Recensioni per
Ghiaccio e vento
di Charlotte McGonagall
Ciao! |
Ciao, in un primo momento non volevo quasi recensire perché tendenzialmente io le flash (o le drabble) le preferisco quando hanno vene poetiche più marcate o hanno un'impronta evocativa, questa invece è più asciutta a livello di stile. Poi, però, mi son detta che un qualcosa improntato su Eurus e sul rapporto che Mycroft ha con lei, era comunque un degno tentativo e avrebbe meritato una qualche parola. La storia, anche se breve, è decisamente ricca di "perché" e specialmente nelle similitudini e metafore che legano Mycroft al ghiaccio ed Eurus al vento. Vento che lo scava e lo divora. Direi che il peso che Mycroft si porta addosso è stato totalmente centrato, il suo venirne consumato quasi. Anche se non tanto da Eurus in quanto tale, ma da quello che lei rappresenta ovvero bugie, segreti... paura, anche. Per ciò che potrebbe ancora fare. Mycroft ha fatto l'impossibile per proteggere tutti quanti, andando ben oltre ciò che è morale o ciò che non si dovrebbe fare, ed è quasi opprimente le conseguenze che ne derivano. Viene esposto efficacemente il concetto e tanto che si crea quasi un percorso di fili logici, che viene concluso con la frase finale. Frase che esprime l'idea che sì, il ghiaccio potrà forse far credere a Sherlock di essere indifferente al proprio fratello. Potrà fargli pensare che Mycroft lo mal tollera perfino, ma è una rete di salvezza nella quale non potrà annegare o farsi del male. La rinuncia, evidente e chiara, a quello che potrebbe essere uno splendido e sano rapporto fraterno è pazzesca e fa male. Il concetto è terribile e splendido, e soprattutto è vero. Mycroft ha mentito e raccontato a chiunque una certa verità, portandone il peso sulle spalle da solo, e lo ha fatto unicamente per proteggere chi ama. |
Ciao, |
E, dunque, benvenuta in questa sezione, ora più che mai in subbuglio, autori. lettori e recensori, vista la tempesta violenta che ci ha travolto con la quarta Serie e, in particolar modo, con TFP. Benvenuta, soprattutto, perché nel tuo pezzo, sia pur breve, hai saputo condensare dei nodi tematici, attinenti a ciò che abbiamo visto, che ancora ci risultano resistenti da metabolizzare per la loro alta densità. Affrontando, quindi, il rapporto tra i tre fratelli Holmes, ti sei imbarcata in quello che è uno dei nuclei argomentativi più difficili da interpretare correttamente proprio per la complessità psicologica dei personaggi in questione. Sh compare nell’ultima frase, ma la sua presenza aleggia fin dall’inizio e sta in quel contrasto profondo che caratterizza Mycroft e la sorella. Il maggiore ha un atteggiamento algido ma è protettivo, a suo modo, nei confronti del fratello minore; la sorella, nel disperato tentativo di entrare nei giochi e nell’interesse di Sh, semina morte e paura. È il consulting, dunque, a costituire l’elemento che si trova fra due forze della natura che trovano in lui il loro fulcro, il loro punto d’origine. Il tuo pezzo mi è piaciuto soprattutto perché hai concretizzato in due immagini ben definite, ghiaccio e vento, Mycroft ed Eurus, due fra i personaggi che più hanno influenzato le varie vicende. |