Ti dico già che non sono brava a recensire le poesie, ma ci si prova.
Questa mi è parsa particolarmente evocativa, perché hai accennato in poche righe a tante cose meravigliose riguardanti la natura, usando dei paragoni specifici e a parer mio molto efficaci.
Quello che mi ha colpito di più è stato le perle di rugiada (davvero elegante!) paragonate ai grappoli, perché non mi era mai venuto in mente, eppure calza a pennello, così come l'aggettivo turgido – che, a dire il vero, non mi è mai capitato di usare all'infuori di storie rosse. Però qui ci sta eccome, perché fa immaginare appunto la pienezza delle gocce di rugiada viste da vicino, nel silenzio di una mattina come tante con in sottofondo il cinguettio degli uccellini. Una meraviglia! Ho potuto immaginare chiaramente una di quelle nitide gocce che cade andando a posarsi tra i fili d'erba, uno spettacolo che ammirare dal vivo avrebbe qualcosa di magico. Forse l'espressione trillare non mi è piaciuta molto rispetto al resto, ma ovviamente è solo un'opinione! (Ho capito ciò che volevi intendere, ma è proprio il verbo che secondo me stona un po').
Anche il verso successivo l'ho trovato una meraviglia, perché amo chi riesce a giocare con le parole creando immagini poetiche e affascinanti. Tra queste non so quale sia la più bella, perché sono tutte affascinanti, appunto. Forse le labbra di sole!
Ammetto che ho dovuto andare a cercarmi la parola sitar, perché non la conoscevo.
Ottimo anche il finale, dove si parla del tempo che si ferma: dà un'ottima conclusione.
Insomma, un piccolo capolavoro! Conosco KH solo di nome, perché ho amici appassionati, ma purtroppo non ho una gran cultura sui personaggi... Quindi non colgo il riferimento che secondo te sarebbe facile XD Sora? Roxas? I don't know...
Beh, ripeto che è stato davvero un bel lavoro e sono felice di averla letta. Alla prossima cara!
-H.H.-♥