Grammatica e Sintassi 10/20 (Discreto):
Hai peccato soprattutto di esagerazione sia per quanto riguarda la sintassi, sia la punteggiatura; la grammatica (ortografia, tempi verbali ecc.), invece, era impeccabile.
Punteggiatura ridondante e inutile soprattutto nei dialoghi: non serve che metti un punto dopo ogni frase detta e azione compiuta, spezza il ritmo senza aggiungere nulla; a volte ci sta bene una virgola, ma solo in alcuni casi, la maggior parte delle volte si mettono solo le virgolette.
Anche le frasi, lunghe e farraginose, piene di subordinate (tipo questa: "Bjorn stava per aggiungere qualcosa, magari qualche domanda sui suoi figli o su che tipo di persone erano gli ospiti che soggiornavano in quel momento nella locanda, ma il goffo tentativo di intavolare una conversazione venne interrotto dalla porta, che si spalancò per far entrare, assieme a delle folate di vento gelido, un uomo con un animale, che corse immediatamente ad accoccolarsi davanti al camino" oppure "Lo sconosciuto borbottò qualcosa sottovoce e si lasciò togliere docilmente dalla vecchia, che a fatica gli arrivava alle spalle, il mantello di pelliccia d’orso che fu portato via con attenzione, in modo da non far gocciolare la neve, e appeso vicino al camino, dove l’animale dell’uomo scodinzolava soddisfatto") rendono difficile e meno scorrevole la lettura, rompendone il rimo. Attenta anche alle ripetizioni, che, insieme a quanto ho fatto notare prima, rendono più difficoltosa e meno sciolta la lettura ([...]creature che non possiamo neanche immaginare” “Quindi non si sarebbe neanche meravigliato; "comparve barcollando dal sentiero… lasciava dietro di sé un lungo sentiero di sangue"). Per questo il mio voto è basso: non sono riuscita a godermi appieno le frasi, dovendo riprendere fiato dopo ciascuna di esse.
Stile e Lessico 10/20 (Discreto):
Stile un po' alla Cicerone (se mi permetti): pieno di subordinate che si susseguono l'una all'altra aggiungendo particolari inutili o scontati. Il mio consiglio è di snellire le frasi e tralasciare alcuni dettagli che arricchiscono la frase e la scena, ma rendono lenta e faticosa la lettura.
Davvero, frasi lunghe cinque righe sono impossibili da leggere senza aver preso un bel respiro prima (Prova a leggerle ad alta voce e capisci cosa intendo)! Inoltre, con frasi così lunghe, il significato stesso si liquefa e si disperde tra i vari strati della frase.
Il tuo stile mi ha dato l'impressione di essere ancora acerbo, è lo stile tipico di chi inizia a scrivere ed è spinto dalla smania di dare quanti più dettagli possibili per rendere una scena viva e reale (anche io ero così, e probabilmente lo sono ancora); anche il tuo lessico è ancora povero e immaturo, a volte scade in espressioni troppo colloquiali ("La notte, in qualsiasi stagione si fosse, faceva freddo", sarebbe meglio dire "era fredda").
È uno stile elementare e primitivo, che ha bisogno di essere limato e affinato.
Originalità 6/15 (Sufficiente):
È ispirata ad una delle tante storie di mostri e cacciatori che vanno di moda adesso (Saga di Geralt di Rivia in primis), a cui non aggiungi nulla di nuovo. Nonostante questo, ho apprezzato gli sprazzi di passato che hai disseminato lungo la trama e che ben si mischiano con il resto, con naturalezza: hanno ampliato e completato la caratterizzazione di alcuni personaggi, dandone un'immagine e a tutto tondo. Originale e truculenta la scelta di far divorare la driade, ma non a tal punto da sorprendermi e lasciarmi di stucco (in fondo, l'avevi anticipata, pertanto quando è successo non mi sono sconvolta più di tanto)
Caratterizzazione personaggi 6/10 (Sufficiente):
Il carattere dei personaggi si intuisce, non ne dai una minuziosa descrizione e questo è apprezzabile; l'unica cosa è che mi sono sembrati personaggi troppo semplici e lineari, quasi piatti, senza una caratterizzazione complessa, li rende più interessanti e intriganti. Ciascuno di loro si fa portatore di una data caratteristica e di un dato archetipo...e basta, senza sfumature che li arricchiscano. Peccato!
Titolo 5/5:
Il titolo tradotto, di per sé, è semplice e descrive appieno di cosa parla il testo, ma scriverlo in latino è stato geniale, e l'ho molto apprezzato. Conferisce solennità e mistero, dando l'idea di uno di quei trattati medioevali sulle creature fantastiche e mostruose, un'ottima scelta: complimenti!
