Recensioni per
Ser Carl e i Giganti di Karaan
di Makil_

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/11/17, ore 11:50

Ciao, eccomi qui ^^
Sono passata e ho deciso di iniziare a leggere questa one-shot, che si è rivelata essere davvero molto ricca e intensa.
Anche io ti suggerirei di dividere la storia in più capitoli, in modo da permettere al lettore di entrare gradualmente nella vicenda, assimilando meglio la consistente mole di informazioni che ci hai fornito.
In ogni caso, il racconto mi è piaciuto molto, sembra che tu abbia voluto unire lo stile e le avventure cavalleresche con elementi più classici dei grandi poemi, il che lo trovo davvero unico e originale.

Cominciamo dalla presentazione del protagonista. Ser Carl non è un giovane cavaliere, ma un anziano mercenario, che guida i suoi uomini grazie alla sua esperienza e la sua saggezza. Hai caratterizzato molto bene questa figura, segnata da anni di combattimenti, che è stato onorato con le glorie di grandi battaglie, ma che in fondo rimpiange il fatto di non aver avuto tempo per l'amore e la famiglia. Ho apprezzato particolarmente il suo rapporto con il giovane Walter, che protegge e ama come il figlio che non ha mai avuto.

Le descrizioni degli avvenimenti bellici e dei combattimenti sono davvero avvincenti e coinvolgenti. L'episodio con i due Giganti in cui Ser Carl coinvolge i suoi uomini nel creare uno stratagemma per ingannare gli avversari mi ha ricordato lo scontro tra Ulisse e Polifemo. E devo ammettere che Ser Carl ha molto in comune con l'eroe greco, visto che più volte ricorre all'arguzia e all'inganno, e non solo alle armi.

Lo stile è molto curato, sia nelle descrizioni che nei dialoghi. La ripetizione di alcune parole e l'utilizzo di termini arcaici non mi ha disturbata. Forse sarebbe "pesante" in un'opera moderna, qui invece lo trovo coerente con il contesto e ciò mi ha aiutata ad immergermi in un'ambientazione medievale e cavalleresca.
Se proprio devo essere pignola ti segnalo una piccola svista: all'inizio hai scritto "vorrei che tutti noi collaboriamo nel migliore dei modi" al posto che "vorrei che tutti noi collaborassimo nel migliore dei modi".
Scusa, ma questa frase mi è rimasta impressa, quindi mi sembrava giusto segnartela.

In conclusione si tratta di un ottimo lavoro. Ho letto con molto piacere quest'ultima grande impresa di Ser Carl.
Complimenti e alla prossima! :)

Recensore Master
07/06/17, ore 14:58

Buon pomeriggio.
Ho deciso, prima di tutto, di cominciare a leggere una tua OS. E che OS!
Questa è una vera e propria epopea.
Hai narrato un'avventura in un unico capitolo; è stata una grande concentrazione di eventi.
Tuttavia, te la sei cavata bene; il racconto si legge in modo scorrevole, e in più ho notato molte idee ingegnose, proprio di base.
Bravo, bel lavoro ^^
Sono stato felicissimo di essere riuscito a passare così tanto a breve ^^
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
05/05/17, ore 09:39

Salve, come promesso eccomi qua!

Allora, da dove potrei cominciare? Beh, innanzitutto ti faccio i miei complimenti per il mix di momenti. Mi spiego meglio: qui non solo abbiamo tutti gli elementi tipici di un fantasy, cioè l'ambientazione medioevale, i cavalieri, eccetera, ma anche altro. Dramma, un tocco di comicità (a dir poco esilarante la scena coi due giganti che discutono di come mangiare gli umani e si mettono a litigare tra di loro. Giuro, ogni volta che ci ripenso mi rotolo dalle risate), e anche azione. Il finale mi ha rattristato un pò, ma in fondo ci stava benissimo. Chi lo ha detto che le cose devono andare per forza bene?

Insomma, bravo. Adesso inizierò a leggere "L'ultimo canto di Sheyla", che ad una prima occhiata mi sembra molto promettente. A presto!

Recensore Veterano
05/02/17, ore 14:30

Ciao, come promesso eccomi qua.
Ho cercato di fare più in fretta che potevo.
Inizialmente avevo deciso di partecipare anche io a questo contest, ma poi mi son ritirata, tuttavia, ritengo che fosse davvero un ottimo concorso, e son contenta di leggere una delle storie che vi hanno partecipato.

Ser Carl mi è piaciuto, anche se ho trovato "divertente" il fatto che un mercenario pensasse di salvaguardare gli ideali dei buoni. Insomma, un mercenario lavora per i soldi, associarlo quasi a un uomo che si prodiga a svolgere solo compiti per persone per bene, è stato un po' strano. Non impossibile ma sicuramente al di là del solito schema del classico mercenario.

