Recensioni per
Il cavaliere e la fanciulla bionda
di Makil_

Questa storia ha ottenuto 353 recensioni.
Positive : 353
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/09/17, ore 18:06
Cap. 2:

Eccoci!
Dunque, capitolo molto interessante e pienissimo di informazioni...

Confesso che l'ambientazione continua ad incuriosirmi, anzi, rispetto al primo capitolo trovo che tu abbia posto particolare attenzione ad elementi fondamentali: chi è in guerra contro chi, ad esempio - e se non altro il pretesto che ne è stato la scintilla. Per scoprire le vere ragioni immagino dovrò pazientare ancora un po'... :)

Mi piace il taglio dato al carattere di Bart. Curioso, sensibile, generoso: il suo gesto, alla fine del capitolo, è una vera perla. Ci dice chi è il nostro protagonista meglio di quanto una descrizione onniscente avrebbe potuto fare. Soprattutto per il fatto che lo fa a nome di un altro!

Il devoto è un personaggio ambiguo, senza dubbio. Non ci dai abbastanza elementi per inquadrarlo da subito, il che mi piace: resta il dubbio su chi sia davvero quest'uomo, se un servo fedele e sincero o...?

E il torneo? Le aspettative sono altissime, non vedo l'ora di vederci più chiaro!

Per quanto riguarda lo stile è sempre piacevole, e il capitolo scorre via senza inciampi. Ottimo lavoro!
Leggerò presto il prossimo perché ammetto di essere davvero davvero curiosa! (Si può fare complimento migliore?)
A presto,
LRM

Recensore Master
08/09/17, ore 17:18
Cap. 16:

Impegni sopraggiunti mi hanno costretto a sospendere questa storia. Ma eccomi qui ^^ Come ho detto, forse, ormai non ricordo:sarò lento, ma alla fine ci arrivo.
Dunque, ricordo che c'era la congiura alla Ser Loras Tyrell, e che la stavano preparando i ribelli. Bart è l'unico a saperlo e ha disperato bisogno di alleati; e non i primi che passano, ma gente influente ed erudita, come il mastro di spada patres Steffon. Sfiga vuole che siano partiti, in maniera tra l'altro antisgamo vista la boccaccia lunga della guardia del padiglione. Certo, è probabile che abbia parlato perché Bart è più o meno di famiglia per il suo lord, ma, visto che anche il Ser di Fondocupo non sa tenersi un cecio in bocca, non posso metterci la mano sul fuoco. È stato però sensato il gesto di non coinvolgere Esmerelle, putroppo inutile, visto che adesso si trova solo e che ora più che mai avrà bisogno anche di lei. Ortys e il patres stanno macchinando qualcosa, forse Bart non è il solo a sapere, ma è indubbio che adesso dovrà prender misure e resistere sino al loro, sicuro ritorno. Ce la farà? Chissà. Quel che è certo: Esmerelle ha più di una spada di legno, adesso, per dargli man forte. E devo dire che la fanciulla è ben più che una fanciulla. Insomma, che fosse parecchio bella l'avevo intuito, ma pensavo fosse ancora acerba e non una donna quasi fatta e finita :) Tra un po' Bart ci casca, nel senso che si prende una cotta xD. Deve solo sciogliersi della rigida etichetta e serietà ^^ Tuttavia è un vero cavaliere: forse non accadrà mai.
Alla prossima
Spettro94

Recensore Master
07/09/17, ore 20:40
Cap. 13:

oooh ma che cosa abbiamo qui... un signor intrigo, con i controfiocchi, organizzato in modo che le vincite del torneo siano completamente truccate.
Bart, per caso e per (s)fortuna, si è trovato a origliare una conversazione che non doveva proprio sentire. E comprendo bene che non se ne sia andato e abbia scelto di restare e cercare di comprendere il più possibile; avrei fatto lo stesso, credo, anche solo per una questione di "attrazione" verso il proibito. Quell'impulso che ti piglia quando ti accorgi di stare facendo qualcosa di vietato, e non riesci a smettere.
Mettendoci pure che Bart ha questa ferrea volontà di fare la cosa giusta, a tutti i costi e a qualsiasi prezzo, non ho mai avuto dubbi sul fatto che sarebbe restato ad ascoltare.

Ma allora... questi tre individui, uno più viscido dell'altro, cosa stanno tramando esattamente? È chiaro che vogliono pilotare il torneo, riguardo chi ne uscirà vincitore e chi no. Cavalli che muoiono in incendi misteriosi, altri che imbizzarriscono perché il loro avversario ha una giumenta in calore. Ortys che deve essere scacciato con disonore con una scusa, perché avversario troppo temibile. Ma quale ragione si cela dietro queste macchinazioni?
Sembrano esserci notevoli interessi, e non c'è da sorprendersi troppo. Del resto tutti i potenti di Pantagos sono riuniti qui, sembra quasi fatto tutto apposta perché vi sia un regolamento di conti. Non credo che sia così, ma qualcun altro potrebbe pensare che addirittura sia stata una mossa studiata da parte dell'Accademia, perchè i diversi nobili sistemassero le loro questioni così, togliendo gli avversari dai giochi senza troppi spargimenti di sangue (una sorta di versione evoluta del singolar tenzone).
Io suppongo che dietro ci sia qualcosa di molto, molto grosso. è stato nominato Agabbo Nobb, per dirne una, e alcune frasi mi sono sembrate appartenere a un contesto che va oltre quello della semplice guerra, ma riguarda un quadro generale che nemmeno Bart riesce pienamente a comprendere.

