Recensioni per
Do you regret your life?
di _The Little Dreamer_

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
05/01/18, ore 22:59


Recensione abbinata all'iniziativa "10.000 RECENSIONI IN UN ANNO!" proposta dal gruppo Facebook "Il giardino di EFP"
Ammetto di essere un'amatrice della serie "Sherlock" che mi ha conquistata, ha preso il mio cuore e l'ha strappato in mille pezzettini (troppi feels), e confesso di essere shippatrice compulsiva di John e Sherlock (sono troppo carini assieme, e nonostante le loro differenze caratteriali e di principi riescono a continuare un legame che va oltre qualasiasi definizione). Sono stata molto coinvolta dalla serie e tu sei stata capace di coinvolgermi di nuovo, facendo risvegliare quei sentimenti che avevo provato guardandola e scoprendo che Sherlock era ricaduto nel baratro della droga: rabbia, frustrazione, tristezza, preoccupazione, tutti sentimenti che condivido con Watson e che sei riuscita a far trapelare perfettamente, pur avendoli condensati in poche righe e,  rendendoli, se possibilie, ancora più intensi e penetranti, capaci di colpirti e di devastarti.
L'idea di dividere il pensiero di Watson dalla realtà fisica è stata azzeccata ed efficace: rende ancora più straziante il tutto perché John cerca di resistere, di mostrarsi forte sapendo che se cadesse anche lui sarebbero persi entrambi; sono frasi estremamente pregnanti, che svelano la sua fragilità e la sua debolezza, l'enorme difficoltà nel gestire una persona del genere ma la volontà di continuare a stargli accanto, nonostante tutto. Raccolgono l'essenza dei suoi sentimenti: contrastanti e spesso incomprensibili per lo stesso, ma forti e intensi, che lo avvolgono completamente e lo dominano.
è una storia molto breve, con una trama estremamente semplice e forse avrei cercato di ampliare la stessa, di fornire un minimo di descrizioni e contestualizzazione, ben sapendo come l'aggiunta di particolari avrebbe potuto sfumare la pregnanza e la drammaticità del pezzo.
Un lavoro così spoglio permette di concentrarsi su quanto è davvero importante, ovvero i sentimeni di Watson, e credo che parte della drammaticità della vicenda sia data dalla lunghezza ridotta del racconto, ma nel contempo, lascia il lettore con il sentore che ci possa essere stato qualcosa di più, un minimo di inquadramento e di sfondo.
Inoltre, credo di non aver ben compreso il lasso di tempo in cui si svolge la storia, dal momento che tanto lo spazio quanto il tempo paiono sfumarsi in una dimensione ulteriore, avulsa dalla realtà; è un effetto bello, nel senso che ciò che l'uomo prova per l'altro è qualcosa che trascende il tempo e lo spazio, sempre presente, sempre attuale e applicabile a qualsiasi situazione, sentimenti che non variano nel tempo e dimostrano come il legame sia forte e indissolubile. Ma sono anche rimasta con la domanda fissa: Watson rimane lì un giorno solo o per più giorni?
Non credo sia un elemento fondamentale ai fini della trama e dello scopo della storia, è semplicemente un appunto che da lettrice pignola ti faccio (odiamo pure se vuoi) ma la frase "Mary è una settimana che manca, Sherlock. Probabilmente non dovrei fare così, ma dopo tanto tempo mi sto sentendo solo. Sono solo con mia figlia e mi manca. Mi manca il 221B e noi." mi ha lasciata per un momento spiazzata chiedendomi, appunto, la collocazione di questo episodio nel tempo. Questo per dimostrarti come i
l contesto e l'ambientazione non siano fondamentali, ma conferiscono un qualcosa in più, strutturando maggiormente la storia e arricchendola di particolari. Se hai paura che possano distogliere l'attenzione dall'essenza della stessa, sperimenta valutando quali elementi siano superflui e distraenti e quali invece le diano un valore aggiunto, la rendano più complessa e ne diano un quadro più completo e particolareggiato.
Un ultimo appunto, positivo, volevo fartelo sulla scena finale del bacio (a parte che con questo gesto tutta la dinamica di relazioni di Watson si complica assai e mi chiedo come riuscirà a uscirne) e la delicatezza con cui hai trattato l'intero momento: è stato molto bello il significato che hai dato al gesto (che non deve essere necessariamente qualcosa di puramente erotico) e successivamente l'allusione a quel di più che permette al lettore di immaginare, ma senza essere invadenti e senza il bisogno di dichiarare nulla e mantiene la purezza e la bellezza del gesto.
Hai dimostrando una grande sensibilità e una delicatezza squisita nel trattare e descrivere i sentimenti umani che, però, non hanno inficiato sull'efficacia della loro resa, ma sei stata capace di trasmetterli intensi e pieni come dovevano essere provati dallo stesso, senza edulcorazioni o indoramenti.
Mi piace questa tua abilità, in cui intensità e delicatezza si fondono e si fortificano l'un l'altra, senza offuscarsi o prevalere; rendono il tutto più vivo e drammatico.

