Ciao, piacere di fare la tua conoscenza^^
Il Doppelgänger, figura misteriosa e presagio di morte.
La protagonista lo vede, lo riconosce e da allora precipita in una spirale viziosa di condotte di evitamento che si fanno sempre più rigide.
D'altra parte, se noi non avessimo una "fiducia di base" sul fatto che le cose vadano bene, faremmo come lei: non ci alzeremmo neppure dal letto. Nessuno di noi ci pensa, peppure appena il nostro pensiero si arena in quella secca, tutto il resto è tragedia. Succede come al millepiedi della barzelletta: quando gli chiedono come fa a non inciampare con tutte quelle zampe, si sofferma a pensarci e da allora non riesce più a camminare.
Questa è una battuta scema, se vuoi, ma è per dire che a certe cose non devi pensare, se no non riesci più a vivere con sufficiente tranquillità.
La tua protagonista è l'esempio perfetto di questo comportamento: finisce smagrita, trasandata, emaciata esattamente come la figura che ha incontrato. Si è talmente concentrata nell'evitare tutte le possibili cause di morte che alla fine si è praticamente uccisa da sola, perchè è impossibile compiere qualsiasi atto, anche il più banale, senza che ci sia anche un lontanissimo rischio che possa avere conseguenze mortali.
Una storia molto bella e ben scritta, che trasmette bene il crescendo di angoscia della protagonista e alla fine la sua resa al destino che le aveva predetto il Doppelgänger.
Complimenti!^^
A presto
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