Ciao =)
Sono super felice di essere riuscita a leggere questa tua raccolta, perché più vado avanti più mi accorgo di quanto sia meravigliosa .
Il tema che ti è stato dato non è per niente facile, capisco la tua difficoltà, ma reputo che tu sia stata impeccabile nel gestirlo e nel creare una poesia così forte e intensa, ma anche dolora e dolce allo stesso tempo. Mi chiedi come sia possibile, ma pensa che ogni tua parola sia una dolcezza nel trattare questo tema in modo delicato.
Mi sgretolo sotto le tue dita
calde, che accarezzano la mia vita
e ne fanno uno specchio vuoto
che riflette solo il tuo volto.
Questo verso è duro, ma allo stesso tempo non parla solo di una donna che viene maltrattata, ma è conducibile a chiunque si sia sentito ferito, distrutto internamente. Io penso che il dolore fisico e psichico abbia lo stesso volume di pesantezza, non è possibile alleviare uno rispetto all’altro. Perché si può soffrire anche solo con le parole, e stessa cosa con i gesti. Mi sento come se mi stessi rompendo in piccoli pezzettini, sento come il sangue nelle vene gelare e il verso finale… “riflette solo il suo volto” beh, esprime più di quanto qualcuno potrebbe dire a parole. Si vede anche la paura di quel qualcuno, si vede quando lo specchio sia il tuo più grande nemico e di quanto tu abbia voglia di fuggire, ma non puoi.
E io sono qui, lunga distesa
ad ascoltare i miei tuoni interiori.
Il mio cuore: un livido pulsante
che arranca e ansima suppliche morte.
Come hai detto anche tu nelle note hai giocato con le parole del tema assegnato, ma questo non solo ha accresciuto il significato della tua poesia, ma ha dato una scossa. Sì, hai usato parole forti e chiare per evidenziare ancora di più ciò che volevi dire, che volevi far provare o anche solo immaginare. Il primo verso di questa strofa è uno di quelli in cui mi vedo, magari non proprio letteralmente, ma mi ricordo i momenti passata a letto distesa distrutta nel cuore da una ferita che non smetteva di sanguinare. Ricordo quel vuoto, il cuore pulsare e sanguinare e il respiro che non smetteva di accelerare per poi fermarsi a quei momenti e a quel sorriso che lo accompagnava. Era un mal d’amore, ma non per questo faccia meno male. E… proprio come ho detto prima ci sono tanti modi di violenza.
“A te che importa se cado a pezzi?”
Beh, questa è una di quelle frasi che si ripetono spesso, ma alla fine giungi sempre alle stessa conclusione e… e forse è quella stessa risposta che fa ancora più male. Vedere che sei la sola a stare male, quando per lui è solo un passo indifferente, che conti meno di niente. Questa poesia è qualcosa di così profondo che con la mia recensione mi sembra di sminuire ciò che tu stessa volevi dire. Io sono senza parole, la tua incredibile forza di parlare in modo così dolce va oltre ogni immaginazione.
“[….]sarò lì, inerme, ad aspettare che tu inizi.”
E’ vero, molti in questa frase ci vedono la debolezza, il non voler agire, ma io ci vedo altro. Riesco a vedere lungo l’orizzonte e non posso smettere di pensare al tormento che lei senta dentro, alla voglia di porre finire a tutto, ma non trovare la forza di farlo. Forse, questa poesia posso capirla ancora più di quanto possa dire, non mi sono trovata proprio in una situazione tale, ma in altre meno complicate e dure.
So che si può essere forti e deboli allo stesso tempo, ma che si voglia sempre smettere, anche se tutto il resto ti urla di non potercela fare.
Non voglio allungare oltre la mia recensione, ma sappi che mi è entrata dentro le ossa, mi ha riportato a galla momenti belli, ma anche numerosi brutti che mi hanno distrutto, ma che mi hanno anche fatto crescere.
Sei stata davvero meravigliosa.
Complimenti *_*
Claire |