Ayr 

(Recensione modificata il 05/01/2018 - 11:36 pm)
(Recensione modificata il 05/01/2018 - 11:38 pm)

Recensore Master
27/08/17, ore 15:36

Tu.......
Allora.... *sospira profondamente* ovviamente io, da brava fangirl, non potevo che leggere un'altra fanfiction Johnlock.
Sii fiera di te stessa, mi hai fatto quasi piangere T_______T Per tutto il tempo sono stata con le lacrime agli occhi, perché dicevo: eh no, non può essere così tragico, non può essere ancora una volta il #mainagioia.
E insomma, quando John parla a Sherlock? Con poche frasi sei riuscita a farmi commuovere (e va bene, io sono una lacrima facile, però capisci!).
Erano destinati ad incontrarsi, lui non cambierebbe mai la sua vita se ciò significa non incontrarlo.... e il mio cuore da fangirl qui si spezza mille volte.
Ma fortunatamente Sherlock poi apre gli occhi e io là ho esultato tantissimo.
"Ti ho sentito, ti sto guardando". "Non rimpiango affatto la mia vita, John". Sheeeerlock, sei così ciccino, ora piango perché sono felice T.T
Credo che questa recensione sia venuta fuori in modo un po' troppo sclerotica, ma credo sia quello che succede quando si legge qualcosa sulla propria otp.
E niente, happy ending, bacio finale, ed io sono felice.
Bellissima storia, alla prossima T_T

Recensore Master
21/08/17, ore 16:36

contest: Reverse canon! di Setsy
_The Little Dreamer_ con: Do you regret your life?

Grammatica: 9.25/10
ma tutto di ridusse= tutto si ridusse, ovvio errore di battitura
«Dov’è?». Doppia punteggiatura
preoccupazione che aveva avvertito nella voce di Molly, raggiunse il suo petto: la preoccupazione e il suo verbo, raggiunse, sono divise dalla virgola
Noi che–» disse, [omissis]succedendo e forse–»
Qui devo ammettere che mi sono trovata in difficoltà: se hai un esempio di una casa editrice che utilizza questa punteggiatura dimmelo e ti restituisco subito 0.25 di punto
Visto che in questo caso il trattino non è un inciso, andrebbe chiuso essendoci un verbo di "dire", invece hai proseguito il discorso chiudendolo col punto fermo, per poi usare il secondo trattino nella frase successiva. Ho l’impressione che al posto di questi trattini andrebbero meglio i puntini di sospensione per l’effetto voluto, ma ripeto, posso aver equivocato la tua intenzione!

Stile: 14.5/15
Uno stile con tanti meriti, sicuramente per primo quello di un registro lieve che non sfigura con la drammaticità del contenuto, anzi, lascia il posto alle impressioni del lettore invece di spiegargli cosa dovrebbe provare.
Gli stati d’animo sono vividi, ci trasportano nella testa di John, soprattutto, rendendoci partecipi della sua sofferenza, anche grazie all’introduzione molto calibrata delle frasi fuori dalla narrazione, allineate in modo differente per separarle bene, come andrebbe fatto.
Sono piccoli contrappunti che impreziosiscono il discorso del dottore a uno Sherlock “assente”, più profondi e importanti delle parole dette e a voce alta.
Lo svolgimento è lineare e gestito con scioltezza e naturalezza, i termini non sono particolarmente eleganti, ma di fatto la parte del narratore è relativa e John non propriamente un poeta.
Si uniscono così introspezione e racconto in modo scorrevole, senza bisogno di divisioni artificiose. Non è una storia lunga, ma anche se lo fosse stata maggiormente non avrebbe annoiato, di sicuro.
In qualche punto ho ravvisato dei piccoli contrasti rispetto al tono generale, come la scelta un pochino forzatamente elegante dell’aggettivo prima del nome (spontanea risata, o intimo bacio)o la frase:
Perché ti amo, sottolineata. Sarebbe stato meglio usare il corsivo, ma non perché ci sia uno stile giusto e uno sbagliato, è solo che la storia è seria, e il sottolineato più adatto a un effetto comico, o comunque informale.

