Recensioni per
Fighting Fire
di Himenoshirotsuki

Questa storia ha ottenuto 124 recensioni.
Positive : 124
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/12/17, ore 21:43

Eccomi qui per l’ABC delle recensioni ^^ Allora, premetto che è la prima volta che partecipo a questo tipo di scambio, quindi da brava ossessivo-compulsiva ho recuperato la scaletta da seguire. Sì, proprio le domande. Cominciamo:

Per quanto riguarda titolo e introduzione ho pareri diversi. Nel primo caso devo purtroppo ammettere che non sono una grandissima fan dei titoli in inglese, a meno che non si tratti di casi particolari (come citazioni o canzoni o comunque qualcosa che lo richiede), ma lì subentra il gusto personale, invece penso che l’introduzione funzioni molto bene: prima di partecipare agli scambi era stata proprio l’introduzione ad attrarmi più di una volta e spingermi ad aprire la storia.

Passando allo stile credo che non ci sia molto da aggiungere, la grammatica è perfetta e il modo in cui scrivi ti trascina frase dopo frase senza alcun problema. Non hai un vocabolario pesante e le frasi non sono troppo articolate, cosa che permette di non annoiarsi o cercare di comprendere il senso di quello che hai scritto. 10/10, insomma.

Parlando di trama, anche se sono solo al secondo capitolo penso che l’inizio sia stato buono, né troppo veloce né troppo lento, ma con quella giusta dose di casini che ti invoglia a continuare. Ribadisco quel che già avevo detto nella precedente recensione, ovvero che il concept della tribù di donne che vaga nel deserto e che è in qualche modo “invisibile” ed emarginata mi attrae parecchio perché ricorda il modo di fare del Piccolo Popolo.

Nella lettura non ho notato errori di battitura, però credo che tu abbia mancato di mettere il corsivo a un paio di frasi quando parla l’elementale (non so se tu l’abbia fatto volutamente, ma anche se così fosse sarebbe comunque più immediato se lo segnalassi):

Questo non è totalmente vero, mia cara.

Stai tranquilla, sono io. Sono l'elementale che vive dentro di te.


Nemeria mi fa una pena incredibile, neanche il tempo di realizzare che la sua vita è praticamente cambiata nell’arco di poche ore che si ritrova in mezzo ai casini. L’incontro con Altea è un caso fortuito, almeno ha un posto dove dormire, per ora.

Adesso veniamo alla parte che più mi è piaciuta del capitolo e che mi ha portato ad aggiungere la storia alle seguite: l’incontro con Altea e con questo fichissimo e scompaginato gruppo di ragazzini. Mi sa tanto di bimbi sperduti con un po’ di Gilda dei Ladri di Skyrim, un assortimento di personalità diverse con i loro problemi interni e le loro dinamiche. E a proposito di problemi, complimenti per l’ottima caratterizzazione della stronzaggine di Dariush. Davvero, mi ha dato i brividi il modo in cui si è comportato nei confronti di Altea. A mio parere è il pezzo che più crea empatia con Nemeria, ti fa proprio incazzare e te lo fa desiderare appeso per le palle all’asta di una bandiera ♥ *sorry, a Roma diciamo “M’è cascata la corona”*

MA, devo dire che Noriko sul finale mi ha particolarmente colpito. Non l’ho ancora inquadrata, ma mi sembra una tipetta cazzuta e mi chiedo cosa l’abbia portata a trovarsi nel sottosuolo con gli altri ragazzi, se anche lei è un’elementale. Pretendo un sacco di legnate a Dariush, sallo.
Benissimo, credo di non avere altro da aggiungere. Credo che continuerò la lettura indipendentemente da scambi o altro, sperando che il tempo me lo permetta (oltre a EFP ho da studiare per la sessione e circa 4 libri da finire, qualcuno mi aiuti, spero di riuscire a starti dietro!).

Complimentissimi, la storia mi intriga parecchio e ho un’hype indescrivibile.

Alla prossima!