Il tuo stile è piuttosto scorrevole, anche se un uso più corretto della punteggiatura avrebbe migliorato la lettura di certe frasi.
Ho trovato il linguaggio abbastanza adeguato, anche se in certi punti, alcune espressioni non mi hanno fatta del tutto impazzire. Non lo so, ma non mi convincevano del tutto.
Ad esempio:
Il corpo del carro strisciò lungo tutto il camminamento,

Perdonami, ma per me è un'espressione davvero brutta.
Ovviamente, sia per quanto riguarda l'ortografia, la sintassi e scelte come quella che ti ho segnalato: sono, per l'appunto, anche scelte stilistiche. Possono piacere o meno, e io non son stata colpita al 100%. Tuttavia, non prendere a male le mie parole perché, in fondo, la storia ha un suo potenziale.
Hai un lessico molto ricco, termini ricercati e usati adeguatamente, anche se a volte, il tutto risulta un po' pesantuccio, a volte addirittura pomposa.
Va bene lo stile, va bene usare termini adeguati, ma non appesantire eccessivamente.

Inoltre, consiglio spassionato da parte di una "scrittrice" altrettanto prolissa: racconti così lunghi è bene spezzarli, magari dividendoli in "prima" e "seconda parte". Io stessa l'ho fatto per alcuni miei racconti che altrimenti sarebbero stati davvero lunghi, e che avrebbero potuto scoraggiare ogni possibile lettore.
La lunghezza può determinare anche le nostre possibilità di far sì che il nostro lavoro venga letto. Lo dico perché per me è stata dura scorrere l'intera pagina.
Il racconto, per quanto interessante e avvincente, proprio perché è condensato in un unico capitolo, può perdere se non spezzato. Un conto è leggere un cartaceo senza divisione in capitoli, un conto è di fronte allo schermo del PC.
Stesso vale anche per le frasi: ci sono dei blocchi assurdamente lunghi.
Io vado spesso a capo, a volte forse anche troppo, ma non andare affatto a capo, è quasi peggio, dal mio punto di vista (sono sbagliati sia il troppo che il troppo poco, comunque).

La storia è la classica "ballata" cavalleresca: uomini forti e valorosi che hanno l'importante compito di annientare una creatura che mina la sicurezza del regno. Forse non è originalissima, ma l'ho trovata interessante.

Non so che pacchetti tu abbia visualizzato, ma, parlando di creature, hai inserito proprio l'ultima che mi sarei aspettata in questo tipo di racconto. Il classico sarebbe stato il drago, una qualsiasi fiera... i giganti li avrei visti più facilmente in un racconto stile "Hercules". In questo hai dimostrato la tua creatività, e ti faccio per questo i miei complimenti. Hai anche delineato piuttosto bene il carattere di questi antagonisti.

Insomma, generalmente la storia è un buon esempio sul genere cavalleresco. Ci sono alcune imperfezioni (ma per quanto riguarda scelte stilistiche). Caratterizzazione, descrizione degli eventi e dei luoghi (forse su questi mi soffermerei un po' di più), sono quasi impeccabili.

Ottima storia!
Spero che la mia recensione possa andare bene.

Sherazade

Recensore Veterano
04/01/17, ore 14:56

Grammatica e Sintassi 13/20 (Discreto):
Hai spezzettato delle proposizioni che avrebbero potuto fare parte di un'unica frase, risultando, però, troppo lunga. La tua scelta di frasi ricche di dettagli ti ha imposto un uso massiccio di punti fermi laddove sarebbe stato meglio avere i due punti o un punto e virgola, per evitare proposizioni sproporzionate. Inoltre le frasi erano un continuo flusso, una dietro l'altra: dove saresti potuta andare a capo, hai continuato con un'altra sfilza di frasi.
Questo ha inficiato sulla resa complessiva del racconto, rendendolo piuttosto pesante e di lettura difficile.
Per quanto riguarda la grammatica, non ho riscontrato errori. Il tuo voto è stato penalizzato da una sintassi troppo frammentata e frasi troppo piene.

