Recensioni per
Esame di maturità
di Hiroshi84

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/11/20, ore 10:49

Ciao Hiroshi. Eccomi a leggere anche questo scritto, come mi avevi suggerito. Poi tornerò anche a commentare le storie che hai scritto di recente. Ho letto con interesse il tuo scritto, si avverte quel che provi nel profondo e sono rimasta colpita che ricordi tutti i dettagli. Ma forse quello che mi ha davvero più sorpresa è come ti abbia messo in difficoltà il professore all'esame e mi viene da chiedere: "ma davvero ha usato quelle parole nel parlare?" Quello che mi è piaciuto molto è il fatto che tu abbia espresso che hai sempre amato la letteratura, nonostante abbia fatto degli studi del tutto diversi. Sono lieta che continui poi a coltivare questa passione, anche scrivendo qui, confrontandoti. Il finale, con lo scambio di battute fra te e il professore, chiude tutto in modo ironico come ho avuto già modo di apprezzare ed è importante saper sorridere. Quello che emerge è che, fra il bullismo che purtroppo hai subito e quanto accaduto nell'esame finale a chiusura del tuo ciclo di studi, non abbia vissuto un periodo facile, associato anche al fatto che non hai potuto studiare quel che desideravi. Ma scrivere è liberatorio e fai bene a comunicare quel che senti. Alla prossima. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/11/2020 - 10:52 am)

Recensore Veterano
19/09/19, ore 23:16

Ciao Beppe. Ho letto e riletto questo testo nel giro di pochissimi minuti. Che dire (Ti avviso che sarà una recensione lunga) allora il tuo prof inevitabilmente ha sbagliato a farti pressioni così, non è il modo adatto per mettere a proprio agio uno studente in un momento delicato come l'esame di maturità e credo che si poteva essere più pacato e con meno battutine idiote che nel contesto dell'esame di stato centravano ben poco. Ti racconto brevemente la mia storia. Dopo 3 anni che definire di merda è poco alle scuole medie del mio paese decisi di iscrivermi al Liceo Sabin di Bologna su consiglio di mia mamma. Non sapevo cosa aspettarmi, uscire dal mio paese, andare a Bologna con l'autobus ogni giorno, era un mondo nuovo, qualcosa del tutto inaspettato che mi spaventava e mi spaventava a morte credimi. Arrivato al Sabin il primo giorno ho visto un ambiente stupendo, straordinario, fantastico e che mai avrei voluto lasciare. I miei compagni erano tutti eccezionali, mi hanno accettato nonostante avessi avuto delle difficoltà per via dell'epilessia e per via che avessi l'insegnante di sostengo anzi mi aiutavano, mi supportavano e mi dicevano scherzosamente:" Che ero la loro mascotte che sorrideva, cantava e mangiava sempre" sempre delle belle parole per me e per farmi sentire finalmente una persona normale senza troppi pietismi. Professori buoni come il pane che avrebbero fatto tutto per me, ci confrontavamo quando le cose andavano in modo strano, ci si chiariva e si ricominciava (Non ho mai mancato di rispetto a un mio prof, mai una volta) Nel giro di poco mi feci amici anche di altre classi e infatti ora vedo e frequento molte persone che venivano a scuola con me. Una delle mie migliori amiche era al liceo con me, così come un mio carissimo amico. Su Facebook se vuoi trovi un album con una serie di foto che si chiama :" Grazie Sabin" e non sai quanto lo sto riguardando in questi giorni. Il giorno della mia maturità ero sereno, c'erano gli europei di calcio del 2012 ed eravamo ancora tutti sconvolti per il tragico terremoto che colpì l'Emilia... Quindi partite o scosse sismiche erano il modo perfetto per distrarsi e non studiare. Feci una tesina sul mercato equo solidale (Anche con una esperienza di stage fatta in una piccola bottega in centro a Bologna vicino a dove lavoro ora) e parlai della globalizzazione e delle multinazionali collegandomi con il libro Next di Baricco. Dopo 10 minuti di spiegazione il commissario si alzò e mi disse:" Lambertini ne ha ancora per molto?". Aveva meno voglia lui di noi. C'erano alcune mie compagne di classe che facevano il tifo che manco allo stadio e mia madre. Finito l'esame mi misi a piangere come un coglione, non ero pronto a lasciare "la mia seconda casa", i miei professori, i miei amici, i miei compagni di classe, 5 anni di vita. Ancora oggi quella scuola per me è rimasta "la mia seconda casa, la mia seconda famiglia". Ho cantato alle varie feste di fine anno scolastico (Forse hai visto un video su Facebook) conservo gli annuari gelosamente come se fossero il sacro Grall. Insomma a me il Liceo ha cambiato la vita totalmente, mi ha fatto rinascere e non credo sia un caso che io sia guarito dall'epilessia appena ho cominciato proprio il Liceo Sabin. Mi dispiace che la tua esperienza sia stata così negativa. Questo testo mi è piaciuto un casino, davvero tanto. Ora mi manca tutto di quella vita, tornerei a scuola immediatamente senza pensarci due volte, perchè il Sabin era una grande famiglia per me e spero che un giorno mio figlio si possa trovare bene come mi sono trovato io. Bel testo Beppe, mi sono anche commosso, in sto periodo sento molto la nostalgia scolastica. Un abbraccione grande grande.
PS: Il Sabin era un liceo scientifico ma io feci l'indirizzo "scienze sociali" che ora si chiama però "scienze umane" e uscì dalla maturità con 90/100 e feci 13, 13, 14 agli scritti, che secchia dirai tu eh? Invece sono stato davvero felice di essere uscito con questi voti, un abbraccio... Presto inizierò a scrivere anche io le mie avventure di Liceo e mi faranno piacere avere i tuoi riscontri, come sempre, adesso basta però, scusami ho fatto un romanzo. Anche Irene si è trovata molto bene al liceo e ha fatto parte anche della squadra scolastica di ginnastica artistica, inoltre Chiara, la sua attuale migliore amica era una sua compagna di classe... Incredibile quante strade può aprire la scuola superiore
Fede883.
(Recensione modificata il 20/09/2019 - 12:23 pm)

