Recensioni per
Le rovine di Meroe
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/07/23, ore 23:15

Carissimo,
lo so che hai da fare, e lungi da me rompere il..., ti lascio questo commento così, per aumentare il carico vittoriano sulla mia psiche (e sempre per il famoso discorso di "humour-as-a-typical-british-way-of-overcoming").
Intanto: recensione sponsorizzata da Lonely Planet per ricchi vittoriani (la guida per trovare le migliori mummie da mangiare!) e "British Colonialism: bringing Britain worldwide and worldwide into Britain".

Questi sono i soliti complimenti di rito al tuo sense of humour: sicuramente te l'ho già detto, *sicuramente* dico, quindi perdona la mia ossessività & memoria come un colabrodo, ma amo tanto il fatto che in molte delle tue storie ci sia sempre una sottotraccia di umorismo indipendente dalla situazione. E comunque sta storia continua ancora a farmi ridere, e un motivo c'è.
In più adesso ho voglia di andare nel deserto con un Gin Tonic a sketchare le gazzelle. E magari abbracciare Greenfield.

Okay, io e il mio account semi-nuovo ci defiliamo elegantemente dietro le quinte.
Ciao ^^

Recensore Veterano
06/12/22, ore 20:26

Ciao, carissimo.
Perdona il disturbo ma, in una pausa dallo studio, ho voluto proseguire con la saga del nostro amico Grovesnor.
A parte il fatto che la sola frase: "Non aveva ancora preso confidenza con l'andatura ondulatoria del Camelus Dromedarius e aveva l'impressione di trovarsi sulla coperta della Victory durante la battaglia di Trafalgar." ha meritato un posto d'onore tra le storie preferite.
La prima storia l'ho trovata molto poetica, velata anche di malinconia. Questa mi sembra più sullo stile di scrittori come Conrad o Conan Doyle, perfetto per raccontare l'epoca vittoriana. Spero vorrai perdonarmi, tuttavia, se rivedo anche un po' del caro O'Brian nel tuo racconto. La prima storia si apriva con una battaglia dall'atmosfera di "Duello sul Mar Ionio", questa invece sembra il capitolo de "Il Porto del Tradimento" in cui sono nel deserto.
Nella "goffaggine" di Greenfield e nel suo interesse per rovine archeologiche e fauna locale ho rivisto il buon Stephen Maturin.
Peccato per i mahdisti che debbono sempre rovinare tutto sul più bello, anche se ci regalano un inseguimento mozzafiato a dorso di dromedario. Alla fine, tutto è bene ciò che finisce bene, con un gin tonic e l'ombra delle palme.
Soprattutto è bello vedere che Grovesnor sembra aver trovato un amico sincero, non a caso anch'egli escluso dalla "società" degli ufficiali. E' anche commovente la sua scelta di lasciargli il merito della scoperta del campo mahdista. Bisogna dire, però, che un gin tonic ad una temperatura dignitosamente fresca, con la sua brava fetta di limone, è comunque un bene di prima necessità. Specie dopo una galoppata nel deserto sulla schiena gibbosa di un dromedario.
Ancora tantissimi complimenti: una saga davvero meravigliosa!
Spero a presto ^^

Recensore Master
24/06/20, ore 01:46

Ciao carissimo^^
Ecco un'altra puntata delle mirabolanti avventure del buon vecchio Grosvenor, che come da tradizione non si smentisce mai: tra gin tonic, british humour (che io adoro), e il suo caratteristico piglio scanzonato e un po' incosciente, riesce sempre a combinarne qualcuna delle sue.
E anche stavolta l'innocente escursione archeologica si trasforma in una fuga rocambolesca, perché nel curiosare tra amene rovine i nostri si sono ritrovati nientepopodimeno che in un covo di cammellari incazzati XD
Come sempre bellissime le descrizioni, che ti trasportano direttamente nel luogo dell'azione, e anche le piccole chicche che dissemini nel testo con nonchalance (anch'io sono morta dal ridere a quel "lo sanno solo i dromedari"... chissà se poi lo sanno davvero?^^ Ma soprattutto... chissà se quei sassi erano davvero le rovine tanto vagheggiate dal collega col pallino dell'archeologia?).
Che dire? Una storia divertentissima, complimenti come sempre!

P.S.: comunque sono d'accordo con Greenfield, forse erano meglio i cavalli^^
(Recensione modificata il 24/06/2020 - 01:49 am)

Recensore Veterano
13/07/19, ore 15:41

E anche questo capitolo mi è piaciuto assai.
Leggero, divertente e, come al solito, piacevolissimo da leggere.
E facciamo anche la conoscenza di John Greenfield, che Grovensor "non avrebbe disdegnato di portarselo a letto se l’occasione si fosse presentata, ma poiché l’occasione aveva tutta l’aria di non volersi presentare, se n’era fatto allegramente una ragione e si limitava ad una cameratesca amicizia."
Come continua a ripetere diverse volte, quando nota che "è molto carino quando sorride" etc.

