Buonasera :)
Bart si è svegliato, e il "benvenuto" nel mondo "di qua" glielo danno in due tempi, che dividono anche a metà questo capitolo splendido e ricco di informazioni.
Ne sono state dette tante e sicuramente mi perderò qualcosa per strada, ma cerchiamo di tenere il filo. Allora...
Il buon Ortys (che mi fa sempre più simpatia ogni volta che lo vedo) si preoccupa per Bartimore, e si assicura che gli venga prestato aiuto. Ma non solo lui: anche Darrick Sunfall sembra proprio un bel tipo. Ha accolto Bart nel suo padiglione, svenuto, e gli ha messo a disposizione i suoi servizi. Il signore di Baia della Cometa sembra uno dei pochi, o comunque de rari "potenti" a conservare un bell'animo.
In ogni caso, il nostro per fortuna si è ripreso. Stordito e dolorante, ma con niente di rotto, e può ancora iscriversi al torneo. Veramente Wictor è proprio un pezzo di sterco: ha cercato di privarlo della possibilità di partecipare, non contento di avergli quasi rotto la mascella.
Scopriamo anche altro su Wictor, e cioè l'origine del suo risentimento nei confronti di Dereck Winemors, da cui è stato profondamente umiliato. La cosa schifosa è che volesse rivalersi su un bambino di sei anni, e ribadisco che Bart ha fatto benissimo a mettersi in mezzo: sono d'accordo con lui, Wictor l'avrebbe passato a fil di spada senza battere ciglio.
Sono però anche d'accordo con Ortys e con Darrick, quando dicono che il torneo, e in generale il clima a Roshby, dovrebbe mantenersi su toni pacifici... dato che è a quel proposito che è stato indetto. Però insomma, ormai è chiaro che si tratta di un nido di serpi, di lupi pronti ad azzannarsi alla gola l'un l'altro. Una bella situazioncina, non c'è che dire, anche se sicuramente l'Accademia doveva pur far qualcosa per tentare di sanare le ferite lasciate dalla guerra.
Bellissima poi quella frase di Bart, sul fatto che la guerra è un morbo che ha infettato tutta Pantagos. Ma cerco di non divagare, perché vorrei parlare di patres Steffon.
Mi aveva molto sorpresa il suo intervento, non tanto per il fatto in sé quanto più per il modo in cui ha messo fuori gioco Wictor (come dicevo qualche recensione fa, senza sporcarsi le mani né riportare danni). A quanto pare è stato un guerriero, oltre che essere un sapiente... questa dinamica è profondamente interessante e spero che si scopra di più: il personaggio di Steffon si sta rivelando pieno di sorprese, e ho la sensazione che non siano finite. Il capitolo, difatti, si chiude con il fatto che Steffon vuole parlare a quattr'occhi con Bart... vedremo.
Ebbene il nostro deve andare a iscriversi al torneo, e deve farlo prima di subito. Meno male che sta più o meno bene. Ma doverosamente si fa vedere da Esmerelle per farle sapere che sta bene, e qui c'è un inaspettato quanto gradito momento di profonda tenerezza e condivisione tra i due. La piccola non ha quasi mai lasciato il suo capezzale, e il paragone col sogno (Bart dice che lei gli è stata accanto sia nel sogno che nella realtà) mi fa capire che, in effetti, il cavaliere ricorda bene di ciò che ha sognato. Ritengo che sia importante, e inizialmente ho temuto che potesse non averne memoria. Meglio così!
Comunque la scena tra i due, con l'abbraccio impacciato che si scambiano, e la reazione di Esmerelle e seguente dialogo, mi ha fatto capire diverse cose su di lei. Prima di tutto che è molto, molto sola.
I sentimenti di vendetta, si dice, portano alla solitudine. Mettendoci anche che la piccola ha perso tutti, e di conseguenza si è isolata nel risentimento, la portano ha una profonda solitudine interiore, e qui è apparsa per un momento come la ragazzina che non è altro, bisognosa di calore umano e comprensione.
Comprensione che Bart le da - senza battere ciglio - coinvolgendola nei suoi ragionamenti, parlandole da pari e non da genitore o guardiano. E se anche con una certa riluttanza, Esmerelle lo ascolta.
Ecco un altro dettaglio del suo carattere che ho avuto l'impressione di scorgere: La fanciulla si era già resa conto di potersi fidare di Bart, anche se non lo dimostrava. Nonostante tutto, deve essere perciò molto capace a capire le persone, intuendo se "valgono la pena" oppure no.
Da ora in avanti tenderò a fidarmi del suo giudizio al riguardo.
C'è la questione di Baricald, però, che ancora aleggia, e mi porta a farmi domande. Eh già perché non posso dimenticare del "tranello" che il devoto a teso a Bart, facendo in modo che portasse via Esmerelle da Werny.
Perché lo ha fatto? Cosa c'è sotto che io non so? E soprattutto, Esmerelle stessa ne è consapevole?
Mi sembra una creatura naturalmente schietta, per cui azzardo a dire che nemmeno lei sa nulla. Ma tutto può essere.
E chi lo sa se alla fine Bart riuscirà davvero a portarla con sé, nelle Terre dei Venti, alla fine del torneo. Io spero di sì: Bart ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino, è evidente, ed Esmerelle ha bisogno di vedere il mondo. Lo auguro a entrambi con tutto il cuore.
Vado dunque a scoprire che cosa deve comunicare Steffon al nostro Bartimore. Sicuramente ho dimenticato qualcosa di importante che volevo scrivere qui, ma la curiosità mi divora e non riesco a dilungarmi oltre! A tra poco.
~Sky |