Trix

Recensore Master
28/10/17, ore 17:15

Molto bella la descrizione della città e dei suoi abitanti, rende proprio l'idea di un posto caotico e vivace. Mi ha sorpresa l'incontro con l'elementale, adesso voglio proprio sapere come funzioni esattamente la magia delle Jinian. Hanno qualche specie di spirito che vive dentro di loro?
Comunque, Nemeria è finita nell'alquanto complessa società dei ragazzini di strada. Di loro, mi hanno colpita soprattutto Altea, Noriko e Dariush.
La prima è una splendida decostruzione dell'archetipo dell'abile ladruncola che vive per le strade come se fossero casa sua e non ha un problema con questa vita alternativa: viene mostrato esattamente cosa può succedere a una ragazza che vive per le strade da sola senza mezzi di protezione, ovvero essere facile preda di chiunque voglia violentarla. Altea fa la spaccona, quella esperta della città e che sa tutto di tutti, ma alla fine, è in una situazione di merda. Noriko mi sorprende per il modo molto poco infantile con cui si comporta. Si dice che è una bambina, ma si rende perfettamente conto del significato delle azioni di Dariush, ed è in grado di ragionare in modo strategico su cosa e quando sia meglio fare. Inoltre, sembra essere molto consapevole della situazione di Nemeria e ... una brezza che arrivava da chissà dove? Non è che sa praticare la magia anche lei? Il suo personaggio mi affascina davvero.
Quanto a Dariush, spero in una morte atroce per lui.
Ho solo un piccolo appunto da farti: i gemelli siamesi sono sempre monozigoti, perché è un evento che dipende dalla divisione tardiva dell'embrione (e i gemelli dizigoti si formano, come da nome, da due embrioni diversi). A meno che non sia stato un caso di mosaicismo, e la ragazza abbia la sindrome di Turner? Sarebbe però un caso molto improbabile. Quindi, a meno che in questo mondo la biologia umana non segua regole molto diverse, quei due gemelli non dovrebbero esistere!
A parte questo, ti faccio i complimenti per un ottimo capitolo!

Recensore Master
04/06/17, ore 22:09

Ciao, sono riuscita a tornare anche se in ritardo... chiedo venia!
Come secondo capitolo è molto ricco e interessante. C'è già una piccola evoluzione del personaggio, che all'inizio sperimenta - anche se per poco - una disperazione totale, passando dal nulla, alla miseria, fino a trovare addirittura un'ancora di salvezza in Altea.
quest'ultima sembra un personaggio buono e generoso, sapere che Dariush le usi violenza è molto triste, provo molta pena per lei e spero che in futuro questa cosa venga vendicata.
Noriko e Nemeria non si sopportavano, ma credo che quest'odio comune verso quel vermiciattolo possa farle legare in qualche modo. Che Noriko controlli l'elementale dell'aria?
Molto bella l'incarnazione del Fuoco: trasmette a Nemeria il coraggio e la forza necessaria farla rinsavire.
Capitolo molto bello e ricco, complimenti.
Mi piace l'evolversi della storia, risulta scorrevole e piacevole.
Alla prossima!

- A.

Recensore Veterano
03/06/17, ore 20:58

"Deh powah of fiyah!"
Bentornati a Dany'SuperCommenti e cominciamo subito, perché i saluti sono mainstream, con l'affondare nel secondo capitolo di A Summer Tale.