Ebbene, il nostro alla fine viene notato, e fa la cosa migliore che poteva fare in quel momento: la faccia di bronzo.
Ci speravo che lo facesse, e ho tremato nella paura che decidessero di ucciderlo (o comunque fargli del male per estorcergli che cosa avesse sentito), e invece per fortuna Bart se la cava. Fortuna, e grazie anche alla prontezza di riflessi che lo ha portato a fare, efficacemente, finta di nulla.
La lettera, o meglio la ceralacca, viene riconosciuta e sembra che potrà partecipare al torneo senza ulteriori intoppi (si fa per dire dato tutto quello che c'è dietro). Sembra andare tutto "per il verso giusto"... senonché, Wolbert Dorran butta l'esca e azzarda che Bart potrebbe essere preso per una spia.
Ecco, questo non mi è piaciuto, ma proprio per niente. Potrebbe averlo detto così, senza riflettere, e non perché davvero credeva di essere stato ascoltato. Oppure ha supposto che Bart sapesse, e gli ha voluto far capire che verrà tenuto sotto controllo.
Ma se ha capito, perché lasciarlo andare? Possibile che non voglia sporcarsi le mani, e cercherà di farlo uccidere in seguito? Ma soprattutto, come ha fatto il buon Dalton ad avere in amicizia un verme del genere...?

Bart deve ancora conferire con patres Steffon, e avrà molto, molto da dirgli a questo punto. Sperando che riesca davvero a parlare con lui... ormai non sono più sicura di nulla e vedo insidie a ogni angolo.
Purtroppo e maledizione, devo al momento interrompere la lettura per sbrigare alcune faccende. Proverò a tornare più tardi, altrimenti rimanderò a domani.
Complimenti per questo capitolo densissimo, che mi ha tenuto sull'orlo della sedia!
Al più presto possibile.

~Sky

Recensore Master
07/09/17, ore 19:59
Cap. 12:

Ebbene non ho scoperto che cosa voleva dire patres Steffon al nostro Bart, ma sicuramente non sono rimasta delusa da questo capitolo!

Hai capito il piccolo Bartimore di Fondocupo. Dolce e protettivo con Esmerelle, educato e cortese con Ortys e Derrick, sempre posato e compassato. Che diventa una lingua d'argento di fronte a questo omuncolo che mette in dubbio le sue buone intenzioni.
Ebbene, le disgrazie per lui non sono affatto finite. Riesce finalmente a mettere piede in quella tenda, cosa che stava diventando sempre più paradossalmente impossibile a causa di burocrazia e signorotti con la luna storia, e si ritrova in una lista dedicata a contadini e gente "normale".
Quasi mi aspettavo che il nostro si sarebbe arreso, e avrebbe sospirato di fronte all'evidenza del fatto che una lettera strappata non prova nulla. E invece no: Bart tira fuori gli artigli, non si scompone, e insiste fino allo sfinimento. Meno male che gli è tornato in mente il fatto di dover consegnare quella missiva a Wolbert Dorran.

Gli è balenato il flash di Dalton sul suo letto di morte, segno che non ha affatto superato il trauma. Ne fa una descrizione piuttosto precisa, tra l'altro, dato che l'immagine gli deve essere rimasta appiccicata in testa come una maledizione... e quasi come una maledizione compie i suoi passi, sentendosi quasi osservato da Dalton, giudicato, come se fosse una sorta di strana voce della sua coscienza che gli ricorda costantemente i suoi fallimenti e le sue mancanze.
Ti faccio i miei complimenti per come stai gestendo questa dinamica. L'elaborazione del lutto passa per diverse fasi, una più dolorosa dell'altra, e tutte altrettanto difficili da superare. Se le cose vanno come devono andare, Bart smetterà di percepire Dalton come modello da soddisfare, e comincerà a vederlo solo come modello a cui ispirarsi. Si sentirà accompagnato, invece che guidato, come se il suo padre adottivo gli tenesse una mano sulla spalla e i due si muovessero insieme.
Ricordo la parabola del sole che illumina anche quando "è morto", attraverso i raggi della luna, espressa da patres Steffon. Questa luna, per Bart, deve ancora prendere tutti i connotati giusti, ma è un ragazzo forte e sono sicura che riuscirà ad andare avanti e a elaborare la brutta esperienza.
Per adesso, spero che il colloquio con Wolber Dorran porti i suoi frutti: sarebbe davvero terribile vederlo gareggiare in una lista che non è quella a cui era stato preposto, dopo tutte le fatiche che ha portato a termine per arrivare a Roshby e iscriversi a questo maledetto torneo.

Vado al prossimo!

~Sky

Recensore Master
07/09/17, ore 19:39
Cap. 11:

Buonasera :)

