Sinceramente dovrei frustarmi per essermi fatta sfuggire una one shot del genere; ancora non mi capacito e probabilmente non lo farò mai.
Direi che è inutile soffermarsi a commentare il titolo perché parla da sé.
La cosa che mi ha spinto e invogliato a leggere ovviamente è il suggerimento dell’autrice ma probabilmente, se me ne fossi accorta da sola l’avrei letta primo perché in ogni storia quando ci sono di mezzo Raven e Anya non posso non amarle e seconda cosa perché di storie, incentrate solamente su loro due non c’è assolutamente nulla. Ripeto, in molte fan fictions sono presenti e hanno anche abbastanza spazio ma alla fine sono sempre per così dire personaggi secondari.
La prima cosa che mi ha colpito sono state le parole, o meglio i pensieri di Anya e di come ha descritto i suoi amici; in pochissime righe sei riuscita a “contagiarmi” con la famiglia; si sente chiaramente l’amore che prova verso di loro, soprattutto quando definisci Lexa coma una sorella e lo stesso vale per Lincoln; sarà che la storia è ambientata nel periodo natalizio ma percepisco chiaramente il calore e l’amore che tutti hanno verso tutti.
Per quel che riguarda lo shopping dell’ultimo minuto devo redarguire Lexa perché non ci si può assolutamente ridurre così, lo definirei un suicidio. Sarà che io amo fare le cose con calma e per tempo.
Genialata i travestimenti; non tanto quello di Linc ma gli elfi. Alla fine se ci pensiamo bene, chi meglio di loro potevano farlo? In questo caso poi Raven è l’elfo numero uno. Io la farei vestire così ogni giorno dell’anno. Fra l’altro anche il fatto di fare del bene in un orfanotrofio rafforza ancor di più l’idea di spirito natalizio e trovo che la collocazione di Indra assolutamente perfetta; stessa cosa vale per il ruolo di Titus. Non pensavo di dirlo ma è così.
Il colpo di scena è assolutamente sentire (si, è come se l’avessi sentita pure io) Clarke cantare ma forse, la cosa che mi ha emozionato maggiormente è stata vedere la reazione di Lexa. Ho letto e immaginato più volte la scena e mi sono venuti i brividi.
Passando al momento hot non posso non sorridere perché nonostante l’atmosfera si stia surriscaldando trovano sempre il modo di battibeccare quindi mi domando…C’è un luogo, un solo luogo in cui le due non debbano punzecchiarsi e fare a gara per avere l’ultima parola? Secondo me no!
Ogni volta che mi capitano i momenti da bollino rosso per scelta non li commento mai ma c’è un motivo.
Non lo faccio di proposito perché se la scena è descritta seguendo la storia e i protagonisti, non serve aggiungere altro; commentare qualcosa che scivola come l’olio vorrebbe solo dire allungare il brodo e rovinare l’atmosfera di chi ha scritto tutto. Quindi nel tuo caso non troverai commenti perché a mio avviso è perfetta così; c’è del buon sesso passionale, dolce, romantico, le descrizioni sono perfette e ti sei dedicata molto parlando dei dettagli in modo che lo spettatore può semplicemente chiudere gli occhi e immaginare tutto senza alcuna difficoltà.
Hai limitato i dialoghi tra le due non trascurando però le solite provocazioni e trovo che sia tutto perfettamente in linea con i loro caratteri.
Parlando poi della fatidica scena. L’anello e la conseguente proposta. Giuro che mi sono trovata spiazzata; mai e poi mai avrei pensato che Anya le regalasse l’anello ma forse sono stata tratta in inganno quando inizialmente (se non ricordo male) ha detto di non essere una persona che trasuda romanticismo. A questo punto penso sia stata contagiata la Lexa e dal suo rapporto con Clarke.
“Ti assicuro che se ti avvicini non esplode”. Questa scena mi ha fatto ridere un sacco perché mi sono immaginata il modo con cui Anya lo ha detto e la paura dipinta sul volto di Raven!
‘C’è un silenzio assordante, nemmeno all’esterno la città fa rumore’. Bellissimo pezzo, poche parole semplici ma dirette. Sono rimasta veramente impressionata e non serve dire altro.
Il finale non poteva che essere loro due nuovamente a fare l’amore. Il finale perfetto per una perfetta giornata.
Siccome anch’io non amo essere smielata e in certe situazioni mi rifugio sempre nella giocosità, voglio buttarla in scherzo e ti domando:
“Quanto cavolo di ritardo avranno fatto al pranzo di Natale”
Che dire, non sarà la recensione del secolo ma almeno ho voluto dare un mio parere.
Non sono una persona che guarda il capello, certo, se ci sono “orrori” la cosa un pochino mi smonta ma generalmente tendo a recensire con il cuore più che con la testa.
Grazie per averla scritta, è stato un ottimo diversivo, un qualcosa di diverso che ha allietato i miei pensieri. Ampiamente promossa. |