La storia riprende quasi dal momento in cui si è interrotta la scorsa volta e questo allaccia il filo della continuity interna, rende le due scene stanze di un solo momento. Si, ci sta il consumato artificio del si desta dopo un momento d'incoscienza ma funziona come apertura al nuovo capitolo, permettendo d'avere questa filtrata panoramica di ciò che circonda la nostra eroina caduta dal cielo, e in meta-lettura fa da risveglio anche per noi.
Effettivamente sei stata fortunata, Nemeria: sei ancora tutta intera! (Dany si è certamente ricordato il nome a memoria e non è andato a rivederlo una mezza dozzina di volte per ricordarlo, si si) Avresti potuto materializzarti per metà nella sabbia! 
Se devo trovare un piccolo difetto, che comprendo essere comunque un mezzo per mettere in moto il capitolo, è quel pensare subito a quello che si è lascita indietro.
Non fraintendermi, attenzione: non è sbagliato e funziona, quello che penso è che nei momenti d'emergenza e crisi la gente, diciamo, comincia a pensare immediatamente a come portarsi in una situazione più tranquilla. Diventa "vai da punto A a punto B", per puro istinto di sopravvivenza che menzioni comunque, e poi vengono gli altri pensieri.
Ci sono i resoconti delle persone, per esempio, sopravvissute agli attentati e la prima cosa è veramente mettiti al sicuro. Funziona comunque perché ci sta a pensare e poi si mette in moto, solo che mettere quella riflessione già qui secondo me un po' la preannuncia invece di riservarla per dopo, per quando può arrivarle addosso in tutto il suo peso.
Prontissimo a ricredermi, continuo la lettura!
Ed in un certo senso un po' devo ricredermi perché quel pensiero non ritorna per un bel po'. Abbiamo l'ingresso nella città e leggerlo mi ha fatto pensare che questo momento, proprio questo, ti è stato un po' ostico da scrivere. Non l'hai super-descritta preferendo, perfino nella scena della cucina, non dico limitarti all'essenziale ma comunque lasciare correre la nostra immaginazione lungo alcuni binari. L'importante era rendere l'ambiente e si può sentire piacevolmente la cacofonia urbana. 
Di suo, è un cambio di scenario notevole e come Nemeria ci fluisca dentro qualcosa sul quale vale la pena d'esprimere un complimento ed una più lunga osservazione: il primo capitolo l'abbiamo vissuto per lo più in uno scenario chiuso, la tende, avendo l'esterno come questo deserto infinito e non identificato steso attorno al villaggio. Fino alla fuga, non sappiamo benissimo dove siamo e abbiamo pochi indizi con cui orientarci ma comunque sussiste un senso di protetto per l'ambiente stretto, inclusivo.
Questo svanisce allorché, nel secondo capitolo, entrando in una CITTA', il senso d'apertura che avresti all'esterno entra, nonostante la scena sia tra delle mura, e diventa una fonte d'allarmi e pericoli costante. Questo è bello, mi è piaciuto per l'avere rigirato la questione e rende anche lo spaesamento che Nemeria deve provare in un luogo così diverso da quelli ai quali era abituata.
La descrizione esplode quando arrivi nella piazza, piacevolmente fotografica... tuttavia non è la cosa che mi ha colpito maggiormento. Quel premio penso vada, fino ad ora, all'elementale che appare per la prima volta. Certo, è presto nella storia MA giustifica la sua stessa venuta all'esitenza -il che è un dettaglio su che genere di comprensione possano avere- tramite qualcosa che abbiamo visto ed appare come un misto tra un djinn (che mantiene così il senso orientale della storia) e la versione gritty di Mushu.
Piacevole da vedere, questo! 
Divertente questa Aladina che incontra alla fontana. Ok, è una figura un po' abusata quella del ladro del deserto simpatico ma che guarda a sè però le figure sono strumenti e offrici questa non è dal sapore bruttissimo, anzi. E' divertente, poi che parli da sola e lo dica pure ha fatto partire quel momento "... I'm sorry what".

Noriko ed Altea aggiungono dei volti nuovi alla storia e questo rifugio sotterraneo è introdotto molto presto (un po' troppo, non mi fido) ed ho come la sensazione che NON durerà a lungo quindi meglio farne tesoro finché dura. Che il capo della banda fosse un bruto diciamo che rigira la figura classica, facendola più seria e realistica e questo mi è piaciuto, è un assaggio del mondo reale per Nemeria... però mmh, lascia un sapore amarognolo.
Non solo perché è comunque una questione di leadership e fondamentalmente, in questi casi, è consigliabile lasciare le cose come stanno. Un po' l'amaro viene dal fatto che la prima figura maschile non nemica è presentata così negativamente. Però è una nota mia personale e, penso, alla fine avrei fatto la stessa cosa che hai fatto tu.
Come scena aiuta e viene su un senso d'ingiustizia che si accosta bene a quello della protagonista... ora però tirami fuori delle mummie, dei kopesh, faraoni ed altre cose, Hime u.u
DOooh IIIHT!
Nel complesso? Il capitolo ha sospinto un paio di cose in velocità, per esempio il fare avere a Nemeria un tetto sin da subito ed essere accolta tanto presta da questi ladri, ma nel farlo ha sia quel tono di "potrebbe succedere", che un po' rimanda alle Mille ed una Notte e quindi l'approvo, che comunque un senso di blurrred, sfocato, per il succedersi degli eventi davanti agli occhi di Nemeria.
Questo rende il tutto movimentato da leggere e penso valga qualcosa il fatto che tale sensazione è più forte qui che non nel capitolo precedente, dove invece abbiamo avuto uno scontro. Forse è la qualità grande di questo pezzo: dopo un inizio tanto esplosivo poteva rischiare di sembrare una discesa nella noia ed invece ha mantenuto l'energia e messo un po' di scenario in più. Abbiamo visto Kalaspirit di persona e ci sta tutto un ben più vasto mondo oltre le sue mura ma per ora è tanto e come lo presenti, rotola presentandosi per poi essere sostituito da altro... e ciò immedesima in Nemeria! Permette di provare il suo senso di sorpresa, quindi merita questo plauso u.u
Questo luogo, questa compagnia? Non durano. Qui lo dico, qui l'annego: l'attacco al villaggio era pianificato, quegli occhi che hai fatto notare due volte torneranno ancora e questo posto avrà un brutto caso di distruzione totale molto, molto presto.
Ma chi lo sa, forse mi sbaglio! xD 