IC: 15/15
I personaggi sono completamente riusciti, riconoscibili già dalle prime parole.
John è il protagonista assoluto e ho trovato tutti i suoi tratti distintivi, nella one-shot. È il soldato che non deve permettersi debolezze, il padre premuroso anche mentre il mondo gli crolla addosso, un amico valido per Molly e Greg, anche se non hanno questo enorme legame.
E soprattutto, è un uomo innamorato, che avverte senso di colpa verso Mary ma che si rende conto che non avere più gli occhi di Sherlock puntati addosso gli lascia un vuoto fatto di dolore e rimpianto. Somiglia, in modo appropriato, alla scena sulla tomba della 2x3. John non nega la realtà, ma prova a rifiutarla.
Sherlock fa davvero venire il prurito alle mani, eh! Si era risvegliato ma ha preferito ascoltare quelle bellissime parole rivolte a lui… che personcina irritante. Ma che va amata così com’è.
Non può morire e lasciare John, semplicemente.
Rosamund, nel suo non poter dire nulla, ha avuto una parte significativa, trovandosi nell’abbraccio tra i due uomini, e facendo da ancora alla disperazione di suo padre.

Titolo: 3/3
Splendido! Amo i titoli citazionisti, e questo ha quell’ombra di ambiguità che si sposa benissimo col rapporto di Sherlock e John per come l’abbiamo visto fin qui. Perché la storia è stata consegnata prima della quarta stagione… e non che poi sia cambiato molto
Rimpiangi come hai vissuto, non pienamente perché non hai davvero amato?
Non abbastanza tempo per essere pronto a lasciarla, questa vita?
Funziona con due interpretazioni, non potevi fare meglio.

Aderenza al Reverse Canon scelto: 10/10
Giustissima. Ormai non spero neppure più in una quinta stagione ‘riparatrice’; John e Sherlock restano un’occasione mancata, nella realtà, malgrado il finale interpretabile che, ripeto, è stato comunque successivo a questa consegna.
Sarebbe stato meraviglioso vedere una scena come questa, chiara e pulita, decisiva.
Qui tutto è definito, c’è una promessa, c’è amore. Magari!

Trama: credibilità e originalità: 9/10
Avendo tu scelto una trama classica, si può dire, ci sono diversi risultati per quello che riguarda le due voci del punteggio.
La credibilità è fuori discussione. Purtroppo è facilissimo che Sherlock si esponga a un rischio mortale, con la sua deprecabile abitudine di fuggire a certe realtà nascondendosi nel mondo della droga, sia per non sentire cosa prova realmente, sia perché se gli è utile per le indagini non si fa troppi problemi. Certo, qui siamo nel primo caso. Non hai calcato la mano, lasciando tutto lo spazio al punto di vista di John, una decisione che ha fatto “camminare” bene la storia, secondo me. Lui è il personaggio narrante che si pone quelle domande disperate che affiorano nel suo cuore nel momento in cui deve fare i conti col fatto che potrebbe perdere da un momento all’altro la persona che ama di più. O almeno, quanto la piccola Rosie. Mary è prudentemente fuori sede.
L’originalità ne risente, ma è un contest di edite, era normale perdere qualcosa da una parte.
Pur avendo letto poco ho trovato varie storie con Sherlock malato o ferito assistito da John; però è normale, è un argomento valido e assolutamente canonico del fandom!

Gradimento personale: 2/2
Totale. Sono rimasta coinvolta, e malgrado il rating giallo dovesse da solo escludere il character!death, ho avuto un po’ di paura fino alla fine, segno che sei riuscita a trasportarmi dove volevi. Mi sono persa nella mente di John, seguendo i suoi ragionamenti e dichiarazioni addolorate. Per altro è una delle poche volte che vedo un rating così corrispondente al contenuto: di norma per l’argomento droga andrebbe l’arancione, ma ti sei contenuta in modo davvero delicato.

Totale:62.75/65

Recensore Veterano
02/01/17, ore 14:40

Ciao! :D
Come sai, non shippo moltissimo Johnlock, ma so qual periodo hai passato con la scrittura, e non potevo non passare.
Che dire, questa OS mi è piaciuta, è scritta e impostata bene. Mi è piaciuto anche il bacio finale, era perfetto per la situazione.
Brava <3

Gaia

Recensore Master
01/01/17, ore 13:17

Ciao :D
Ed eccomi a recensire questa fiction.. Spero che questo porti fortuna con le recensioni per quest'anno! A proposito, Buon Anno Nuovo ^^

Bene, da dove iniziamo..?
Sherlock in punto di morte e John che riesce a salvarlo.. Cosa c'è di più dolce?
Ma soprattutto quante volte John ha salvato la vita a Sherlock...?

Ma veniamo a noi... Mi è piaciuto come hai creato la vicenda. La disperazione di tutti e John in particolare quando hanno ritrovato Sherlock in quelle condizioni è descritto davvero bene. Mi sono sentita partecipe della vicenda.
Mi è piaciuto anche come hai descritto John. Mary non c'è e Sherlock sta per morire. Si sente cosi solo..!
Fortunatamente va tutto per il meglio..

Bene, ti faccio i miei complimenti per aver gestito bene tutto!
Baci alla prossima,
Olivier_Rei=)