Bart si è svegliato, e il "benvenuto" nel mondo "di qua" glielo danno in due tempi, che dividono anche a metà questo capitolo splendido e ricco di informazioni.
Ne sono state dette tante e sicuramente mi perderò qualcosa per strada, ma cerchiamo di tenere il filo. Allora...
Il buon Ortys (che mi fa sempre più simpatia ogni volta che lo vedo) si preoccupa per Bartimore, e si assicura che gli venga prestato aiuto. Ma non solo lui: anche Darrick Sunfall sembra proprio un bel tipo. Ha accolto Bart nel suo padiglione, svenuto, e gli ha messo a disposizione i suoi servizi. Il signore di Baia della Cometa sembra uno dei pochi, o comunque de rari "potenti" a conservare un bell'animo.
In ogni caso, il nostro per fortuna si è ripreso. Stordito e dolorante, ma con niente di rotto, e può ancora iscriversi al torneo. Veramente Wictor è proprio un pezzo di sterco: ha cercato di privarlo della possibilità di partecipare, non contento di avergli quasi rotto la mascella.
Scopriamo anche altro su Wictor, e cioè l'origine del suo risentimento nei confronti di Dereck Winemors, da cui è stato profondamente umiliato. La cosa schifosa è che volesse rivalersi su un bambino di sei anni, e ribadisco che Bart ha fatto benissimo a mettersi in mezzo: sono d'accordo con lui, Wictor l'avrebbe passato a fil di spada senza battere ciglio.
Sono però anche d'accordo con Ortys e con Darrick, quando dicono che il torneo, e in generale il clima a Roshby, dovrebbe mantenersi su toni pacifici... dato che è a quel proposito che è stato indetto. Però insomma, ormai è chiaro che si tratta di un nido di serpi, di lupi pronti ad azzannarsi alla gola l'un l'altro. Una bella situazioncina, non c'è che dire, anche se sicuramente l'Accademia doveva pur far qualcosa per tentare di sanare le ferite lasciate dalla guerra.
Bellissima poi quella frase di Bart, sul fatto che la guerra è un morbo che ha infettato tutta Pantagos. Ma cerco di non divagare, perché vorrei parlare di patres Steffon.
Mi aveva molto sorpresa il suo intervento, non tanto per il fatto in sé quanto più per il modo in cui ha messo fuori gioco Wictor (come dicevo qualche recensione fa, senza sporcarsi le mani né riportare danni). A quanto pare è stato un guerriero, oltre che essere un sapiente... questa dinamica è profondamente interessante e spero che si scopra di più: il personaggio di Steffon si sta rivelando pieno di sorprese, e ho la sensazione che non siano finite. Il capitolo, difatti, si chiude con il fatto che Steffon vuole parlare a quattr'occhi con Bart... vedremo.

Ebbene il nostro deve andare a iscriversi al torneo, e deve farlo prima di subito. Meno male che sta più o meno bene. Ma doverosamente si fa vedere da Esmerelle per farle sapere che sta bene, e qui c'è un inaspettato quanto gradito momento di profonda tenerezza e condivisione tra i due. La piccola non ha quasi mai lasciato il suo capezzale, e il paragone col sogno (Bart dice che lei gli è stata accanto sia nel sogno che nella realtà) mi fa capire che, in effetti, il cavaliere ricorda bene di ciò che ha sognato. Ritengo che sia importante, e inizialmente ho temuto che potesse non averne memoria. Meglio così!
Comunque la scena tra i due, con l'abbraccio impacciato che si scambiano, e la reazione di Esmerelle e seguente dialogo, mi ha fatto capire diverse cose su di lei. Prima di tutto che è molto, molto sola.
I sentimenti di vendetta, si dice, portano alla solitudine. Mettendoci anche che la piccola ha perso tutti, e di conseguenza si è isolata nel risentimento, la portano ha una profonda solitudine interiore, e qui è apparsa per un momento come la ragazzina che non è altro, bisognosa di calore umano e comprensione.
Comprensione che Bart le da - senza battere ciglio - coinvolgendola nei suoi ragionamenti, parlandole da pari e non da genitore o guardiano. E se anche con una certa riluttanza, Esmerelle lo ascolta.
Ecco un altro dettaglio del suo carattere che ho avuto l'impressione di scorgere: La fanciulla si era già resa conto di potersi fidare di Bart, anche se non lo dimostrava. Nonostante tutto, deve essere perciò molto capace a capire le persone, intuendo se "valgono la pena" oppure no.
Da ora in avanti tenderò a fidarmi del suo giudizio al riguardo.

C'è la questione di Baricald, però, che ancora aleggia, e mi porta a farmi domande. Eh già perché non posso dimenticare del "tranello" che il devoto a teso a Bart, facendo in modo che portasse via Esmerelle da Werny.
Perché lo ha fatto? Cosa c'è sotto che io non so? E soprattutto, Esmerelle stessa ne è consapevole?
Mi sembra una creatura naturalmente schietta, per cui azzardo a dire che nemmeno lei sa nulla. Ma tutto può essere.
E chi lo sa se alla fine Bart riuscirà davvero a portarla con sé, nelle Terre dei Venti, alla fine del torneo. Io spero di sì: Bart ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino, è evidente, ed Esmerelle ha bisogno di vedere il mondo. Lo auguro a entrambi con tutto il cuore.

Vado dunque a scoprire che cosa deve comunicare Steffon al nostro Bartimore. Sicuramente ho dimenticato qualcosa di importante che volevo scrivere qui, ma la curiosità mi divora e non riesco a dilungarmi oltre! A tra poco.

~Sky

Recensore Junior
07/09/17, ore 10:39
Cap. 1:

Ciao!
Ho trovato la tua pagina per caso, ho visto quel che hai scritto nella bio sulla tua casa (^^) e mi sono messa a leggere per curiosità...
Questo primo capitolo è quel che serve per dare alla storia le sue fondamenta. Ci fa una panoramica non troppo dettagliata del mondo in cui ci troviamo, giusto qualche coordinata per non perderci subito, alcuni nomi, riferimenti, qualche scorcio della vita del protagonista...
Mi piace in particolare che ti sia preso il tempo di soffermarti sulla morte della giumenta. Trovo sia un ottimo espediente non solo per farci entrare in contatto con Bart e con il suo carattere, ma ci da subito la dimensione in cui ci troviamo: sete, fame, un viaggio lungo in un territorio ostile... Non è solo un avvenimento in sé per sé, ma serve anche all'atmosfera della storia. Funziona.
Non vedo l'ora di saperne di più di Bart, di Dalton e di questa promessa!
Ottimo lavoro :)
A presto,
LRM

Recensore Master
06/09/17, ore 23:16
Cap. 10:

Passo al volo su questo capitolo prima di mettermi a scrivere!