We will find out the truth... NEXT TIME ON DANY' SUPER-COMMENTI! 
*pianta una bandiera verde e la saluta 07*

Recensore Master
08/04/17, ore 18:18

Buongiorno <3
E dopo tanto tempo torno a farmi viva ^^ ti sono mancata, lo so *stringe forte Hime e la spupazza*
Bene, che bello ritornare su questa storia!
Meno bello la situazione in cui Nemeria si trova, povera... sola e senza una direzione. Io darei di matto se fossi nei suoi panni, credo che non ci sarebbe disperazione più grande...
E nonostante quello che ha vissuto e passato, la piccola ha ancora un senso di sopravvivenza che non le permette di cadere. E' forte, davvero, ripeto che non so quanti avrebbero fatto come lei... perché non lasciarsi morire in quel deserto, addormentarsi per sempre sotto il Sole ed evitare di andare incontro a chissà quale realtà, chissà quali misteri e prove?
Ma ciò non è nel suo Destino; e si vede fin da subito, per esempio da quando comprende che la città che intravede all'orizzonte è il luogo dove deve andare... come se qualcuno, comunque, fosse al suo fianco, pronto a sostenerla e guidarla.
Mi è piaciuta così tanto l'apparizione dell'Elementale <3
L'ho vista proprio davanti a me, dalle forme antropomorfe ma di una potenza assurda, come una divinità ancestrale... è stata una bellissima immagine, complimenti per l'idea! E il modo in cui si rivolge a Nemeria, come veramente fa una madre con la sua bambina, mi ha fatto intenerire.
Ma la parte più bella è stata l'incontro con Altea - che bel personaggio! Particolarissima fin dalla descrizione fisica, con la testa metà rasata e l'orecchino particolare - la discesa nelle catacombe, e l'incontro con i ragazzi indesiderati e soli, come lei.
Dariush lo attaccherei via per i piedi e lo lascerei urlare per l'eternità, a dire il vero -.- ancor prima che abusasse di Altea mi stava già antipatico, ma Noriko e i gemelli, che ancora non sono stati introdotti, mi intrigano assai.
Mi viene il dubbio che Noriko sia anche lei capace di dominare gli elementi - quello spiffero di vento che accarezza Nemeria... hmm -, e comunque prevedo che saranno molto legate.
Non sembra una città per niente facile quella in cui la piccola è finita, e questo accresce la tensione e l'interesse; e poi davvero, ora sono curiosa di saperne di più riguardo ai suoi nuovi compagni... wow, mi hai già presa del tutto.
Mamma mia... mamma mia.

Alla prossima, Hime <3
Tua Manto :*

Recensore Master
27/03/17, ore 23:13

Come ho detto, il tuo stile mi piace molto.
Il tuo modo di descrivere le scene mi piace parecchio, molto coinvolgente.
Vado subito a leggere il terzo capitolo. ^^

