Singolare, intenso e disilluso. Più che una poesia è un solliloquio, uno di quei pensieri strani e un po' astratti e vaghi che uno realizza in un momento di crisi....un giorno particolare per gli innamorati, una ricorrenza speciale che Oscar nemmeno ricorda, una data certamente inesistente per una come lei.
André guarda e pensa:presente ,passato, futuro.
Non so perché ma questa tua fiction così vibrante ed accorata con una tristezza di fondo ben percepita, mi ha fatto ricordare un certo film (peraltro brutto),ma purtroppo l'unico su Oscar....c'era un passaggio di un André simile "Dovremmo forse continuare a fare finta che niente sia successo? Dovremmo continuare ad essere come quei burattini nel villaggio della regina- io farò il contadino, tu il soldatino coraggioso- ma quanto sarà triste per tutti e due,profondamente triste!",non so se ricordi, Si trattava di Oscar, fuori dalla reggia di Versailles, dopo il "gran rifiuto"....mi è piaciuto il what of creato da Demy che la fa avere quel confronto con André. È una delle pochissime scene che ho apprezzato.
Scusa se ho divagato ma mi hai fatto pensare a quello .Vedo un André assolutamente verosimile triste tuttavia nel profondo lo sento,nel tuo scritto, pieno di speranza. Grazie Tiziana per questa bella perla domenicale!!
(Recensione modificata il 19/02/2017 - 11:16 am)

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Più che una poesia uno sfogo, per certi versi anche amaro eppure vibrante e con una chiusa potente nella sua semplicità: quante cose vorrebbe donare André alla donna che ama, cose che la farebbero felice nel concreto perché sono le piccole cose del quotidiano, spesso, a fare la felicità, non le imprese roboanti, né gli oggetti, né tanto meno quella spada che richiama le illusioni di antichi e nuovi soldati. Cerca un attimo di quiete questo André, che con quel cenno al bacio feroce sembra allontanare la tentazione dello strappo... a lui basta vederla felice. A questo proposito, splendido il passo ''Regaliamoci invece questo tempo fatto di niente. Nell'attesa che tra tutte le tue vite ancora possibili [...]tu scelga prima o poi quella che ti vede felice.'' Che dire Tiziana? Credo che sia uno dei brani più interessanti che hai scritto, e questo André mi piace tanto!

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Brava tixi... sempre brava.
Sempre nuova, profonda, mai uguale a canoni che in fondo nessuno impone, lontana dall autocompiacimento.
Mi e" piaciuta tanto.
Un bacio

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Che bella!!
Io onestamente, non ho una grande sensibilità per la poesia - rime baciate e metrica non mi entrano in testa... in poche parole, non le sento - ma questo tuo componimento è così diretto, e così amaro... un concentrato di tutto quello che Andrè vorrebbe e non può avere, e tutto quello che ha insieme a lei, i duelli, le serate davanti al fuoco, il silenzio pieno delle parole che non dicono, ma che sanno... lui di sicuro.
La chiusa finale è fantastica, disillusa... non serve che abbia la forma del suo cuore, perché lei ha il cuore vero di André e vale più di una stupida scatola di cioccolatini.
Scritto dolorosamente romantico, ma inusuale!!
Ti distingui sempre!!
Bravissima!!

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Ti faccio i miei complimenti! La poesia "scivolava" benissimo, ho trovato la lettura molto fluida. Non sono un'amante del romanticismo, ma mi é piaciuto molto questo André uscito dalla tua penna, bellissima l'ultima frase. ;-)

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Tiziana cara anche questa volta mi sorprendi. Una meravigliosa poesia, una delicatezza di sentimenti, una tristezza profonda di un animo che ha compreso bene la vita ed il suo amore.
Un abbraccio e grazie di averci regalato ancora una volta un po' di te.

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Non sono romantica, ma ho adorato questo componimento, lo trovo bellissimo.
C'è Andrè, ma anche un qualsiasi innamorat* costrett* al silenzio, c'è il tuo stile (che mi piace tantissimo).
Bravissima, 
Minerva.

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