Recensioni per
Brother Mine
di allonsy_sk
L'ho semplicemente adorata! Le Johnlock sono sempre belle, ma quando lasciate intravedere l'amore profondo che secondo me lega Mycroft e Sherlock vi amo! Mi piace che tu abbia insistito sulle "colpe" dei genitori, perchè per forza di cose Myc e Sherl non possono essere nati cosìò. |
Lo ammetto, è la prima volta che leggo una tua storia, ma credo proprio che ora andrò a recuperare tutte le altre! |
La cucina di Mycroft…Mi fa venire in mente la scena di quest’ultima Stagione in cui vediamo proprio lui a casa, arrivare stanco e, soprattutto, solo. È uno sguardo sul privato più quotidiano su cui ci fai entrare. Stavolta, però, c’è lo sguardo spietato di Sh che coglie l'inconsueto aspetto umano dell' "iceman" suo fratello. Ma non c’è alcunchè di negativo: racconti di un momento che appare come un approdo riposante dopo la tempesta, un posto in cui, per un po’ di tempo, riordinare la mente ed il cuore devastati dalle terribili vicende di Eurus e Sherrinford, dell’acquario e di Mary, del post Reichenbach in mano a nemici spietati, di torture e solitudine. Mycroft e Sh sono cambiati da sette anni ad oggi. Un po’ del ghiaccio di assoluto autocontrollo ed indiscussa lealtà alla ragion di Stato, anche a costo di rovinare la vita alle persone care, che rivestiva il fratello maggiore si è sciolto e, nelle trasparenze che ha rivelato, si nota una persona più umana, più addolcita, meno spietata; Sh, dallo splendore di un fascino algido e lontano dalla portata dei sentimenti e delle emozioni, ora è una persona dotata di un carisma più importante che deriva dall’aver compreso il valore del comunicare, o almeno di tentare di farlo, con gli altri, l’importanza dei limiti della propria creativa, sociopatica, libertà di fronte ad un abisso di frustrazioni e risentimento (come nel caso di Vivian Norbury). Per lui c’è stata la riscoperta di un passato, la sua infanzia, del quale salvare ciò che rimane, fosse anche una melodia suonata insieme ad Eurus, per continuare una qualche forma di dialogo fraterno, che forse non c’è mai stato. E diventa facile anche accettare l’invito a casa di Mycroft per un non sentirsi del tutto senza radici, e sfogliare assieme a lui i suoi ricordi, come le pagine di quella vecchia enciclopedia di fiori e d’insetti. Un pezzo tranquillo, pacato, il tuo, ben scritto. Un porto tranquillo dopo il marasma della quarta Serie. |
Mi ha stupito il trovare qualcosa di tuo, oggi stavo giusto facendo un giro veloce (non vengo spesso su efp a cercare da leggere) per raccattare Johnlock e ho visto la tua storia. Sinceramente sono stata in dubbio se recensire perché non ricordavo se sarebbe stata o meno gradita da parte tua (su Facebook non ci eravamo lasciate benissimo) ma la felicità per l'aver trovato qualcosa di tuo era tanta, che non sono riuscita a trattenermi. Ammetto che un lato di me aspetta ancora Suite pour violon, che considerata la quarta stagione forse rimarrà così com'è (?) anche se mi auguro di no. Ma sono comunque felice di sapere che ti sei messa a scrivere. |
Ciao, |