Recensore Master
23/03/17, ore 19:44

Finalmente ci sono! *esulta*
Anche questo capitolo, come il primo, non ha deluso. Per Nemeria ha inizia un percorso difficile, deve intraprendere una strada piena di pericoli, insidiosa, misteriosa. Il suo futuro è incerto, tutto da scrivere, tanto che lo stesso presente è difficile da vivere.
Sei riuscita benissimo a descrivere la città di Kalaspirit, i suoi colori, i suoi suoni, i suoi odori e le atmosfere esotiche, se così possiamo definirle, quanto misteriose e inquietanti.
Nemeria è sola, vorrebbe morire, si ritiene indegna della vita, del domani che le è stato concesso, anche se una parte di lei, quella più forte, continua a combattere.
Bellissima è stata la parte in cui hai rappresentato l'elementale, la sua rincarnazione infuocata, il dialogo mentale che intraprende con la protagonista e che la sprona a non mollare, a incanalare il suo dolore per fare qualcosa di buono, per continuare a vivere.
Per quanto riguarda i nuovi "compagni" della nostra intrepida ragazzina, ammetto che non ho ancora bene un parere a riguardo. Dariush (si chiama così, vero?) non mi piace affatto, non capisco cosa ben ci sia tra lui e Altea, anche se dubito che sia una cosa consenziente. Noriko, infine, è quella più enigmatica di tutti e anche se credo sarà un personaggio positivo non sono ben sicura di cosa accadrà adesso che ha scoperto il segreto di Nemeria.
In conclusione, come detto all'inizio, anche questo capitolo non ha deluso, anzi. La storia si fa molto interessante, è ovviamente ben scritta, con uno stile davvero bello e ben curato. Un ottimo lavoro! ;)

Alla prossima,
V.

Recensore Master
23/03/17, ore 14:28

Eccomi qua! Devo rinnovarti i complimenti per lo stile, e' cosi' scorrevole che e' davvero un piacere leggerti.
Ritroviamo Nemeria, comprensibilmente sconvolta, confrontarsi con cio' che le e' appena accaduto e, soprattutto, e' accaduto alla sua tribu' e alla sua famiglia. E' comprensibile che sia sconvolta e che non sappia dove andare, cosa fare. E' stato bello leggere dell'elementale che prende forma, sicuramente avra' costituito una presenza confortante per Nemeria. Alla fine l'istinto di sopravvivenza prevale, quello e la consapevolezza che la madre e la sorella si sono sacrificate per lei. Deve continuare a vivere, in qualche modo glielo deve.
Parentesi sull'ambientazione: e' cosi' vivida. Mi piace questo mondo fantastico che stai tratteggiando, con un che di esotico. Le descrizioni rendono facilmente l'idea del luogo in cui avviene l'azione, senza mai risultare pesanti.
Torniamo a Nemeria e al suo incontro con Altea. Sono certa che si tratti di una conoscenza importante ai fini della trama. Per quel che si e' visto finora, Altea sembra un bel personaggio: e' in gamba, sa cavarsela, ma ha anche un che di protettivo. In fondo Nemeria e' un'estranea per lei, e nel luogo in cui e' ambientata la storia sembra che la gente riesca a voltare la faccia con estrema facilita', ignorando il prossimo. Invece Altea decide di non ignorare Nemeria, sa che ha bisogno di aiuto e decide di fornirglielo.
Quanto al gruppo organizzato che incontriamo poco dopo, sembra composto da persone che, per un motivo o un altro, sono costrette a vivere ai margini della societa'. Alcune sembrano piacevoli, altre decisamente no. Dariush appartiene alla seconda categoria, sembra uno abituato a spadroneggiare abusando di chi non gli si puo' opporre, e quello che fa a Altea e' spregevole. Deve essere stato difficile per Nemeria non intervenire in qualche modo. 
Sembra comunque che il segreto della protagonista non sia poi cosi' tanto segreto. Quali conseguenze comportera' per lei? Volo a leggere il prossimo capitolo :)
PS: perdona gli apostrofi al posto degli accenti, ma ho una tastiera inglese.

