Recensioni per
Victoria Cross
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 32 recensioni.
Positive : 32
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
04/01/23, ore 20:31

Ehilà, eccomi di nuovo ^^
Intanto Grosvenor si merita qualcosa anche solo per la vestaglia di seta. First class. E poi voto per la versione di lui "ragazzino incompreso" (e bisognoso di alcolici- ma non lo siamo tutti?). Ripeto che la caratterizzazione, anche dei personaggi secondari, in questa storia è spettacolare (aye for scotland :)).
Mi sento di aggiungere alla questione del trionfo della virtù sulla perversione che, come disse Churchill, "è impossibile essere condannati per sodomia da una corte britannica perchè metà non pensa che sia fisicamente possibile praticarla e l'altra metà la sta praticando" , il che è un ottimo riassunto dell'aristocrazia dell'epoca (con questo ho concluso il delirio britannico di oggi).
Comunque questa storia e la sua atmosfera mi danno sempre un grande senso di comfort e mi fa sempre piacere rileggerle.
Un saluto (con tutto allegato, as usual) e a presto ^^

Nuovo recensore
03/01/23, ore 22:51
Cap. 1:

Ciao, carissimo ^^
Io e il mio nuovo account torniamo su un old favourite (è proprio il caso di dirlo), perché al momento le alternative per me sono rannicchiarmi in un angolino a piangere oppure darci dentro di British humour. Quindi scelgo la seconda, che mi sembra un po’ più sana. Perdonami.
Allora (e ti premetto che dirò le cose che ti dico sempre): è stata una fantastica rilettura, devo dire. Lo dico da grande fan di questo contesto e periodo storico, mi stupisco di nuovo di quanto perfettamente tu abbia reso l’atmosfera, e specialmente di come tutti i riferimenti culturali e umoristici dei personaggi siano basati su cose che persone vissute in quell’epoca potevano effettivamente avere come riferimento (tipo il libro di Kells). Per non parlare del cambio di registri linguistici tra i personaggi (che nella mia testa parlano come gli inglesi doppiati nei film degli anni ’60, tipo David Niven), che è una cosa che adoro, un po’ come Stoker che fa parlare i personaggi londinesi di Dracula in cockney (solo che qui non devo passare il tempo a tradurre mentalmente da cockney a English RP e a smadonnare). Inoltre non perdo l’occasione per farti il mio miliardesimo complimento sul tuo sense of humour.
Mi sembra giustissimo che Grosvenor si comporti in maniera così noncurante, perché "never complain, never explain" e "noblesse oblige" (e altre frasi di circostanza da dire tra una partita di cricket e l’altra). Però sento il bisogno di aggiungerlo alla lista di personaggi da avvolgere in un pile e abbracciare, perché effettivamente la vicenda ha anche tutto un lato psicologico non indifferente.
Porto avanti la nobile tradizione della divagazione anche sul nuovo account e concludo questa recensione con due cavolate che mi sono venute in mente quasi istantaneamente: la prima è che la storia in se mi ha fatto venire in mente la canzone “Victoria” dei Kinks (“for this land I shall die/let the sun never set” con il tono più svagato della terra e leggermente ironico), e la seconda, di livello altissimo (pensa tu), è che mi ha fatta pensare allo sketch dei Monty Python “Zulu War” in tutto il suo glorioso nonsense, con gli ufficiali che girano tranquilli per il campo di battaglia chiedendo permesso, drink alla mano, schivando lance e non scomponendosi neanche per un millisecondo, neanche quando scoprono che una spia del Grande Gioco travestita da tigre ha rubato la gamba di un loro collega.
Con questo mi dileguo. A presto! ^^

