Recensioni per
NAGINATA (なぎなた-薙刀)
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 233 recensioni.
Positive : 233
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/01/18, ore 00:38

Ciao carissima, rieccomi qua!!
Stavolta mi scuso io per il mostruoso ritardo: non mi ero accorto dell'aggiornamento!
Poi, finalmente, ieri mi sono deciso a buttare un occhio...
Innanzitutto, auguri di buon anno nuovo anche a te!!
E che ti possa portare cio' che piu' desideri!!
Io, dal mio canto, sono reduce da un anno tiratissimo. Mi accontenteri che non accadano casini, per una volta.
Ma veniamo alla storia.
Ottimo capitolo, superbamente scritto e narrato come nel tuo stile. Per fortuna tutto si e' risolto per il meglio: se fossero riusciti a portare via sul serio Chikako, temo che i poveri Okita e Takeko sarebbero andati incontro ad una sorte orribile...come probabilmente sperava la perfida Natsuko, visto il suo commento tagliente!
Ma, per fortuna, il GRANDISSIMO Okita ha risolto la situazione. A costo di sembrare oltremodo ripetitivo, lo ribadisco per l'ennesima volta: adoro questo personaggio.
E' stato l'unico a non perdere la testa in mezzo ad una situazione disperata e ha risolto tutto con un'intuizione degna del tenente Colombo.
Mi ha sorpreso il fatto che la principessa fosse ancora nei paraggi, seppur ben celata...ma dimenticavo che il corteo e' talmente imponente che potevano nasconderla per poi trafugarla in seguito, con tutta calma.
Conosco anch'io gli Akita, sono davvero bellissimi. E hanno un gran senso della famiglia, come dici tu. Sono molto docili, e hanno una predilezione per i bambini piccoli. Indicatissimi perche', oltre a giocarci, li sorvegliano e li tengono d'occhio come se fossero i loro cuccioli. Guai agli estranei che si avvicinano!
Bella, nella sua crudezza, la parte in cui descrivi il supplizio dei ninja colpevoli di aver fallito la missione. E' descritto in maniera molto realistica e fa davvero rabbrividire.
Ho sentito parlare della famigerata MORTE DEI MILLE TAGLI.
In Cina avevano un gusto sadico del tutto particolare. Esattamente come hanno sviluppato le arti, le scienze, la medicina, l'agricoltura con i sistemi di irrigazione e la tecnologia con le sue implicazioni belliche, hanno ideato anche delle tecniche per portare alla morte un uomo facendolo soffrire il piu' a lungo possibile. Le loro torture hanno fatto scuola. Come quella della goccia o come il Ling Chi. E dato che molte tradizioni giapponesi sono di chiara matrice cinese, seppur riadattata alla loro maniera (tipo le arti marziali), hanno importato anche le cose peggiori.
Questo supplizio era tra i piu' terrificanti.
Si dice che molti impazzissero per il dolore, prima di morire. O che i fortunati (per modo di dire) che arrivavano alle ultime fasi del procedimento non avessero nemmeno piu' la forza di URLARE.
Una cosa orrenda. Ci sono anche delle foto in rete ma ti consiglio VIVAMENTE di lasciar perdere. Io e la mia mania di approfondire...un giorno mi causera' dei guai.
Un supplizio simile lo usavano anche i nativi americani, anche se li' ci aggiungevano il classico taglio dello scalpo, alla fine. E spesso accendevano delle braci sotto alle vittime, dopo averle messe a testa in giu'.
Ok, basta cosi'.
Comunque, ho idea che gli ideatori della "simpatica" mascalzonata ai danni di Chikako ci riproveranno quanto prima...
Complimenti per lo stupendo capitolo e alla prossima!

See ya!!


