Recensioni per
Il cielo sotterraneo
di TuttaColpaDelCielo

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
18/05/22, ore 18:46

Anno 2022. Storia del 2017. Sarò in ritardo, ma mi piace trovare storie complete. Che meraviglia, questa storia. Molto molto diversa da quello che di solito si immagina. Il tipo di scrittura è…difficile. A me personalmente è entrata sottopelle, la definirei viscerale, non trovo aggettivo calzante. Intensa, profonda, sconvolgente, delirante e dolorosa. Bellissima nella sua oscurità. Forse se proprio dovessi aggiungere un asterisco, sarebbe per Ade. Non è in alcun modo una critica alla storia ma mi è sembrato, per quello che sento io, umano, troppo umano. Un dio come Ade me lo immagino già che Vede i risvolti dell’inizio dei Misteri. La Rinascita nella Morte, il ciclo eterno, una sorta di onnicomprensione del Tutto, della Spirale, come scriverebbe qualcuno :)
Qui invece mi è arrivato troppo umano, troppo chiuso, troppo lontano dalla comprensione…che poi è la prima cosa che ho pensato. Un'anima che non nasce nell'Averno, ma dov’è vuoi che vada se non è li? Ingenua, dolorosissima, umanissima, splendida Persefone, meravigliosamente terrificante con Menta. Eccelso il riferimento è l’Intreccio con il Melograno.
Storia viscerale, me la porterò dentro molto molto a lungo.

Recensore Veterano
15/07/18, ore 20:02
Cap. 1:

Ciao. Anche se in ritardo, volevo farti i complimenti per la meraviglia che hai scritto. Grande cultura classica e grande introspezione psicologica dei personaggi; è stato impossibile non immedesimarsi nel dolore e nella tempesta emotiva di una madre che partorisce un figlio morto da un lato, nella disperazione rabbiosa e orgoglio di possesso di un marito che si vede costantemente rifiutato dall'altro. E, nel mezzo, tutto un mondo in sfacelo, in stand by, in attesa di una rinascita che tarda ad arrivare, una morte per qualche tempo unica vincitrice, non più bilanciata dalla vita. Quello che più hai saputo rendere, secondo me, è il significato del perfetto bilanciamento, compenetrazione, amalgamarsi tra due opposti: Ade- Persefone, morte-vita, notte-giorno, omicidio-rinascita. Molto bella. 

Recensore Master
20/03/17, ore 22:18

Per prima cosa: complimenti. Sono capitata qui quasi per caso, in quanto una mia carissima amica, amante come me della coppia infera, mi ha parlato delle tue storie e me ne ha consigliato la lettura. Ho colto la palla al balzo, complice la tranquillità della serata e le ho lette entrambe. La prima storia è un concentrato di sensazioni, un fiore che si dischiude alla vita e alla morte e alla verità di ciò che si è e soprattutto ciò che non si è. Ma questa, questa mi ha rapito il cuore.
Persefone è un lampo abbacinante qui. E' una tempesta che si agita in una bottiglia. Non ha via d'uscita nel suo dolore. Non vuole uscirne. Non glielo si può nemmeno negare questo dolore, la madre che perde il figlio, quella vita che finalmente era sbocciata nel suo ventre. Il problema è che corrode tutto perché porta alla ribalta la vecchia questione del "chi sono?". Se Persefone è primavera e vita e non può dare la vita, cos'è? Qual è il suo posto? E Ade cosa diventa, oltre che spettatore del dramma?
E' un lento riscoprirsi, un difficile ricucire insieme tutti i pezzi e ridare loro un ordine corretto seppur ricco di nuovi significati e nuovi inizi. Un riaprirsi, uno sbocciare ancora e soprattutto un tendersi le mani ancora. Ritrovarsi ancora.
Ho trovato meraviglioso il legame con i Misteri Eleusini e la presenza di Zagreo (dio un po' bistrattato, c'è da dire, visto che molto spesso scompare dal suo luogo di appartenenza per riaffacciarsi come Dioniso). Menta è un personaggio complesso. Non è una semplice amante ma, proprio come fai dire ad Ade, è la risposta ad un'assenza. E' controversa ma è ciò che spinge l'azione verso la risoluzione. E' un personaggio affascinante, vittima (e carnefice) suo malgrado.

Ancora complimenti per questo piccolo capolavoro.

Pepe

Nuovo recensore
25/02/17, ore 14:32
Cap. 1:

Bella storia, vera, forte ed emozionante. Spinge a leggerla, soprattutto non è scontata.