Recensore Veterano
20/11/22, ore 18:21

Di nuovo, perdona il disturbo ma, una volta iniziata la storia, non sono riuscita a non finirla.
Anche questo secondo capitolo mi è piaciuto moltissimo, forse più del precedente. Mi fa tanta tenerezza il buon Grovesnor, costretto a letto per un aggravamento della ferita che non ha assolutamente nulla a che fare con l'alcool. Mi piace moltissimo come l'hai costruito: anche nella scrittura sembra che ci sia la serena sfacciataggine che lo contraddistingue. Sotto, però, c'è il dolore di una famiglia che non lo ama, dei camerati che non lo rispettano non per ciò che fa ma per la persona che è. Forse è anche per quello che, di fatto, fa di tutto per sabotare i tentativi del capitano di conferirgli un'orificenza: non si sente degno. Sente, insomma di non meritarsela.
Comunque il buon capitano Lewis, che forse è la figura paterna di cui ha un così disperato bisogno - intendo nel senso del padre che un superiore deve essere per i suoi uomini - non si lascia scoraggiare e, comunque gli resta vicino.
Molto bella la chiusa finale perché, oltre ad essere una sacrosanta verità, lascia il lettore con la consapevolezza che la malinconia è come il caldo: basta non farci caso ed è come se non ci fosse.
Magari averne sempre la forza!
Insomma, ti ringrazio per questa splendida storia e le emozioni che mi ha suscitato.
Ancora tanti complimenti e un altro gin tonic (con il ghiaccio, che noi ce l'abbiamo).

Recensore Veterano
20/11/22, ore 17:56
Cap. 1:

Ciao, carissimo.
Perdona il disturbo, e ancora di più perdona il ritardo con cui mi approccio a questa vicenda. Credo di aver già letto qualcosa del caro Grosvenor, ma non nell'ordine in cui l'avevi pensato, temo. Faccio prima a dire che non mi ricordo bene cosa sia successo, come con Big Joe ^^
Il buon tenente, già dal nome, evoca un'atmosfera da Corto Maltese e, davvero, dalle scene che descrivi, sembra di muoversi tra le tavole acquarellate dei "Leopardi" di Pratt. E' vero che il tenete sembra un pessimo elemento, è vero che è un tipo a sè, ma anche lui ha i suoi drammi. 
Io so che tu sai che ho squittito di gioia quando l'hai descritto stanco e ferito  nella capanna torrida. Non sono condizioni invidiabili. porello.
Spero di riuscire presto a leggere anche il secondo capitolo di questa storia che l'endiadi "leccapalle fottuto" mi ha fatto calciorotare tra le preferite per direttissima.
Un gin tonic.
A presto! ^^

Recensore Veterano
12/07/19, ore 17:30

Finita la prima storia della serie!
E devo dire che mi ha presa molto e che, appena possibile, leggerò anche le altre.

Intanto vediamo il punto di vista del reverendo: Eldrest ha solo bisogno d'amore e d'affetto, solo che non sa come chiederli.

E poi c'è Hogarty...
Sai com'è, preferisco la teoria dell'amante respinto.
Non so perchè, credo sia più interessante.
Tu come la pensavi quando hai scritto?
Comunque lui è invidioso/geloso/semplicemente non vuole che l'esercito sia disonorato.


Infine lo scozzese," il montanaro delle Higlands fiero del suo kilt".
Secondo lo stereotipo, gli scozzesi rispettano chi ha fegato, e anche questo non fa eccezione.
"Uno così si segue all'inferno."
In effetti...


"Il giovane ufficiale muove qualche passo per dimostrare al suo superiore che non ha alcun bisogno di riposo a letto, ma barcolla miseramente e si affloscerebbe al suolo se il capitano non si precipitasse a prenderlo fra le braccia.
Rimangono teneramente avvinti al centro della piccola stanza.
“Che irruenza, signore,” sussurra Grosvenor con un sorriso impertinente, “ma non vi sembra una cosa un po’ prematura? In fondo ci siamo appena conosciuti.”
Lewis fa un salto indietro come se di colpo avesse scoperto di essere abbracciato a un serpente velenoso. Lo fissa torvo, incapace di trovare una risposta adeguata. Dannato tenente, anche su quello deve fare battute? "
Intanto apprezzo anche qui il sarcasmo, ma mi dispiace che (giustamente) Eldrest ci sia rimasto male.
Certo, Lewis ha reagito anche troppo bene per essere un uomo dell'epoca.