Insomma, Greenfield è un archeologo, e vuole tento trovare le rovine del regno Kush. Alla fine le trova Grovensor, ma evita di dirlo per non deludere l'altro ^w^

Poi -BOOM- le rovine, appunto, ci sono... ma ci sono anche i Madhisti.

Apparte le descrizioni, sempre belle, devo assolutamente farti ancora i complimenti per lo Humour, che è sempre una bella cosa.

Detto questo, applaudo, e vado a leggere "Tutto il gin di Calcutta".

Saluti

Recensore Master
19/01/18, ore 17:18

Ho trovato molto bella questa storia che tratta di un momento storico molto interessante e di una campagna militare contraddittoria, ma che riesce anche a farmi ridere tantissimo! Adoro Grosvenor, sicuramente leggerò anche le altre storie che hai dedicato a lui e ai suoi gin tonic! Parlando di Greenfield, in tutte le guerre c'è un qualche luminare della scienza e dell'archeologia, ma questi personaggi si dimostrano sempre inetti quando devono agire. Saluti e alla prossima,
mystery_koopa

Recensore Master
29/10/17, ore 19:32

Ciao!
Rieccomi a leggere nuovamente di Grosvenor.
Adoro il caro tenente, condividiamo anche l'amore per il gin tonic, quindi mi farei volentieri una bevuta con lui...magari mentre mi racconta di persona le sue disavventure ^^

Comunque, torniamo alla storia.
Mi è piaciuta molto la figura del tenente Greenfield, uno studioso, un uomo che nel bel mezzo di una guerra ne approfitta per visitare un sito archeologico. Per fortuna ha incontrato il nostro Eldred, se no sarebbe stato spacciato, da solo a cavallo nel deserto.
Interessanti anche le figure dei cammelli, gli animali hanno avuto un ruolo fondamentale nella vicenda, tra una battuta e l'altra sono stati loro a portare in salvo i nostri protagonisti.
La comica fuga tra le dune è stata esilarante, soprattutto grazie alle battute sempre pronte di Eldred.
Povero Greenfield, la sua escursione si è trasformata in un vero incubo.
Fortunatamente i due sono riusciti a salvarsi la pelle e ad avvertire in tempo il comandante.
E anche stavolta il tutto si è concluso con una bevuta, d'altra parte le promesse vanno mantenute e Grosvenor è un uomo di parola!

Che altro dire? Un racconto leggero e divertente, scritto benissimo e davvero piacevole da leggere.
Ho apprezzato particolarmente le descrizioni, sia quelle della città di Suakin che del deserto, le ho trovate molto suggestive.
Ormai lo sai che adoro tutto ciò che scrivi, quindi rischio di diventare ripetitiva ^^
Ancora i miei più sinceri complimenti, alla prossima! :)

Recensore Veterano
03/07/17, ore 01:13

Salve, eccomi qui!
Come sempre quando mi approccio ad un nuovo autore mi piace partire da una OS per cercare di avere una visione complessiva, anche se devo ammetere che questa mi ha dato quasi l'impresione di far parte di un'altra grande storia. 
Fin da subito sono stata letteralmente rapita dalla tua grande capacità descirttiva dei luoghi, delle ambientazioni e delle atmosfere. Risci a giocare sui dettagli che per rendere verosimile e sopratutto per arrichire tutta la narrazione.Ti dico con utta onestà che è un talento che ti invidio tantissimo.
Anche il lessico è ricco e raffinato, si vede che dietro la costruzione di questa storia c'è stato del lavoro e della ricerca. Insomma, si nota che dietro queste righe c'è una mente squisitamente ricercatrice e amante della cultura nei suoi diversi aspetti. Ho visto che in generale tratti molto il tema storico che secondo me è uno dei più complicati da gestire ma tu ci riesci davvero egreggiamete.
Hai detto di essere appassionato di bartending e la cosa mi fa piacere perchè lo trovo un mondo estremamente affascinante ed è un piacere ritrovarne degli elemeni nelle storie. Infatti, ho adorato questa presenza costanze del Gin-Tonic che è il mio long drink preferito.
Un'altra nota di merito è che i dialoghi sono molto improntati sull'ironia e danno vivacità alla lettura.
Insomma, è un piacere averti scoperto. 
A presto :)