Roberto

Recensore Master
12/01/18, ore 15:17

Oioi, avevo perso di nuovo l'aggiornamento. Guardo troppo di rado ultimamente le liste, causa i vari impegni.
Beh, fatto sta che sono di nuovo qui, da te:) E Naginata mi mancava non poco.
Avevamo lasciato i protagonisti alle prese con un combattimento che poi si era rivelato un diversivo per catturare la principessa. Devo ammettere che la scena mi è apparsa inusuale, ma forse mi è sfuggito qualcosa. Come mai non l'hanno portata via, più lontano, o addirittura uccisa? Perché nasconderla dentro il carro dei servitori, rischiando che venisse salvata in tempo? In questo comportamento, forse c'è nascosto un significato o una sottotrama che mi sfugge.
Okita, oh Okita! C'è amore nell'aria, un rapporto di amicizia e fraternità che sta evolvendo? Takeko è troppo ingenua in tal senso, ma io ho amato il modo in cui il samurai si prende cura di lei, si preoccupa per lei ancora più che per la principessa. Okita ha mantenuto la calma e ha agito con arguzia, tipico di questo personaggio che sto imparando sempre più ad apprezzare. E la nostra Takeko ha appena affrontato le difficoltà che saranno il suo pane quotidiano. Uscire dalle mire della "governante", scoprire la sua forza per poi ritrovarsi a un passo dal fallimento e dalla vergogna. Mi chiedo anche io come abbiano fatto a rapire la principessa, ma qualcosa mi sa che la nasconde proprio Chikako.
E la prima parte si conclude con il ritorno di un personaggio amato: come mai da queste parti? ^.^ Felice che il loro incontro sia arrivato così presto, agogno il momento in cui approfondirai i rapporti personali tra i vari personaggi. Al momento la trama va avanti lentamente e ancora è lunga la strada da percorre, ma la mia curiosità è alle stelle.

La seconda parte è stata breve ma intensa. Mi si è accapponata la pelle leggendo di questa pratica, ormai in disuso nella Cina odierna, ma che comunque riflettendoci bene... non so, a qualcosa di diabolico che mi ha colpito non poco, e di solito ho un certo controllo per le scene cruente.
Gli shinobi hanno fallito, ma come Okita ha detto ci riproveranno, questo è solo l'inizio.
Felice di tornare di nuovo qui da te, al prossimo capitolo. Non vedo l'ora.
A presto!

Recensore Master
10/01/18, ore 12:39

Mamma mia! La nostra  Takeko l'ha scampata davvero bella. Mentre leggevo mi saliva un'ansia che non so spiegarti, perché sei stata bravissima nel trasmettere i sentimenti d'angoscia che attanagliavano lei a me, che leggevo. Purtroppo nella sua situazione c'è poco da scherzare perché anche se involontariamente, ha disatteso al suo compito di proteggere la principessa! Ad ogni riga che scorrevo mi chiedevo che cosa sarebbe accaduto e dove potesse mai essere andata a finire Cikako, che sembrava quasi svanita nel nulla. Ma tu, in modo molto arguto e intelligente, a sorpresa, ci sveli che non era poi così lontano. Direi che avevano studiato la cosa davvero ad arte per gabbare ben benino tutti.
Sappi che ho adorato letteralmente come hai sbrogliato il bandolo della matassa facendo scendere in campo Cho, questo adorabile cane che con le sue straordinarie doti ha subito scovato la principessa.
Cikako, una volta liberata e rinvenutasi,  decide di mentire per salvaguardare Takeko, ma sarà creduta proprio da tutti? Ma sopratutto, chi è il traditore che nel convoglio tiene di mano agli shinobi? Perché a mio avviso qualcuno ci deve essere che fa il doppio gioco…
La seconda parte è agghiacciante. Avevi già parlato di questa pratica disumana che mi fa letteralmente rabbrividire e rileggerne è stato ancora molto "forte" come immagine, anche se devo dire che tu hai un modo di narrare così asciutto e privo di autocompiacimento per  queste scene così violente, che in qualche modo lo rendi sopportabile. certo la freddezza sprezzante di Mr. Townsend è davvero disturbante e ti dirò, che se in futuro verrà fatto a pezzi, non piangerò per lui!
Insomma, alla fine di tutto, ancora la principessa non è al sicuro, il viaggio deve proseguire e il nemico è più agguerrito che mai visto che non è riuscito a portare a termine il piano. Speriamo che l'idea di Takeko di nasconderla tra i carri delle dame di compagnia risulti vincente, ma credo che ancora avrai da riservarci un bel po' di sorprese, mi sa!
Bene, hai confezionato un altro bel capitolo avvincente e molto ben scritto che mi sono letta (mea culpa) in  notevole ritardo, ma tu sai bene il perché, ma che mi sono anche gustata dall'inizio alla fine con molto piacere, spigolature e note comprese (adorabili le foto dei cagnetti!)
Buon anno anche a te cara amica e non preoccuparti, io starò sempre qui ad aspettare per leggere il proseguo di questa storia che mi ha rubato il cuore.
A presto!
 