Dunque, se il precedente era denso di avvenimenti, questo in effetti non è da meno. Non si tratta di avvenimenti empirici, certo, ma non per questo meno importanti... anzi. Azzardo a dire che questo capitolo particolarissimo è quasi la chiave di volta per questa storia, dato che si tratta chiaramente di una visione - quasi una sorta di profezia - più che un sogno.
Sicuramente non è un "semplice sogno", ecco.

Ma prima di tutto voglio farti i miei complimenti per come hai gestito la narrazione qui. In primis, il tempo presente, che normalmente non c'è, è stato un tocco veramente di classe. Il cambio temporale da perfettamente l'idea della dimensione onirica, e difatti funziona molto bene nei racconti surreali, come surreale è l'aria che si respira.
In secundis, le descrizioni eccezionali, tutti i contrasti di colore, e l'ansia terribile della visione che non s'interrompe. quel "non guardare a nord" inascoltato, ammonitore, terribile, sembra far degenerare il sogno, che da limpido e malinconico diventa assolutamente agghiacciante e a toni cupi.
Mi sembrava di guardare un dipinto in movimento, tanto erano precisi e netti i contrasti, misti alle emozioni, condite dal fatto che Bart, pur soffrendo terribilmente, non può far altro che ridere. Terribile, terribile e veramente conturbante, come il peggiore degli incubi.

Due delle persone che Bart ha amato hanno "riempito le lapidi". Due delle persone più importanti per lui: sua madre, quella naturale, e il suo padre adottivo. I fiori rossi sul viso di Dalton, il nome della malattia che l'ha ucciso, credo che faranno fare gli incubi anche a me. Veramente una scena eccezionale. E tutte le volte, Amisa rimarca il fatto che le scuri, queste scuri che riportano il nome del luogo dove Bart è cresciuto, spezzano qualsiasi cosa.
Sette Scuri. E sette lapidi.
Perché quel luogo si chiama Sette Scuri, in effetti? è un nome molto particolare, anche se lo paragono agli altri nomi di luoghi già sentiti a Pantagos.
Quindi, queste sette lapidi vanno riempite, e due sono già piene. E Amisa dice a Bart di tornare a Sette Scuri, ma gli fa anche promettere che queste cinque lapidi avranno cinque anime. Quasi sembra che gli stia facendo promettere di commettere degli omicidi, ma non credo che sia così: piuttosto, penso che il senso sia che deve portare altre cinque, determinate persone a Sette Scuri, dopo la loro morte, in modo che anche le restanti cinque lapidi vengano "riempite."
Non so se segui il mio ragionamento. Insomma mi è parso che ci fosse quasi una sorta di maledizione su Sette Scuri, una maledizione di neve che soffoca tutto, e che non si "esaurirà" finché un'anima non verrà assegnata a ciascuna lapide. Suppongo sia una metafora, ma questa è l'impressione che mi è arrivata. E suppongo, come dicevo, che il punto sia far arrivare queste persone alle loro lapidi.

Ora, chi potrebbero essere le altre cinque anime? Non mi è dato saperlo, ma ti dirò, sono molto preoccupata per Esmerelle. Insomma che cosa ci faceva lei, in quel sogno, accanto a Bart? Perché proprio lei? Non vorrei che la piccola si trovasse a essere la prossima anima che deve riempire una lapide, anche se fortunatamente non si è avvicinata e non è diventata di porcellana, a differenza della madre di Bart e di Dalton (il che mi fa un minimo sospirare di sollievo).
Potrebbe essere che Bart stesse solo facendo proiezione, cercando conforto nella figura di Esmerelle - che lo ha soccorso poco prima che svenisse. E quindi l'ha vista lì, come se sperasse in un aiuto da parte sua. Ma in ogni caso, questo fatto mi preoccupa. Mi chiedo quando verrà ripreso!

Intanto ti rinnovo i miei complimenti per questo capolavoro di capitolo!

~Sky

Recensore Master
06/09/17, ore 18:32
Cap. 9:

Rieccomi!

Che capitolo pazzesco. Mi aspettavo che sarebbe successo qualcosa di spiacevole nel corso della giornata, ma non fino a questo punto.
Povero Bart. Ma cerchiamo di andare per ordine, dunque...