Recensore Veterano
02/07/19, ore 15:01

Simpatico, proprio una sagoma sto professore, non c'è che dire!!!! Che poi io mi domando, ma i professori non dovrebbero essere , non dico tanto, ma un filino piu empatici nei confronti degli alunni? Soprattutto quando vedono che un alunno durante un esame di maturità si trova in difficoltà? Mi sembra doveroso più che altro, se un docente si comporta come si è comportato il tuo.... beh, secondo il mio modesto parere dovrebbe pensare a cambiare mestiere.....Comunque amiruccio ti voglio fare i complimenti, in primis perché sei uscito con un buonissimo voto a differenza di ciò che pensi , anche perché ti voglio ricordare che tu lavoravi oltre che studiare! !! E poi voglio farti i complimenti perché sei riuscito a rimanere calmo nonostante lo stronzo avesse in tutti i modi cercato di metterti in difficoltà, ti dico la verità, io al posto tuo sarei svenuta dall'ansia o mi sarebbe venuto un attacco di ansia.....ti dirò, a me solo a ripensare al periodo scolastico mi vien male, terribile, veramente terribile, diciamo che di quel periodo salvo poche cose.....certo, la cosa bella era la spensieratezza che si ha a quell'età.....comunque per farti capire quanto ho odiato la scuola, ti dico solo che nei miei incubi ce la scuola ah ah ah ah penso che questo ti possa far capire tante cose. ....Sei stato fantastico e ti sei impegnato molto , lo so per certo perché qualsiasi cosa tu faccia ci metti tutto l'impegno di questo mondo....sono fiera di quello che hai fatto fino ad oggi e sarò sempre fiera di tutto quello che farai ...ti amo amoruccio dolce

Nuovo recensore
30/08/17, ore 00:14

Ciao,
Ebbene sì, sono sempre io.
Certo che hai avuto un professore davvero sadico!
Meno male che in tua difesa è intervenuto il tuo professore di educazione fisica. Certi professori sono così spaventosi che appena li vedi ti si gela il sangue nelle vene.
Non so il perché ma durante gli anni ho notato che a seconda della materia, anche i professori sono diversi caratterialmente.
Lo so. Ogni persona è diversa però, spesso, a seconda della materia insegnata, hanno delle caratteristiche comuni. I professori di materie umanistiche generalmente sono meno severi di quelle scientifiche.
Io ho frequentato un liceo linguistico e i professori di lingue sono sempre stati comprensivi nei miei confronti. Sapendo del mio disturbo d'ansia e del blocco psicologico non hanno mai cercato di deridermi o umiliarmi. Mai.
Invece i professori di matematica, di fisica, di chimica non furono dello stesso parere. Fioccavano i 4 e i 5 anche quando andavo bene.
Eh, che dire... il potere di far soffrire gli studenti!
Baci,

SkyFair

Recensore Master
04/03/17, ore 14:41

Ahhh *sospiro* che ricordo brutto che è l’esame di maturità.
Questo tuo racconto mi ha fatto ritornare tutto in mente. Ho i brividi solo a ripensarci.
Il racconto come sempre è scritto bene ed è molto leggere. Si legge tutto d’un fiato.
Attimo lavoro.

Recensore Junior
28/01/17, ore 01:28

Eccomi qui di nuovo a leggere qualche tua storia Prima di andare a dormire! Non ho potuto fare a meno di ricordare (con un po' di nostalgia ma anche con un po' di ansia) il mio esame di maturità e tutte le emozioni collegate ad esso. Penso che sia forse uno dei momenti più carichi della nostra vita. È bello ripensarci dopo qualche anno. Comunque il professore di elettronica un vero st****! Ahahah Come sempre, complimentissimi per la scrittura leggera e scorrevole! A presto VI_Dragonfly

Nuovo recensore
17/01/17, ore 17:09

Hai presente quello che ti ho detto prima? Ecco vale anche qui.. Hai scatenato in me dei ricordi e che ricordi!! Il periodo più ansia della mia vita e tutto' ora soffro di incubi per questo. Ahahah se sei uscito con 68 io con 64. Ma ho tanta soddisfazione di averlo passato e di aver soddisfatto le mie aspettative in italiano ( la prof era del liceo, io in un professionale) e di essere andata bene in anatomia e psicologia. E niente ho concluso l' esame piangendo.