Recensore Veterano
02/01/18, ore 17:50

Ciao, carissima!

No, non sono scomparso nel vuoto cosmico né ho abbandonato la tua storia che, come sempre, si conferma una perla nel genere storico e, in particolar modo, nella rubrica delle mie storie seguite. Sono stato, come ho detto a tantissimi altri autori, impegnatissimo in questo periodo: lo studio, la vita privata, le feste e, perché no, anche la scrittura mi hanno tenuto lontano dalla possibilità leggere e/o recensire con costanza le storie che mi ero promesso di seguire.
Ciò comunque ha i suoi lati positivi: ossia, tra i tanti, che ora ho la possibilità di leggere con più calma e recensire – come sempre – con la minuziosità che la storia richiede, senza dover correre a fare altro (almeno per il momento, s’intenda).

Ma, chiusa questa parentesi, e scusandomi ancora per i ritardi ciclopici che mi accompagnano di continuo, passiamo alla nostra recensione.
Questo capitolo continua a confermare la bellezza di una storia dentro la storia che mi affascina sempre di più, con i suoi personaggi evidentemente ben inseriti nei contesti e nei modi di pensare e fare del loro mondo e del loro tempo. Perché storico è anche questo: sapersi calare, prima che nella psicologia dei personaggi presentati, nel tempo in cui la storia naviga, certamente differente dal nostro e con visioni aliene a quelle odierne. Ma tu, come al solito, ti confermi un’autrice e una storica, permettimi, davvero, davvero puntigliosa e capace. E ti assicuro che questo tuo amore per gli eventi narrati grava su tutto il testo.

La vicenda qui pare minacciare un’improvvisa tempesta sul punto di esplodere: sappiamo quanto fragile era la situazione alla corte di Chikako, ma mai sarei aspettato un tale calo a picco nella drasticità degli eventi.
I nostri sono in viaggio verso Edo, dove "finalmente" Chikako abbandonerà il suo mondo per abbracciare il nuovo destino che le è stato promesso. In questo capitolo, seppur velatamente, ci disegni una sorta di immagine della principessa abbarbicata all’interno della sua carrozza: l’ho intesa quasi come una metafora; Chikako è evidentemente indisposta a parlare, magari poco felice nel dover mettere da parte sé stessa per una causa più grande come il matrimonio richiede, e per questo ha innalzato attorno a sé una cinta muraria più alta di un torrione. Questo pare averla spogliata della sua forza, del suo carattere.

Dall’altra parte, invece, Takeko continua il suo percorso di formazione e di affermazione in qualità di preservatrice dell’incolumità della principessa, per cui – mi è piaciuto vederlo ancora una volta – nutre profonda stima e rispetto.
Ma, non lo si può negare, Takeko è ancora giovane. Non tanto fisicamente o mentalmente, quanto ancora, invece, nel suo senso di visione delle cose. Takeko è esperta, è abile, è protettiva… ma manca della capacità di immedesimarsi nei pensieri di chi fa del male, nella mente del maligno, insomma. Sono sicuro che saprà sviluppare questa abilità, perché già inizia a capirne la necessità nel momento in cui il combattimento con gli shinobi – perdonami se sbaglio la concordanza – si conclude. Ed è vero che pare sia successo tutto troppo in fretta e con scarsi risultati da entrambi i fronti: ma non fa in tempo a considerare questo una stranezza, che Chikako è sparita dalla sua postazione.
Lungi dal dubitare della fedeltà di Chikako ai suoi protettori, sono sicuro che la principessa sia stata adeguatamente rapita da quegli assalitori: un male, quindi, per ogni partito e per gli eventi. E questo è un ottimo modo per concludere il capitolo e per spingere me e tutti gli altri lettori a balzare verso il prossimo, praticamente inghiottiti dalla voglia di sapere cosa sia capitato.