Roshby è caotica e variegata, e già solo trovare una tenda in particolare sembra un'opera profondamente complessa. Il nostro, dopo aver lasciato Esmerelle nella tenda, si allontana per consegnare la missiva, e si ritrova a fare i conti con uno dei peggiori mostri mai concepiti dal genere umano: la burocrazia.
Scherzi a parte XD, già ero in pena per lui quando l'ho saputo in fila, sotto al sole, ad aspettare il suo turno. La scena è stata descritta benissimo: povero sentirmi la camicia di seta appiccicata addosso, il fastidio della polvere che si alza e s'incolla alla pelle sudata, il dolore alle gambe e alla schiena per il dover stare lì impalati ad aspettare. Dico sempre: fatemi camminare per mille chilometri, ma non stare ferma in piedi sotto al sole. Una tortura.
Arriva patres Steffon, anche lui piuttosto seccato dalla situazione. Non dubitavo che il buon rubicondo Ortys avrebbe mandato lui a iscriverlo, al posto suo. E sembra che l'attesa sarà lunga, ma d'accordo, Bart si rimbocca figurativamente le maniche e si dice, come tante volte, di essere risoluto nel portare a termine i suoi propositi.
E poi compare questo mucchio di feccia coperto dall'armatura, e comincia immediatamente a fare il prepotente con un bambino di sei anni.
Ebbene, questa è la parabola che, in piccolo, racchiude tutto l'orrore di un mondo dove vige la legge del più forte. Se hai un'armatura e un titolo, puoi scavalcare chi è inferiore a te senza farti alcun problema. Puoi gettare nel fango un bambino, addirittura arrivare a ucciderlo. Ma Bartimore non ci sta e lo difende, perché il suo cuore nobile non gli consente di stare a guardare.
Ma il povero cavaliere di Fondocupo non aveva né un'arma né un'armatura - non avevo dubbi che avrebbe avuto la peggio. Avrebbe dovuto essere Syrio Forel per avere la meglio su un cavaliere vestito d'acciaio. E la cosa terribile è stata che questo maledetto, il figlio di Roger Wyndwat, l'avrebbe anche ucciso senza farsi troppi problemi.
Se sei debole, in questo mondo, vieni schiacciato. Nessuno prenderà le tue difese - a parte le poche anime nobili come Bart, che però sono appunto poche - e i potenti faranno quello che preferiscono. Difatti nessuno va in aiuto del povero ragazzo, fatta eccezione per patres Steffon, che mi ha molto (e positivamente) sorpreso.
Ecco che Wictor esita: ha serie remore a fare del male a un patres. Steffon sfrutta la cosa per sottrargli la spada e inibirlo, e anche qui cento punti per lui. È riuscito a umiliarlo e metterlo fuori combattimento senza nemmeno fargli seriamente del male.

Povero Bart. Capisco che l'umiliazione gli bruci, ed è terribile quello che ha dovuto sopportare solo perché stava difendendo un bambino.
L'ultima parte, il suo incontro con Esmerelle, con lui che ascolta il suo sfogo e non riesce a parlarle, l'ho trovato quasi commovente. è stato un momento in cui Bart sembra aver compreso tutta la rabbia cieca che animava la fanciulla, mentre con quel ramo malediceva tutti coloro che hanno operato dei soprusi. "Aggiungi anche il nome di Wictor", perché adesso Bartimore sta cominciando a capire - fino a quel momento era vissuto nella protezione di Sette Scudi, avvolto dall'amore dei genitori adottivi, protetto dalle mura della casa dov'è stato cresciuto da Amisa e Dalton. Non che non fosse consapevole di quanto orrore c'è nel mondo, ma saperlo e toccarlo con mano sono due cose completamente diverse.
Esmerelle invece, che come dicevamo è stata molto sfortunata, sa già bene come funziona. E mentre Bart realizza la ragione profonda della rabbia di lei, Esmerelle si mostra come la giovinetta di sedici anni qual è, e corre in suo soccorso.
Una scena di avvicinamento splendidamente descritta, che mi ha davvero emozionato.

Come riflessione conclusiva a questo capitolo bellissimo, posso dire che spero che Bart si riprenda, e che il bambino riporti fedelmente l'accaduto a Derek Winemors. Alla fine, Bart ha difeso anche l'onore di Winemors nel difendere il suo piccolo scudiero. Mi auguro che questa cosa possa avere delle ripercussioni positive.

Ti faccio ancora i miei complimenti, e per adesso ti saluto :) ci risentiamo presto!

~Sky

Recensore Master
06/09/17, ore 15:33
Cap. 8:

Ciao Makil :)
Ieri purtroppo non ho avuto un attimo di tempo per passare da te, ma oggi mi rifaccio!

Dunque, i nostri sono finalmente arrivati a Roshby. A differenza di Bart, anche io immaginavo che avremmo visto una città non sfarzosa, magari macchiata dall'incuria e, più in generale, sofferente per la guerra, nonostante alberghi il famoso torneo. Ora che ho visto che è stata scelta a sorte ha tutto ancora più senso.
Insomma, questa guerra difficilmente avrà risparmiato delle città. Forse solo le più ricche e potenti, ma tutte quelle più "piccole" le immagino portare gli evidenti segni di questo conflitto.
In ogni caso Bart è finalmente a destinazione, e adesso ha una missione da compiere: consegnare questa lettera da parte di Dalton, a qualcuno, "e a lui soltanto".
Sono rincuorata dal sapere che lui e la piccola hanno una tenda con un letto dove dormire, e possono riposarsi un po'. Ed Esmerelle, nonostante non rinunci alla facciata da ragazzaccia impertinente, ha fatto scorgere uno spiraglio di qualcosa sotto la scorza. Ha chiamato Bart per nome, e tanto basta, perché al lettore sia arrivata forte e chiara la sensazione che la fanciulla abbia deciso di ammorbidirsi, almeno un po', nei riguardi del cavaliere :)

Mi domando cosa contenga quella missiva chiusa con la ceralacca viola, e quali insidie si trovino sul cammino dei nostri. Sono preoccupata per entrambi, e per motivi completamente diversi; se Esmerelle è impulsiva, capace di tirarsi addosso le ire della persona sbagliata, Bart è una persona con un cuore enorme ed estremamente legata all'onore, che corre costantemente il rischio di restarci sotto.
Lo scoprirò a breve!