Gradimento personale 3/5:
Storia, tutto sommato, gradevole, dalla trama semplice e lineare, ma coerente. La parte del combattimento è ben descritta, animata ma non confusionaria e la parte finale aggiunge quel tocco di suspense che non guasta mai. Apprezzatissima la parte che riguarda l'origine del mostro principale, un'idea davvero geniale e creativa che mi ha sorpresa e conquistata; e magnifico anche l'universo retrostante di cui si riescono a scorgerne barlumi, mi ha molto incuriosita. Uniche pecche sono state le frasi infinite che hanno reso difficoltosa la lettura.
È una storia con delle buone basi e molto potenziale, che se venisse raffinata e limata (oltre che ampliata con degli approfondimenti sui vari personaggi, ed in particolare la driade) potrebbe benissimo essere la trama di un qualche libro di Sapkowski.
Hans, infatti, mi ha ricordato molto Geralt, sia per il lavoro che fa sia per il suo passato tormentato e cruento che lo hanno segnato profondamente. Avrei dato spazio proprio a questo punto, soprattutto per il fatto che hai scelto come elemento il dolore, che pare legare tutti i personaggi, ma non è ben visibile e va ricercato e intuito. Anche la storia della Driade sarebbe molto interessante da approfondire: come è riuscita quella bestia a sottometterle al suo volere, e la loro situazione è davvero così invivibile come appare?
Lavora su questa storia: arricchiscila con approfondimenti, sistema le frasi troppo lunghe, amplia e affina il vocabolario perché ne vale veramente la pena ^^
Utilizzo pacchetti 10/15 (Buono):
Pacchetto creatura 4 (Cerbero)= 1/1
Originale l'immagine che hai dato del cane a tre teste: non il solito mastino ringhiante e spaventoso, imponente e minaccioso, ma un dolce cucciolotto che somiglia ad un cagnolino da compagnia (sebbene abbi dimostrato il suo bel caratterino), vivace e curioso. Anche la descrizione fisica è stata ben fatta, completa e dettagliata. Se potessi, vorrei avere anche io un compagno così ^^
Pacchetto creatura 11 (Driade)=1/1
Anche in questo caso la descrizione è stata molto dettagliata e ben strutturata, capace di creare una creatura magnifica ed eterea, affascinante ed evanescente. Mi è piaciuta davvero molto.
Originale la scelta di renderla schiava del mostro e di costringerla ad usare la sua bellezza per incantare ed ingannare i viandanti
Pacchetto creatura 33 (Manticora)=1/1
Descrizione magistrale e superba della creatura. Si vede che alle spalle c'è stata una ricerca e che hai cercato di darne un ritratto quanto più preciso e dettagliato possibile, è ti è riuscito davvero bene. Ho amato particolarmente la storia sulla sua origine: davvero originale e affascinante, oltre che un'idea stupenda!
Se potessi, ti darei di più.
Pacchetto arma f (Ascia)= 2/3
Buon uso dell'arma che è stata fondamentale per la storia e ha un valore affettivo per il protagonista, ma avrei preferito una descrizione più particolareggiata, magari sul tipo di lama (lucida, ma consunta) o sull'impugnatura (morbido cuoio che si adattava alla mano), piccoli dettagli che ne avrebbero fornito un'idea più completa.
Pacchetto elemento K (Dolore)= 1/3
Si è intuito che sia Nanon che Hans hanno provato dolore, ma non è così lampante, non è un elemento fondamentale e fondante della storia; c'è, ma non si vede in maniera palese, non si sente, è un'entità che aleggia sui personaggi ma non li strazia come dovrebbe.
Pacchetto luogo Pi (Ghiacciaio)= 3/3
Anche in questo caso la descrizione è stata breve ma è stata particolareggiata, riuscendo a restituire un'immagine generale del ghiacciaio e un'idea di desolazione e grandiosità disarmanti.
È una presenza incombente, affascinante e misteriosa, che attrae e spaventa.
Ben fatto!
Pacchetto citazione= 1 (Se c’è rimedio perché te la prendi? E se non c’è rimedio perché te la prendi?)= 1/3
Uso un po' scontato e banale della citazione, classico, per certi versi. Non credo abbia ispirato il racconto (in caso non si è capito), avrei preferito qualcosa di più originale e inaspettato. Comunque è stata messa nel posto giusto al momento giusto e calza a pennello con la situazione in cui è inserita. |