Concludo con una lode – come sempre – al tuo illustre lavoro di ricerca e di studio delle fonti e delle panoramiche storiche. E, cosa più importante, alla tua bontà nel renderci partecipi – poveri noi, ignoranti – della bellezza di questo mondo sofisticato e spesso frainteso per via di miti e credenze che ne infangano la bellezza o che trascurano la realtà.
Detto ciò, per il momento ti saluto, carissima autrice, nella speranza di poterti lasciare una recensione al prossimo capitolo quanto prima possibile.

Parentesi: ho inaugurato, circa un mese fa, una mia personale pagina autore su facebook. Se ti va e se hai la possibilità di farlo, magari posso invitarti a lasciare un “mi piace” o a seguirla, così da poter sempre restare aggiornata sulle chicche che ogni tanto pubblico o sulle novità circa la nuova storia di Bartimore & Co, per la cui pubblicazione qui su efp manca ormai davvero pochissimo. Certo, se lo vorrai, mi farà tantissimo piacere risentirti di là.

Un abbraccio e – anche se in ritardo – auguri per il nuovo anno, cara!

Makil_
(Recensione modificata il 02/01/2018 - 05:50 pm)

Recensore Master
02/01/18, ore 10:45

Ciao cara, bentornata e buone feste anche a te!
Abbiamo passato momenti di tensione dopo il rapimento della principessa. Ho temuto per ciò che avrebbero potuto fare a Takeko se non fosse stata ritrovata. Per fortuna la bellissima cagnolina si è rivelata l'asso nella manica e ha ritrovato Chikako sana e salva. E lei è stata anche buona nell'accollarsi la responsabilità... si vede che è affezionata a Takeko!
Ma gli altri se la berranno?
Complimenti anche per questo capitolo, davvero molto bello.
Ti devo risegnalare l'errore nel titolo di Chikako però... suo padre non sarebbe contento nel sapere che la figlia gli ruba il titolo! :D
Alla prossima
Eilan

Recensore Junior
30/12/17, ore 16:24

Che sollievo, la principessa è salva, ancora una volta i samurai sono riusciti a risolvere la situazione, ma temo che i nemici non se ne staranno buoni e tranquilli, ho paura soprattutto per Takeko: stavolta l'hanno coperta, ma se dovesse accadere di nuovo non so se gli altri samurai gliela faranno passare liscia..
C'era molta crudeltà e nessun rispetto per la vita umana purtroppo!
Bel capitolo, soprattutto perché ora è arrivato Toshizo 😊

Recensore Junior
30/12/17, ore 10:24

Guarda... ho temuto il peggio, credevo che Chikako fosse spacciata. E di sicuro i nostri eroi sono stati bravissimi e tempestivi, perché non hanno sprecato tempo prezioso per ritrovarla, anche grazie alla cagnetta (che belli che sono gli akita, mi ricordano il film con Richard Gere, una storia commovente).
Takeko non ce la fa più, la vedo molto provata e stanca, sia nel fisico che nello spirito: ha solo sedici anni, se non ricordo male l'injzio della tua storia, è una ragazzina con una responsabilità assurda, così enorme... adesso che è arrivato il capitano Hijikata non so come andrà a finire il suo equilibrio mentale, aahaha, perché è cotta di lui, e quando si è cotti si sbarella facilmente.
Bella cosa però che lui sia arrivato: è un personaggio stupendo.
Mica tanto stupendi i metodi punitivi importati dai Cinesi: roba da accapponare la pelle, eh
Buon anno e a presto.
dile