~Sky

Recensore Master
05/09/17, ore 01:40
Cap. 7:

Ebbene, una fortuna enorme per Bart essersi trovato di fronte a un vecchio amico. O meglio, a un vecchio amico di Dalton Kordrum.
La prima impressione che ho avuto del loro confronto, è che Dalton doveva essere veramente un uomo splendido. Quel paragone con il sole, i cui raggi arrivano attraverso la luna, anche dopo che "se n'è andato", mi hanno fatto salire un nodo alla gola. E direi che a quella di Bart, che poverino sta soffrendo enormemente la sua perdita e si vede.

Ma dicevo, una bella fortuna. E meno male che Bart non si è ribellato, data la presenza di Esmerelle, quando ser Mold e ser Konrad lo hanno portato al cospetto di Ortys Wysler. Poteva finire in un'enorme tragedia, e invece è andato tutto bene. Meno male.
Faccio una riflessione su Bart, relativa al suo pensiero quando riflette riguardo "cosa avrebbe fatto Dalton al suo posto". C'è da dire che il nostro ser di Fondocupo ha sempre il padre adottivo nei suoi pensieri, ma non solo: è il suo modello a cui ispirarsi, e mi sembra quasi che sia una sorta di mito inarrivabile, che Bart usa (e userà) per ambire sempre a fare "di più" e "meglio". Non voglio dire, con questo, che ha un qualche senso di inferiorità. Ma mi pare che voglia fare di tutto e di più per essere all'altezza di Dalton Kordrum, come se Dalton lo stesse effettivamente ancora guardando, e lui dovesse dimostrargli qualcosa. A lui e a se stesso.

Sappi che mi sto affezionando molto al giovane cavaliere. Non solo ha un bellissimo animo, ma anche un bel carattere. Ed è rapido nei ragionamenti... direi che, anche se per ora non è un uomo navigato, ha stoffa da vendere. Azzardo a dire che farà molta strada :)

Esmerelle invece sembra essere stata molto contenta del discorso di Ortys Wysler, e come biasimarla. Lei stessa sembra essere molto piaciuta al signore di Ardua Scogliera, che evidentemente ne ha apprezzato il fuoco indomabile che le alberga nell'animo. Il Patres Steffon, invece, sembrava piuttosto seccato da tutta la situazione, nonché del particolare argomento di discussione, non appena hanno smesso di parlare di Dalton.
I due mi sono sembrati di molto contrapposti, quasi due facce della stessa medaglia. E dire che inizialmente li avevo pensati come buoni amici, anche se prossimi a scornarsi un giorno sì e l'altro pure... e invece Ortys impone a Steffon di cedere il suo padiglione a Bart, e poverino il nostro Bartimore, me lo immagino a provarci in tutti i modi possibili di rifiutare.
Ma non c'è stato verso, e adesso Steffon lo odierà per sempre XD
Per carità, è stato davvero un bel gesto, da parte di Ortys, dare un luogo in cui dormire a Bart ed Esmerelle. Un po' meno toglierlo al povero patres. Ma la scena è stata molto divertente, oltre che appassionante da leggere per via di tutti gli splendidi dettagli di lore che sono venuti fuori, e del resto sono felice che nostri siano riusciti a riposarsi, per bene e all'asciutto. Sbronza permettendo.
Il modo in cui Ortys insisteva per quel vino mi hanno fatto venire una gran voglia di assaggiarlo XD penso che mi sarei sbronzata anche io (anzi non ne dubito!). Il suo è un tipo di ospitalità goliardica che non si confà molto al carattere schivo e rispettoso di Bart, ma quasi mi vien da dire che gli ha fatto bene lasciarsi un po' andare :)

Capitolo interessantissimo e appassionante, come il precedente. Domani tornerò sicuramente a leggerti!

~Sky

Recensore Master
05/09/17, ore 01:02
Cap. 6:

Rieccomi :)

Quante cose in questo capitolo, sia di avvenimento che di background, una dopo l'altra.
I nostri si fermano sotto un castagno, a causa del buio e del temporale prossimo a venire. Le riflessioni di Bart sono molto interessanti: non gli interessa quale sia il punto, con il devoto ed Esmerelle. ha dato la sua parola e intende portare a termine l'impegno preso.
Inoltre nonostante gli dia sui nervi, si vede che si è già preso a cuore la piccola. Potrebbe combinare la qualsiasi, oppure limitarsi a lasciarla da sola e continuare per la sua strada, ignorarla, o qualsiasi altra cosa. E invece la sopporta, e si scusa con lei quando Esmerelle rivela dei dettagli riguardo se stessa.
Si porta dentro una abbia notevole, la piccola, e adesso se ne capiscono bene le ragioni. è vero, è stata profondamente sfortunata... molto più di Bart. Lei sua madre non l'ha mai conosciuta, ha perso la nonna da piccolissima, e il padre le è stato portato via dalla prepotenza dei signori. è un destino profondamente crudele quello di perdere un genitore a causa di una malattia, ma si tratta, se vogliamo, solo di destino. Morire uccisi dalla mano di colui che opera un sopruso lascia molte più cicatrici, in quelli che restano - rivalsa, desiderio di vendetta - come dice la stessa Esmerelle. è abituata che cavalieri e signori siano persone da poco, che si riempiono la bocca di parole "onorevoli" ma poi si macchiano di delitti... capisco perché non volesse dare confidenza a Bart.
Ma dunque, comincia a piovere e di lì a poco fanno il loro ingresso in scena altri due cavalieri, ser Konrad e ser Mold. hanno accusato Bart a spada tratta, o per meglio dire, senza voler sentire ragioni... direi che il poveretto non ha avuto modo di dire la sua, l'hanno preso per un furfante e per un assassino. E dire che se fosse stato giorno, si sarebbero accorti che i due corpi erano troppo putrefatti perché fosse stato Bart a ucciderli. Quando si dice che la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo.
Esmerelle poi ha pensato bene di farsi valere proprio in quel momento. La sua è una rabbia senza nome, pronta a sfogarsi su chiunque e con il minimo pretesto d'innesco. Povera piccola, mi fa veramente tanta tenerezza.