Recensore Veterano
14/03/17, ore 21:33

Sono in ritardo... Mi dispiace un sacco!
Volevo recensire ieri, ma il mio umore ha deciso che non si poteva fare, perciò eccomi qui oggi! Non è che sia proprio al massimo del mood, ma leggere la tua storia mi ha rallegrato la serata u.u
Da dove cominciare? Adoro il tuo stile e mi piace il modo in cui descrivi ambientazioni ed emozioni, tanto che ero talmente concentrata e assorbita dalla lettura che non sentivo nemmeno il cane rompere le scatole u.u Non ho trovato errori di nessun genere, quindi davvero ottimo lavoro!
Ma passiamo al capitolo in sé! Mi sono sentita malissimo per Nemeria e il modo in cui hai descritto il suo tormento interiore, il suo desiderio di lasciarsi morire e l'istinto di sopravvivenza che cozzavano l'uno con l'altro mi hanno fatto provare una stretta al cuore che avrei voluto prenderla e abbracciarla. Povera piccola! Mi è piaciuto anche come hai descritto questa città, piena dei soliti individui che non hanno a cuore nessuno e che non guardano in faccia chi ha bisogno di aiuto: un'ambientazione abbastanza classica, ma che se ben descrittarisulta sempre piacevole, quindi ottimo lavoro! 
Poi ecco che arriva l'elementale del fuoco e credo davvero che Nemeria abbia del potenziale, non solo dato dalle sue emozioni. Se è in grado di fare certe cose alla sua età e se l'Alta Sacerdotessa ha voluto salvarla, significa che il destino ha qualcosa in serbo per lei. Ma ovviamente deve anche fare i conti con le sue perdite e il fatto che non rivedrà più la sua famiglia mi fa piangere T.T Etheram mi piaceva troppo >.<
E quando arriva Altea, l'atmosfera si alleggerisce e si entra nel tipico inseguimento ai piccoli ladruncoli che mi ha ricordato tanto Aladin o un'ambientazione alla Prince of Persia <3 Quello mi è piaciuto un sacco. Belle le descrizioni degli ambienti, che hai reso fantastiche mettendo insieme particolari che solleticassero i sensi dei lettori, l'ho davvero adorato.
Poi c'è questo "Campo" che pare un po' il rifugio dei bimbi sperduti, ognuno con la sua storia e i suoi problemi. Non vedo l'ora di vedere come si evolverà la loro relazione con Nemeria. Altea e Noriko sono le più interessanti e il modo in cui la prima è stata trattata fa pensare al peggio. Alla fine quella non è un'isola sicura come potrebbe sembrare. E il finale mi ha lasciato un sacco di curiosità, sia sul destino di Nemeria e sul suo segreto da Jinian. Non vedo l'ora di leggere il seguito ^^
Forse dopo questo papiro posso dileguarmi e alla prossima ^^
Una abbraccio e ti ringrazio ancora per avermi fatto notare quegli errori in Wishi Your Smile, per me significa davvero moltissimo <3
Alla prossima,

Zenya

Recensore Junior
02/03/17, ore 14:46

Ciao!
Povera, povera Nemeria: che bruttissima situazione! Dariush è semplicemente disgustoso, non so se al posto di lei sarei riuscita a trattenermi... forse è stato grazie alla pietra di Luna! Però Noriko ha ragione, Nemeria deve stare molto attenta a non farsi scoprire ma non so se riuscirà a rimanere impassibile di fronte a quel porco di Dariush: quel che prova si riflette nel fuoco!
A tal proposito, mi è piaciuto molto l'incontro (e la descrizione: molto azzeccata!) con l'elementale del fuoco: a Nemeria serviva proprio una voce amica per non lasciarsi andare completamente alla disperazione.
Comunque, il capitolo è scritto perfettamente (non ho notato errori) e il tuo modo di scrivere e soprattutto di descrivere le emozioni di Nemeria mi piace molto: complimenti!!!
Alla prossima!
Ciao
Giulia

Recensore Master
28/02/17, ore 22:05

Nemeria è viva. E’ VIVA! *saltella felice * E ha anche tutti gli organi e gli arti al loro posto!
Sono felice che sia riuscita a scappare e non solo perché altrimenti non ci sarebbe più la storia. Sai, a volte le tue descrizioni sono talmente vivide da fare male. Mi sembrava quasi di essere accecata dal sole, le labbra riarse e la sabbia che si infila ovunque, quasi impedendomi di… respirare.
Questa recensione, però, nelle mie intenzioni sarà un po’… particolare, perché la citazione che hai scelto lo richiede. E’ un grande onore associare questa grande donna ai Nomi delle letteratura mondiale di tutti i tempi. Credo ne sarebbe lusingata e imbarazzata al tempo stesso.

“Che succede?/Che ne sarà di me?/E che cosa farò dopo?/Adesso c'è il buio/dove i tuoi occhi facevano luce/ma è stato tanto tempo fa/è stato la notte scorsa.”
E’ passato pochissimo, una manciata di istanti da quando è riuscita a scappare, eppure sembrano passati secoli, sembra sia stato un viaggio nel tempo, non solo nello spazio. Ma, forse, è perché qualcosa, la sua vita è cambiata irrimediabilmente quando quei predoni hanno trovato e assaltato la sua tribù. E’ come se per Nemeria iniziasse un’altra vita, adesso, una nuova esistenza.

