Ciao!
Devo confessare che già dal titolo ho iniziato a tremare, perché ormai so che da te posso aspettarmi qualsiasi cosa, ma, per fortuna, alla fine si è rivelato abbastanza tranquillo.
E’ stato bello constatare che, alla fine, Airis è riuscita a imporsi e a convincere Arghail a fidarsi di lei. Mi piace il rapporto che ha con Hallende, malgrado si conoscano da pochissimo e non sappiano nulla l’una dell’altra. Spero che possa diventare per lei come la sorella che non ha mai avuto, un sostegno (femminile) nel lungo viaggio che la aspetta. Non so se questa sia la tua intenzione, ma a me sembra un po’ una versione “terrena” di Cyril.
Inoltre, ho visto che l’hai usata come pretesto per iniziare a parlare un po’ delle varie razze che popolano Esperya, immagino una premessa del lungo viaggio che ci aspetta in questa seconda parte di Fuoco. Brava!
Mi fa, invece, riflettere molto il fatto che ora la nostra ragazza abbia cambiato nome, per la terza volta, come le tre diverse identità che ha avuto: Caillean è la bambina, Airis la donna e il Generale, nonché il suo nome da Risvegliata ed infine Alana, la sua quarta e ultima possibilità. Il nome peggiore, fra l’altro (e so che condividi xD), ma mi piacerebbe sapere il significato di tutti e tre, dato che l’ho dimenticato.
La marcia è lunga e soffocante, le descrizioni non fanno che accentuare questa cappa quasi mortale, che per Airis peggiora a causa del vestito che è costretta a portare per celare la sua identità, mentre il mondo sembra immerso in un gelo che non vuole terminare.
Singolare e interessante (sì, lo so che lo dico spesso nelle recensioni, ma non è colpa mia se le tue storie mi appassionano!) che Arghail continui, nonostante tutto, a considerarla il suo Generale, fedele alle gerarchie dell’esercito, come se nulla fosse cambiato.
Ora torno ad Hallende, invece, visto che l’ultima parte del capitolo la riguarda. E’ vero quello che dice il comandante, che le due donne si assomigliano più di quanto possano credere. Mi piace anche il rapporto che quest’ultimo ha con la chierica, fatto di una complicità che si ha solo dopo aver passato tanto tempo insieme. Sono contenta, comunque, che fra le due ci sia una timida fiducia reciproca, abbastanza da potersi raccontare, da raccontare la propria storia, o perlomeno da iniziare a farlo.
“- La fiducia rende ciechi. –
- La fiducia è l'unica che può permetterci di camminare nel buio, Generale. Senza di essa qualsiasi battaglia è perduta e qualsiasi essere umano è solo. –“
Infine, un nuovo incontro con Cyril che, malgrado tutto, si sta sforzando davvero di stare accanto ad Airis e accompagnarla nella sua missione, soprattutto in un momento così delicato, quando la ragazza è ancora lacerata da dubbi ed incertezze. Perché la finzione deve essere semplicemente… perfetta, perché Lyssandra è scaltra e nessun dettaglio può essere lasciato al caso. Ma, d’altra parte, c’è un prezzo da pagare per ogni cosa e, nel caso di Airis, si tratta di una parola oscura e terribile come “decadimento”, i segni del tempo che avanza inesorabile.
"The East wind (storm) is coming. And things will never be the same again."
Viviana |