E alla fine... niente Victoria Cross.

“Volete rendermi davvero felice, signore?” chiede con un sorriso, “assolutamente, perfettamente felice?”
“Lo farei volentieri, tenente.”
“Vi prego, allora, fatemi avere un gin tonic decente. Non pretendo il ghiaccio, per quello temo che dovrò aspettare di essere al Cairo, ma se fosse anche solo accettabilmente fresco, e con la sua bella fetta di limone, sarebbe già una gran cosa.”

Ma il finale merita :D

Alla prossima!

Recensore Veterano
12/07/19, ore 17:09
Cap. 1:

Ehilà!
Alla fine, dopo averlo ripetuto per una settimana buona, sono giunta anche qui.
Intanto, 10 punti solo per l'ambientazione.
Ah, il Sudan coloniale.
Un bel posto per riposarsi, nonostante il caldo torrido, i madhisti, il disgustoso gin tonic e altre due o tre cosette.
Il capitolo mi è piaciuto parecchio: le descrizioni, ovvio, e poi per la leggerezza con cui tutto è descritto, senza però tralasciare nulla.

Metterò alcune frasi che mi hanno colpito, per un verso o per l'altro (e questa storia si sta rivelando una miniera di citazioni):

"La Gardner si è inceppata di nuovo. Dannato aggeggio, non vuol saperne di funzionare.
Se ne sta lì sul suo affusto, sfacciatamente lucida sotto il sole cocente, come una specie di principessa viziata."
E con un inizio così non può essere una brutta storia.

"Riesce addirittura a stirare le labbra in un sorriso stentato, come se in definitiva si trattasse solo di uno scherzo estremamente originale.
Un rivolo di sangue gli scende da un angolo della bocca.
“Signore, credo di avere un problemino...” dice faticosamente. E si accascia al suolo. "
E questo è il nostro protagonista, signori.
Tra l'altro, apprezzo molto la sua plombe britannica.

“È uno scarto del colonnello Davis, che il diavolo se lo porti. Garantito che la prossima volta mi informerò meglio quando mi parlerà di un brillante giovane ufficiale proveniente dalla migliore società di Londra.”
“Se posso esprimere un parere, signore, mi sembra una descrizione abbastanza obiettiva del tenente Grosvenor.”
Etc.

I dialoghi mi hanno fatto morire dal ridere, soprattutto quelli dei marinai, che erano perfetti. Me li immagino, a parlare così a Lewis, che intanto non ci capisce una ceppa.

Si scoprono i tanti volti del tenente, e poi (nome geniale) il Libro di Kells delle punizioni.
Beh, un bel tomo...

(Big Joe... Quel coso ha anche un nome?!)

Sì, sono solo pensieri sconnessi, e non una vera e propria recensione, ma vuol dire che ho apprezzato molto tutta la storia.

Good job as always.
(Recensione modificata il 12/07/2019 - 06:18 pm)

Recensore Master
13/09/18, ore 14:50

Divertente e ben fatto, il tenente è a suo modo un filosofo. Alla prossima

Recensore Master
13/09/18, ore 14:42
Cap. 1:

Ciao.. Luce e ombre di un giovane scapestrato, eroe o mascalzone?? Ben fatto.. J

Recensore Master
24/01/18, ore 18:15

Ah che bellezza! Ho adorato anche la seconda parte!
Eh sì è proprio vero che una persona la si può descrivere in 100 modi diversi. C'è chi si ferma all'apparenza, chi giudica senza appello, chi cerca di capire e chi si affanna, come il nostro Lewis, perché un eroe venga giustamente riconosciuto come tale dai suoi ottusi superiori.
Ha il sapore della vita vera questa storia, le cose non vanno quasi mai secondo giustizia, il mondo si sa, è un po' baro.
Questa volta l'ironia, sempre piacevolissima, con cui hai descritto i fatti, l'ho trovata appena velata di malinconia. Personalmente voglio già molto bene a Grosvenor e cpenso che il prete abbia capito tutto, credo anche che il ragazzo non abbia avuto vita facile, soprattutto in famiglia, ma chissà magari un giorno otterrà il giusto riconoscimento, l'attenzione e l'affetto che ora anela, e poco importa se non avrà avuto la Victoria Cross, la cosa non sminuisce certo il suo coraggio e il suo vaoore.
Almeno speriamo che il buon Lewis gli faccia avere gin tonic e limone!
Bravissimo!
Mi piace un botto come scrivi, hai una marcia in più, ti si legge che è una meraviglia. Appena il tempo me lo concederà mi butterò a scovare altre tue storie. Ancora complimeti e a presto!
(Recensione modificata il 24/01/2018 - 06:17 pm)

Recensore Master
22/01/18, ore 16:50
Cap. 1:

Era da un bel po' di tempo che volevo leggere questa storia e oggi finalmnete, per una serie di fortuite coincidenze, riesco ad iniziarla.
Sapi che sono davvero piacevolmente sorpresa. Hai un mdo di scrivere che mi ha letteralmente rapita e imbrigliata nella trama di questo racconto. Sei dinamico nella descrizione delle scene, che ho visto prefettamente scorrere davanti a me, ma allo stesso tempo sei secco e incisivo, mai prolisso e molto chiaro, tanto che la lettura scivola via liscia come l'olio.
Grosvenor poi è un personaggio accattivante, assolutamente adorabile, un meraviglioso debosciato che si fa amare da subito. Mi piace la sua ironia, che poi è la tua e che sprizza anche dal racconto del marinaio, anche se sono certa che Grosvenor nasconda più di una sofferenza dietro il suo fare scanzonato
Hai una capacità narrativa davvero notevole.
Insomma mi hai conquistatata.
Ora spero di poter leggere quanto prima la seconda parte, perché sono proprio curiosa di scoprire se il nostro eroe sarà insignito con la Victoria Cross e come capitolerà, eventulamnete, il granitico colonnello Turner.
Ti faccio davvero i miei più sentiti complimenti per questo gioiellino che ho apprezzato, almeno nella sua prima parte, davvero moltissimo!
 

Recensore Master
19/01/18, ore 22:00

Come non amare Grosvenor, personaggio dissacrante e dalle mille sfaccettature: da quella eroica a quella strafottente, da quella ubriaca a quella segreta a bisognosa d'affetto...un personaggio a tutto tondo, non c'è che dire. Mi chiedo solo come ti sia venuto in mente un uomo così straordinariamente fantastico e al tempo stesso così reale e umano. Allora alla prossima,
mystery_koopa
(Recensione modificata il 19/01/2018 - 10:01 pm)

Recensore Master
19/01/18, ore 21:55
Cap. 1:

Ed eccomi di nuovo qui con il fantastico Grosvenor... che dire, vado subito a leggere anche la seconda parte! A più tardi,
mystery_koopa

Recensore Master
23/10/17, ore 20:06

Per tutti i fulmini di Giove, sto letteralmente rotolando in preda a grasse e gustose risate. Non ero di umore particolarmente ilare oggi, ma questa storia me l'ha risollevato tutto d'un botto. E sappi che ti adoro per questo.
Ciò che mi piace di Grosvenor è proprio la sua capacità di farmi schiantare dal ridere anche solo aprendo bocca. Davvero, è assurdo xD
Apprendiamo molte cose della sua vita, belle e brutte: un soldato valoroso, sì, ma - conoscendo la società tardo-ottocentesca non mi stupisco affatto - con un piccolo "segreto" non tanto segreto che fa storcere il naso ai suoi commilitoni, per usare un eufemismo. Un ubriacone scanzonato che si prende gioco di chiunque, ma che sembra avere il coraggio di un leone. Un eterno controsenso, un bambino troppo cresciuto, che vive nel suo mondo e se ne frega di quello che gli altri pensano di lui. Mi piace il modo in cui l'hai dipinto, a tratti tragicomico, ma profondamente umano.
Un ottimo "biglietto da visita" per questo personaggio caleidoscopico di cui non vedo l'ora di approfondire la conoscenza!

