Io sono quella che ama i personaggi folli. No, non folli come il caro vecchio Break, che comunque amo moltissimo, ma indico con folli quelli che, apparentemente, o almeno all’inizio, non si possono prevedere. In parole povere, sono quei personaggi che fanno qualcosa di totalmente inaspettato e assolutamente fuori dalle regole a conquistarsi il mio cuore. Tramutarsi da eroe a carnefice certamente è stato il colpo del secolo, e non nego che forse – o quasi certamente – lui sia il mio preferito tra i miei preferiti.
Quindi hai tutta la mia approvazione per questa storia. È piccina, ma l’ho amata perché non hai fatto di Jack alcun stereotipo, alcuna megalomania o, peggio, alcuna idea farlocca basata su di lui che, nella follia, si cerca un ragionamento normale, ma hai eseguito perfettamente i suoi pensieri sulla base di quello che il manga lascia presagire. Ed è esattamente la ricerca, da parte di Jack, di un qualcosa che gli ridia la sua vera essenza, quella ragione di guardarsi allo specchio senza vedere il nulla. Quella ragione di vita che gli aveva dato Lacie. Dirti che ho riletto l’intero volume 17, dopo questa bellissima perla, immagino serva a poco.
Complimenti, davvero, per questa storia, e per aver dato una splendida scintilla al mio amatissimo personaggio.

Ciao! Era da tanto che non leggevo qualcosa in questo fandom, ma un'introspezione di Jack non poteva che attirarmi.
Lui è un personaggio molto complesso, eppure allo stesso tempo le sue azioni sono così chiare, così comprensibili. In realtà io lo amo e lo odio in contemporanea, per ragioni che non sto qui ad elencare XD, ma la sua mente mi ha sempre affascinata, e in questa storia ho trovato molto delle opinioni che nel corso del tempo ho sviluppato su di lui.
Il suo vivere per metà, come uno spettro su questo mondo, la sua ossessione divenuta ragione di vita.
Sarà che adoro il tema delle maschere, ma mi piace sempre quando su di lui viene messa in evidenza la sua scelta di nascondersi, di mostrare al mondo un lato che è solamente funzionale alla realizzazione dei suoi scopi.
Mi è piaciuta anche la frase "Una volta anche il mio cuore era qui. E ti ha seguito, quando sei scomparsa nell'Abisso. Ha lasciato il mio corpo, che è e sarà sempre incatenato a questo folle mondo." perché è terribilmente vera. Jack, dopo la morte di Lacie, si annulla, esiste solo nella speranza - da lui stesso tramutata in disperazione - di tornare da lei. Quella disperazione che si sente, alla fine, nel suo "Voglio tornare ad essere reale ancora una volta" , una crepa emotiva nel suo piano perfetto, di cui si renderà conto solo moolto più avanti.
Che dire? Questa ff è stata proprio una sorpresa; ritengo che Jack sia un personaggio con molti lati da svelare, e che dai suoi errori (dettati comunque da dei sentimenti) si possa imparare molto.
Quindi complimenti, e alla prossima! :)

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