Recensore Master
10/05/17, ore 21:26

Sembra che le disavventure di Grosenor, il discendente di Veers a quanto pare, non si limitino al solo contest di Sagas; il poveretto viene sbalzato da un campo di guerra all'altro, anche se, paradossalmente, questa situazione sembra meno pericolosa di quella a Calcutta. Ciò che non cambia? La passione per il Gin, e un goccietto di tonic; così, tanto per dare un po' di pepe. Le tue storie sono sempre le vittorie degli ubriaconi, a quanto pare, Stuart e Hans non ne sono esclusi, brilli di romanticismo come sono. Qui in particolare abbiamo una carineria dell'ufficiale che, per avvicinarsi in modo professionale e oltre al suo collega, porta Greenfield a fare una bella scampagnata. Dove? Ma ovviamente in mezzo a un covo di nemici armati fino ai denti xD; diamo a Cesare le sue pugnalate, però: è stato Greenfield a voler andare, lui si è solo offerto dimportarcelo, di evitare che morisse assieme al suo improbabile cavallo o, qualora le avesse raggiunte, di non morire presa dei nemici.

-Fece scorrere di nuovo lo sguardo sulle rovine, e questa volta si premurò di farlo con l'occhio del soldato e non con quello dell'archeologo: rifiuti, escrementi, impronte di animali, i resti di un bivacco. Un paio di piedi umani che spuntavano da dietro una duna!- ...E ci vuole l'occhio del soldato per accorgersene!? XD Capisco che stai guardando ben altro, però...
Ma alla fine, a parte i comandi per far partire i dromedari che non conoscevo, hanno fatto ben più del loro dovere, scovando fortunosamente dei nemici che avrebbero potuto prendere di sorpresa l'accampamento ;)
Complimenti per questa storia molto semplice e fornita, che ci fa capire che in territorio nemico non puoi neanche farti una santissima scampagnata senza che ti sparino addosso; ma guarda certa gente che nemmeno ti fa riposare nel tempo libero, poi ci credo che ci sono i furbetti del cartellino xD
Alla prossima
Spettro94

 

Recensore Master
06/04/17, ore 13:07

Anche questa storiellina è veramente gustosa. Mi piace molto il modo in cui caratterizzi i personaggi e l'ambiente. Confido di leggerne ancora di questo tipo... A presto!

Recensore Junior
04/03/17, ore 16:32

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
La storia unisce una grande capacità descrittiva, una notevole conoscenza geografica e storica ed un notevolissimo senso dell'umorismo.
La caratterizzazione dei personaggi è efficace ma non banale e la scrittura è matura, divertente, assolutamente coinvolgente.
Alcuni passaggi mi hanno veramente incantato per la capacità di rendere l'atmosfera ed i particolari dei luoghi, ma sono stati i dialoghi, nella loro grande naturalezza ed ironia ad avermi conquistato.
La disavventura archeologica che si rivela occasione per un vantaggio strategico, l'improbabile eppure plausibilissima umanità dei protagonisti e l'acutezza di alcune osservazioni ("Greenfield ebbe la fugace e raccapricciante visione di due scheletri in uniforme britannica dispersi nel deserto del Sudan con accanto una cartella da disegno e un bicchiere (vuoto) di gin tonic.", "ebbe la delicatezza di andare a ovest", "Spararono qualche altro colpo giusto per non fare la figura dei conigli",) rendono questa storia assolutamente unica e rappresentativa dei talenti che ancora scrivono e pubblicano materiali originali su Efp.
(Recensione modificata il 04/03/2017 - 04:37 pm)

Recensore Veterano
28/02/17, ore 01:03

Allora, non dovrei leggere le tue storie di notte né recensire di notte ma.. non resistevo. Volevo dirti assolutamente che sin dalle prime righe ho provato un orgasmo mentale di tipo linguistico perché si nota tantissimo la cura nella scelta delle parole e nella costruzione delle frasi. Anche i personaggi mi sono stati subito simpatici. Per ora non riesco a scrivere di più perché sono sul cellulare ma tornerò a recensirla più approfonditamente riguardo alla storia in sé.
Besos

Mana

PS. Le descrizioni sono perfette (sbavo)
(Recensione modificata il 28/02/2017 - 01:05 am)

Recensore Master
13/02/17, ore 15:35

Buon pomeriggio.
Ma complimenti, tanti! Davvero, era da un po' che non leggevo una OS così splendida.
E' estremamente completa, piena di descrizioni, di dettagli... e di una pacata e giusta ironia.
Ma che bello, complimenti ancora, io sono ancora senza parole dopo aver letto una tal perla!
Tutto è scritto benissimo e si legge che è una meraviglia.
Ancora complimenti! Non vorrei risultare ripetitivo, ma questo raccontino ne merita tantissimi.
Buon proseguimento di giornata :)

Recensore Master
05/02/17, ore 19:42

Ciao!