A quanto pare, però, vogliono portarli da qualche parte... mi chiedo dove. Bart ha fatto bene a non cominciare uno scontro: Esmerelle rischiava di finire uccisa. Ma non riesco a immaginare come potrebbero svolgersi ora gli eventi.

Una piccola riflessione sui due poveracci impiccati, e sul discorso che fa Bart alla fanciulla: adesso diventa più chiaro che Pantagos è un luogo ostile. Se n'era parlato anche prima, certo, ma toccare con mano è tutta un'altra storia. Chiaramente è un mondo dilaniato dalla guerra, dove i soprusi sono a ogni angolo, e i primi a soffrire sono gli innocenti e gli indifesi, come sempre in queste situazioni.
A tra poco con il prossimo!

~Sky

Recensore Master
05/09/17, ore 00:40
Cap. 5:

Ciao Makil, eccomi con piacere di nuovo sulla tua storia :D
Avevi ragione, è molto comodo averla tutta mia disposizione, e non dovermi preoccupare degli aggiornamenti. L'unica cosa di cui dovrò preoccuparmi è quando sarà finita, ma per adesso non ci penso :)

Ma che cosa abbiamo qui... un inganno che prende forma, o almeno questo è quello che sembra.
Fino a un capitolo fa, c'era un devoto che aveva macchiato la sua tunica immacolata con un peccato gravissimo, dando una figlia a una schiava, durante una missione. Costui ha saputo sfruttare l'immenso buon cuore del nostro Bart, che ha accettato di aiutarlo pressoché senza battere ciglio, e gli ha affibbiato questa ragazzina dai capelli dorati, gli occhi blu e l'atteggiamento da nobildonna annoiata. E lui santamente non ha battuto ciglio e se l'è portata dietro, pensando di portare una gioia nel cuore di Baricald.
Ma ora scopriamo che Esmerelle - bellissimo nome peraltro - non è la figlia di Baricald, bensì di un uomo di Città del Grano, morto durante una razzia. A quanto pare, un cavaliere l'ha portata fino a Werny, ed è con Baricald che è rimasta perché non aveva altro luogo dove andare.
Ma a questo punto, come giustamente si chiede il nostro Bart... perché?
Perché togliersela di torno in quel modo? Dubito che fosse solo per il carattere insubordinato della piccola, che suppongo abbia sui sedici anni essendo un po' più giovane del cavaliere. E dire che per ingraziarsi Bartimore, Baricald gli ha anche regalato un cavallo, probabilmente per indurlo ad accettare.
La situazione è ben strana, non c'è che dire, e profondamente interessante. Si annusano intrighi dietro l'angolo, anche se giustamente Bart non immagina niente di "grosso", e preferisce scrollare le spalle e proseguire il viaggio... nonostante Esmerelle gli dia evidentemente sui nervi. E non lo biasimo, sembra una ragazza con cui non è sicuramente facile avere a che fare.
Dietro l'atteggiamento impertinente, sono sicura che si celino brutte esperienze. Comportarsi così è generalmente un meccanismo di difesa, una delle tante "corazze" che si costruiscono attorno al carattere, perché non venga scalfito. Non essendo una nobildonna viziata, immagino ne abbia passate di tante prima di trovarsi a cavalcare al fianco di ser Bartimore di Fondocupo, e immagino che il suo personaggio verrà approfondito.

Tenerissima l'introspezione in cui viene esplorata l'infanzia di Bart, che da piccolo non dava peso agli insegnamenti della guaritrice, ma preferiva le ginocchia di Dalton Kordrum e le sue storie, desiderando impugnare una spada. Se Dalton è stato un padre amorevole, non dubito che Bart sia stato il figlio che qualsiasi famiglia potrebbe desiderare.
Ci rivediamo a breve con il prossimo!

~Sky

Recensore Master
04/09/17, ore 01:04
Cap. 4:

E finalmente conosciamo anche la fanciulla bionda... che sembra un notevole peperino, dalla breve presentazione che è stata fatta ;)
La si è vista cavalcare per le strade come una tempesta, e nemmeno degnarsi di dare una risposta a Baricald. Altro che leggiadra fanciulla, qui abbiamo un piccolo demonio (anche a detta dello stesso Baricald) XD
Mi domando se il suo atteggiamento è dovuto a indole caratteriale, o magari al fatto che Baricald l'ha viziata. Ci starebbe: alla fine è sua figlia ma non può dirlo chiaramente, e l'unico modo per dimostrare a se stesso di farle da genitore, è trattarla con un "occhio di riguardo". Ma queste sono solo supposizioni, del resto.

