Recensioni per
Il ciclo dell'Inquietudine
di Phantom Soldier

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
31/01/17, ore 09:51
Cap. 1:

Finalmente una poesia che abbia uno schema metrico e che non sia il classico sfogo adolescenziale :D!! Anche a me piace tanto scrivere in versi (sto raccogliendo tutte le poesie in una raccolta, se mai vorrai dargli una letta)!
I contenuti mi sono piaciuti molto! I versi lineari e puliti, dotati di una certa "brevitas" (che è solo un pregio!). Immagine limpida che si staglia agli occhi del lettore!
Ahimé, da amante della metrica, non posso però esmermi dal farti alcuni rilievi (tutti con cognizione di causa)... Non prenderla a male, sono piccole cose che però fanno la differenza per chi conosce la poesia (potrai ritrovare quello che scrivo da Dante a Montale):
- Nella seconda quartina, tutti i versi hanno accenti che li fanno suonare un po' male (il verso è musicale quando gli accenti tonici cadono sulla 4^7^10^, 4^8^10, 6^10^ sillaba. Le altre combinazioni suonano prosastiche). Inoltre, il 1° e 3° verso non sono endecasillabi (hanno una sillaba in più; in quanto tronchi dovrebbero terminare sulla 10^ sillaba, dove c'è la tonica).
- La prima terzina ha solo il problema degli accenti sul 3° verso (come sopra).
- L'ultima terzina invece presenta imprecisioni sul 1° e 3° verso. Oltre a non essere in rima (la rima dovrebbe essere -ibile, dato che due parole sono in rima se hanno in comune le lettere che seguono l'ultima tonica), non sono nemmeno endecasillabi. Essendo versi sdruccioli questa volta, dovresti contare dodici sillabe per avere un endecasillabo (definizione dell'endecasillabo è che l'ultima tonica sia la 10^ sillaba, più che il fatto che abbia 11 sillabe). Inoltre tutti e tre i versi presentano lo stesso problema degli accenti in posizioni sbagliate.
Scusami, non volevo sembrare saccente (anche se lo sembro). La poesia è libertà e ognuno può fare quel che vuole con versi, sillabe e accenti. Ma lo deve fare con cognizione di causa, altrimenti qualcosa stona. Tu mi sembra che volevi scrivere un sonetto classico, quindi i miei rilievi sono coerenti (puoi trovarne riscontro dappertutto). Mi sono dilungata tanto perché è un peccato per una poesia così bella! L'intento era motivarti, non svilirti. Spero di leggere qualche altro tuo lavoro!