Il "secondo Leo" mi è sempre stato un po' antipatico. Forse perché troppo diverso dal primo, forse perché posseduto, forse perché ancora più negativo di prima... o forse semplicemente perché non riuscivo più a trovare Leo interessante senza Elliot (che comunque è sempre stato nettamente il mio preferito dei due). E pare che Leo mi dia ragione perché è disposto a cancellare se stesso (e il mondo) per creare una realtà in cui l'amico sia ancora vivo. Devo dire che malgrado mia antipatia per lui l'ho davvero apprezzato in questo passaggio: è delirante (come Vincent), ma la forza del suo affetto è profonda e totale (e totalizzante). Insomma, è malato, ma non riesco a non provare empatia per lui e a non comprendere le sue ragioni. Peccato che per loro non ci sia un lieto fine, o comunque un ultimo incontro o dialogo almeno "in spirito"!

Leggi la risposta dell'autore

E finalmente riesco a commentare!
Ok White, chiariamoci: sono una persona a cui piacciono molto le cose inaspettate, tutte le cose belle come sorprese e bla bla bla. Ma questo proprio no! Insomma, se proprio volevi far piangere qualcuno - quel qualcuno che sono io-, potevi almeno avvertire! Ero tanto contenta del fluff natalizio, sorrisi, baci e abbracci e invece... E invece... Ma io dico, é cattiveria questa! ;-; Ci sono rimasta malissimo, sul serio. L'unica soddisfazione che mi sono finalmente tolta é stata quella di cominciare a parlare, in tono estremamente saccente, con lo schermo sparando commenti alla “Ha-ha-ha vai convinto tanto poi cambiate idea, tu e quel demente (detto con amore ovvio) di Vince!”
Approposito di Vincent, mi ha fatto piacere che tu l'abbia inserito, era tanto che non leggevo qualcosa con lui. Assolutamente IC, non gli hai fatto dire molto ma da quel poco si capisce molto della sua personalità. Inoltre, non si sa molto su ciò che é successo in quel momento di stacco tra la morte di Elliot e lo scontro con Oz, apprezzerei davvero davvero molto se in futuro scrivessi altro su questo periodo ^^
Discorsi insensati a parte, mi é servito un attimo per entrare nuovamente dentro l'atmosfera tetra dell'investitura a Glen di Leo, ormai la testa era bella che alla fine del manga. Per farla breve c'è un netto contrasto con le altre ff e questo mi da l'occasione per porti una domanda: le drabble sono collegate da un qualche particolare, messe in ordine cronologico, o hanno una sequenza completamente spontanea? Perché, devo dirtelo, non credo potrei reggere di rivedere il vecchio Leo dopo questo stravolgimento. Avrebbe lo stesso effetto del sogno fatto da Oz nel volume 24: tragedia delle tragedie.
Il primo tratto “Leo esiste. Leo é” e giù di lì, lo adoro. Davvero magnifico. Bello sul serio. Inutile dirti quanto poi tu sia riuscita nel renderlo il sedicenne che si ritrova di punto in bianco posseduto da mille e passa spiriti, a capo di un mucchio gente che credeva morta, riconosciuto come un dio e per di più dopo la perdita della persona più importante della sua intera esistenza. Mh, in effetti fa un po' tanto catastrofe detta così.
Questo punto in particolare credo sia il più rappresentativo:
«Perché qualunque nuovo mondo il destino riuscirà a creare sarà sempre un migliore di quello, dove ogni attimo di veglia e di sonno ha il colore dei vestiti bianchi di Elliot riverso nel suo stesso sangue, dove ogni secondo è muto come il cuore del suo unico amico e come le eleganti decorazioni in marmo che proteggono la sua tomba dalla pioggia»
La nuova immagine mi piace molto, riassume bene quel che é diventato ed anche lo scorcio su Vincent é ben fatto.
Grammatica apposto, non mi sembra ci sia alcun tipo di errore e ciccia.
Mi spiace per la recensione cortina ma i compiti chiamano e io devo, purtroppo, rispondere. Sorry per eventuali strabicismi.
Non vedo l'ora di vedere che altro tema tratterai!
Baci,
Alny

(Recensione modificata il 19/01/2017 - 06:16 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Mi ero persa due bellissimi capitoli di questa ff che mi hanno lasciato a bocca aperta. Quello relativo al Natale è così leggero e divertente -immaginare Elliot vestito da Babbo Natale non ha prezzo- ma sempre indicativo del rapporto tra i due, perchè alla fine Elliot cede sempre alle richieste di Leo pur storcendo il naso non si tira mai indietro dalla parola data. E' una devozione reciproca che adoro. Esistenza invece è un pugno nello stomaco e mai parola poteva essere più adeguata in riferimento e Leo e Vincent, al loro desiderio comune di cambiare il passato annientando se stessi o più precisamente la condanna alla loro perpetua sofferenza. E nel caso di Leo non c'è soluzione alternativa, l'immagine dello stiletto insanguinato equivalente a non poter nemmeno ricorrere al sollievo della morte è davvero emblematica per la condizione del nuovo Glen Baskerville che è disposto a sacrificare qualunque cosa pur di concepire un mondo differente, un mondo dove Elliot esiste ancora. La lacrimuccia qui ci sta tutta, la tua bravura nel delineare l'introspezione di un personaggio come Leo -che io reputo sempre di una difficoltà incredibile- in maniera così lucida, dolorosa e a tratti crudele mi emoziona sempre tantissimo.
(Recensione modificata il 10/01/2017 - 01:58 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Non ho parole. È bellissimo. Hai colto perfettamente l'essenza del "nuovo Leo". Quando ho visto che la sua immagine era cambiata mi sono davvero stupita, ma solo perché il momento mi aveva colto impreparata, mi aspettavo che prima o poi sarebbe arrivato questo punto. Comunque Leo è perfetto, come tutti i personaggi di pandora è molto più complesso di quel che sembri ma tu l'hai reso fedele all'originale senza cadere nell'esagerazione. Le prime sei righe sono uno spettacolo. Penso che siano i perfetti pensieri per Leo,che non vuole essere un padrone o un re, ma solo poter riavere la sua vecchia vita indietro. Sei brava come sempre Al prossimo (e se non erro ultimo) capitolo!.

Leggi la risposta dell'autore