Recensioni per
There Was A Garden
di Fannie Fiffi

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/05/20, ore 21:44

è un capolavoro. ho letto e apprezzato ogni singola parola. e non contenta l'ho letta due volte. mi piace veramente tanto quando si parla del vero Jug, delle sue insicurezze, delle sue riflessioni, del suo essere pacato ed intenso.
mi piace leggere che qualcuno capisca la grande amicizia che lo lega a quel idiota di Archie.
grazie x qualcosa di cosí intenso sentito e vivo. so che sono anni da quando hai pubblicato. ma meglio tardi che mai.
(Recensione modificata il 10/05/2020 - 09:02 pm)

Recensore Veterano
01/04/17, ore 09:55

Trovi sotto il testo della tua recensione: Cara Fannie, scrivi davvero in modo meraviglioso. C'è un accuratezza di dettagli - il vociare dei bambini, lo splendore scarlatto dei capelli della piccola Cheryl, - che mi ha davvero dato la sensazione di essere lí con loro. Per quanto riguarda la caratterizzazione, trovo che in Betty ti sia superata: sei riuscita a rendere quello sguardo ingenuo e allo stesso tempo curioso con cui guarda al mondo e ai suoi segreti (e soprattutto al più grande, Jughead Jones). Betty, che a prima vista sembra la classica ragazza dei film americani, bionda, coda alta, gonna a ruota, priva di spessore, è invece irrimediabilmente spezzata, come sei riuscita a rendere benissimo con il suo discorso sull'essere amati e anche nell'aver "imparato a piangere silenziosamente". Non è difficile immaginare il perchè sia diventata cosí, vista la famiglia in cui è cresciuta - e forse per questo lei e Jug si assomigliano, forse sono spezzati nello stesso punto. Mi è piaciuta moltissimo questa parte "Quando ti viene detto per tutta la tua esistenza che devi essere perfetta, e devi sempre dire sì, e devi essere tranquilla, e accondiscendente, e disponibile, e sei costretta a tenere la testa e lo sguardo bassi, inizi a pensare che tutto dipenda da te". Non è difficile immaginare che Betty e Polly siano cresciute circondate da Barbie e attenzioni, ma in una campana di vetro in cui si pretendeva sempre il massimo e niente di meno e tu l'hai reso benissimo in quella frase! E ho amato come Betty continui a preoccuparsi per Juge assicurarsi che non si prenda una polmonite, anche se ce l'ha con lui. È molto da Betty, prendersi cura delle cose, soprattutto di quelle già danneggiate come Jug. Anche la caratterizzazione di Jughead mi è sembrata impeccabile- e non era cosa facile, dato che la storia era piuttosto lunga e focalizzata su di lui e sarebbe stato facile eccedere in un tratto o un altro. Ma tu non lo hai fatto. Mi è piaciuto soprattutto il modo in cui hai reso il lento e progressivo innamoramento di Juggie per Betty... L' accorgersi che è bella, quando lui non aveva mai guardato nessuno a quel modo; il preoccuparsi di quanto impiegherà Archie Andrews a spezzarle il cuore (un ballo studentesco è bastato, pare); il continuare a trovarla al suo fianco senza trovarla invadente (cosi come all'inizio della storia aveva lasciato che lei lo toccasse, al parco giochi); e infine tutti quegli accenni di contatto fisico fra i due (li ho notati anche io! Erano troppo dolci!). E lo stile... L' ho giá detto, ma è davvero curato e raffinato. Si vede che c'è una grande attenzione alle parole (come la scelta di far pensare a Jughead di essere, per una volta, l'eroe della propria storia e non più il suo mero scrittore). Continuerei a citarti all'infinito parti della storia che mi sono piaciute, perchè ce je sono cosí tante che potrei aggiungerne ancora, ma mi sono giá dilungata troppo! Ti faccio i miei più sinceri e vivi complimenti e ti ringrazio per aver deciso di postare la storia anche qui. Leggo anche in inglese, ma fra le 21.000 e passa storie su Ao3 in questo fandom la tua mi era sfuggita - e sarebbe stato un peccato, perchè era davvero stupenda Un abbraccione Itsamess Ps: circa a metá storia, scrivi che a Jug manca restare sdraiato sul letto di Betty ad immaginare il loro futuro in una città diversa da Riverdale e io esattamente ieri ho finito una storia in cui fanno lo stesso... la cosa buffa è che la tua storia la sto leggendo soltanto ora! Non so se sia telepatia o se più probabilmente è universamente condivisibile voler immaginare per Betty e Jug un futuro un po' più sereno, con meno filtri azzurri e meno intrighi ahahah