Complimenti, ancora una volta, e grazie per questa perla che mi ha ridato un po' di buonumore!^^

Recensore Master
23/10/17, ore 19:26
Cap. 1:

Ciao, e rieccomi qui puntuale a rompere le scatole^^

Abbiamo un'altra storia ambientata in epoca vittoriana, con un titolo in inglese che - apprendo - ti ha fatto venire le peggiori paturnie.
Ho visto che hai dedicato altre storie al tenente Grosvenor, e ho deciso di fare la conoscenza di questo personaggio.
Ammetto che inizialmente mi aspettavo un personaggio di tutt'altro stampo.
Invece... è ancora meglio di quanto pensassi xD
Spaccone, impertinente, strafottente, stravagante e impavido, fino quasi ai limiti dell'incoscienza.
Ho riso come una scema dall'inizio alla fine, di fronte al gergo dei soldati, all'elenco delle punizioni (e dei motivi per cui sono state inflitte!), alle spassionate confessioni del tenente e alle frecciate che vengono proferite ai suoi danni.

Sarà davvero il caso di dire che l'apparenza inganna?

Quello che è certo è che voglio leggerne ancora, e che continuerò presto con la seconda parte xD

P.S.: "Contro la zanzariera della finestra ronza un compendio di entomologia" è POESIA.

Recensore Master
22/10/17, ore 21:56

Ciao ^^
Mi ero promessa di ripassare presto, ma tra un impegno e l'altro sono stata costretta a rimandare la lettura di questo bellissimo racconto.
Comunque, eccomi qui finalmente.

Il capitano Lewis continua imperterrito la sua impresa. Grazie all'incontro con il reverendo ha potuto avere una visione più umana del tenente, e anche noi abbiamo potuto apprezzare il suo lato più profondo e malinconico. Grosvenor mi ha fatto molta tenerezza, in fondo è rimasto ancora un bambino in cerca delle attenzioni e dell'affetto che non ha mai avuto.
Nel frattempo la notizia si è diffusa e anche gli altri ufficiali credono che conferire un premio così prestigioso al tenente sia uno sbaglio.
E' triste pensare che il motivo principale per cui ritengano sconveniente, anzi addirittura scandaloso, conferire la Victoria Cross a Grosvenor è per il suo orientamento sessuale...anche se ovviamente al tempo la reputazione era tutto, e purtroppo certi problemi ci sono ancora oggi...
Comunque Lewis non si perde d'animo, trovando altre testimonianze che confermano l'atto eroico di Grosvenor.
Alla fine il nostro tenente non riceve la sua onorificenza, ma è Lewis restarne veramente deluso. Come sempre Grosvenor affronta la questione con la sua solita sfacciataggine e una bella bevuta.
Il che, però, dimostra anche il buon animo e la modestia del tenente.
Il suo è veramente un personaggio complesso, la sua personalità è ricca di diverse sfaccettature.
Questo racconto mi è piaciuto davvero tantissimo, ho seguito con molto entusiasmo le indagini di Lewis.
Be', Grosvenor non ha ottenuto la Victoria Cross, ma alla fine di questa storia ha trovato qualcuno disposto a riconoscere il suo coraggio, andando oltre le apparenze e contrastando i pregiudizi.
E chissà, forse potrebbe nascere una buona amicizia tra i due ufficiali.
Complimenti, come sempre è un piacere leggerti!

Ps: ho visto che hai scritto altro sul caro tenente, quindi leggerò molto volentieri anche gli altri racconti :)

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