Recensore Master
29/12/17, ore 23:13

Confesso che questo capitolo, nonostante le cose poi siano andate a posto (almeno per il momento), mi ha messo addosso un'ansia... Ero quasi più angosciata da quello che avrebbero potuto fare a Takeko che dalla sorte della principessa (e la scena finale ha confermato i miei timori...).
Meno male che la giovane samurai può sempre contare su Okita e sulla sua esperienza, e anche sulla evidente benevolenza di Chikako, che per fortuna decide di addossarsi tutta la colpa, anche se non sono sicura che le sue dame (soprattutto la perfida Natsuko) le abbiano creduto. Ma chi potrebbe mettere in discussione la parola di una principessa?
Rimane il mistero di come sia potuto avvenire il rapimento e di quale trattamento volessero riservarle i suoi rapitori...
La scena finale è davvero agghiacciante, e tu sei riuscita a rendere tutta l'atroce crudeltà di questa tortura senza scendere in particolari splatter, e questo l'ha resa ancora più efficace.
Ho adorato Cho, il primo cane "molecolare" della storia! E da cuccioli gli akita sono davvero irresistibili!
Insomma, ottimo lavoro, come sempre!
(E naturalmente accetto con piacere la proposta del caffè! :))) A presto dunque!)
(Recensione modificata il 29/12/2017 - 11:58 pm)

Recensore Veterano
28/12/17, ore 21:56

Anche stavolta Takeko se l'è scampata bella: come diceva Okita, l'avrebbero condannata a morte, altro che suicidio onorevole da samurai, se Chikako fosse andata perduta. Grande anche Chikako, che ha coperto Takeko. Finora la protagonista ha avuto fortuna: adesso poi è arrivato il suo principe azzurro...ne vedremo delle belle, tanto lo so già che con te non si rischia un romanticume di bassa lega (sennò leverei le tende), ma sentimenti veri.
Angosciante la chiusa: ma si sa che le torture purtroppo fanno parte della storia dell'umanità, inutile fare finta di niente.
Bel capitolo, molto equilibrato e scorrevole.
Ciauzz...ci di becca nel 2018.
K.-L.

Recensore Master
27/12/17, ore 14:17

Buon pomeriggio.
Mi sa che ci sia molto che non va, per la nostra giovane protagonista.
Penso che dovrà stare attentissima! Per fortuna, grazie all'aiuto dell'amico e del fedele cane, è riuscita a rintracciare la giovane principessa... ma la prossima volta non andrà così, credo. Sarà meglio stare sempre con gli occhi ben aperti, perché mi sa che qui non si scherza.
In questo corteo sicuramente c'è qualcuno che collabora con i sequestratori...
Che situazione davvero spinosa! Spero che Takeko riesca a cavarsela, perché questa volta è una bella sfida, eh...
Certo che questi giapponesi non scherzavano affatto, con le pene...
Bene, un altro capitolo ben scritto e molto curato, complimenti come sempre :) anche scorrevole da leggere, molto interessante.
Ancora auguri :)
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Master
26/12/17, ore 19:59

Dio benedica i cani, gli esseri migliori del creato.
A parte ciò, questa storia è sempre bellissima, emozionante e interessante. Fa sussultare ad ogni paragrafo per i colpi di scena che si susseguono, non consente di abbandonare la lettura fino alla fine del capitolo, e insegna anche un sacco di cose.
Magnifica come sempre la tua ricostruzione del Giappone, con tutte le sue usanze, dalle più rigorose alle più macabre. Sei in grado di portare il lettore in un altro luogo e in un altro tempo con una naturalezza che lascia basiti.
Complimenti per questa bellissima storia!

Recensore Master
26/12/17, ore 19:55

Caspita... che roba!
Mai mi sarei immaginata che l'avrebbero legata e imbavagliata per infilarla poi in uno degli ultimi carri.
Mi pare fin troppo evidente che nel convoglio ci siano dei traditori.
Sennò come avrebbero fatto a... ?

E mi stupisce anche che non l'abbiano uccisa e via, invece di rischiare di farla soffocare. Credo che la loro perversione sia un po' troppa perché io riesca a capire.
Fortuna ne sia uscita bene, dai.

Speriamo che non ci riprovino, ma la situazione è spinosissima e delicatissima e Takeko sta rischiando anche più dell'osso del collo.
Non vorrei essere nei suoi panni.

Intanto sono gli shinobi a star facendo una brutta fine.
Ehi, mi pare che ci provino troppo gusto a far del male agli altri, qui.
Costringono la gente a viaggiare in una portantina dove rischia di morire soffocata, ti avvelenano le vesti, pretendono che ti suicidi in modo onorevole, oppure ti tagliano a fettine...