Stile e Lessico 13/20 (Buono):
Stile troppo sovrabbondante, che mi ha ricordato quello degli autori del Settecento che sentivano la necessità di mettere accanto ad ogni nome l'aggettivo corrispondente. È uno stile troppo pesante, stucchevole, ridondante che alla lunga annoia. Le frasi minime, di per sè, sono molto brevi, ma hai la tendenza a riempirle di dettagli inutili.
Prova a leggere le tue frasi ad alta voce e ti accorgerai che dopo un po' diventa monotono e noioso, perché tutte troppo ricche e troppo barocche in maniera inutile. Non dico che dovresti fare frasi secche e nude, senza nulla a decorarle, ma dovresti limitarne l'uso, asciugare le frasi ed unirle.
Lessico molto ricco, di cui hai voluto dare gran sfoggio, l'unica cosa che mi ha sorpresa e delusa è stata la consistente ripetizione di ser Carl, senza l'utilizzo di alcun sinonimo o perifrasi (nel tuo testo compare ben 170 volte!); siccome hai un vocabolario molto ampio e vario, ricco di parole ricercate e inusuali, mi aspettavo sinonimi creativi e calzanti anche per lui. Purtroppo, un vocabolario così ampio e ricco di sfumature è stato usato a sproposito: ho trovato alcune associazioni inusuali e alquanto bizzarre che mi hanno fatto storcere il naso; apprezzo la fantasia e io stessa sono la prima ad usare un linguaggio evocativo, ma alcuni verbi o aggettivi stonano completamente associati ai sostantivi da te scelti.
Infine segnalo questo uso strano del verbo "fare": "aveva fatte davvero tante, di avventure avverse" (Non sarebbe stato meglio scrivere "aveva vissute davvero tante"?).
Quindi un punteggio molto alto nel lessico, davvero sorprendente (sembra che tu abbia inghiottito un Devoto-Oli), appesantito da uno stile eccessivo ed eccessivamente barocco.

Originalità 6/15 (Sufficiente):
La storia, in sè, non presenta nulla di nuovo: un gruppo di cavalieri viene ingaggiato per stanare ed uccidere una creatura. È la trama più tipica di un qualsiasi racconto fantastico e/o di avventura o che narra gesta cavalleresche (fiabe, romanzi e videogiochi sono pieni di questo genere di cose).
Anche il modo in cui hai trattato l'argomento ripropone schemi collaudati di romanzi famosi: primi fra tutti "Il signor degli anelli" e "Lo hobbit" di cui riprende il ricorso a stratagemmi furbi per riuscire a cavarsela in una data situazione (vedi l'incontro tra Bilbo e Gollum in cui i due si scambiano indovinelli).

Caratterizzazione personaggi 6/10 (Sufficiente):
Di ser Carl sei riuscita a dare un ritratto piuttosto completo circa l'indole e il carattere in generale: è un uomo coraggioso e di parola, che tiene all'onore (e questo contrasta un po' con il suo lavoro di mercenario; di solito i mercenari sono fedeli ad una cosa sola: il denaro), è anche intelligente e furbo, tiene ai propri compagni in una misura che va oltre il semplice spirito cameratesco , nel contempo è anche un uomo stanco, che crede che la vita non possa dargli più nulla e ubbidisce quasi con passività e rassegnazione agli ordini del re, quasi ormai fosse diventata un'abitudine ben collaudata.
Anche il carattere irascibile e violento dei Giganti è ben descritto e facilmente intuibile, e sei riuscita ad evidenziare le differenze che caratterizzano Melchiorro ed Ergo rispetto a Bargo: quest'ultimo si crede più intelligente degli altri due e alimenta in lui un'arroganza che è la sua rovina.
Gli altri personaggi, invece, rimangono solo abbozzati: capisco che il vero protagonista sia Ser Carl, ma penso che anche i suoi commilitoni meritino un qualche dettaglio in più.

Titolo 2/5:
Titolo piuttosto semplice e banale che descrive perfettamente di cosa tratta il testo, ma si limita a questo. Sinceramente non è molto intrigante.

Gradimento personale 3/5:
Leggere questa storia è stata un'impresa: ti consiglio di dividerla in capitoli, perché come OS rende davvero poco; è un racconto TROPPO lungo e dopo i primi paragrafi, vedendo quanti ne mancano ancora, un lettore si stanca e rischia di non finirla.
La trama della storia è interessante e intrigante, mi ha ricordato la quest di qualche RPG fantasy, ma tutta la parte del consiglio prima dello scontro è mortalmente noiosa e, a mio avviso, inutile: alla fin fine ti limiti a ripetere le stesse cose in maniera ridondante. Avresti potuto iniziare in medias res, con gli uomini davanti alla posterla e spiegare in poche righe perché si trovassero lì e avessero scelto proprio quell'entrata.
Tutta la parte preparatoria allunga notevolmente l'intera storia senza aggiungere nulla, e anzi, diminuendone il valore.
Inoltre, le frasi troppo lunghe e troppo cesellate prendono il sopravvento sull'azione e sugli avvenimenti, quasi che avessi dato maggiore importanza a ciascuna frase piuttosto che alla resa complessiva questo contribuisce a rendere ancora più pesante la tua storia.
Il tuo modo di scrivere mi ha ricordato molto Tolkien, ma anche in quel caso, sebbene abbia apprezzato tantissimo ciascuno dei suoi libri, ho trovato il suo stile di scrittura noiosamente prolisso.
Probabilmente a quel tempo andava di moda scrivere in quel modo, ma temo che in questi tempi, in cui tutto corre e tutti hanno fretta, uno stile così non stimoli la lettura.
Questa storia ha un potenziale: la trovata che hai avuto per ingannare i giganti è stata geniale e denota molta fantasia, ma tutto questo materiale è stato annacquato da uno stile sovrabbondante e poco efficace.

