Heilà! xD
Io odio Hojo, ma per qualche strano motivo mi affascina molto. ùù Per cui eccomi qui!
Ho letto con grande curiosità e interesse di questo suo ritratto che rispecchia la versione più "vecchia" dello scienziato, quello che appare per la prima volta nell'originale FF VII. Quello che, per l'amor del cielo, se ne sta sdraiato sotto l'ombrellone a Costa del Sol con attorno non meno di due bellezze in bichini! E, se consideriamo che soprannomi come Abominevole OGM o OGM bisunto (ma, perché no, cesso a pedali, lol) gli stanno a pennello, c'è davvero da chiedersi come sia possibile! °A° Soprattutto quando l'unico vero amore di Hojo è la scienza, lo dimostra il fatto che non si sia fatto scrupoli a usare come cavie moglie e figlio - anche se il mio "what if" preferito resta Papincent Valentine, lol. E la domanda sorge spontanea... una mente brillante (e nemmeno così tanto, data la tendenza di Hojo a sbarazzarsi dei concorrenti e ad appropriarsi delle idee altrui) e un bagaglio intellettuale di tutto rispetto possono compensare la spregiudicatezza e la mancanza di empatia? Io credo di no (soprattutto se ci si aggiunge la scarsa igiene personale, lol). Per cui sarebbe davvero interessante approfondire anche il personaggio di Lucrecia, per capire davvero cosa l'abbia spinta fra le braccia di un simile soggetto. Restando fermi sulla versione originale del solo FF VII direi che l'ambizione potrebbe essere un'ottima motivazione, ma probabilmente anche il fascino della scienza in sé deve aver giocato un ruolo fondamentale. C'è da dire che la Crescent ha avuto coraggio e stomaco da vendere. ùù
In tutto ciò si colloca ovviamente il bambino dai tratti alieni, l'opera più grande che Hojo potesse realizzare come scienziato. Mi piace molto questa frase: "Che fosse suo figlio biologico era irrilevante, perché prima di essere concepito mesi addietro dai suoi lombi, era stato generato anni ed anni prima dalla sua mente; chiunque avrebbe potuto donargli un corpo, ma solo ed esclusivamente lui, Elias Hojo, aveva creato Sephiroth." Si percepisce proprio il distacco, il suo essere scienziato prima che padre, e l'orgoglio nei confronti di se stesso per l'aver ideato una macchina di morte perfetta e non per l'aver messo al mondo un bambino; perché non è così che vede Sephiroth. Tra l'altro, indirettamente, sottolinea che sì, potrebbe essere pure un altro (Vincent, lol) il padre biologico, tanto comunque solo e soltanto lui ne sarebbe l'unico e grandioso creatore. xD Ma questa che parla ora è la mia insopprimibile vena fangirlante sul "what if" di cui sopra, perdonami e non farci caso. ùù'
Per concludere direi che hai realizzato un ritratto attendibile, rivisitando tutte le tappe della vita di Hojo, dal corpo consumato dallo studio al disinteresse per la cura di se stesso in favore delle ricerca, dal rapporto inesistente e conflittuale con colleghi e assistenti alla relazione misteriosa con Lucrecia, fino ad arrivare a Sephiroth. Forse mi sarebbe piaciuto leggere anche di Vincent (no, non sono fissata, chi, io? Loool) e approfondire questo o quel dettaglio, ma mi rendo conto che per come è impostata la shot sarebbe stato improbabile.
Unico appunto: a un certo punto mancano delle battute. Non so se dipenda dall'html, ma io la vedo così "Hojo che alza gli occhi dal suo taccuino ed afferma: <>, <>?"
Bene, direi che è tutto, nella speranza che ciò ti sia di stimolo. Ora sei obbligata a scrivere altro! xP
Alla prossima! ;) |