Il più turpe angst è cosa buona e giusta quando si parla di questa coppia.
Matt e Mello. Si fa fatica a immaginarli felici, sereni, spensierati.
Mi piace tantissimo il modo in cui hai gestito e intepretato il personaggio di Matt, come hai messo in evidenza questo suo profondo dolore (un vero e proprio male di vivere) nascosto dietro a un sorriso artificioso e falsissimo [...] così finto e stucchevole da sembrare assolutamente vero.
Non sempre al personaggio di Matt viene data questa impronta così pesantemente angst, invece trovo che questa interpretazione del personaggio sia davvero azzeccata. Dolorosa, certo, e forse anche un po' scomoda, ma assolutamente azzeccata.
Quando lo descrivi per le vie di Tokyo, in questa città che attraverso i suoi occhi appare straniera, anonima, squallida, il peso della solitudine assieme al peso della morte, dei brutti presagi, diventa quasi insostenibile.
È davvero bellissimo, bellissimo e angosciante il modo in cui hai descritto l'incombere della morte, con questo freddo indelebile che non si riesce a mandare via. Forse non faceva così freddo, [...] Forse il freddo ce l’aveva dentro [...]
E quell'espressione, così efficace, così forte: Matt si sentiva la morte addosso [...]
Questo per dirti che anche dal punto di vista dello stile hai fatto un lavoro eccelso.
E poi, quel compleanno anticipato non fa che confermare i presagi, l'ineluttabilità della morte incombente.
Mi piace molto anche come hai descritto Mello, che qui appare più dolce di come siamo abituati a vederlo, però è stupendo vederlo comportarsi così con Matt, vederlo sfidare il suo orgoglio per fargli una gentilezza. (Quel bacio sulle labbra è una meraviglia... adoro quando è Mello a prendere l'iniziativa).
Hai insistito parecchie volte sulla fragilità di entrambi, ed è proprio così: Matt e Mello sono Rotti, distrutti, disillusi. Per questo devono sostenersi a vicenda.
È curioso come Matt sia morto felice, pur vivendo nella sofferenza, pur vivendo dietro a un sorriso falso.
Il contrasto è davvero terribile.
Bella, questa one shot è davvero bellissima, dall'inizio alla fine!
Spero che ne scriverai altre :)
Silvar
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