Leggere delle gesta del tenente Grosvenor è sempre un grande spasso, soprattutto di come riesca a cavarsi da situazioni in cui altri probabilmente ci lascerebbero le penne ^^

Peccato solo che non sia riuscito a convertire il collega al culto del gin tonic (e ad altri sollazzi).

Una menzione d'onore va ai due cammelli, di cui conoscevo già per sentito dire la pessima reputazione e il pessimo carattere.
Semmai mi trovassi dalle parti di un deserto vedrò di ricordarmi i comandi fondamentali per accenderli e spegnerli X°D

Recensore Veterano
29/01/17, ore 22:19

Eccomi qui, Old Fashioned!
Innanzitutto volevo farti notare la mia scelta di lettura: Le rovine di Meroe, un titolo che già in sé lascia trasparire una nota di mistero, un'aura enigmatica che, lasciamelo dire, permane nell'intero racconto. Ho adorato ogni singola parola da te digitata, dalla prima all'ultima, ma direi di andare per piccoli passi nell'analisi di ciò che ho appena terminato di leggere. 
Magistrale e sorprendente la descrizione iniziale di Suakin, con una vista che, dall'alto, si addentra nel particolare, mettendo in risalto le varie condizioni proprie del luogo, fino a quelle personali del tenente Eldred Grosvnor. Nel tutto ho notato la presenza senz'altro assidua di una minuziosa documentazione storica e artistica, incentrata anche nella conoscenza di tratti verosimili del posto. Uno sforzo che, data anche la bellezza del testo, dovrebbe essere maggiormente premiato! 
La trama è abbastanza semplice dal punto di vista narrativo, e schematizzandola si ha un flusso d'inizio dell'azione, uno svoglimento parziale delle vicende, una situazione catastrofica che sconvogle ogni forma d'equilibrio e, dulcis in fundo, un passo per ristabilirne uno nuovo. Tuttavia, la storia è riuscita a catturarmi sin dal primo momento. Sarà forse per la fluidità delle tue parole, per la chiarezza delle immagini descritte o per la trama stessa, non so dirlo, ma ti assicuro che il colpo è stato vincente e la mia scelta, senza dubbio alcuno, azzeccata!  
I personaggi mi sono piaciuti tantissimo. A partire dal tenente Eldred Grasvenor, uomo molto avvezzo alle bevute, simpatico, forte e determinato al punto giusto. La sua serietà, tavolta, è indebolita dall'altra metà del racconto: Greenfield, la cui visita all'oasi di Ar'bat permette alle vicende di articolarsi e di svilupparsi. Ho trovato magnifica la caratterizzazione, seppur approssimativa (ma pertinente a ciò che leggo - ho avuto modo di capire che il personaggio ha già fatto parte di altre vicende), di entrambi, e lo spirito comico che posseggono. Non solo, tanto di cappello anche ai tuoi dialoghi che, permettimelo, sono resi alla perfezione. Mi sono sentito talmente vicino ai due protagonisti da trasalire nel momento in cui il nostro Eldred si è imbattuto nel covo dei mahdisti. Insomma, ritmo calzante, capace di lasciarti col fiato sospeso fino all'ultima riga, seppur alleviato nei momenti più critici da classici scambi di battute sarcastiche ed ilari. Mi hai fatto sorridere ^^
Che altro aggiungere? Non ho trovato pecche a livello grammaticale, né posso sottolinearti alcuna carenza a livello sintattico o/e morfologico... per quel che mi rigurda hai fatto un ottimo lavoro! 
Ancora complimenti, è stato un piacere poter leggere questa storia che, senza dubbio, non avrei avuto modo di notare in un altro modo!
Makil_ (nella speranza di sapere quale altra tua storia abbia come protagonista il simpaticissimo tenente Grasvenor).

Recensore Master
27/01/17, ore 18:37

Eccomi qui, avevo letto due giorni fa la tua fic ma solo ora riesco a commentarla.
Molto divertente, e sempre molto ben scritta. Mi hai riportato a due ricordi: le coste del Mar Rosso vicino al Sudan (in Egitto, nel mio caso), dove sono stata tante volte (e dove ho visto tantissimi dromedari...), e la gazzelle. Ci ho fatto la tesi, sulle gazzelle di quelle parti... in realtà di quelle delle isole Dahalak, ma diciamo che sono simili.
Molto spassose le varie battute, dal gin tonic che Grosvenor vorrebbe bere come un dromedario, all'immaginazione dello stesso che si vede come scheletrino calcinato dal Sole insieme al compare, nelle sabbie del Sahara...

Complimenti come sempre, un racconto frizzante e interessante, chissà se quelle rovine ci sono ancora???? Purtroppo quella zona è difficile da esplorare, a causa di vari problemi, e molte cose non si sapranno mai, temo...

Bravo!!!!
Micia

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