“Che cosa è stato?/ Cos'è questo suono?/ È la mia vita/ che mi sibila all'orecchio/ e quando mi guardo alle spalle/ tutto mi sembra privo di senso/ come è sempre stato/ da stanotte.”
Al tempo stesso, però, è difficile, quasi impossibile ricominciare. Non ha nemmeno avuto il tempo di elaborare il dolore e il lutto, che ondate di senso di colpa la sommergono, straziandola. E’ sola, improvvisamente, e sa che, d’ora in poi, sarà sempre così. E’… invisibile per tutti, come per esempio quelle guardie. E’ appena accaduta una tragedia, eppure… eppure il mondo di Kalasprit va avanti come se niente fosse. I mercanti continuano a cercare di piazzare le loro mercanzie, gli avventori a contrattare, finché, finalmente, qualcuno non si accorge di lei e posso vedere una flebile fiammella di speranza accendersi in Nemeria…. quando si rende conto che è soltanto il primo di una lunga serie di personaggi che cerca di mandarla via, come una stracciona qualunque delle tante che affollano una grande città come questa.
La scena in cui deve lottare con i topi per un pezzo di formaggio ammuffito mi ha ucciso dentro. Letteralmente.
“- Perchè... perchè mi hai salvata...? - si rigirò il ciondolo tra le dita, con le lacrime che le pungevano gli occhi da dietro le ciglia, - Perchè non mi hai lasciata morire lì, assieme a tutta la mia gente? Io... io non so cosa fare, non so nemmeno dominare l'elementale con cui sono più affine... – “
Le sue domande sono le stesse che ci poniamo anche noi, che stiamo dolorosamente al suo fianco, con il desiderio fortissimo di coccolarla e difenderla da ogni male, di dirle che andrà tutto bene e che non è da sola. Con nostra (e sua) grande sorpresa, però, qualcuno le risponde: l’elementale del fuoco, che vive dentro di lei. Qualcuno, allora, la protegge e continua a farlo, anche se si trova millemila miglia lontana da casa!
“sono comburente per le mie fiamme”
E, alla fine, le suggerisce che cosa deve fare, come quella buffa infermiera portoricana fa con Mia nel libro della Forman da cui queste citazioni sono prese.

“Ho deciso di partire/ da un momento all'altro me ne andrò/ forse te ne accorgerai/ forse ti chiederai che cosa è andato storto/ non sto scegliendo/ ma sono stanco di lottare/ e l'ho deciso tanto tempo fa/ questa notte.”
Ed, infine, Nemeria capisce quale è la sua scelta, ora, per quale motivo si è salvata. Perché è tutto nelle sue mani: restare. O andare, raggiungere la pace con la sua famiglia e riunirsi ai suoi amati fratelli e alla dolce madre adottiva. Certo, forse una soluzione da codardi, direbbero alcuni, ma è soltanto una bambina che deve affrontare qualcosa di più grande di lei, un essere innocente in un mondo vasto e terribile di cui non conosce che pochi frammenti, qualcuno che ha ancora moltissimo da imparare e tante, troppe domande che non avranno mai risposta.
“Cosa diresti se mi vedessi ora?”
Poi, arriva alla fontana, la luce accecante che si riflette sui marmi (?) e sull’acqua, come in altre simili sparse per tutta Roma, i getti che zampillano giorno e notte, qualunque cosa accada, in un eterno scorrere che piaceva tanto ad Eraclito. E, proprio qui, come Alan farà con Mia, anche Nemeria trova qualcuno che la aiuta a decidere e le dà un motivo, la spinta per restare: Altea. Un faro nel buio, una mano tesa nell’oscurità, un’ancora di salvezza in un mare in tempesta. La strada è in salita, ma forse, finalmente, per la prima volta da quando tutto è iniziato, Nemeria vede un raggio di luce, per quanto flebile, in cima al pozzo in cui è caduta. Forse non tutto è perduto, forse può avere ancora una Famiglia, perché non è solo il sangue che le costruisce, bensì i legami, solidi e inestricabili, che si formano fra i suoi membri. Ragazzi come lei, smembrati dalla vita, che con loro è stata implacabile e ancora continua a esserlo, ma, dopotutto, ancora capaci di ricominciare, di andare avanti, ogni giorno, di alzarsi a ogni sorgere del sole e vedere il domani.
Perché, in fondo, alla fine del vaso, quello che trova Pandora non è la felicità o la pace, ma la speranza.
Viviana
(Recensione modificata il 28/02/2017 - 10:07 pm)