Abbiamo visto Werny animarsi, e da che era una città fantasma, si è trasformata in una bolgia. Il che non ha fatto piacere al povero Bart e lo capisco: sono un po' demofobica, e stare in mezzo alla folla strepitante e spintonante è qualcosa che mi fa venire voglia di mettermi a urlare. Gli manto tutta la mia solidarietà.
Comunque mi fa piacere che Baricald abbia regalato un altro destriero al nostro. Comprendo che sia ancora sofferente per la sua giumenta, ma il devoto ha ragione: non c'è cavaliere senza cavallo.
Dalla descrizione mi è sembrato un meticcio di frisone, con la pelliccia che scende sulle zampe. Mi è sembrato una bellissima creatura, che del resto si chiama... Lenticchia. Non so se è una coincidenza oppure Baricald l'ha fatto di proposito, ma insomma, il giorno prima Bart non aveva comprato proprio dei piatti di lenticchie, per gli abitanti di Werny? Dovrei tornare indietro a controllare ma mi sembra che fossero proprio lenticchie e cipolle. Se è una coincidenza, è la coincidenza più carina del mondo XD
Ma a breve conosceremo la ragazza e non vedo l'ora, e a quanto pare il nostro se la dovrà portare a spasso fino al torneo di Roshby. Curiosissima di sapere come si evolverà la vicenda e di scoprire se c'è qualcosa sotto, cosa che immagino già da un paio di capitoli :)
Dunque a presto, e complimenti per questi primi capitoli che sono già interessantissimi e dinamici!

~Sky

Recensore Master
04/09/17, ore 00:34
Cap. 3:

Rieccomi!

Povero Bart, che finalmente stava riuscendo a godersi un bagno e un po' di meritato riposo, e si ritrova un ciclone nella stanza. Perché è di un ciclone che si è trattato: Baricald ha fatto notevole sfoggio di invasione dello spazio personale, praticamente occupandogli la camera.
Bart, che è veramente una persona splendida, non solo non lo ha buttato fuori ma ha anche avuto pensieri di compassione per lui, riguardo il fatto che soffre. Ed è vero, è evidente che soffra, ma ci vuole un cuore grande quanto una casa per fare pensieri simili in una situazione del genere.
Venendo all'evento, Baricald sembrava volersi scrollare di dosso questa "colpa" il più in fretta possibile. Suppongo a questo punto che i devoti facciano voto di castità, e lui ha avuto una figlia durante il suo viaggio nelle Terre Spezzate (peraltro da una schiava. Mi chiedo se è stata una relazione del tutto consensuale, e spero che lo fosse).
Quindi la richiesta di Baricald è che Bart porti con sé sua figlia al torneo di Roshby. Data l'urgenza e l'imposizione che il devoto ha dimostrato, mi trovo a supporre che non si tratti soltanto di questo... insomma, mi è sembrato che non vedesse l'ora di allontanare sua figlia, e mi chiedo quale sia la ragione.
Non ho dubbi sul fatto che Bart possa accettare. Per quello che ho visto finora, suppongo che raramente dica di no alle richieste d'aiuto, per quanto inusuali possano essere.

La parte iniziale, quella di quando lo si vede fare il bagno, mi ha sorpresa... quindi il nostro giovane ser è molto, molto giovane. A quanto pare, poco più che un ragazzino. Quanti anni ha, in effetti? Inizialmente l'avevo immaginato come un giovanotto sui vent'anni, ma a questo punto suppongo ne abbia di meno.
Capitolo breve, ma evidentemente vitale per il prossimo sviluppo degli eventi. Passo subito al prossimo :)

~Sky

Recensore Master
04/09/17, ore 00:18
Cap. 2:

Ciao Makil :)
Avevo già letto tempo fa il primo capitolo della tua long, ma per mancanza di tempo non ero riuscita a continuarla. è stato un piacere enorme ritrovarla, così come rincontrare anche il buon Bartimore di Fondocupo.
Ho riletto anche il primo capitolo per evitare di perdermi dei dettagli importanti, ed eccomi dunque.

Questo mondo è popolato, da quello che sembra, principalmente da brutta gente e da persone che pensano alla propria pagnotta. Da l'impressione di essere un luogo per nulla facile in cui vivere, e suppongo che tutto ciò sia dovuto, almeno in parte, a questa Guerra Grigia.
A proposito, molto interessante il lore che c'è dietro la questione della guerra. Immagino che non si tratti solo di quello, ma i dettagli sono stati già interessanti - con la questione dell'ingollo.
Più in generale la questione geopolitica è molto complessa, e tramite ciò che sa Bart e il suo discorso con Baricald ne vediamo uno scorcio. Sicuramente nella città di Werny nessuno se la passa bene, e addirittura avevano lasciato le porte aperte. Niente guardie, niente bambini a giocare, nessuno per strada. Uno scenario desolante, anche più dei campi aridi che il nostro ha attraversato per arrivarci.
I dettagli sono tanti da tenere a mente, ma per ora mi è arrivato uno scenario tanto oscuro quanto complesso e interessante. Intrighi, signori che cercano di farsi le scarpe, e sullo sfondo c'è questo torneo a cui Bart dovrà partecipare, per conto di Dalton Kodrum.
Mi sono piaciute molto le sue introspezioni riguardo Dalton, a cui il ser di Fondocupo sembra profondamente affezionato e fedele, nonostante sia passato a miglior vita. E come dicevo nella recensione precedente, sono colpita dall'enorme bontà d'animo di Bart.
Ha lasciato gran parte della sua eredità alla vedova di Dalton, tenendo per sé lo stretto necessario. E quando ha compiuto quel bellissimo gesto di carità nei confronti degli abitanti di Werny, ha voluto che il "merito" ricadesse proprio su Dalton.

Per quello che riguarda Baricald non so bene cosa pensare. Mi è sembrato un po' affettato, quasi che avesse studiato cosa dire... e prima che Bart gli dicesse di essere fedele all'Accademia, era evidentemente nervoso. Ma potrebbe anche darsi che si tratta semplicemente di uomo stanco che aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno, e null'altro di scabroso.
Molto interessanti i suoi racconti, comunque, che danno uno spiraglio di visuale su tutta la questione dei devoti, chi sono e come funzionano.

Passo subito a leggere il prossimo capitolo!

~Sky