Nuovo recensore
20/03/17, ore 16:12

Io sono vergognosa perché mi sono accorta di questa meraviglia solamente ieri sera e solamente adesso ho potuto trovare una decina di minuti liberi per recensire. Cosa devo dire? Non lo so neanche io, mi trovo in uno stato di completa adorazione per questa one-shot lunghissima e bellissima. Tutto ciò che hai scritto è fantastico, dalla prima all’ultima parola, ma procediamo per gradi.
Parliamo del primo incontro: Betty è la caratterizzazione perfetta. Me la immagino benissimo come una bambina vestita di fiorellini, che afferra la mano al primo ragazzino che incontra con la più pura innocenza e che decide di poter essere la sola a chiamarlo con un nomignolo, come se stesse decidendo già da subito di essere la sua migliore amica per la vita. Perfetta sin dai primi passi, con il desiderio di conoscere – il « Chi sei? » azzeccatissimo, tipico della ragazza della porta accanto che vuole ardentemente avere il controllo della situazione.
Jughead è Jughead, con il suo accenno amorevole alla sorellina – che è la bambina più bella del mondo, per lui – e il suo disgusto nei confronti delle altre persone, eccetto Betty. La cosa divertente è che entrambi hanno sicuramente avuto un cambiamento caratteriale, seppur minimo, e tu sei riuscita egregiamente a inquadrare le persone che devono essere state nei loro sei anni, senza renderli troppo maturi e drammatici o troppo out of character. Sinceramente, penso che questa sia la caratterizzazione migliore di sempre.

Anche l’accenno alla sua asessualità è stato giocato benissimo, nonostante sia stata messa relativamente in secondo piano a favore della vera sessualità di Jughead, che è palesemente Bettysessuale – so che è squallida, ma concedimela... sono così belli!
Il loro momento nella casa sull’albero, poi? Li immagino davvero, con la dolce Cooper stanca di essere perfetta che si concede un po’ di trasgressione e sfogo con il suo migliore amico, l’unico che la comprende. Persino più di Archie.
Parlando di lui e Betty, poi? La loro relazione ha reso il contesto delle ultime sequenze, facendole da sfondo: lei che ama lui, lui che ama Veronica lei, ma solamente in amicizia. Betty che soffre e Jughead che soffre più di lei, e non soffre perché non è l’oggetto del desiderio della bionda, soffre perché Betts non è felice. Ed è importante, capisci? Lo è perché lo vediamo anche nella serie, quando Jughead consiglia Archie per risolvere le cose con la Cooper e sta palesemente morendo dentro, eppure lo aiuta! Ci prova, perché Jughead ama, alla faccia della sua asessualità. E tu hai reso alla perfezione anche questo, anche questo suo disgusto mescolato a un forte amore nei confronti dei migliori amici. Migliori amici destinati a stare insieme nonostante l’amore incorrisposto, per i quali lui si nega il più grande piacere della propria vita: Betty.

L’allontanamento tra loro due mi ha stesa per i troppi sentimenti. Lei che lo cerca, lui che se ne va.
Anche questo tremendamente IC, in Betty che non si dà per vinta e che gli chiede scusa senza neppure aver fatto niente, perché is what a nice girl does e perché non vuole perdere Jugghie: e poi, lui che risponde a monosillabi perché non riesce a parlarle, lui che si morde la lingua costantemente per non dirle tutto ciò che vuole che lei sappia.
E la parte finale, con lui che corre sotto alla sua finestra, Betty che gli urla contro e si preoccupa ancora della sua salute.
La coperta, la lite, il bacio.
Un capolavoro, un capolavoro che finisce dritto dritto nelle mie preferite perché sul serio, è la cosa migliore che abbia mai letto.
E mi trovo su EFP dal lontano... duemiladieci? Faccio abbastanza testo.
Scusa la recensione lunghissima, giuro che mi sono trattenuta quanto potevo, ma come si fa?
Brava, brava, brava!

A rileggerti,
Gabs.