Eccomi!
è stato molto bello leggere (e rileggere) questa one shot, che ora che è conclusa acquista tutto un altro sapore.
innanzitutto sappi che hai una splendida capacità di rendere poetico e bello qualcosa che è semplice in maniera disarmante. Come una notte in discoteca, come una parete piena di scatti di polaroid.
Sia nei dialoghi che nelle descrizioni, che spesso sembrano quasi mescolarsi, c'è delicata poesia che esce dallo schermo e si appiccica addosso. Anche, appunto, nelle frasi più semplici "Io invece ti sto tenendo nel mio letto per nulla intenzionato a rivelarti dove si trovino i tuoi vestiti", oppure in dettagli descrittivi eccezionali "i capelli che crepitano sul suo sterno".
Aro e Nives sono due mondi a confronto, il sole e la luna che si prendono per mano per un brevissimo momento. Sembra la rivisitazione reale di quelle storie in cui la morte e il tempo danzano per una notte, una sola, per poi non rivedersi mai più.
Il carattere di entrambi è perfettamente ricostruibile dalle righe di questa breve storia, ed è delineato talmente bene che mi sembra di averli conosciuti entrambi, di averli spiati dalla finestra di quella camera e aver guardato il muro tappezzato di scatti. Entrambi sono umanissimi, belli da impazzire appunto nella loro estrema umanità, fatta di difetti che diventano pregi.
Non so bene che altro dire perché questa storia mi ha lasciata un po' immobile, come se volessi prolungare il momento, quasi sperassi che Nives restasse un po' di più a casa di Aro. E vorrei anche io uno scatto di quella polaroid, uno qualsiasi, per ricordare il momento.
Sei veramente brava. Il tuo stile è eccezionale e resta nel cuore.
Stasera, prima di aggiornare, torno sicuramente a leggere l'altra OS!
Ti abbraccio fortissimo <3
~Sky |