Non posso credere che quel metodo di esecuzione lo abbiano tenuto fino al 1905! E' una barbarie inimmaginabile.
Sempre stata contraria alla pena di morte, io, poi questo mi pare veramente una delle più terribili.

Speriamo che la principessa riesca a difendere Takeko perché questa cosa inizia a farmi paura.
Ma insomma, lei non ha voluto parlarne, ma forse sa come hanno fatto a rapirla, no?
O era incosciente?

Mi auguro che arrivino presto a destinazione perché mi sta venendo l'angoscia.

Eccoti tornata su EFP!
E' da un bel po' che non ti vediamo, ma sappiamo che sei molto impegnata, poi io non dovrei parlare, perché sono un bradipo doc e non ho assolutamente il diritto di aprire bocca, mea culpa.

Mi metto in attesa del prossimo capitolo.

Augurissimi anche a te e a presto!
(Recensione modificata il 26/12/2017 - 10:18 pm)

Recensore Master
26/12/17, ore 19:32

Che fortuna per la nostra Takeko! Mi chiedo solo perché i rapitori abbiano mollato la principessa nascosta alla meno peggio nel bosco, invece di ammazzarla subito o sorvegliarla perché non venisse salvata!
Ecco, appunto. E hanno pure pagato un caro prezzo per quello. Davvero raccapricciante la descrizione della tortura.
Un altro capitolo davvero interessante, complimenti!

Recensore Master
16/11/17, ore 16:56

La tua capacità narrativa è come sempre sorprendente. Hai confezionato un capitolo davvero strepitoso che si fa leggere tutto d’un fiato!
Mi è piaciuto moltissimo come racconti finanche gli odori, o meglio gli olezzi, (par quasi di sentirli: pesanti e asfissianti) che soffocano quasi la principessa, costretta ad un viaggio che si prospetta allucinante nel dover respirare l'aria stantia satura il palanchino.
La nostra Takeko si dimostra molto sensibile alle esigenze umane di Chikako, che sarà una futura regina, ma che ha anche il diritto di ossigenarsi un po' e respirare aria sana.
Sembra quasi che tu ci abbia preparato un gustoso antipasto, per poi volutamente lasciarci con la forchetta a mezz'aria e la bocca aperta, perché dopo lo scontro con i loschi figuri, che sembrano essere stati messi in fuga con molta (forse troppa facilità) ci abbandoni sul più bello, con un enorme cliffahanger, ovvero la scomparsa della principessa, che sembra (il condizionale è d'obbligo, dato che ci cogli di sorpresa) essere stata rapita.
Tutto lo svolgersi dei fatti  è descritto in modo assolutamente divino sappilo! Hai reso una scena d’azione che mi sono figurata nei minimi particolari e che ho come vissuto come da spettatrice, presente, proprio lì,  nella radura, e con il cuore in gola.
Takeko che combatte è magnifica e hai reso benissimo la sua tensione. E’ una gioia leggerti sappilo!
Ora avrei mille domande che mi frullano per la testa.
Chi sono questi?
Chi li manda?
Che fine ha fatto Chikako?
Che succederà a Takeko che verrà considerata la responsabile di ciò che è accaduto, avendo voluto far rifocillare e respirare la principessa.
Io mi sono fatta una certa idea, su una certa arpia che ha sicuramente voglia di vendetta, ma chissà poi che cosa ci sarà veramente sotto.
Aspetto paziente l'aggiornamento, con me niente cospargimenti di cenere, CHI meglio di me può capirti?
Bravissima e avvincente come sempre, ancora una volta riconfermi questa storia come una delle migliori in assoluto che ho letto qui su EFP.
Bellissime e apprezzatissime le foto che personalmente ho gradito tanto, soprattutto è bello  ammirare le vere fattezze della nostra Takeko
Spero a presto, vita, lavoro ed impegni permettendo per entrambe. Un GRANDISSIMO e caloroso abbraccio e ancora complimenti cara amica mia!
 

