Recensioni per
Un ponte che ci collega in entrambi i mondi: Sogno e Realtà
di Frederik

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/03/17, ore 17:21
Cap. 1:

I sogni sono la via maestra per arrivare all'inconscio.
I sogni sono desideri. Desideri che spesso non sappiamo neanche di avere, giacché in contrasto con le regole della società. Con le nostre regole. L'argomento sogni è davvero interessante e anche se ho letto anche l'altro capitolo, ho voluto lasciar qui la recensione poiché non ce n'erano... Ed è brutto vedere uno " zero ". Anna è chiaramente una figura chiave di questo mondo onirico al quale il protagonista accede spesso e volentieri.
Ricordare i sogni è sinonimo di una massiccia capacità di introspezione, anche se per Freud, per ricordare i sogni è sufficiente iniziare a dare importanza a questi. Rammentare i sogni significa anche riuscire ad abbassare completamente le difese durante il sonno.
Sono certa che Federico ha un sonno pesante, che spesso chiacchiera nel sonno e che difficilmente si sveglia se c'è un temporale o se cade un oggetto.
I sogni comunque difficilmente possono essere plasmati. La capacità di plasmare il sogno rientra nella categoria dei " sogni vigili " che sono ben altro tipo di attività onirica, e facendoli, non sempre ci si sveglia riposati. I sogni si formano nell'inconscio ed è lì che li troviamo nella loro forma più grezza. Ma nella loro forma più grezza, i sogni potrebbero non essere accettabili, per questo, abbiamo il preconscio. Nel preconscio avviene una sorta di insabbiamento... Ovvero, un'operazione di censura. Desideri inaccettabili ma reali vengono camuffati in altro. Il sogno ci appare bizzarro proprio per questa ragione. Il sogno è spesso metaforico. La stessa figura di Anna, ad esempio, può non essere Anna. Anna rappresenta quasi una guida, una luce, un'ispirazione. Anna può essere una parte stessa di Federico. Magari, Federico non si fida completamente di se stesso, ma non accettando questo, crea Anna. Fidarsi di Anna è possibile, ma Anna potrebbe essere una parte di Federico. Tu fin ora hai descritto sogni felici e non angoscianti, ma comunque bizzarri. Sarebbe bello nei futuri capitoli, se tu curassi anche il lato psicologico nelle sue parti più viscerali.
Hai scritto che la realtà per Federico è orribile, dunque, spieghiamo questo messaggio che è molto ma molto forte. E ok, i sogni sono la sua dimensione di fuga, ma generalmente, questo paradiso di beatitudine cela seco anche i demoni del mondo reale. I sogni vengono costruiti da frammenti di realtà...
Un progetto interessante.
Oshi-chan

PS: spero di esserti stata d'aiuto.

Recensore Veterano
19/02/17, ore 00:00
Cap. 2:

Salve! 
È da una vita che non scrivevo una recensione. Perché? Perché non leggo praticamente più nulla qui su efp se non le cose che io credo meritino di essere lette e recensite. E queste storie sono poche. E sì, questa è una di quelle storie. 
Non sarà una recensione particolarmente lunga, ti avverto, ma farò ugualmente del mio meglio. 
Il concept di base, come già ti ho detto altrove, mi piace un sacco e penso sia poco sfruttato. Peccato visto il potenziale che ha. Ti dà mille possilità ed ha un impronta fortemente soggettiva. Scrivi quello che stai soganando /tu/ e tramite un'interpretazione data da /te/. Se il sogno è già di per sé l'esplicazione dell'inconscio questa è la manipolazione e manifestazione più realistica del tuo "mondo interiore".
La figura di Anna mi incuriosce il nel mio immaginario non ho potuto fare a meno c'è figurarmela con aspetto infantile (in fin dei conti il bambino rappresenta la tua persona nel sogno), con dei tratti delicati, i capelli biondi e due grandi occhi pieni di curiosità verso questi due mondi: da un anno parte il mondo reale, dall'altro il "sogno".
lo stile mi piace e lo trovo gradevole, mi piacerebbe leggere un seguito ❤ 
ora vado a dormire che il cervello poi mi abbandona e finisco per scriverebbe idiozie (cea che ho fatto ugualmente, forse)