Recensioni per
Damnata ab omnibus, ad infinitum
di Sophja99
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Ciaooo! Perdona il mio imperdonabile ritardo, ma tra gli esami e il lavoro - come al solito- non riesco a respirare e finalmente riesco a darti la tua seconda recensione - prometto che per la terza non dovrai aspettare tanto-; credo che la prossima volta metterò una avviso, tipo una data di scadenza dells mie recensioni premio... |
Ciao Sophja :) |
Letto il capitolo tutto d'un fiato. Mi è piaciuto tantissimo! Pensavo che Luine sarebbe rimasta a guardare la sua vita sgretolarsi, passato, preste e futuro, certo non potevo immaginare (e mi ha colta molto di sorpresa) che andasse a vendicarsi della madre, che facesse ricadere la sua lama sul bambino di dodici anni e sul re. Luine alla fine ha ceduto, mente e cuore, e non è più riuscita a sopportare le indicibili sofferenze che ha causato. Le parole del padre, mi dispiace dirlo, hanno fatto il resto: sarebbe stato meglio che lui l'avesse presa con sè, a questo punto. Avrebbe evitato un mucchio di problemi e la "dannazione" che Luine ha compiuto su sè stessa recidendo ogni legame della madre. |
Buongiorno! Considerato che mi mancava leggere qualcosa di tuo, e da un po' non aggiorni, ho deciso di farmi un bel giretto nel tuo profilo per vedere qualcosa che mi piacesse davvero tanto da recensire. Ho trovato un bel titolo latino - che mi piace pure tanto perché lo trovo un titolo davvero efficace - e ho deciso di leggere questo. |
Valutazione del contest -La tua carta deii tarocchi- |
Ciao, sono qui per lo scambio a catena de Il Giardino di Efp. Ho scelto di leggere e commentare questa tua minilong perché ho visto che era stata un po' trascurata dai lettori. La vicenda viene presentata attraverso il punto di vista della protagonista, questa giovane mezzelfa alla ricerca delle proprie origini. Il linguaggio utilizzato risulta, a mio avviso, appropriato al personaggio e all'universo narrato: lo stile è lineare e scorrevole, ma curato nei giusti passaggi descrittivi, senza pesantezza o velleità arcaicizzanti superflue. La vicenda è narrata con dovizia di particolari e, ovviamente, la figura di Luine è quella che conosciamo a 360 gradi, ma non mancano di mostrare il loro carattere anche i personaggi minori come i genitori con la loro backstory d'amore proibito, l'inquietante druido o i due locandieri e la vecchina che indica la strada a Luine. Soprattutto questi ultimi ho trovato molto incisivi nella loro semplicità pur comparendo per così poco. Non sono un'esperta di fantasy classico, ma devo dire che se nella lettura del primo capitolo continuavo a chiedermi come mai andasse tutto così bene nella ricerca di Luine (ha trovato il mago druido davvero con facilità), già nasceva in me il dubbio che non si trattasse tanto di fortuna quanto di una rapida corsa verso un quasi inevitabile destino oscuro. Luine porta nelle vene il sangue di una razza destinata alle nefandezze peggiori, eppure non è quello a condannarla. Sono le sue scelte e la Colpa (sì, con la C maiuscola) dei suoi genitori che lei si porta dietro. È l'abbandono, il rifiuto, ripetuto tra l'altro, acuito anche dalla perenne sensazione di inadeguatezza dovuta agli elfi della Corte Benedetta, che forma il suo carattere e delinea il suo percorso. Per questo faccio un po' di difficoltà nell'empatizzare con Fenimel e, soprattutto, con Eithne. La freddezza con cui la donna manda via Luine è la molla che fa scattare nella ragazza quei sentimenti oscuri che la sua parte di anima umana riusciva a tenere a bada. Nessuno alla fine si salva da questa dannazione. Devo farti i complimenti. Amo leggere personaggi tanto sfaccettati che mi facciano discutere con me stessa. Alla prossima Jay |