Recensore Master
02/11/17, ore 19:44

Rieccomi qua!
Eh, ti capisco...periodo parecchio incasinato anche per me. Non riesco a scrivere quanto vorrei, e la cosa mi fa innervosire. Purtroppo abbiamo tutti una vita da vivere, nostro malgrado. Con impegni e scadenze. Tra l'altro ho corso il rischio di allontanarmi da questi lidi per parecchio tempo...ma ne riparleremo nel prossimo capitolo della mia long.
Adesso veniamo al tuo, di racconto.
Episodio magistrale: ottima e precisa la descrizione del "convoglio" reale, e poi una stupenda scena d'azione. Che tra l'altro avviene in piena bruma mattutina, come in un film di Kurosawa. Il momento migliore per un assalto improvviso, insieme alla notte fonda come western comanda!
Takeko che combatte come una furia per difendere la principessa, e Okita grandissimo come al solito. Peccato che cominci a manifestare quei maledetti sintomi...della malattia che lo portera' alla tomba, poveraccio.
Divertente l'apparizione del "volpacchiotto", che ha stemperato un po' la tensione. E poi...il twist dinale, che lascia davvero senza parole. Allora l'attacco era solo un diversivo? E la principessa e' stata davvero rapita, o ha seguito i suoi sequestratori di propria volonta'? Perche', rileggendo le sue ultime parole, viene qualche dubbio...
Staremo a vedere!
Due parole sui Ninja: a creare confusione, qui in occidente, sono stati soprattutto i film su di loro fatti dagli americani, che come al solito non hanno capito una mazza. Li hanno raffigurati come guerrieri invincibili, suddivisi in decine di clan rappresentati da un diverso colore. Ecco quindi film strapieni di Ninja con le uniformi rosse, blu, nere, gialle, verdi, a strisce, a pallini...
I Ninja, come dici tu, erano sicari. A pagamento. Non avevano un codice d'onore da osservare, in quanto assassini. E per un guerriero dell'epoca, abituato ad uno scontro frontale ed in singolar tenzone, rappresentavano un autentico incubo. Perche' potevano colpire in qualunque momento e ovunque: per loro contava solo il risultato, e cioe' l'omicidio della vittima. Con qualunque mezzo. E se aggiungiamo che l'addestramento era trasmesso solo a poche persone, come in una setta, e che si svolgeva nella piu' assoluta segretezza...e' facile intuire perche' assunsero un'aura quasi mitica. E poi, in quel periodo, erano tutti molto superstiziosi (anche adesso, comunque!)...
E comunque, i Ninja non erano cosi' uniti come si pensa: erano mercenari che agivano per denaro. Killer su commissione, per farla breve. Spesso si scontravano tra loro, addirittura.
Era certo, in ogni caso, che fossero persone non comuni.
Potevano stare giorni interi senza mangiare, bere o dormire. Nascosti negli interstizi di una casa, in attesa di colpire il bersaglio designato. Potevano anche auto-slogarsi le articolazioni per passare attraverso gli spiragli piu' sottili. Usavano anche allucinogeni, o sostanze psicotrope: da qui la credenza che avessero poteri magici. Contiamo anche che usavano polvere pirica e altre sostanze chimiche per dare vita a veri e propri "effetti speciali". Sapevano usare anche l'ipnosi, persino auto-indotta, per aumentare le loro capacita' o la resistenza. Spesso facevano gesti con le mani o recitavano veri e propri scongiuri, durante l'esecuzione delle tecniche. In realta' credo che fosse una sorta di training autogeno ante-litteram...
Privilegiavano le armi da lancio, come pugnali, shuriken o aghi, spesso avvelenati.
Non usavano armi come la Katana o la spada corta. Ma se costretti, li utilizzavano in modo totalmente imprevisto, arrivando addirittura a lanciarle! E per un Samurai era un sacrilegio, abbandonare l'arma...
Sapevano improvvisare, e adattarsi a qualunque situazione. Erano combattenti estremamente versatili e imprevedibili, capaci di uccidere con qualunque cosa capitasse loro a tiro. Erano fuori dagli schemi, e quindi molto, molto pericolosi...
Capitolo fantastico, complimenti e alla prossima!

See ya!!

Roberto
(Recensione modificata il 02/11/2017 - 07:46 pm)