Utilizzo pacchetti 4/15 (Non sufficiente):
Pacchetto creatura 22 (Gigante)= 1/1
Descrizione magistrale dei giganti, cesellati fin nei minimi dettagli attraverso piccoli ritratti sparsi per tutto il testo. Non ti sei limitata a descriverne l'aspetto fisico, bensì anche il temperamento e il carattere, attraverso gli occhi e le parole di popolani che mischiano leggende a realtà. Inoltre ciascuno di loro è una creatura a sè stante, con la propria indole e le proprie caratteristiche peculiari che lo distinguono gli uni dagli altri.
Un lavoro davvero magnifico!
Pacchetto arma h (Gladio)= 2/3
Ottima descrizione del gladio. È questo che intendo quando chiedo una descrizione fisica dell'oggetto, di modo che sia più semplice per il lettore immaginarselo e tu sei riuscita in quest'impresa. Con pochi, semplici dettagli sei riuscita a tratteggiare l'arma e a renderla particolare nel suo genere.
Buon uso anche all'interno del testo: no è fondamentale ai fini della trama ma è lo strumento usato per porre fine alla vita del gigante.
Pacchetto luogo gamma (Rovine)= 1/3:
La descrizione non è troppo dettagliata, ma con piccole tocchi sei riuscita a darne un quadro generale, che si arricchisce man mano che ci si addentra nella storia.
Avrei preferito qualche particolare in più, magari bastioni coperti di muschi e rovi, pietra corrosa dal tempo che si sbriciola solamente guardandola e altri particolari del genere, che avrebbero contribuito ad arricchire e movimentare l'immagine.

Recensore Junior
27/12/16, ore 18:19

Ciao!
Allora, tra la storia del sistemare l'html e tutto il resto, mi sono letta per bene il tuo racconto (e alcuni pezzi anche più di una volta ^^") e quindi ho deciso di recensirlo, soprattutto perché mi è piaciuto tantissimo! Però, procediamo con un certo ordine.
Grammaticalmente è quasi perfetta: ho trovato qualche refuso (per esempio, in un punto hai scritto "i suoi cavaliere" o qualcosa di simile), ma nulla di veramente grave. Anche dal punto di vista stilistico la trovo molto valida: hai uno stile personale e molto curato, generalmente in linea con il tono della storia; l'unico punto in cui, sinceramente, ho storto un po' il naso è quello della lettera del re, in cui il tono, secondo me, era troppo colloquiale. Capisco che tra re David e ser Carlos ci possa essere una sorta di rapporto amicale dopo tanti anni di collaborazione, ma mi pare comunque un po'... stonato, direi. In ogni caso, si vede che hai lavorato tanto sei personaggi: tra tutti quelli citati, ovviamente il meglio caratterizzato è ser Carlos, che appare come un uomo tutto d'un pezzo, fedele ai suoi principi e legato ai suoi compagni, anche se con qualche piccolo rimpianto, subito seguito dal gigante Bargo, degno avversario del mercenario. Ben tratteggiati anche Pitywick, Edgar, Bock, Walter e gli altri due giganti, mentre trovo che Tom sia risultato un po' piatto: perché ha deciso di aiutare i giganti? Era solo terrorizzato o c'è altro sotto? È un peccato che non esca bene fuori (poi magari sono solo io che non l'ho capito). Comunque, ho apprezzato anche come hai gestito la trama: bellissimo il punto degli Ummoni, che mi ha ricordato tantissimo il punto de Lo Hobbit in cui Bilbo e i nani vengono catturati dai troll, nonché il successivo combattimento tra Carlos e Bergo, che mi ha lasciato col fiato sospeso fino alla fine; unica pecca l'inizio, che ho trovato un po' lento rispetto al resto. Infine, ciò che mi ha affascinato e mi è piaciuto di più in assoluto è l'atmosfera che sei riuscito a dare in questo racconto! Cioè, mi ha ricordato tantissimo, oltre che quella de Lo Hobbit, anche quella dei libri di Silvana de Mari (tipo L'ultimo elfo, non so se l'hai mai letto): questi nomi associati ai vari soprannomi (Tom il Tappabuchi, Carl Manoguantata...), la missione notturna, tutta la compagnia di mercenari... non lo so, mi è piaciuto veramente tanto.
Quindi niente, se non tanti complimenti ^^
Ah, e ovviamente un grande in bocca al lupo per il contest!