa molto semplice e, nonostante la situazione iniziale risultasse essere un po' banale, sei riuscita a ribaltare bene il tutto sfruttando, prima di tutto, il personaggio di Goniarch, che ironizza lui stesso sulle vicende della protagonista, e l'effettivo arrivo dei demoni all'Accampamento; il fatto che alla fine Ekbanok si pieghi alla sua natura demoniaca e che, soprattutto, Goniarch non la catturi o la prenda sotto la sua ala danno alla storia uno sprint in più, secondo me. Ho apprezzato tanto anche come hai caratterizzato i due: il vecchio cacciatore disincantato e ancora legato al suo lavoro e il cucciolo arrabbiato che accetta la sua vera natura. Pochi tratti, ma precisi. In conclusione, posso dirti di aver apprezzato molto la tua storia: l'ho trovata molto profonda e interessante, nonostante la sua brevità. Complimenti e in bocca al lupo per il contest!